La guerra digitale ormai sta avanzando tra le fitte maglie del World Wide Web. Anonymous sfida apertamente il gruppo di hacker KillNet
Sono ormai sulla bocca di tutto il Mondo le attività crimimali di KillNet, che hanno avviato una vera a propria guerra digitale. Come ormai noto, il conflitto russo-ucraino si sta svolgendo anche nel campo informatico, con gruppi schierati dall’una e dall’altra parte. Ci siamo già focalizzati sull’argomento, monitorando le più recenti attività del gruppo filorusso. Sono ben noti gli attacchi verso diversi Paesi UE e diversi punti di interesse italiani. Il gruppo dichiara da tempo che gli attacchi DDoS (Distribuited Denial of Service) sferrati fino ad ora sono solo un assaggio di ciò che potrebbero e sarebbero intenzionati a realizzare. L’idea è di passare a forme d’attacco più aggressive rispetto alle azioni dimostrative compiute in precedenza.
Anonymous vs KillNet
La guerra digitale vede una nuova fazione che si contrappone e ha deciso di rispondere pesantemente all’offensiva del gruppo di hacker filo-russi: il noto gruppo Anonymous. Il team risulta già responsabile di vari attacchi nei confronti di obiettivi russi, tra i quali la Chiesa Ortodossa di Russia. I cyber attivisti hanno dichiarato guerra a KillNet tramite un “cinguettio” su Twitter. Sempre sul noto social network, il gruppo Anonymous augura di “riposare in pace” agli hacker filo-russi, dopo aver messo offline il loro sito ufficiale. Si inasprisce dunque lo scontro sul cyberspazio, anche a seguito di varie segnalazioni da parete di diverse agenzie di cybersicurezza e della Five Eyes Alliance. Secondo le analisi, diverse organizzazioni al di là dei confini ucraini e altri importanti bersagli nei Paesi occidentali potrebbero presto subire attacchi informatici da parte di KillNet.
Obiettivi sensibili
Una nuova fazione è scesa in campo in questa folle guerra digitale, senza mezze misure ed a carte scoperte, dichiarando apertamente la propria posizione. Tuttavia, la necessità della vigilanza da parte delle istituzioni resta un obbligo, in quanto gli obiettivi prediletti da parte degli hacker sono gli ospedali e le strutture sanitarie. Si sono purtroppo riscontrate delle vittime che sono decedute a causa di attacchi ransomware. Questa particolare tipologia di malware ha reso indisponibili diversi sistemi sanitari, causando l’impossibilità di prestare assistenza a pazienti sotto monitoraggio. Ci auguriamo quindi che in questa follia non paghino altre vittime innocenti, come spesso accade.
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