L’annuncio è ufficiale: Bill Gates lascerà Microsoft dopo quasi 50 anni di onorata carriera. Quest’uomo con la sua azienda hanno fatto la storia dei PC, ma come tutte le storie era destinata a finire. Nuove sfide attendono il buon vecchio Bill Gates e nuove sfide attendono anche Microsoft
Tutti gli appassionati di tecnologia conoscono Bill Gates, c0-fondatore di Microsoft che ancora oggi alimenta con la sua tecnologia milioni e milioni di dispositivi. Da sempre questi due nomi, creatore e creatura, Bill Gates e Microsoft, sono stati sempre saldamente legati e forse proprio per questo l’annuncio del ritiro del co-fondatore ci lascia un po’ di amaro in bocca. Ormai Gates non ricopriva più da tempo ruoli importanti nell’azienda – vista anche l’età di 64 anni -, ma era ancora attivo nel CDA. Fino ad oggi almeno.
Bill Gates e Microsoft: la storia
Il buon vecchio Bill nascea Seattle nel 1955 da un padre avvocato affermato e una madre professoressa all’università di Washington. Nonostante le leggende che circolano sul web del tipo “Bill Gates lasciò la scuola e guardate dov’è arrivato”, l’istruzione del piccolo in realtà fu tutt’altro che trascurata: frequentò una prestigiosa scuola privata dove conobbe Paul Allen (co-fondatore di Microsoft assieme a Bill Gates) e molte altre personalità che avrebbero giocato un ruolo fondamentale nella futura azienda. Proprio grazie al prestigio della scuola, già negli anni ’60-’70 il giovane Bill poté entrare in contatto con i primi PC. Un fortunato amore che lo distraeva anche dallo studio, fino a portarlo ad abbandonare la facoltà di legge di Harvard – desiderata dai genitori – per cominciare seriamente a sviluppare software per l’emergente mercato dei personal computer. Nel 1975, assieme all’amico Paul Allen, fonda Microsoft ad Albuquerque e da lì comincia la scalata al successo grazie alla crescita esponenziale dell’industria americana dei PC. Ricopre il ruolo di CEO e chairman fino al 2000, successivamente diventa chief software architect e nel 2006 comincia a lavorare part time. Nel 2014 Bill Gates si dimette da chiarman di Microsoft e assume il ruolo di advisor tecnologico del nuovo CEO Satya Nadella.
Bill Gates e Paul Allen
Il dopo Microsoft
Questo fino al 13 marzo 2020, quando annuncia il suo distacco definitivo dal consiglio di amministrazione di Microsoft: Bill Gates è ufficialmente in “pensione”. Che cosa farà? Il suo desiderio è restituire parte della ricchezza che ha accumulato al mondo. Da ormai 20 anni – nel 2000 nasce la Bill & Melinda Gates Foundation, la fondazione benefica più grande al mondo – egli si dedica alle attività di beneficenza, sostenendo numerosi progetti con circa 35 miliardi di dollari donati in azione Microsoft. Nel suo blog scrive:
Ho preso la decisione di dimettermi da entrambi i consigli in cui prendo servizio – Microsoft e Berkshire Hathaway – per dedicare più tempo alle priorità filantropiche tra cui salute e sviluppo globali, istruzione e il mio crescente impegno nella lotta ai cambiamenti climatici.
Rispetto a Microsoft, dimettersi dal consiglio non significa in alcun modo allontanarsi dalla società. Microsoft sarà sempre una parte importante del lavoro della mia vita e continuerò a impegnarmi con Satya e la leadership tecnica per aiutare a modellare la visione e raggiungere gli obiettivi ambiziosi dell’azienda. Mi sento più ottimista che mai sui progressi che l’azienda sta facendo e su come può continuare a beneficiare il mondo.
Mentre Nadella dice:
Nel corso degli anni è stato un grandissimo onore e privilegio lavorare e imparare da Bill. Microsoft continuerà a beneficiare della costante passione e consulenza tecnica di Bill per far avanzare i nostri prodotti e servizi.
Come già anticipato ormai Gates ricopriva un ruolo marginale nella società. Si tratterà più di una perdita umana che economica per la società. Ma forse il mondo intero guadagnerà un grande alleato: Bill Gates infatti è attivo in numerosi investimenti benefici a favore della ricerca nel campo delle energie rinnovabili, dello sviluppo nelle aree più povere del pianeta, l’equità sociale e anche in campo sanitario. Lo dimostrano i 100 milioni donati in favore della ricerca contro il coronavirus. Insomma: se fino ad oggi Bill ha lavorato per far funzionare meglio i nostri PC, d’ora in poi si impegnerà a lavorare per far funzionare meglio il mondo.
Bill Gates e la moglie Melinda
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