Ancora un articolo sul perchè Sony non parteciperà all’E3 2019? No. Parliamo piuttosto di come il connubio Sony – E3 ha avuto inizio
La notizia che Sony non parteciperà all’E3 2019 ha avvolto tutto il mondo in una scia di scalpore, suscitando migliaia di voci alla discussione e all’interrogativo. Non vogliamo però aggiungerci a questo vociare, bensì raccontarvi della prima edizione dell’E3 che consacrò Sony quale concorrente di diritto del mondo dei videogiochi.
Sony ed E3: voglio tornare negli anni ‘90
In principio era il CES, Consumer Electronic Show: la più grande fiera dell’elettronica di consumo del mondo. Era la prima metà degli anni ‘90 e i videogiochi dovevano fare a gomitate con televisori, impianti hi-fi e i primi cellulari per ottenere un po’ di visibilità in quel caotico ed eterogeneo universo. Proprio in quegli anni Nintendo e Sega si davano battaglia a suon di marketing estremo e colorate mascotte in quello scontro epico fra Snes e Mega Drive che resta tutt’oggi uno dei più memorabili per i ragazzi dell’epoca.
Ebbene, se sui mass media Mario e Sonic gareggiavano per entrare nei cuori di più ragazzi possibili, dietro le quinte il presidente di “Nintendo of America” Howard Lincoln e l’amministratore delegato di “Sega of America” Thomas Kalinske si disprezzavano sinceramente, accusandosi a vicenda di portare danno al mercato dei videogiochi. Il culmine arrivò quando i rappresentati di Sega e Nintendo dovettero presentarsi davanti al Congresso degli Stati Uniti d’America (il parlamento statunitense) per prendere le difese dell’industria dei videogiochi a seguito delle accuse di violenza indirizzate in particolare a Mortal Kombat e Night Trap.
La vicenda si concluse con il mercato dei videogiochi obbligato ad autoregolarsi tramite un sistema di rating che prevedeva una serie di simboli da riportare sulle scatole e che desse evidenza dei contenuti controversi proposti nel gioco. Per definire questo standard che sarebbe poi diventato l’ESRB, i grandi del videogioco capitanati da Sega e Nintendo misero da parte le loro divergenze e fondarono la Interactive Digital Software Association (IDSA), rinominata il 21 luglio 2003 come Entertainment Software Association (ESA).
Sony ed E3: no more CES
Il lavoro di IDSA tuttavia non si fermò alla definizione dello standard ESRB. Il mondo del videogioco era un’industria ormai enorme e strutturata, con una propria dignità e senza più l’intenzione di accontentarsi di una dependance del CES. Fu così che nel 1995 IDSA organizzò la prima edizione di una fiera interamente dedicata al videogioco: l’Electronic Entertainment Expo, più comunemente chiamata E3.
Svoltasi fra il 13 e il 15 maggio 1995, la prima edizione dell’E3 vide una nutrita schiera di sviluppatori mostrare i propri giochi alla stampa, e le grandi conferenze di presentazione tenute da Nintendo, Sega e un nuovo concorrente: Sony.
Era qualche anno che si vociferava che Sony sarebbe entrata nel mondo dei videogiochi, per la precisione da quel 1993 in cui Nintendo l’aveva scaricata in favore di Philips per la creazione di un lettore e per il Super Nintendo. Tom Kalinske provava grande ammirazione per Sony e in particolare per il presidente di “Sony Interactive” Olaf Olafsonn, tanto da lavorare duramente affinché Sega e Sony unissero le forze per la creazione di una nuova console a 32 bit: lavoro mandato in frantumi dalla stessa Sega of Japan che impose il veto assoluto. Ebbene, umiliata da Nintendo e snobbata da Sega, Sony era pronta a scendere in campo durante la prima edizione dell’E3. E così fece.
