Poco prima del day one di Tears of the Kingdom, ecco l’ostacolo per la pace nel mondo di Zelda: scopriamo Ganon e la forma umana Ganondorf
La “strada” a cui allude il nome del progetto, Road to Zelda: Tears of the Kingdom, è giunta oggi al capolinea, dedicando l’ultimo appuntamento prima del day one allo storico antagonista Ganondorf, forma umana della Calamità Ganon. In realtà non è proprio così semplice raccapezzarsi con il male, vista la complicata storia di Hyrule e la sua suddivisione in tre diversi rami. Tra i molti popoli della saga, quello delle Gerudo ha dato i natali all’antagonista che da eoni si frappone tra la principessa a cui la serie deve il nome e l’eroe Link. Contrariamente alle precedenti due puntate della rubrica, però, eviteremo di passare in rassegna tutta la linea temporale.
Il motivo è semplice: in alcuni capitoli (leggasi: non sempre), il gaglioffo appare solo con la sua forma dalle fattezze suine e dal nome più breve. Altre volte vediamo la sua trasformazione. Altre ancora… no, resta umano. O meglio, umanoide: la sua ambizione maligna supera di gran lunga quella dei comuni mortali. Vi basti sapere che, nel canone zeldiano, la nascita effettiva del personaggio avviene in Ocarina of Time (gioco a cui Super Smash Bros. Ultimate deve la sua incarnazione del crudele ladro). Durante gli eventi di Four Swords e The Minish Cap non è ancora presente… ma si può dire davvero lo stesso di Skyward Sword?
Mortipher, genesi del male assoluto – Zelda: Road to Tears of the Kingdom (parte 6: il re del male Ganondorf e il demone Ganon)
Abbiamo già alluso a Mortipher nell’arco dei nostri precedenti appuntamenti, e per un buon motivo: quando Zelda era ancora “solo” l’incarnazione mortale della dea Hylia (Skyward Sword), le prime avvisaglie del male destinato a rivivere in Ganondorf e Ganon erano tutte presenti nell’antagonista. Questo male antico è emerso dal sottosuolo, lo stesso che ha riempito la superficie di Hyrule dei suoi demoni. Rappresenta(va) l’antitesi alla creazione delle dee Din, Nayru e Farore, e in mano sua il mondo sarebbe stato destinato a nient’altro che distruzione. La dea Hylia lo ha imprigionato, per poi rinascere come la mortale Zelda nel momento della rottura del sigillo.
Faih, compagna del primo Link destinata a divenire la Spada Suprema, è una creazione della dea, così come il suo equivalente Ghiraim che dimora nella spada di Mortipher. Quest’ultimo viene meno con l’uso della Triforza, ma in punto di morte infligge la maledizione sugli eroi: il Ciclo dell’Odio. L’anima di Mortipher viene rinchiusa nella Spada Suprema, destinata a un’eterna agonia. Il male però ha trovato nuove reincarnazioni, come Vaati, Mallard e altri. Tuttavia, Ganondorf è un caso a parte: la sua sete di potere ha rincarato la dose, permettendogli di tornare ogniqualvolta Link e Zelda facciano lo stesso.
Il re del popolo Gerudo – Zelda: Road to Tears of the Kingdom (parte 6: il re del male Ganondorf e il demone Ganon)
Parlando delle etnie di Hyrule, ci siamo soffermati su un dettaglio del popolo Gerudo. Per la rarità con cui nascono i maschi, verrebbe naturale supporre che il gineceo del deserto sia un matriarcato. In realtà, ogni cento anni il cromosoma Y fa capolino, destinando il neonato in questione a ottenere automaticamente la leadership. Per questo motivo, Ganondorf è stato indottrinato alla sovranità sin da bambino. Con la maturità, e con una bella spinta da parte delle tutrici gemelle Koume e Kotake, l’ambizione del patriarca è cresciuta al punto tale da portarlo a voler espandere i confini della Valle Gerudo ben oltre il loro deserto.
Uccidere e derubare i più deboli: questo, unito alla sua padronanza della magia nera, gli è valso il titolo di Re dei Ladri. In seguito alla Guerra civile di Hyrule, la monarchia ha riunito tutti i popoli della terra sotto il proprio dominio in nome della pace. Come capo dei Gerudo, Ganondorf dovette giurare fedeltà alla corona. E così fece, ma solo per mirare indisturbato alla Triforza (Ocarina of Time). La sua occasione è arrivata seguendo Link nella Terra sacra, reame separato dove la reliquia onnipotente viene custodita. Vertendo maggiormente verso il solo potere, solo il relativo frammento di Triforza passò a lui, relegando gli altri due a Link e Zelda.
