Ciรฒ che rende unico il dibattito americano circa la connessione tra la violenza e i videogiochi, รจ che non smette mai di stupire. Ai nostri giorni, nel paese a stelle e strisce sembra che, utilizzando una metafora cara alla loro mentalitร , giocare ad un capitolo della serie COD equivalga a fare tirocinio presso uno dei simpatici paesi dove vige il fondamentalismo islamico.
Ma tantโรจ, e sinceramente sono anche un poโ stufo del fatto che sia il medium videoludico ad essere il capro espiatorio di ogni strage fatta per mano di un adolescente.
Fortunatamente questa volta, lโESA (Entertainment Software Association) รจ scesa in campo a difesa dei videogames tirando in ballo la questione del possesso delle armi in USA. ร un problema legato ai videogiochi, o un problema di natura culturale, quello che rende alcuni giovani americani piรน tendenti a commettere atti violenti che sfociano in sparatorie o altri eventi spiacevoli?
A questo proposito voglio condividere con voi una riflessione (che รจ piรน uno sfogo in realtร ).
Non sminuiamo le cose gravi
Omicidi/massacri di questo tipo sono eventi drammatici, e questa strategia da due soldi non fa che sminuirli. Mi spiego meglio. Personalmente credo che se in una societร , succedano massacri, stupri, sparatorie, e cosรฌ via, la torta responsabilitร รจ bella grossa, e i pezzi si devono spartire nelle giuste quantitร . Non si puรฒ ritenere uno strumento ludico il solo responsabile di questo orrore.ย
Quali sono le colpe della legge americana? Quali quelle delle famiglie? Quali quelle dellโimprevedibilitร umana e degli ambienti istituzionali e informali che quel ragazzo o quella ragazza ha frequentato?
Possiamo girarci intorno finchรฉ vogliamo, ma il fatto resta uno e uno solo: se tu, colpevole di un reato, amputi laย (in unโetร in cui il tuo cervello non รจ piรน quello di un bambino) solo perchรฉ โispiratoโ da un videogioco dal gameplay violento, allora qui cโรจ qualcosa che non va. E se non sei tu, ma i tuoi genitori, o il preside, o qualunque altra persona a farlo, cโรจ comunque qualcosa che non va.ย
Non voglio assolutamente dire che una persona non possa ricavare nulla di cattivo da un videogioco, sia chiaro. Ma tutto sta nella testa di chi utilizza questo medium. E soprattutto, di chi permette ad esempio, ad un ragazzino di dieci anni di giocare a GTA.
I videogiochi violenti hanno il bollino
Perchรฉ ovviamente a noi del PEGI non ce ne importa un fico secco, e un gruppo ben formato di esperti che valuta lโetร consigliata per usufruire di un dato prodotto, sono di certo una manica di idioti a cui piace scrivere i numeri a caso per rovinare lo spigolo destro o sinistro delle copertine dei videogiochi.
Ogni volta che leggo notizie di questo tipo mi sento morire dentro. E mi sento in pena anche per quei ragazzi che hanno ucciso, perchรฉ nell’ottica de’ “รจ tutta colpa del videogioco“, potrebbero anche non ricevere tutto l’aiuto psicologico necessario ad essere reintrodotti nella societร civile (se ne dovessero avere la possibilitร ).
Questo dibattito infinito e indignazione approved continuerร ancora per molto, e credo che mi verranno i capelli piรน arancioni di quelli del vecchio Donald.
PS. Una volta finito di scrivere questo articolo, ho letto della risposta del presidente Trump all’ESA. Pur andando avanti con la solita tiritera che vede titoli come COD (il video qui sopra รจ stato proposto dalla commissione della Casa Bianca) responsabili di una condotta negativa da parte dei giovani, il cameo di Mamma ho perso l’aereo ha risposto che cercherร di proporre norme piรน restrittive circa l’acquisto di videogiochi violenti da parte del pubblico giovane. Ci sarร sempre il fratello maggiore o il barbone maggiorenne di turno che si sostituirร al ragazzo o la ragazza quando si ritroverร ad acquistare Red Dead Redemption 2, ma almeno per i miei capelli c’รจ ancora speranza.ย
Lascia un commento