Cosa si nasconde dietro il mondo dell’e-commerce? Con questa intervista a idealo entreremo nel mondo nascosto dell’e-commerce per provare a comprenderlo e scoprire delle novità per il futuro
Da qualche settimana, idealo, leader tra i portali di comparazione prezzi, ha presentato per la prima volta la propria App (disponibile sia per Android sia per iOS) e, per l’occasione, ha realizzato uno studio sul canale mobile, quello preferito per la comparazione prezzi (il mobile viene utilizzato nel 56,8% dei casi a fronte di un 34,9% che sceglie il desktop e un 8,3% il tablet).
I dati sono molto simili a quelli rilasciati dall’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico e da Netcomm, secondo cui il canale mobile sta crescendo sempre di più. Quale è quindi il motivo di tale crescita? Perché c’è una netta differenza di età tra gli utilizzatori del servizio anche riguardante il differente sistema operativo usato? Queste e altre domande sono state poste a Fabio Plebani, il Country Manager per l’Italia di idealo, che ringraziamo per la disponibilità.
L’e-commerce secondo il leader dei portali di comparazione prezzi | Intervista
Nell’ultimo report da voi diffuso, si nota una crescita degli utenti attivi mensili in Italia pari al 218% nel brevissimo periodo che va da gennaio a settembre 2019. Innanzitutto complimenti e poi vi immaginavate un successo così incredibile in così poco tempo? Secondo voi, a cosa può essere dovuto?
Grazie mille. Il successo è dovuto al fatto che anche in Italia, oltre agli altri Paesi nei quali siamo presenti, la comparazione prezzi si sta diffondendo sempre di più, se infatti fino a qualche anno fa non era una prassi così diffusa, ora è diventata uno strumento quasi indispensabile per chi vuole acquistare online. Prima si comparavano i prezzi perlopiù di smartphone o comunque di prodotti di elettronica di consumo, ora idealo viene utilizzato per l’abbigliamento, gli accessori, il make up… ma anche per l’arredamento e il beverage. Insomma, gli utenti hanno capito che può essere un prezioso alleato per il risparmio.
L’App di idealo, infatti, presenta un layout facile ed intuitivo, adatto ad una mobilità on the go, e gli utenti attivi mensilmente in Italia sono aumentati del ben +218,2% a settembre 2019 rispetto a gennaio dello stesso anno. Inoltre, un’altra funzione è quella che consente di leggere i codici a barre dei prodotti direttamente in negozio.
In questo modo è possibile confrontare in tempo reale i prezzi offline con quelli online aumentando le opportunità di risparmio. Sono delle funzioni molto comode per chiunque voglia effettuare degli acquisti in cui viene garantito, in qualunque momento, il rapporto qualità-prezzo.
Leggendo sempre i dati da voi riportati, vi sono sostanziali differenze di età tra gli utenti che utilizzano la vostra applicazione e queste emergono maggiormente a seconda del sistema operativo usato. Pare infatti che gli utenti Android che utilizzano maggiormente la vostra applicazione siano in media più anziani di quelli iOS. Secondo voi a cosa è dovuta questa differenza?
Si potrebbe dire che la Apple è un brand particolarmente amato dalla fascia giovane della popolazione, non a caso si parla anche di status symbol, oltre al fatto che probabilmente più aumenta l’età meno gli utenti sono interessati a smartphone dell’ultimo modello o molto costosi. Se infatti la Apple possiede solo device di fascia alta, i produttori Android – ad esempio – offrono smartphone per tutte le tasche e permettono quindi a tutti coloro che non hanno come priorità un cellulare top di gamma di avere comunque un dispositivo molto valido.
Nel report rilasciato dall’azienda era emerso che per quanto riguarda iOS, la maggior parte degli utenti ha un’età compresa tra i 25 e i 34 anni (31,1%) mentre per quanto riguarda Android la percentuale maggiore coinvolge la fascia di età tra i 35 e i 44 anni (30,6%).
Non ci sono invece differenze sostanziali per quanto riguarda il sesso in entrambi i casi (donne Android 44,1% e iOS 44,4%; uomini Android 55,9% e iOS 55,6%).
Restando nel discorso età, la maggior parte degli utenti Android ha un’età compresa tra i 35 e i 44 anni e quelli iOS un’età compresa tra i 25 e 34 anni. Nonostante vi sia questa differenza di circa 10 anni tra i due, entrambi denotano un più basso interesse sia delle fasce più anziane (senior e over 60) sia delle fasce più giovani (maggiorenni e ventenni). Come spiegate questo fenomeno?
Tendenzialmente, tutte le nostre analisi dimostrano che i ragazzi tra i 18 e i 24, così come gli over 65, sono meno propensi ad utilizzare la comparazione prezzi online. Questo potrebbe essere spiegato col fatto che se i giovanissimi hanno – di norma – un più basso potere di acquisto, gli over 65 possiedono invece altre priorità, oltre a non essere a volte “digital” o avvezzi all’utilizzo di piattaforme di e-commerce.