Lo scontro finale della linea temporale unificata – Zelda: Road to Tears of the Kingdom (parte 6: il re del male Ganondorf e il demone Ganon)
I sette anni di sonno in cui si è chiuso Link all’estrazione della Spada Suprema hanno permesso a Ganondorf di mettere Hyrule a ferro e fuoco. Là dove sorgeva il prospero Castello di Hyrule, ora c’è solo l’imponente (e tetro) Castello di Ganon. All’interno della roccaforte, riecheggia solo il tema musicale associato al personaggio: siccome Ocarina of Time ha retroattivamente stabilito il titolo in cui l’antagonista fa il debutto canonico, gli sviluppatori hanno deciso di enfatizzare l’egocentrismo di Ganondorf facendo sì che fosse lui stesso a suonare il proprio leitmotif, all’organo. Si tratta della stessa melodia udita anni prima in A Link to the Past.
Lo scontro tra Link e la sua nemesi (sopra) si è conclusa con la sconfitta di quest’ultimo: la Spada Suprema, tenendo fede al suo nome alternativo di “flagello del male”, è stata in grado di rispondere a tutti gli attacchi magici del re dei ladri. Il conseguente crollo della fortezza, però, non è bastato: le macerie che avrebbero dovuto seppellire Ganondorf hanno ceduto, permettendogli di attingere a tutto il potere della Triforza in un tentativo disperato di avere la meglio. Lasciandosi alle spalle la propria umanità o presunta tale, la nuova creatura ha accantonato anche i vari epiteti con cui si presentavano i boss fino a quel punto (sotto). Basta solo una parola per descriverlo…
Cronologia del mondo in rovina – Zelda: Road to Tears of the Kingdom (parte 6: il re del male Ganondorf e il demone Ganon)
Passiamo brevemente in rassegna le altre incarnazioni “suine” del personaggio nella linea temporale dell’eroe sconfitto. Con l’aiuto dello stregone Agahnim e un sacrificio delle vergini (compresa la discendente di Zelda) sventato per un soffio, Ganon pianifica il suo ritorno dal Mondo delle Tenebre (A Link to the Past). I saggi raccontano di un tempo in cui godeva di un aspetto umano (la backstory è stata concretizzata anni dopo con Ocarina of Time). Dopo la sua sconfitta, le Duerova (altro nome per Koume e Kotake, usato quando sono unite in un corpo più giovane) cercano di riportarlo in vita.
Purtroppo per Ganon, il rituale è riuscito a metà (Oracle of Seasons e Oracle of Ages). Privo di una mente vera e propria, è consumato dalla rabbia (sotto). Anni dopo un altro stregone, l’androgino Yuga, riesce ad evocarlo dopo aver rinchiuso i discendenti dei Sette Saggi in altrettanti dipinti (A Link Between Worlds). Curiosamente, è Yuga ad impossessarsi del corpo di Ganon e non viceversa. L’ultima incarnazione di questa linea temporale è, nel mondo reale, la prima: al comando di un esercito di demoni, questo Ganon setaccia una Hyrule completamente a soqquadro per cercare la Triforza della Saggezza (The Legend of Zelda, NES). Fallendo.
Linee temporali del trionfo del bene – Zelda: Road to Tears of the Kingdom (parte 6: il re del male Ganondorf e il demone Ganon)
Nella linea temporale in cui l’eroe vince e torna alla sua epoca, Ganondorf viene smascherato come traditore e, pertanto, viene esiliato nel Regno del Crepuscolo. Purtroppo per Hyrule, è lì che il re dei ladri trova qualcuno intento a venerarlo come una divinità: il sovrano locale, cioè Zant (Twilight Princess). Usando a proprio vantaggio questo re fantoccio, Ganondorf torna a Hyrule e, ottenuta la Triforza, manovra Zelda come un burattino per poi ritrasformarsi nella belva oscura. Link lo trafigge fatalmente con la Spada Suprema, ma muore solo quando una visione di Zant si spezza l’osso del collo davanti a lui (sotto).
Quando il discendente di Link impugna un’ultima volta la Quadrispada, Vaati non è il solo ostacolo da superare per riportare la pace nel mondo (Four Swords Adventures). Ganondorf ha infranto una legge del suo stesso popolo rubando un potente Tridente, con il quale è riuscito a riottenere la sua temibile forma suina. Per quanto riguarda infine la linea temporale dell’eroe adulto, dopo il diluvio universale Ganondorf si risveglia dal sigillo divino e cerca Zelda. Questa versione del personaggio è la sola a non usare la Triforza del potere per trasformarsi nella bestia Ganon (The Wind Waker).
