Una foresta, un rapido movimento, un Mew sfuggente e noi, in un’altra avventura del retrogaming con Pokémon Snap per Nintendo 64
Continuiamo dunque a parlare di retrogaming con uno dei titoli, stranamente semi sconosciuto ai più, dedicato ai mostriciattoli più famosi del mondo, Pokémon Snap! Realizzato per il caro vecchio Nintendone, casa dell’intramontabile Super Mario 64, il titolo approda nei negozi nipponici nel marzo del 1999 per poi diffondersi nel resto del mondo tra l’estate e l’autunno dello stesso anno. Un titolo che cambia un po’ le carte in tavola. Se da una parte avevamo un tostissimo Pokémon Stadium dove si facevano combattere i nostri eroi in un’arena 3D a turni (praticamente si andava ad ampliare l’esperienza con il Game Boy rendendola più colorata) dall’altra c’era un “pucciosissimo” Hey You, Pikachu! dove si andava ad interagire a voce, attraverso l’apposita periferica, con la mascotte del brand.
Piccola divagazione, se al microfono si pronunciava una parola “sacrilega” come PlayStation, pare che Pikachu non la prendesse troppo bene finendo per intristirsi oppure per scocciarsi. Di certo, però, non si finiva fulminati come il povero Ash nel cartone, scusate, nell’anime. Ah sì, poi c’era anche il Nintendo 64 a forma di Pikachu, mi sveglio ancora la notte urlando e madido di sudore all’idea, ma era un periodo nel quale si cercava di spremere e spalmare il brand dei Pokémon su qualunque cosa fosse d’intrattenimento per i più piccoli. Ma torniamo a noi.
A proposito di anime, sappiate che qui di riferimenti e stili che richiamano alla tanto acclamata serie ce n’è uno che regna su tutti. A guidarci nella nostra avventura da fotografi, a quanto pare non esistono solo allenatori come Ash o allevatori come Brok, ci penserà il buon vecchio Professore Oak. Ma abbiamo chiacchierato più che a sufficienza, afferrate dunque la vostra macchina fotografica e qualcosa da mangiare perché stiamo per tornare nel mondo delle creature di Satoshi Tajiri!
Sei pronto a scattare qualche foto?
La storia di Pokémon Snap, al pari di alcuni capisaldi del retrogaming come i tasselli di The Legend of Zelda, è piuttosto semplice e sta al giocatore vivere come meglio crede la propria avventura personale con gli amati mostriciattoli tascabili. Il protagonista della nostra vicenda saremo noi, un giovane fotografo di Pokémon deciso a trovare lo scatto perfetto armato della sua fedele macchina fotografica e di un mezzo in grado di muoversi su rotaie, in acqua ed anche in aria. Praticamente vi ricorderà una di quelle giostre a scorrimento su binari tipici di Gardaland o di altri parchi divertimento.
Comunque sia, a guidare la nostra impresa, ci penserà il Professore Oak con consigli utili, informazioni, strumenti e indicazioni su come proseguire la nostra avventura in cerca della posa perfetta. Del resto, vi avevo già annunciato che si trattava di una storia piuttosto semplice, vero? I mostriciattoli da fotografare appartengono tutti alla primissima generazione che tutti noi, almeno una volta, abbiamo visto in televisione. Ovviamente non era possibile inserirli tutti e 151 a causa delle limitazioni della console, in tal caso si sarebbe dovuto optare per molte più cartucce, ma sappiate che ce ne sono più di 60.
Tra tutti questi è ovviamente incluso lo sfuggente Mew visto nella schermata di animazione iniziale, un onnipresente Pikachu in ogni livello e tanti altri come Meow, Charmender, Ditto, Snorlax, Psyduck, Scyther, Goldeen, Lapras, Magikarp, Jigglypuff e Metapod giusto per nominarne qualcuno. Non vanno poi dimenticati gli uccelli leggendari come Zapdos (elettricità), Moltres (fuoco) e Articuno (ghiaccio) ognuno racchiuso nel rispettivo uovo gigante. Come si può fare dunque per fotografarli tutti? Proseguiamo insieme nella lettura per capirlo.
Modalità di gioco e di scatto – Retrogaming: Pokémon Snap
A differenza di molti altri giochi dell’epoca e titoli iconici del retrogaming, l’avventura di Pokémon Snap è molto più rilassante e dedicata ad un altro versante dell’esplorazione. Visto che la nostra impresa fotografica si svolgerà su rotaie, non sarà possibile effettuare variazioni del percorso a meno che non si sblocchino i sentieri alternativi, ma arriveremo anche a questo. Prima di tutto, il nostro scenario sarà un’isola contenente i vari habitat (spiaggia, fiume, caverna eccetera) dove potremmo vedere i diversi soggetti da fotografare ed occorrerà fare un determinato punteggio ed aver collezionato lo scatto di creature diverse per poter scoprire gli altri.
Inoltre questo accumularsi di punti ci darà un altro vantaggio non da poco e cioè degli strumenti. Il primo sarà una mela, simile ai frutti Wumpa del mitico Crash Bandicoot, che attirerà a sé i simpatici abitanti dei vari habitat. Oltre a questo potrete anche tirarla addosso per scatenare delle reazioni o intontirli per un momento. Il secondo, invece, sarà una sorta di sfera poké che mostrerà i soggetti nascosti nei diversi ambienti ed aiuterà anche a scatenare una serie di reazioni per attivare i bottoni che aprono i cancelli per i percorsi segreti!