Siamo infatti abituati a vedere tanti ragazzi e ragazze che, anche al di sotto della maggiore età, sono già avvezzi agli acquisti online e pertanto, grazie alla crescente cultura digitale, verrebbe logico immaginare che alcuni di loro, prima di acquistare, svolgano delle comparazioni di prezzi.
Invece, a quanto pare, non è così o comunque non lo è nella maggior parte dei casi. Inoltre, nonostante la quasi totale digitalizzazione della popolazione, la fascia più anziana resta ancora fortemente tradizionalista.
È emerso che tra i prodotti maggiormente ricercati vi sono cellulari e smartphone. In generale sono più i prodotti tecnologici che i prodotti cosmetici o di moda (l’unica eccezione, infatti, è caratterizzata dalle sneakers). In un periodo in cui è sempre più diffuso il “fast fashion” e la moda online, perché secondo voi ancora arranca ad avere un successo universale?
In realtà, abbiamo visto come sempre più utenti si affidano alla comparazione prezzi anche per prodotti di abbigliamento è accessori “fast fashion”, è chiaro però che trattandosi di prodotti già di per sé particolarmente convenienti, la comparazione prezzi porta i maggiori vantaggi solo se realizzata su grandi ordini e quantitativi. Su costi così bassi come quelli del “fast fashion”, infatti, le percentuali di risparmio sono comunque relative.
Nel report pubblicato da idealo si può osservare un’egemonia da parte del settore tecnologico. L’unica componente facente parte del settore moda e abbigliamento è caratterizzata dalle sneakers che rappresentano, in una scala di valutazione dell’interesse da 0 a 100, solo il 17,8 che è molto basso a confronto con il 100 dei cellulari e smartphone e il 30,8 dei televisori.
La vostra sede centrale è a Berlino, ma siete dislocati quasi in tutta Europa. Notate grosse e importanti differenze tra l’e-commerce italiano e quello presente nel resto d’Europa?
Si, assolutamente, vi sono comportamenti d’acquisto che differenziano gli utenti italiani da quelli spagnoli o ad esempio da quelli tedeschi. Ad esempio, in Italia sono più propense agli acquisti online le persone tra i 35 e i 44 anni di età, in Austria quelle tra i 25 e i 34 e nel Regno Unito quelle tra i 45 e i 54. Come in Italia, anche in Germania e in Francia la fascia della popolazione più coinvolta è quella tra i 25 e i 34, infine in Spagna, come in Austria, quella tra i 35 e i 44 anni.
Una differenziazione che dimostra come l’Italia sia comunque in linea con il resto d’Europa per quanto riguarda la fascia d’età interessata all’e-commerce. Il Regno Unito, dove l’e-commerce ha avuto uno sviluppo precedente a quasi il resto d’Europa, dimostra come a poco a poco tutta la popolazione può abituarsi ad una novità che in alcuni casi stravolge radicalmente il proprio stile di vita.
In conclusione, come immaginate il futuro dell’e-commerce?
Vedendo come il commercio digitale sta acquistando piede in tutto il mondo è plausibile ipotizzare che il futuro degli acquisti sarà sempre più orientato sull’online. Se infatti prima l’e-commerce era una pratica solo legata ad alcune categorie merceologiche, ora viene utilizzata anche per l’arredamento e i grandi elettrodomestici. Sempre più, quindi, si tenderà ad acquistare online, sia per le comodità di ricerca e di consegna, sia per le possibilità di risparmio. Proprio per questo, sul portale italiano di idealo abbiamo da poco aperto la categoria dei farmaci da banco, per permettere ai consumatori di ricevere comodamente a casa – e ad un prezzo conveniente – medicinali come antidolorifici e antiinfiammatori, prodotti che un tempo era impensabile acquistare online.
Un futuro sicuramente roseo per idealo e i siti di e-commerce di tutto il mondo. Ma se così fosse, che fine faranno i negozi fisici? Si adatteranno o finiranno per perire inesorabilmente? Queste domande le vorremmo porre a voi lettori.
Domanda bonus: avete, inoltre, qualche idea del vostro futuro che vorreste rivelare al pubblico in anteprima assoluta?
Non possiamo ancora rivelare nulla di preciso ma il prossimo anno ci saranno parecchie novità per idealo.
L’intento è chiaro: restare aggiornati nel mondo dell’e-commerce studiando regolarmente i dati emersi dalla community.
Chi è idealo?
Idealo internet GmbH è un servizio di comparazione dei prezzi lanciato in Germania nel 2000 e da allora acquistato dalla casa editrice Axel Springer AG. La sede centrale è a Berlino, in Germania. Il sito Web idealo consente agli utenti di tutta Europa di confrontare i prezzi su una gamma di prodotti di centinaia di negozi. La comparazione avviene attraverso un confronto con un database back-end di prodotti e questo processo di abbinamento viene eseguito utilizzando un sistema di corrispondenza automatizzato a logica fuzzy, nonché grandi gruppi di persone che fungono anche da filtro di controllo della qualità.
Vi invitiamo pertanto a seguire gli sviluppi di idealo e a scoprire le future novità che hanno in serbo. Per altre interviste e non solo, vi invitiamo a seguire le nostre pagine.
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