Abilità, punti deboli e ambizioni – Zelda: Road to Tears of the Kingdom (parte 6: il re del male Ganondorf e il demone Ganon)
I poteri del re demone Ganon sono avvero temibili. Allo stesso modo, però, il sovrano delle tenebre è particolarmente vulnerabile alla luce e alle frecce che ne fanno uso (sotto; “luce” è da intendersi come elemento, allo stesso modo descritto nel glossario di Kingdom Hearts). In seguito allo scontro finale di Ocarina of Time, Ganondorf è stato esiliato. Nonostante i molteplici sigilli magici imposti sulla sua prigione extradimensionale, la sua volontà è stata sempre in grado di prevalere sia su di essi che, a causa della maledizione ciclica di Mortipher eoni prima, sulla morte stessa. Tutto per tornare a tormentare Link e Zelda.
Il suo scopo è sempre il medesimo: ottenere il potere della Triforza e, con esso, conquistare il mondo. Ganondorf vive questa come una missione, sebbene chi ne beneficiasse oltre a lui è cambiato col tempo. Naturalmente il re del popolo Gerudo intendeva creare un mondo migliore per le sue suddite, ma la trasformazione in Ganon ha lentamente sostituito i suoi seguaci con i vari demoni per cui la saga è nota. Conquistare il mondo al loro fianco, grazie a una fedeltà cieca nella sua causa da parte loro. Ottenebrato dall’oscurità, il re del male non può che sognare un mondo ai suoi piedi… o no?
Il recalcitrante lupo solitario di mare – Zelda: Road to Tears of the Kingdom (parte 6: il re del male Ganondorf e il demone Ganon)
Non abbiamo parlato granché del Ganondorf di The Wind Waker, ma non è certo per il suo aspetto più sobrio. Naturalmente le sue due lunghe spade (che recano sulla lama i nomi di Kotake e Koume, per i curiosi) e il vestiario da samurai saltano subito all’occhio, ma questa versione del personaggio è anche la più malinconica. Il suo ultimo monologo, prima che Link ne trafiggesse la fronte con la Spada Suprema tramutandolo in statua, lascia ben intendere che non è il solo potere ad interessarlo. La sconfitta lo ha liberato dalla sua maledizione personale: il desiderio per la Triforza, che apre altri interrogativi sugli scheletri nell’armadio della famiglia reale di Hyrule.
“Il mio paese sorgeva in un vasto deserto. […] Al sorgere del sole, un vento rovente martellava la mia terra, rendendola incandescente. E quando la luna brillava nel buio della notte, un vento gelido soffiava sulle nostre case. Da qualunque punto provenisse, il vento portava sempre la stessa cosa: morte. Ma i venti che soffiavano sui campi verdi di Hyrule non portavano solo sofferenza e rovina. Desideravo quel vento, immagino.”
La calamità dal ritrovato volto umano
E questo ci riporta al mondo degli ultimi due giochi. C’è poco da dire sulla Calamità Ganon: un mare quasi dissennato di pura oscurità, al quale Zelda ha tenuto testa per cento anni (Breath of the Wild). Dopo aver riacquisito una specie di forma fisica, perde il suo dominio caotico dopo lo scontro col campione Link. Ora, però, a quanto pare il Re del Male è tornato (Tears of the Kingdom). E, a quanto pare, è proprio l’originale: decenni di incroci genetici con gli Hylia hanno donato alle Gerudo le stesse orecchie a punta, ma quelle di Ganondorf sembrano essere tonde. Vedremo al day one, venerdì prossimo (12 maggio), quali segreti nasconde questa versione del personaggio… mentre lavoriamo a una recensione!
“Osserva attentamente… l’avvento dell’autentico re… e la nascita di un mondo nuovo!”
Ganondorf, il potente re dei demoni, fa il suo ritorno in The Legend of #Zelda: #TearsOfTheKingdom. pic.twitter.com/ElrJfoMsEI
— Nintendo Italia (@NintendoItalia) April 13, 2023
Ora sta a voi dirci la vostra: vorreste altri “Road to…” dall’enciclopedia di Hyrule, in attesa dei prossimi capitoli della serie? Fatecelo sapere qui sotto, e come sempre non dimenticate di restare su tuttotek per tutte le notizie più importanti per i gamer e non solo. Per i vostri bisogni puramente videoludici, potete invece trovare i migliori sconti in formato digitale su Kinguin.
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