In attesa di Reunion, abbiamo rispolverato la nostra PSP per rimettere mano a Crisis Core: Final Fantasy VII e scrivere questa sorta di Retro-Recensione: sarà l’avvio di un nuovo format, o solo l’occasione per parlarvi di un prequel pregno di fanservice? Chi lo sa…
Quando fu annunciata la prima parte di quel che ai tempi pensavamo fosse un vero e proprio Remake (nel senso letterale del termine) di Final Fantasy VII, che vi scrive pensò subito una sola cosa: “oddio, pensa che bello se lo fanno pure con Crisis Core”. Un pensiero nato spontaneamente, ma che subito si è rivelata un’ovvia realtà: conoscendo Square Enix, era normale che un momento del genere sarebbe arrivato. Non ci aspettavamo chissà che cosa, ovviamente, anche una semplice versione rimasterizzata, con qualche ritocco qua e là. Ed eccoci qua, a meno di due settimane dall’uscita di Reunion, a tornare indietro nel tempo. Di circa 15 anni.
Non abbiamo saputo aspettare e abbiamo ripreso in mano (rispolverandola, mamma mia la polvere anche se era nella scatola) la nostra ancora scintillante PlayStation Portable, il nostro UMD di Crisis Core: Final Fantasy VII e un caricabatterie obbligatorio, dopo tanti anni di inutilizzo. Abbiamo nuovamente vissuto la storia di Zack, la sua epopea e la sua ascesa verso l’”eroismo” che tanto decanta, in un susseguirsi di eventi, situazioni e personaggi diventati ormai iconici. Non abbiamo saputo neanche fermare la mano, e ci siamo ritrovati a scrivere questa Retro-Recensione di Crisis Core: Final Fantasy VII, ancora una volta con le lacrime agli occhi.
Oh boy, the feelings | Retro-Recensione Crisis Core: Final Fantasy VII
Crisis Core è un prequel del Final Fantasy VII originale, uscito in esclusiva PlayStation Portable nel lontano 2007. La storia è ambientata sette anni prima le avventure di Cloud e compagni, e ha come protagonista uno dei personaggi più nominati e meno visti dell’originale: Zack. Giovane uomo di grandi valori, Zack è un SOLDIER di seconda classe al servizio della ShinRa con un unico, grande sogno: diventare un eroe. Zack è un uomo giusto, pieno di valori e dal cuore grande, ma si trova a doversi scontrare con una realtà decisamente più grande di lui.
Il primo passo in questa grande ascesa sarà quello di diventare un SOLDIER di prima classe, proprio come il suo mentore Angeal (più una figura paterna, che un vero e proprio superiore militare) o Sephiroth, il grande eroe della guerra con Wutai, nata a causa della continua ed estenuante ricerca di Mako da parte della Shinra. Guerra a cui verrà posto un freno anche proprio grazie alle azioni di Zack, che sgominerà il villaggio di Wutai ponendo fine alle ostilità. E fin qui, vi direte, tutto nella norma. Sì, ma c’è di più.
Zack come Hercules (quello della Disney) | Retro-Recensione Crisis Core: Final Fantasy VII
E questo di più inizia ad accadere quando Genesis, un altro SOLDIER di prima classe grande amico di Angel e Sephiroth, diserta e lascia la Shinra, portando con sé un carico di odio e rancore nei confronti della compagnia che agli occhi di Zack pare, inizialmente, ingiustificato. Non vogliamo dirvi oltre, perché Reunion è in arrivo e la sceneggiatura di Crisis Core è di alto livello, sebbene si conceda delle licenze poetiche atte solamente a far scendere ai fan una lacrimuccia facile. Il tutto a partire proprio dalla caratterizzazione dei personaggi: prendiamo d’esempio Zack e Sephiroth.
