John McAfee arrestato: l’accusa è di evasione fiscale

Lo leggiamo nel documento ufficiale, il fondatore dell’omonima società produttrice del famoso antivirus McAfee, è stato arrestato in Spagna su disposizione del Dipartimento della Giustizia (DOJ) statunitense.

John McAfee arrestato: l’accusa è di evasione fiscale

Una grande fortuna, quella ottenuta con il software, che è stata gestita evidentemente molto male. L’ufficio stampa del DOJ USA parla chiaro, grave evasione fiscale per diversi beni di proprietà, tra cui: pagamenti verso conti bancari, conti gestiti con l’utilizzo di crittovalute, beni immobili, yacht e altri beni mobili. Il problema però, è che nessuno dei seguenti, veniva tracciato direttamente a suo nome. McAfee difatti non versava mai nelle casse del fisco.

Ad alcuni non sorprende la vicenda, d’altronde è sempre stato una figura molto controversa. Ricordiamo le accuse a suo carico per l’utilizzo di criptovalute in atti criminali contro il governo degli Stati Uniti, proprio dopo essersi candidato alle presidenziali per il Partito Libertario USA.

Simpatica la vicenda del gennaio 2019, in cui in un video, McAfee dichiarò di non aver pagato tasse per 8 anni. McAfee rischia ora fino a 5 anni di carcere. Ovviamente, per ciascuno dei cinque capi d’accusa in materia per la mancata presentazione della dichiarazione dei redditi.

L’incriminazione depositata ieri, parla di ben 23,1 milioni di dollari guadagnati con consulenze fraudolente nell’ambito dello scambio di criptovalute. Inoltre, John McAfee non rischia soltanto fino a cinque anni di reclusione, ma anche una multa da 100.000 dollari. Nel report della Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti, si leggono le seguenti parole:

Da almeno novembre 2017 a febbraio 2018, McAfee ha sfruttato la sua fama per guadagnare oltre 23,1 milioni di dollari statunitensi (USD) sotto forma di compenso non divulgato raccomandando almeno sette Initial Coin Offering, o ICO, ai suoi follower su Twitter

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