I produttori software impegnati in questo settore propongono sempre temi più accattivanti, ispirati a libri, racconti o a rockstar, e le musiche e le grafiche non sono da meno
Il gioco, d’azzardo o gratuito che sia, affascina l’umanità da sempre. Non è un caso che matematici e ingegneri nel passato e, nei tempi moderni sviluppatori software ed esperti di informatica, abbiano incanalato in questo settore, e continuano a farlo, molti dei propri sforzi professionali. Un esempio di quanto la tecnologia influenzi e sia a sua volta ispirata dai giochi, è sicuramente la slot machine, che rappresenta nella sua interezza il passaggio dall’analogico al digitale senza che il primo, abbia però perso il proprio seguito. Nata nel 1894 in California grazie a un’intuizione geniale di un meccanico di origini tedesche nato in Baviera, porta sulla propria pelle e sui propri “rulli” tutto il percorso tecnologico degli ultimi cento anni.
Slot machine: tutto ebbe inizio nel 1894 a San Francisco
Questo gioco è già di per sé internazionale nei propri natali, divisi fra Germania e Stati Uniti. Il primo esemplare di slot mai visto al mondo è opera infatti dell’ingegno del meccanico bavarese Charles Fay a San Francisco nel lontano 1894: emigrato con la famiglia molto giovane dopo aver vissuto in Francia e trasferitosi in California, diventò presto dipendente della Electric Work Company. Si può tranquillamente dire che quella macchina sia stata la capostipite di una famiglia che arriva fino ai più moderni giochi di slot machine online che spopolano in particolare in Italia con diverse varianti, temi e la possibilità di ottenere anche free spin, cioè giri gratis offerti dai casino on line. Ma com’era la slot machine prima di questa rivoluzione digitale? O per meglio dire com’è, giacché la Liberty Bell, questo il nome originale, è ancora visibile a Reno nel Nevada e si può apprezzar la riproposizione della Liberty Bell di Philadelphia nelle sue forme bombate. Il funzionamento della macchina era semplice ma innovativo. Tre rulli, cinque simboli e un principio meccanico a muovere i rulli grazie all’attivazione manuale della celebre leva, e cosa molto curiosa, si vincevano “soltanto” caramelle gommose al gusto frutta! Inizialmente erano stati utilizzati i simboli delle carte da poker per il gioco, ma intorno al 1906-1907 si passò agli indimenticabili e tutt’ora molto amati simboli della frutta.
Controversie e poi l’esplosione digitale: da oggetto fisico a software
Come ogni movimento, evento o prodotto che crea grande risonanza, anche la slot machine fu oggetto di diverse scuole di pensiero, tanto da essere contemporaneamente bandita in Europa, ma molto apprezzata negli Stati Uniti. Ma ben presto anche l’Europa vide un aumento di slot machine in seguito all’esplosione del gioco a Las Vegas, avvenuta negli anni ’40. In quel periodo c’erano già state due evoluzioni sulla macchina: era passata all’avere ben 22 simboli per rullo, in modo da aumentare così le probabilità di vincita, e sfruttava l’energia elettrica con tre bobine. L’esplosione definitiva è però avvenuta con l’avvento dei computer elettronici, che diventavano il “cervello” della slot machine non più governata dal caso, bensì da un generatore casuale. Sono questi i giochi che abbiamo visto e vediamo ancora oggi nei bar e nelle sale gioco, le cosiddette video-slot, l’ultimo prototipo fisico dopo il lancio di quelle virtuali. Attualmente il panorama delle slot machine virtuali è molto vasto, considerate anche le tante versioni usufruibili con o senza utilizzo di VPN anche direttamente da browser.
I produttori software impegnati in questo settore propongono sempre temi più accattivanti, ispirati a libri, racconti o a rockstar, e le musiche e le grafiche non sono da meno avendo una relazione osmotica con il gaming, per quello che è altresì uno dei settori economici più sani dal punto di vista delle assunzioni.
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