Zack è il classico personaggio che nessuno al mondo può odiare: solare, simpatico, genuino e spontaneo. Un vero e proprio bravo ragazzo, sempre pronto a dare una mano a chiunque sia in difficoltà, forte e coraggioso e dall’animo nobile. Una caratterizzazione che pone un’enfasi quasi eccessiva sui pregi del protagonista, proprio in vista di quella che sarà un’ascesa incredibile in termini emotivi, specialmente nelle fasi finali di gioco. Non è necessariamente un difetto, ma rigiocandolo ben quindici anni dopo, in un periodo di vita decisamente diverso da quando si è più giovani e sognatori, si nota.
Sephiroth piccolo cucciolo di panda | Retro-Recensione Crisis Core: Final Fantasy VII
Sephiroth, al contrario, è un vero e proprio cucciolo. A tratti anche simpatico, l’antagonista per eccellenza che ha anche una soundtrack ansiogena dedicata prova dei sentimenti di amicizia molto forti in Crisis Core, che esprime anche poco velatamente in molti contesti. Sephiroth è molto legato sia ad Angeal sia (in particolar modo) a Genesis, due personaggi creati appositamente per il prequel e per dare un’aria di umanità a quello che, a tutti gli effetti, è un personaggio che fino ad allora era puramente malvagio.
Insomma: lo vogliamo definire un titolo votato esclusivamente al fanservice? Non è esattamente così, seppur in parte sia vero. Nel corso della narrazione di Crisis Core, che per essere portata a termine senza seguire le (tantissime, ve ne parliamo dopo) missioni secondarie vi porterà via circa quindici ore, sono tante le chicche, gli approfondimenti e i chiarimenti che Square Enix ha inserito per allargare ancora di più l’universo di Final Fantasy VII (oltre agli altri spin-off e ai film, insomma). Non tutto è fatto per far scendere lacrime, questo ve lo possiamo assicurare.
Activing Combat Mode! | Retro-Recensione Crisis Core: Final Fantasy VII
Passiamo dunque al Core (pun intended) del titolo: il suo innovativo sistema di combattimento. Se pensate a un Final Fantasy dei tempi è inevitabile che la mente vi porti ad immaginare un sistema di turni, ma non è così. Il combattimento è completamente in tempo reale e, una volta ingaggiato lo scontro con i nemici, in basso a destra comparirà un menu in sovraimpressione che indicherà i comandi che Zack può eseguire. Dal semplice Attacco, passando per le Materia (magiche o di abilità) per arrivare agli Oggetti, i comandi possono essere selezionati con il tasto X, dopo aver scorso il menu con la pressione dei tasti L o R. Con Quadrato si schiva, con Triangolo si para. Tutto semplice ed immediato insomma… circa.
A caratterizzare il tutto Square Enix ha inserito un sorta di slot machine, sempre attiva in alto a sinistra, chiamata in italiano O.M.D. (Onda Mentale Digitale) che permette a Zack di compiere tecniche speciali e ricevere bonus da parte dei personaggi finora incontrati e raffigurati proprio nell’O.M.D. Se la prima figura a sinistra e l’ultima a destra dell’O.M.D. coincidono, Zack entra in fase di modulazione: se anche quella centrale è la stessa delle laterali, parte l’attacco speciale.
RNJesus | Retro-Recensione Crisis Core: Final Fantasy VII
Oltre ai visi degli NPC, a scorrere nell’O.M.D. si trova anche una serie di numeri, compresi fra 1 e 7, le cui combinazioni vanno a determinare effetti positivi per il protagonista. Se, ad esempio, escono tre numeri uguali compresi fra 1 e 6, la materia posta nello slot del numero relativo aumenta di livello. Se invece escono tre 7, Zack sale di livello. Esistono anche altre combinazioni particolari, alcune che si attivano anche al di fuori della fase di Modulazione, e che vi lasciamo il piacere di scoprire da soli.