Il terzo strumento, infine, sarà un flauto che sarà in grado di svegliare e far ballare i vari Pokémon, tra questi va citato in assoluto il sonnacchioso Snorlax, in modo tale da rendere i vostri scatti ancora più unici! Inoltre, va detto che esiste anche un apposito acceleratore per il nostro mezzo di trasporto. In questa maniera si potranno rincorrere alcuni soggetti piuttosto sfuggenti oppure giungere più rapidamente alla conclusione del percorso nel caso si abbiano già scattato tutte le foto necessarie.
Tutto questo dovrà venire combinato con il nostro fido rullino da 60 scatti. Ma come funziona esattamente ogni livello/percorso? Bisognerà dunque selezionare l’habitat desiderato e partire alla volta della ricerca del set fotografico perfetto. Lungo il nostro percorso su rotaie si pareranno di fronte a noi tanti Pokémon diversi, alcuni di questi dovranno essere attirati con la mela o la sfera, ed il nostro obiettivo finale sarà, per l’appunto, quello di fotografarli tutti e raggiungere il massimo del punteggio possibile.
Il punteggio di ogni foto dipende da tre fattori principali quali la dimensione (più è vicino e meglio è), la posa (meglio se impegnato in un’azione più dinamica) e la tecnica (è necessario che il soggetto sia al centro della foto). Inoltre si possono ottenere dei punti aggiuntivi se i Pokémon saranno impegnati in azioni o pose più “epiche”, in particolar modo se ballano, mangiano oppure attaccano, se ce n’è più di uno dello stesso tipo, ma tutto questo verrà deciso dall’occhio esperto del Professore Oak a fine sessione.
Alla fine di ogni livello, infatti, bisognerà dunque selezionare una foto per tipo di Pokémon dal proprio rullino e sottoporla al giudizio di Oak. Inoltre, come già detto in precedenza, la combinazione tra tipi di Pokémon e punteggio ci darà l’accesso ai nuovi percorsi. Ma non solo creature! Esatto, perché ci sono anche i paesaggi stessi da ritrarre, ma non semplici rocce o fiumi, bensì degli elementi naturali che ricordano i nostri mostriciattoli preferiti. Ad esempio, nella valle, è possibile intravedere la figura di un Dugtrio gigante tra le montagne.
Altri invece sono nascosti all’interno dei vari livelli, ce n’è uno per ogni percorso, e se riuscirete a fotografarli tutti, allora, avrete accesso al percorso segreto. Forse lì riuscirete finalmente ad immortalare Mew?
Ben più di un semplice album fotografico – Retrogaming: Pokémon Snap
Un gioco piuttosto rilassante e tranquillo, questo è vero, ma comunque sempre in grado di dare tutto un altro aspetto a quell’incredibile mondo immaginato dal buon Satoshi Tajiri. Un mondo pieno zeppo di avventure fantastiche, storie incredibili e tantissime creature con le proprie abilità e debolezze. Questo gioco ha dunque conferito un maggiore spessore alle avventure di Ash & Company portando su schermo il lato più “naturalistico” dei Pokémon (per la gioia di un super appassionato come Brok) e rendendo queste creature ancora più reali. Praticamente pareva quasi di toccarle visto che si potevano fotografare e non solo catturare, quasi come un safari fotografico!
La particolare caratteristica di questo spin off ha reso dunque il titolo uno dei più acquistati e noleggiati (bei tempi quello del Blockbuster) sia in Giappone che in America verso la fine degli anni Novanta. Una mossa che ha reso inevitabile l’utilizzo dei coloratissimi personaggi di questo franchise in altre serie della Nintendo come, ad esempio, Super Smash Bros. per Nintendo 64 con la partecipazione di Pikachu e Jigglypuff. Praticamente il primo titolo dove i diversi personaggi della Grande N, da Link a Donkey Kong senza scordarci di Mario, se le davano di santa ragione e lo fanno ancora oggi con i capitoli successivi!
Un titolo ritornato alla luce
Quasi come un vecchio album di fotografie, ormai dato per disperso in una soffitta polverosa, il titolo è ritornato alla luce nel corso del 2021 con la sua versione per Nintendo Switch! Una cosa simile era già successa nel 2007 e tra il 2016 ed il 2017, per delle versioni rimasterizzate e studiate per Wii e Wii U. Il successo non è stato degno di nota, e di sicuro non al livello di quello per il caro vecchio Nintendone, ma questa versione per Switch sta già raccogliendo parecchi consensi sia tra i fan di vecchia data, che con loro ci sono cresciuti, che tra le nuove leve.
Ne è passato dunque di tempo dai primi capitoli per Game Boy, incluso quello a colori e Advance, ma certe emozioni non si dimenticano mai. Riprendendolo in mano si ritorna in automatico dei bambini alla scoperta del mondo con tanto di obiettivo finale! Se avete l’occasione di rimettere le mani su quello originale non ve ne pentirete, nonostante sia abbastanza breve, ma se riuscirete a procurarvi la versione per Switch tanto di guadagnato.
In conclusione, se volete recuperare gli altri capitoli principali e gli spin off dei mostri tascabili più famosi del mondo, cliccate qui per averli al minor prezzo possibile. Inoltre, per essere sempre aggiornati su tutto ciò che ruota attorno al mondo dei videogiochi, sia di ieri che di oggi, allora noi vi aspettiamo qui su tuttoteK!
Lascia un commento