In questo articolo della rubrica di Retrogaming voliamo nei meandri della galassia lontana lontana ideata da George Lucas, per scoprire con Knights of the Old Republic uno dei pochi RPG che è stato capace di far sognare i fan di Star Wars
La saga di KOTOR ha acquisito, nel corso degli anni, una schiera di fan non indifferente. Lo si è potuto notare nelle ultime settimane: tra rumor di un remake del primo capitolo e i festeggiamenti per i 10 anni del MMORPG The Old Republic, i fan sul web si sono fatti sentire ultimamente. Il motivo di tutto questo affetto è presto detto: stiamo parlando degli unici veri e propri RPG ad oggi ambientati nell’universo di Star Wars. Questo, unito a una storia e a dei personaggi apprezzatissimi da pubblico e critica, rendono Star Wars: Knights of the Old Republic (insieme ai suoi sequel) una perla di rara bellezza: oggi vedremo, in questo articolo della rubrica incentrata sul retrogaming, perché vale la pena giocarci ancora oggi.
Un po’ di contesto
Ci troviamo in casa Bioware, studio di sviluppo già diventato famoso per aver dato vita a diversi capolavori del gioco di ruolo. Dopo Baldur’s Gate, Baldur’s Gate II e Neverwinter Nights, tutti RPG ambientati nell’universo dei Forgotten Realms di Dungeons & Dragons, si decise di cambiare strada. Appoggiandosi allo storico publisher LucasArts, si decise di realizzare un gioco di ruolo ambientato nell’universo di Star Wars. Vedremo inoltre come, sfruttando l’universo espanso, furono effettuate scelte particolari, ma azzeccatissime.
Dato il successo del primo capitolo, in seguito si deciderà di realizzare un sequel. A svilupparlo, però, non sarà Bioware: essendo l’azienda occupata con lo sviluppo di Jade Empire e volendo concentrare le proprie attenzioni sulle produzioni originali, essa raccomanderà Obsidian Entertainment, un altro noto gigante dell’industria, per lo sviluppo di Star Wars: Knights of the Old Republic II: The Sith Lords (che magari approfondiremo in un altro articolo dedicato al retrogaming, chissà).
Sistema di gioco – Retrogaming, Star Wars: Knights of the Old Republic
Il gioco è strutturato con i classici sistemi presenti negli RPG, e in particolar modo nei giochi di Bioware. Vi è per esempio da citare innanzitutto il sistema D20, ereditato a partire dal gioco di ruolo cartaceo Star Wars: The Roleplaying Game della Wizard of the Coast, a sua volta ripreso dal sistema di Dungeons & Dragons. Lo si può notare con immediatezza: oltre a basare il combattimento sul lancio di dadi (virtuali in questo caso), anche gli attributi dei personaggi sono i classici sei: Costituzione, Forza, Destrezza, Intelligenza, Saggezza e Carisma.
Parlando di combattimento, esso è strutturato a turni, in tempo semi-reale. Cosa vuol dire ciò? Vuol dire che, anche se la durata di ogni turno è fissata intorno a un certo intervallo di tempo reale (circa sei secondi), il giocatore ha la possibilità di mettere in pausa il gioco in qualsiasi momento del combattimento per pianificare le mosse dei propri personaggi combattenti.
Troviamo inoltre un sistema di allineamento al lato chiaro oppure al lato oscuro, in cui possiamo scegliere se seguire maggiormente una delle due vie rispetto all’altra in base alle nostre scelte nei dialoghi e, più in generale, alle nostre azioni durante la partita. Insomma, è un sistema che probabilmente risulterà molto familiare ai giocatori di Mass Effect, che hanno avuto a che fare con il sistema di moralità. Anche gli altri personaggi del party hanno un allineamento predefinito, che però non potrà cambiare.
Party e personaggi – Retrogaming, Star Wars: Knights of the Old Republic
Procedendo nell’analisi di Star Wars: Knights of the Old Republic tramite quest’articolo della rubrica dedicata al retrogaming, passiamo a parlare appunto del party. Incontrerete infatti, durante la vostra avventura, tanti personaggi diversi che vi seguiranno nel corso della partita, ognuno con la propria storia, il proprio allineamento e le proprie specialità. Molti di questi personaggi rispecchiano, in parte, quelli che si trovano nei film originali: avrete la coppia di droidi, un Wookie con il suo fidato partner, un cacciatore di taglie mandaloriano, un pilota della flotta navale della Repubblica e vari Jedi ad accompagnarvi.
