GDPR: cosa è cambiato per i webmaster?

Che cosa è cambiato per i webmaster a seguito dell’avvento del GDPR? Prima di rispondere a questo quesito, andiamo per gradi, e spieghiamo che cosa si intende con questo acronimo.

Che cos’è il GDPR

Il GDPR, Regolamento generale sulla protezione dei dati, è un regolamento che è entrato in vigore nel 2016 e che ha validità a livello comunitario, in Italia proprio come in altri paesi europei.

L’obiettivo della Commissione Europea è stato quello di tutelare la privacy dei cittadini, in primis attraverso una protezione adeguata dei dati personali.

Questa situazione è sicuramente positiva perché scongiura l’eventualità per cui una persona rilasci dati personali in modo inconsapevole, o comunque che società reperiscano e utilizzino dati personali senza che sia stato il dovuto consenso.

Per contro, tuttavia, l’introduzione del GDPR ha creato della burocrazia, di conseguenza molti soggetti hanno dovuto districarsi tra un complesso di norme piuttosto articolato.

Un esempio pratico: l’installazione di sistemi di videosorveglianza

Il GDPR riguarda gli ambiti più disparati: se un’azienda intende proteggere i propri locali con dei sistemi di videosorveglianza, ad esempio, è libera di farlo, ma deve esporre degli appositi avvisi e deve gestire i filmati in modo oculato.

Per necessità di questo tipo si può far riferimento a società specializzate in GDPR quali lanewan.it, le quali possono garantire delle procedure perfettamente coerenti con quanto previsto dalla normativa.

GDPR e mondo del web

Come si può ben immaginare, l’introduzione del GDPR ha toccato molto da vicino il mondo del web: su Internet vengono reperiti tantissimi dati personali, di conseguenza chi gestisce dei siti web ha dovuto adeguarsi.

Da questo punto di vista è utile operare una distinzione, ovvero quella tra i siti di aziende e quelli da webmaster, come può ad esempio essere un semplice blog gestito da un privato.

GDPR nei siti Internet di aziende

I siti Internet di aziende devono ovviamente essere conformi a GDPR e sono quelli che, più di altri, prelevano e gestiscono dei dati personali: basti pensare ad esempio agli e-commerce, in cui gli utenti devono inserire i loro dati per poter inoltrare un ordine, o anche alla pagina “Contatti”, in cui sono previsti dei form attraverso cui i navigatori possono inviare una mail con un semplice click.

In siti Internet come questi devono essere include delle adeguate informative, realizzate rigorosamente ad hoc, qual è invece la situazione per i webmaster?

GDPR in siti Internet gestiti da persone fisiche

Anche i privati che gestiscono autonomamente dei siti Internet devono adeguarsi al GDPR: è sufficiente che sul sito Internet in questione siano presenti degli strumenti molto semplici, come ad esempio quelli che consentono di monitorare le statistiche relative agli accessi, per rendere necessaria la pubblicazione di un’apposita informativa.

Altro caso tipico dei siti Internet gestiti dai privati corrisponde inoltre all’inserzione di spazi pubblicitari, i quali spesso sono l’unica fonte attraverso cui il webmaster riesce a far monetizzare il proprio lavoro editoriale: anche la presenza di tali spazi implica la necessità di un’informativa GDPR ad hoc.

Come può muoversi il semplice webmaster

Come muoversi, dunque? Per i webmaster che possiedono un sito Internet e che devono adeguarsi al GDPR, pur gestendo dei dati personali molto semplici e poco approfonditi, le soluzioni sono fondamentalmente due: si può scegliere di rivolgersi ad un legale specializzato, oppure si può far ricorso a degli appositi servizi disponibili online, quasi sempre a pagamento, che consentono di rendere conformi i siti Internet ai GDPR in un modo particolarmente “smart”.

A livello generale, comunque, affidarsi a società specializzate o a degli avvocati con specializzazioni specifiche è sicuramente l’opzione che offre le migliori garanzie alla persona che gestisce un sito.