Tra i titoli che hanno reso grande la Grande N c’è sicuramente Donkey Kong Country e ne parliamo in questo appuntamento con il retrogaming
Pubblicato in origine sul Super Nintendo Entertainment System nel novembre del 1994, e sviluppato da Rareware, Donkey Kong Country ha registrato subito un enorme successo andando a confermarsi come uno dei titoli del retrogaming più acclamati della console. Si è infatti piazzato in men che non si dica nella Top Ten dello SNES assieme a delle autentiche pietre miliari come Super Mario World e The Legend of Zelda: A Link to the Past usciti solo pochi anni prima. Naturalmente questo titolo del nostro scimmione preferito, assieme ai due giochi appena citati, è presente all’interno dello SNES mini assieme ad altri titoli storici.
Un gioco, all’interno del quale, il nostro primate, assieme all’immancabile Diddy, ricopriva il ruolo di protagonista assoluto della sua avventura lungo i variegati scenari di DK’s Island. Insomma, un titolo che gli ha permesso di entrare tra i classici della Nintendo assieme a stimati colleghi del calibro di Super Mario, Link, Samus, Mega Man, Kirby e così via.
Eppure non è stato proprio questo il gioco che l’ha visto per primo comparire sugli schermi e, soprattutto, non esattamente dalla parte del “bene”. Come è nata dunque la saga personale dello scimmione incravattato più famoso del mondo? Preparatevi dunque qualche banana da sbucciare, dei palloncini per le vite extra, un paio di bidoni da lanciare e partiamo alla volta della sua scoperta.
Dal cabinato allo SNES
Prima di tutto, in Giappone, c’era un cabinato della Nintendo che stava riscuotendo un enorme successo nelle sale giochi del Sol Levante e si trattava di Radar Scope. Un titolo arcade di fine anni Settanta che, come Space Invaders oppure Galaga, consisteva nel difendere il pianeta da un’invasione aliena a bordo di un’astronave. Il problema è che il pubblico americano, al contrario di quello nipponico, non sembrava apprezzare molto il titolo e così Nintendo pensò bene di utilizzare la stessa tecnologia per creare un altro gioco. Se il Giappone ha Astro Boy, l’America ha Braccio di Ferro, quindi un titolo con il forzuto marinaio, la tenera Olivia ed il rivale Bruto sembrava una buona idea, ma il progetto non andò in porto.
Il team di allora, forte anche della presenza di un giovanissimo Shigeru Miyamoto, creò un gioco totalmente nuovo e con un titolo che i videogiocatori americani avrebbero potuto apprezzare sin da subito. Era il 1981 e, dopo una serie di “incomprensioni leggendarie”, nacque ufficialmente il nostro scimmione testardo, ma non era ancora come lo conosciamo oggi. Nel cabinato, infatti, egli era un nemico che aveva rapito la fidanzata di un certo carpentiere che partirà alla volta del suo salvataggio lungo più livelli ricolmi di scale e botti che rotolano. Avete già capito di chi stiamo parlando?
Se avete risposto Super Mario e Peach, beh, ci siete andati molto vicini. Si tratta infatti di Jumpman, che poi diventerà Mario, e Pauline, la ritroveremo anche in Super Mario Odyssey. Una situazione, ed un gioco, citati addirittura in una puntata dei Griffin dove Quagmire si riferiva così in merito alla guerra in Vietnam. A proposito di guerra, come avrete ben capito, questo cabinato era ispirato al celeberrimo scimmione di Hollywood e la Universal fece causa alla Nintendo. La Grande N, però, aveva dalla sua un avvocato di nome John Kirby che dimostrò come storia e personaggi fossero di dominio pubblico e vinse la causa.
Nintendo, per ringraziarlo, diede il suo nome ad uno dei personaggi più noti di sempre e gli regalò addirittura una barca battezzata con il nome de “il gioco della discordia”. La vittoria permise dunque alla Nintendo di esportare il titolo anche sulle altre console dell’epoca, come l’Atari 2600 oppure il Commodore 64, creando anche dei seguiti con addirittura il figlio del primate. Dei giochi in cui, stavolta, le parti erano invertite e la scimmia era tenuta prigioniera da Jumpman!
Dopo il terzo capitolo, però, Nintendo decise di affidarsi alla casa britannica Rareware per creare un gioco più divertente, colorato e tecnologicamente all’avanguardia. Nacque dunque così il titolone per SNES soprattutto grazie alle tecniche di renderizzazione della Rareware che consentivano di creare dei personaggi piuttosto realistici ed accattivanti.
Ricordiamo inoltre che la Rareware, lì “impersonata” nella figura dello sviluppatore Tim Stamper, ha collaborato con la casa di Kyoto per i seguiti di queste “avventure scimmiesche” ed altri titoli come lo sboccato Conker’s Bad Fur Day, le agguerrite rane di Battletoads, il coloratissimo e divertente Banjo – Kazooie, l’immancabile GoldenEye 007, il cattivissimo Killer Instinct, l’oscuro Perfect Dark e tanti altri ancora.
Storia e personaggi – Retrogaming: Donkey Kong Country
La storia in questione è abbastanza semplice, ma non sarà affatto facile arrivare fino alla sua conclusione. La DK’s Island è infatti stata invasa dal malvagio re K. Rool che, assieme alla sua ciurma di coccodrilli pirata, ha rubato tutte le banane e toccherà ai nostri eroi salvare la situazione. Guidati dai saggi consigli di Cranky, probabilmente il vecchio protagonista del cabinato, dai punti di salvataggio della fidanzata Candy e dai barili a razzo di Funky, le nostre due scimmie affronteranno dunque tonnellate di nemici su svariati scenari prima di combattere la battaglia finale contro il capo dei Kremlings.