La scelta di modellare i personaggi (e anche alcune località) a immagine e somiglianza di quelli dei film è dovuta alla volontà di mantenere un atmosfera che rimandasse a Star Wars, scongiurando il pericolo di realizzare un gioco di ruolo spaziale troppo generico. Come vedremo successivamente infatti, la trama e il contesto in generale si discostano molto dalle vicende dell’opera originale, così da permettere a Bioware di adottare una maggiore libertà creativa.
Ognuno di questi personaggi ha una backstory che potrete decidere se approfondire tramite il dialogo con essi. Sempre tramite il dialogo e le risposte che sceglierete di dare, potrete decidere come sviluppare il vostro rapporto con ognuno. I personaggi che potrete portarvi appresso, quando sarete in giro a esplorare le varie mappe, saranno al massimo due: dovrete dunque fare attenzione a chi scegliere di volta in volta, sia da un punto di vista tattico, sia da un punto di vista di storia, in quanto la presenza di un personaggio in un dato contesto potrebbe attivare eventi particolari.
Trama e ambientazione – Retrogaming, Star Wars: Knights of the Old Republic
La storia si svolge durante l’età della Vecchia Repubblica, ovvero 4000 anni prima delle vicende di Una Nuova Speranza. In particolare, ci troviamo in mezzo a un conflitto che verrà poi nominato come Guerra Civile Jedi. Tale guerra cominciò quando il cavaliere Jedi Revan fondò un nuovo impero Sith insieme al suo apprendista Darth Malak, proclamandosi Signore Oscuro dei Sith, e portando tanti altri Jedi ad abbandonare la Repubblica Galattica per unirsi alle sue fila.
Le vicende narrate sono quindi legate a quelle dei fumetti pubblicati dalla Dark Horse Le Cronache degli Jedi, nei quali viene introdotta appunto per la prima volta la Vecchia Repubblica. Ciò, come già accennato prima, ha permesso a Bioware di esplorare nuovi periodi storici dell’universo espanso, e quindi di poter operare con una maggior libertà creativa. Nel gioco infatti sono stati inseriti vari dettagli che approfondiscono vari aspetti dell’universo espanso di Star Wars, rendendo il progetto particolarmente ambizioso sotto questo punto di vista (basti pensare, per esempio, alla storia di Tatooine, o alle origine dell’ecosistema di Kashyyk…).
Oltre quindi a un ambientazione curata nei minimi dettagli, vi è da spendere qualche parola anche sulla trama: se essa può risultare molto standard a primo impatto, e non dissimile dalla maggior parte dei conflitti galattici che possiamo trovare nelle opere originali e nell’universo espanso, più avanti troveremo un particolare plot twist, un colpo di scena alquanto azzeccato (senza fare spoiler, chi ci ha già giocato saprà). Quella di giocare sull’inconsapevolezza del giocatore tramite la perdita di memoria è una tecnica che è stata usata tante volte ormai nel mondo videoludico, ma che funziona sempre proprio perché capace di aumentare in maniera esponenziale l’immedesimazione: il giocatore e il personaggio protagonista posseggono infatti le stesse informazioni di partenza, e la loro progressione nell’apprendere nuove informazioni procede quindi in maniera parallela.
In fin dei conti
Procediamo verso la fine di questo articolo della rubrica Retrogaming, e quello che possiamo dire è che, nonostante il tempo, Star Wars: Knights of the Old Republic è un sogno ad occhi aperti per i fan dell’universo creato da George Lucas. Se si riesce a passare sopra ai segni dell’invecchiamento di un titolo che ha ormai 18 anni, quello che troveremo è un gioco che ci permette di vivere e plasmare la nostra avventura come più preferiamo. Che si preferisca seguire il lato chiaro o il lato oscuro, che si preferisca giocare come Jedi specializzato nel combattimento a doppia o singola spada laser (questa personalizzabile coi colori che si desiderano, dai classici blu, verde e rosso fino ai particolari giallo e viola), oppure che si preferisca usare una classe non Jedi, queste sono tutte possibilità percorribili nella nostra avventura, e tutto ciò rende il titolo, ad oggi, un must a cui ogni fan di Star Wars dovrebbe dare una possibilità.
Arrivati alla fine, la parola passa a voi. Cosa ne pensate di Star Wars: Knights of the Old Republic? Quali sono state le vostre esperienze con questo gioco? Nell’attesa, vi invitiamo a restare sintonizzati sulle pagine di tuttoteK per rimanere aggiornati su tutte le notizie più importanti riguardanti il mondo videoludico. Se invece preferite comprare chiavi di gioco a prezzi scontati (tra cui anche quella per Knights of the Old Republic), potete farlo tramite il nostro link a Instant Gaming.
Lascia un commento