Tutto questo RNG funziona davvero in un JRPG? La risposta non è così facile da dare in effetti. Seppur sia vero che Zack sale periodicamente di livello, senza mai essere lasciato troppo indietro rispetto al livello richiesto dalla storia, è anche vero che spesso e volentieri l’O.M.D. si rivela inutile in scontri particolarmente ostici. Soprattutto bisogna considerare che se in Fase di Modulazione si ottengono tre figure uguali, oltre all’attacco speciale relativo all’NPC raffigurato si recuperano una discreta quantità di HP/MP/AP e vi assicuriamo che negli scontri contro boss particolarmente duri è fondamentale una buona dose di… randomicità benevola.
O.M.D. | Retro-Recensione Crisis Core: Final Fantasy VII
Piaccia o non piaccia, il sistema di combattimento di Crisis Core: Final Fanasy VII ruota moltissimo intorno alla presenza dell’O.M.D. Non è un titolo particolarmente difficile, anche se selezionate il livello di difficoltà più alto, basteranno poche ore per prendere mano con le schivate e le parate e, a parte i già citati boss più ostici, non avrete particolari problemi a portarlo a termine. Specialmente se vi dedicherete con zelo al completamento delle Missioni Secondarie.
Ciò che piacque di più alla stampa dell’epoca di Crisis Core: Final Fantasy VII era proprio la natura portatile del titolo. Sia le missioni di trama, sia quelle secondarie selezionabili dal Menu di gioco e che si sbloccano esplorando a fondo le varie zone, sono veloci da completare, soprattutto considerando che Crisis Core non è volutamente un titolo votato all’esplorazione. Le mappe sono relativamente piccole e con pochi anfratti e segreti, giusto qualche cassa qua e là, e il tutto è completamente votato al sistema di combattimento.
Sempre bellissimo | Retro-Recensione Crisis Core: Final Fantasy VII
Ancora oggi, dopo quindici anni, Crisis Core: Final Fantasy VII fa la sua bella figura sul piccolo hardware di PSP. Non staremo qui a scandagliare i dettagli tecnici di un gioco del 2007, capirete bene anche il perché, ma il motore grafico utilizzato allora rende ancora oggi molto bene, specialmente nelle cutscenes (alcune sono ancora spettacolari). Ovviamente, visto con gli occhi di oggi, il gioco sembra spoglio e povero di poligoni, ma come già detto non è un qualcosa che vogliamo analizzare oggi, nel 2022.
Ad essere ancora eccezionale è indiscutibilmente la colonna sonora, che riarrangia alcuni pezzi presenti anche nel Final Fantasy VII originale e aggiunge nuove tracce inedite spesso inclini a toni metal o hard rock. Una scelta peculiare che abbiamo apprezzato allora e continuiamo ad apprezzare anche oggi, così come è più che buono il doppiaggio inglese (che verrà rimaneggiato in Reunion).
Noi aspettiamo… fiduciosi?
Vogliamo chiudere questa sorta di Retro-Recensione di Crisis Core: Final Fantasy VII con una speranza. E no, non riguarda Reunion dal lato puramente tecnico o videoludico: sappiamo già cosa è andata a ritoccare Square Enix, quindi probabilmente sappiamo già che cosa ci ritroveremo di fronte (salvo sorprese a là Final Fantasy VII Remake). Quel che speriamo è che Reunion sappia ancora fare ciò che Crisis Core fece al nostro cuore quindici anni fa: farci godere di quel fanservice puro e naturale, che visto con occhi esterni ed asettici può sembrare eccessivo e spropositato, ma che nel cuore di un appassionato è l’unica cosa che davvero conta. Ci vediamo fra un paio di settimane…!
E questo è tutto per oggi, fateci sapere se avete apprezzato questo articolo qua sotto nei commenti, noi continueremo a tenervi aggiornati con tutte le news, le guide e le recensioni a tema videoludico e tech! E se siete interessati a chiavi di gioco a prezzi vantaggiosi, vi consigliamo di dare un’occhiata al catalogo di InstantGaming!
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