E’ stata inventata una particolare tecnologia, sviluppata da parte di MakerDAO, che offre la possibilità di creare, praticamente da zero, dei token di criptovaluta
Il mondo intorno a noi è in continuo cambiamento ed è impossibile non accorgersi di quanto la tecnologia stia rivoluzionando un po’ tutti gli aspetti principali della nostra esistenza, ma soprattutto della nostra quotidianità. Al giorno d’oggi, ad esempio, è impossibile non utilizzare internet, così come il boom di smartphone e tablet ha fatto sì che cominciassimo ad usare i dispositivi mobili ormai per svolgere qualsiasi attività.
Anche il mondo della finanza è stato rivoluzionato dalla tecnologia e, nello specifico, dalla sempre maggiore diffusione che stanno avendo le criptovalute, pure in un contesto difficile come quello post-Covid19, con l’economia europea, ad esempio, che è cambiata notevolmente dall’inizio del millennio ad oggi. Una su tutte è, come si può facilmente intuire, Bitcoin, che sta facendo parlare di sé già da diversi anni. Fa sicuramente impressione pensare che, attualmente, sul web ci sono numerose piattaforme che consentono di fare trading su Bitcoin e le altre criptovalute e si possono sfruttare stando comodamente seduti sul divano di casa.
Come funzionano i DAI?
Proprio in riferimento al Bitcoin, è arrivata una notizia davvero molto interessante. È stata inventata una particolare tecnologia, sviluppata da parte di MakerDAO, che offre la possibilità di creare, praticamente da zero, dei token di criptovaluta, che si caratterizzano per avere un valore che viene conservato in maniera artificiale intorno alla parità rispetto al dollaro statunitense. Questi dollari realizzati, quindi, dal nulla, sono stati ribattezzati DAI e, fino a questo momento, ne sono stati prodotti 131 milioni.
Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta: sotto il profilo squisitamente tecnico, tale processo di sviluppo, in realtà, corrisponde ad un prestito. In poche parole, l’utente che ha intenzione di realizzare dei DAI deve sfruttare uno specifico smart contract, che è diffuso sulla rete Ethereum, su cui effettuare i versamenti e, di conseguenza, rendere bloccate delle garanzie.
Se all’inizio c’era l’opportunità di sfruttare solamente ETH, che corrisponde al token nativo di Ethereum, come garanzia, è bene sottolineare come, attualmente, siano stati messi a disposizione pure ulteriori token, e ce ne sono alcuni che rappresentano proprio la criptovaluta più famosa, ovvero Bitcoin. Tra l’altro, sono sempre di più le startup, anche molto giovani, che hanno dimostrato di voler puntare, e non poco, nel mondo delle criptovalute.
Grazie a questa procedura, quindi, c’è la possibilità di sfruttare ETH oppure BTC, per creare DAI, dal momento che il prestito viene concesso esattamente con dei token DAI, la cui realizzazione avviene da zero tramite lo smart contract.
Questo prestito comprende ovviamente anche una serie di interessi: quindi, chi va a produrre DAI con questo sistema, dovrà chiaramente provvedere alla restituzione in futuro non solo dei DAI che sono stati creati da zero, ma pure degli interessi maturi, qualora avesse intenzione di riprendersi il possesso delle criptovalute che ha bloccato alla stregua di garanzia. Nel caso in cui l’utente voglia fare diversamente, e qualora il valore che caratterizza le criptovalute bloccate sullo smart contract a mò di garanzia dovesse finire al di sotto del valore dei DAI che sono stati assunti in prestiti, sarà proprio lo smart contract, in maniera del tutto automatica, ad occuparsi della vendita delle garanzie come sistema per estinguere il debito verso i creditori. Così facendo, quindi, l’utente lascerebbe per strada le garanzie che sono state immobilizzate, ma non perderebbe per strada i DAI e, d’altro canto, non dovrebbe nemmeno più corrispondere gli interessi.
A cosa serve questo sistema?
L’obiettivo, in fin dei conti, è quello di consentire a tutti coloro che sono in possesso di criptovalute, di usarle sfruttando un formato che garantisca una buona protezione nei confronti della volatilità, senza però dover ricorrere alla vendita. Visto che si tratta di uno smart contract decentralizzato, è bene sottolineare come l’utente possa vantare il possesso esclusivo delle criptovalute bloccate a titolo di garanzia, ma solamente fino al momento in cui tale valore non riesce a coprire completamente sia il prestito che gli interessi. Attenzione, però, dato che tale operazione, proprio per la sua natura, non è affatto esente da rischi, ma in ogni caso si tratta di un sistema molto interessante, visto che tale tecnologia permette di produrre da zero massa monetaria che ha un valore pari rispetto al dollaro statunitense.
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