KillNet continua gli attacchi e stavolta entrano nel mirino i siti web di molti aeroporti italiani, inaccessibili a causa di attacchi DDoS
Abbiamo già parlato di KillNet che, dopo aver attaccato diversi siti istituzionali italiani, porta nel suo mirino anche alcuni aeroporti italiani. Gli scali sono finiti vittime dell’attacco informatico di tipo DDoS lanciato dagli hacker filo-russi KillNet, il quale ha reso irraggiungibile nella giornata di ieri diversi siti web.
Aeroporti nel mirino
Diversi scali aeroportuali del settentrione sono stati colpiti, tra cui Milano Linate e Milano Malpensa, Bergamo Orio al Serio, Genova e Rimini. Le funzionalità del portale milanbergamoairport.it risultano attualmente ripristinate, mentre da Orio fanno sapere che non ci sono conseguenze sull’operatività dello scalo e dei voli e che i tecnici sono al lavoro per ripristinare la funzionalità del sito. Lo scalo genovese invece comunica che solo la pagina web risulta offline. L’attacco hacker di KillNet non ha creato alcun problema ai voli e ai sistemi operativi interni dell’aerostazione ligure Cristoforo Colombo.
Oltre agli aeroporti citati, KillNet continua gli attacchi nei confronti dell’Italia. In poche ore sono stati presi di mira oltre 50 siti italiani tra ministeri, organi giudiziari, aziende, media, autorità di garanzia, tra cui il Ministero degli Esteri, della Difesa, quello dell’Istruzione, dei Beni Culturali, oltre al portale del Consiglio Superiore della Magistratura. Intanto su Telegram venivano fornite le istruzioni «per liquidare la struttura informativa italiana», con una sorta di grido di battaglia «Fuoco a tutti».
Guerra ibrida
Il Copasir la definisce «guerra ibrida» quella che sta colpendo anche l’Italia. Il Sottosegretario Delegato per la Sicurezza Nazionale Franco Gabrielli dichiara:
Se creiamo un clima di disfattismo con un attacco DDosS, comincio a preoccuparmi quando gli attacchi saranno più significativi. E non è escluso che avverrà . Dobbiamo aspettarci un’escalation. Ma dobbiamo prepararci. La differenza non la fa solo l’attaccante ma anche la capacità dell’attaccato. Abbiamo perso tempo, i livelli e gli standard non sono così performanti, così come non siamo all’anno zero
L’attacco colpisce per la sua vastità e capillarità . L’impressione però è che il blitz di KillNet di queste ore possa rappresentare solo un’azione dimostrativa che anticipa un’offensiva più pericolosa.
E voi cosa ne pensate? L’Italia dovrebbe investire di più sulla sicurezza informatica o le istituzioni stanno già attuando tutte le possibili contromisure? Fatecelo sapere nei commenti e continuate a seguire tuttoteK per restare aggiornati.
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