Quando si intende segnalare un sito su un motore di ricerca, partendo da Google come esempio, bisogna seguire una procedura ben definita
Quando si parla del mondo del web e del processo di digitalizzazione non si può fare a meno di pensare al notevole impatto che hanno avuto questi due concetti sulla società moderna. Non solo, strumenti come i motori di ricerca, oggi, si rivelano importantissimi per diverse categorie di attori. Non parliamo solo dei privati cittadini ad ampio spettro che li adoperano quotidianamente per compiere le loro ricerche, navigando in rete tra siti web di varia natura alla ricerca delle informazioni di cui hanno più bisogno, ma anche e soprattutto delle realtà lavorative e dei professionisti che sfruttano i loro siti web in un’ottica business.
Ovviamente, farlo significa adoperare la rete e i browser con orizzonti diversi rispetto a quelli condivisi nella sfera privata. I siti web devono raggiungere dei risultati dal punto di posizionamento, allo scopo di essere raggiungibili da un numero cospicuo di persone. Migliorare la visibilità di un sito web nei principali motori di ricerca è un risultato realisticamente ottenibile ma per farlo è necessario strutturare un percorso strategico che includa diversi step, inclusa un’analisi di mercato che – come rimarca nel suo sito ufficiale il consulente SEO Roberto Serra, una delle figure più note in questo campo – ne rappresenta il naturale punto di partenza.
Generalmente, i nuovi siti internet vengono rilevati in maniera automatica dai motori di ricerca. Ciò nonostante, è possibile in alcuni casi particolari che gli indirizzi vengano esclusi nell’indicizzazione, diventando invisibili tra i risultati delle ricerche. Scopriremo, quindi, nelle prossime righe tutto ciò che c’è da sapere allo scopo di segnalare e rendere visibile un sito nei motori di ricerca, attraverso una guida pratica contenente alcune importanti nozioni.
Come segnalare un sito ai più comuni motori di ricerca
Quando si intende segnalare un sito su un motore di ricerca, partendo da Google come esempio, bisogna seguire una procedura ben definita. L’indicizzazione di un sito web è uno step importantissimo affinché esso si riversi con efficacia sulla rete. Google mette a disposizione degli utenti, allo scopo di segnalare i siti web non ancora indicizzati, una pagina ben definita. Dopo essersi collegati a quest’ultimo, bisognerà semplicemente indicare l’URL del sito da segnalare nel campo apposito ed inserire una breve descrizione del sito nel campo commenti. Infine, si dovrà inviare la segnalazione cliccando sul pulsante Aggiungi URL.
Al termine di questo procedimento, Google indicizzerà le pagine e provvederà a monitorarne in modo automatico i cambiamenti. Quando un sito viene chiuso, poi, non c’è bisogno di segnalarlo a Google, siccome il motore provvederà a rilevare e scartare automaticamente i link non più validi. Per quanto riguarda Bing, invece, la segnalazione e l’indicizzazione avviene attraverso l’accesso in account Microsoft attraverso una pagina apposita e seguendo una procedura abbastanza simile dove, però, viene offerta all’utente anche la possibilità di segnalare eventuali errori di indicizzazione del sito.
Posizionare un sito nei motori di ricerca: ecco come
Dopo aver segnalato il sito web ai principali browser, occorre ovviamente posizionarlo in SERP nel modo più adatto. Per procedere in questo senso, occorrerà utilizzare in modo consapevole le varie strategie di SEO. Attraverso queste ultime, sarà possibile ottimizzare i contenuti del sito tenendo conto degli algoritmi dei motori di ricerca. Questi ultimi non sono pubblici e vengono aggiornati dai browser molto spesso. Per avere effetto su di essi sarà, dunque, necessario avere alcuni accorgimenti nei confronti dei contenuti e del sito stesso. Tra questi, non possiamo fare a meno di citare l’indice qualitativo delle pubblicazioni, che dovrà mantenersi alto, il registro lessicale e la quantità di keywords presenti sul sito, oltre ai trend sugli argomenti trattati.
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