Sony ed E3: le conferenze
Sega
La conferenza di apertura spettò a Sega, e Tom Kalinske si presentò sul palco per inaugurare la nuova fiera:
L’E3 simboleggia alcuni dei cambiamenti che sta attraversando la nostra industria. È un grande spettacolo concepito solo ed esclusivamente per l’intrattenimento interattivo. Il CES, per quanto successo abbia avuto, non è mai stato pensato per noi. Era figlio di una cultura più antica. […] Oggi, l’intrattenimento interattivo è diventato qualcosa di più che un semplice ramo dell’elettronica di consumo. […] Siamo riusciti a diventare una categoria autonoma, una cultura vera e propria. La nostra industria non ha regole ferree. Essa sfugge ai luoghi comuni. […] L’evoluzione dei videogiochi ci permetterà di aggrapparci a essa più di ogni altro mezzo. […] Diventeremo giocatori di football, piloti di auto sportive o esperti aviatori. Invaderemo e conquisteremo mondi che prima potevano soltanto immaginare.
Kalinske proseguì annunciando le caratteristiche hardware del nuovo Sega Saturn e specificando che le prime 500 mila unità avevano appena raggiunto i negozi. Chiunque, uscito dall’E3, avrebbe potuto andare a comprare Sega Saturn al prezzo di 399 dollari.
Sony
Dopo un filmato iniziale in cui si ufficializzava la discesa in campo di Sony, Olaf Olafsonn salì sul palco:
Prima di tutto vorrei darvi il benvenuto alla nostra prima fiera. Sono serviti cinque miliardi di vendite per farci uscire dal parcheggio del CES. Non è una coincidenza che la nascita della PlayStation di Sony coincida con questo sviluppo. E oggi più che mai è giunto il momento di una tecnologia definitiva. […] Il ragazzo digitale si aspetta che la tecnologia cambi ogni giorno. Non si ricorda più cosa è venuto prima di MTV e del PC. Mangia corrente elettrica a colazione, Internet a pranzo, e si alzerà da tavola se continueremo a propinargli giochi bidimensionali. La domanda, quindi, è: come facciamo a diventare la cena?
Il discorso continuò, poi venne invitato sul palco il presidente di “Sony Computer Entertainment America” Steve Race che pronunciò quello che ancora oggi è il discorso più breve nella storia dell’E3, e probabilmente non solo:
299
Sony PlayStation costava 100 dollari in meno di Sega Saturn.
Nintendo
Howard Lincoln, presidente di Nintendo of America salì a sua volta sul palco e diede inizio all’era delle conferenze Nintendo dell’E3.
Benvenuti a Tinseltown, la città dei sogni e delle speranze, un luogo dove è sempre più difficile distinguere la realtà dalla finzione. Non poteva esserci un posto migliore per un’industria che sta affrontando la stessa sfida: separare i sogni dalla realtà, i concorrenti dai pretendenti, non solo durante il prossimo Natale ma anche per l’intera nuova generazione di videogiochi.
Dopo aver parlato dei numeri fatti registrare da Nintendo e dall’intero settore, Lincoln passò al piatto forte:
C’è un’ultima, importante novità, ed è la nuova data d’uscita del Nintendo Ultra 64. All’inizio avevamo puntato all’inverno del 1995, ma la primissima console a 64 bit del mondo raggiungerà gli scaffali nord americani ed europei nell’aprile del 1996.
Insomma, il primo anno della quinta generazione di console si sarebbe combattuto fra Sega e Sony. Come si suol dire: il resto è storia.
Sony ed E3: da “299” all’edizione 2019
Da quel momento l’E3 ha rappresentato la vera colonna vertebrale del settore, concentrando sulle assi del proprio palco la quasi totalità degli annunci riguardo le nuove console e attraversando trasversalmente la storia del videogioco e accompagnandolo a quello che è ora.
Con l’E3 è nata PlayStation, la console che ha portato alla maturità il 3D e le vendite delle macchine da gioco non più nell’ordine delle decine di migliaia, ma delle centinaia di migliaia.
La non partecipazione di Sony all’E3, che sia per la sola edizione 2019 o anche per le successive, rappresenta la fine di un’era di splendore per il mondo dei videogiochi, ora non resta che chiederci cosa verrà in futuro, e quali grandi novità ci aspetterà durante la prossima promettente era videoludica.
Fillo
1 Dicembre 2018 alle 8:50Non sapevo del discorso del CEO Sony al primo E3: FANTASTICO!!!
:):):)
Sono orgoglioso di possedere una PS 🙂