Giungle con liane che pendono dalle fronde, folli corse in miniera a bordo di carrelli, intricati livelli subacquei, caverne buie e tanto altro ancora è quello che il gioco mette a disposizione assieme a segreti, bonus e, naturalmente, un numero spropositato di banane da raccogliere!
Modalità di gioco – Retrogaming: Donkey Kong Country
La modalità di gioco è abbastanza facile e chiunque abbia giocato ad un arcade, sia in 3D che in 2D, sa molto bene come sia stata sviluppata. Il percorso dal punto A fino al punto B sarà dunque reso ancora più pericoloso da nemici e percorsi alternativi dove, per raggiungere il 100%, occorrerà selezionare con cura il personaggio. Infatti, su questo titolo, possiamo dire di avere “due colpi” a disposizione che potranno venire “ricaricati” se si trovano i barili con la scritta DK. In questi, a seconda di chi stiamo controllando, apparirà la scimmia grande o quella piccola.
Questi barili potranno comunque essere usati come arma per fare strike contro i nemici, un po’ come ai tempi di Jumpman, mentre altri ancora serviranno per salvare i propri progressi nel livello e accedere a delle piccole aree segrete. Naturalmente, visto che sia noi che i nostri nemici sono degli animali, anche i bonus avranno tali fattezze. Recuperate tre effigi d’oro appartenenti allo stesso animale, ad esempio lo struzzo, e scatenatevi nella zona bonus per raccogliere più vite! E, naturalmente, non fatevi neanche scappare le lettere che compongono la parola KONG!
Se non doveste riuscirci non c’è problema perché, sparse per il livello, ci sono le banane ed anche dei piccoli palloncini rossi. La nostra “equazione” sarà dunque così composta, 100 banane uguale 1 vita e 1 palloncino rosso uguale 1 vita, facile no? In tutto ciò fate però attenzione ai nemici perché, se non avrete il “compagno” con voi, basterà un solo tocco e dovrete ricominciare. Per farvi strada più facilmente attraverso i livelli, il gioco vi manderà comunque in aiuto cinque animali diversi che, ad eccezione di uno, possono comunque venire colpiti dalle vespe oppure tolti se fatti cadere in un burrone.
- Rambi (rinoceronte): perfetto per speronare i nemici ed accedere alle aree segrete
- Enguarde (pescespada): il mezzo di trasporto ideale per colpire ed avanzare sott’acqua
- Winky (rana): indicata per i salti più impegnativi e per tutti i punti difficili da raggiungere
- Espresso (struzzo): non riesce proprio a stendere i nemici, ma può comunque correre velocissimo e planare
- Squaks (pappagallo): appare in un solo livello e fa luce lungo il percorso
Un più che fortunato inizio – Retrogaming: Donkey Kong Country
Visto l’enorme successo del primo capitolo, quale è stata la mossa seguente di Nintendo? Esatto, altri due seguiti per SNES come Diddy’s Kong Quest e Dixie Kong’s Double Trouble! nei due anni successivi. Una trilogia che, al pari di quella in 2D e 3D del nostri idraulico preferito, è un vero must per gli appassionati della saga. Un po’ meno l’omonima serie animata degli anni Novanta che, sebbene fosse stata realizzata con la computer grafica, non è che sia stata esattamente un capolavoro. Del resto si trattava di un fenomeno non raro, al pari degli stravolgimenti e delle delusioni, come testimoniano anche le serie animate di personaggi appartenenti alle saghe di Super Mario, The Legend of Zelda, Sonic e Kirby.
Comunque sia, i nostri scimmioni sono apparsi anche in tutte le altre console Nintendo successive, come il Nintendo 64 oppure la Switch, ed anche in altre serie come Mario Kart oppure Super Smash Bros.! Ci sono anche in alcuni giochi educativi per imparare la matematica, ma si tratta di titoli non proprio eccelsi. Onorati anche con un percorso a tema nel parco Super Nintendo World in Giappone, il celeberrimo primate viene citato sia in Pixel che in una puntata di Futurama dove, in entrambi i casi, assieme al nostro scimmione preferito troviamo anche il mitico Pac – Man.
In conclusione
In conclusione, Donkey Kong Country è un gioco che, nonostante i suoi quasi 30 anni sulle spalle, è ancora in grado di divertire, appassionare ed anche mettere in difficoltà i giocatori. E lo stesso si è potuto dire per le versioni su console portatili come quella per Game Boy Color e Advance! Ad ogni modo, sembra che oggi ci si trovi alla vigilia dell’annuncio di un nuovo titolo della serie che, dopo gli anni passati dall’ultimo Tropical Freeze, è proprio quel genere di annuncio che gli affezionati aspettavano ormai da un bel po’ di tempo. In ogni caso, se possedete lo SNES originale oppure quello mini, potete sempre farci un pensierino, non ve ne pentirete affatto!
In conclusione, se volete giocare alle sue diverse avventure sparpagliate nel tempo al giusto prezzo, cliccate qui, mentre, per essere sempre aggiornati sui videogiochi di ieri e di oggi, vi aspettiamo sempre qui su tuttoteK!
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