Lo abbiamo recuperato troppo tardi, è vero, ma in questa Non-Recensione abbiamo deciso di parlarvi del primo capitolo di Coffee Talk, visual novel di Toge Productions di cui è previsto il secondo capitolo proprio nel corso di aprile: parliamone, con questo articolo dedicato
But some few find solace in the embrace of bricks and wood and glass. They are told over drinks, then take up residence in some strangers’ memories. In one corner of the city stands a coffee shop. A place that is only open when the sun is sleeping. A place where people share their stories. And these are their stories…
Un videogioco non deve essere sempre pregno di gameplay, cose da fare, luoghi da esplorare, nemici da sconfiggere. Un videogioco, come molti esponenti del genere denominato “walking simulator”, ma che molti associano alle “nuove avventure grafiche”, può essere anche semplicemente un’esperienza. Una fuoriuscita dal dolore come in Gris, o un viaggio nel proprio albero genealogico come in What Remains of Edith Finch. Oppure, un caldo caffè all’interno di un accogliente bar di Seattle come in Coffee Talk.
Coffee Talk è una visual novel, se proprio vogliamo trovarne una definizione, di Toge Productions, uno studio indie indonesiano (pun not intended) uscito nel gennaio del 2020 su PC, PS4, Xbox One e Nintendo Switch. E perché parlarvene ora, a distanza di più di tre anni, in un articolo che sembra un po’ fuori dal tempo? Semplicemente perché ne uscirà a breve il secondo capitolo e, visto che ai tempi ce lo eravamo completamente persi nel marasma di videogiochi usciti, lo abbiamo recuperato. Darne un voto adesso ci sembrava superfluo, per questo abbiamo ritirato fuori il buon vecchio strumento della Non-Recensione per narrarvi ciò che è stata la nostra esperienza con Coffee Talk. Sedetevi e preparatevi un bel caffè, tè o, per i più golosi, una cioccolata calda.
Volevamo farne una recensione, ma siamo arrivati tardi: parliamo di Coffee Talk
Ci troviamo, come dicevamo in apertura, a Seattle. Dopo aver dato un nome al nostro Barista (così lo abbiamo chiamato noi, di default, giusto per rendere il tutto ancor più suggestivo), il nostro obiettivo sarà soltanto uno: servire i clienti che man mano ci si porranno di fronte al bancone. Che sia un bell’espresso o una qualche variante di tè di cui non avrete mai sentito nominare, il Barista non potrà far altro che servire… e ascoltare. Le due anime di Coffee Talk, per l’appunto.
La Seattle che ci ritroviamo di fronte in Coffee Talk, però, non è esattamente quella della nostra realtà. Il mondo di Barista è infatti una versione alternativa del nostro, in cui coesistono etnie completamente diverse tra loro: dai lupi mannari ai vampiri, passando per le creature marine, i nekomimi, gli orchi e… i semplici esseri umani. Un mondo in cui tutte i tipici popoli del genere fantasy hanno deciso di smettere di lottare fra loro per creare un futuro migliore, nonostante le differenze e le eterne antipatie. Gli elfi sono sempre malvisti da chiunque, insomma.
Silent Rain | Non-Recensione Coffee Talk
Tramite gli occhi dell’affabile e affascinante Barista potremo dunque venire a conoscere diverse personalità, appartenenti ad altrettante etnie. La nekomimi Rachel, ad esempio, è una giovane e promettente idol che ha un duro rapporto con suo padre, mentre l’affascinante Gala è un lupo mannaro che si occupa della gestione posti letto di un ospedale e che ha, come migliore amico, il vampiro e modello Hyde. Myrtle è una giovane orchessa che si occupa di sviluppare videogiochi e che inizia una profonda “amicizia” (il gioco fa intendere altro, proseguendo nella storia) con Aqua, creatura marina che da poco si è imbarcata nella creazione di un’avventura indie.
Non dimentichiamoci di Baileys e Lua, moderni Romeo e Giulietta divisi dall’eterna faida fra i Succubi e gli Elfi, e che hanno come solo desiderio quello di amarsi al di là di tutto. E poi c’è lei, cuore di Coffee Talk e del bar notturno di Barista: Freya. Freya è l’unico essere umano con cui ci interfacceremo nel corso del gioco ed è una scrittrice in erba, che si divide fra il suo amore per la narrativa e la necessità di vivere e, dunque, quella di scrivere per un giornale di città per avere uno stipendio fisso. Insomma, le diverse personalità che incontreremo in Coffee Talk vanno a raccontare le varie sfaccettature che caratterizzano anche il nostro reale, narrandole da un punto di vista più fantasy.
Little Sway | Non-Recensione Coffee Talk
Temi come la vita, la morte, la speranza per un futuro migliore si intersecano con il razzismo (anche intergalattico, in questo caso) e il classismo, generando un potpourri di tematiche e situazioni veramente intrigante, seppur mai eccezionalmente originale. Non ci sono stati momenti particolarmente eclatanti, nella narrazione di Coffee Talk, ma tanti e piccoli istanti di intimità fra personaggi che non conoscevamo, fino a qualche ora prima, ma che sono riusciti ad entrarci nel cuore nel giro di poche e semplici battute.
La forza di Coffee Talk, in realtà, sta tutta qui: nella sua capacità di far entrare il videogiocatore in empatia con i protagonisti al di là del bancone. Barista è solo un tramite (per ora, perlomeno, anche se il finale vuole far intendere anche altro) per narrare queste vicende, senza giudizi e pregiudizi e senza alcun intento provocatorio. Il nostro compito, come già detto, sarà esclusivamente quello di ascoltare e guidare, in alcune situazioni, i ragionamenti dei nostri clienti. Senza scelte, però, il videogiocatore ha il solo compito di star lì, a guardare. E ad aiutare Barista nella preparazione delle bevande.
One More Time | Non-Recensione Coffee Talk
Il gameplay attivo di Coffee Talk si esaurisce in pochi, semplici comandi. Sulla sinistra avremo a disposizione il nostro cellulare in cui potremo consultare le ricette finora scoperte nel corso dell’avventura, il Social Network Tomodachill per apprendere qualche informazione in più sui vari protagonisti e TEW Stories, il giornale per cui lavora anche Freya e in cui potremo leggere le notizie di cronaca del giorno. Infine, nello Shuffle, potremo cambiare la traccia di sottofondo del capitolo che stiamo vivendo.
Il nostro compito sarà, come già espresso in precedenza, preparare le varie bevande che ci verranno richieste dai clienti. Esistono ricette specifiche per la creazione e non sempre saranno esplicitate, ma non saranno mai così complesse da rendervi la vita impossibile. L’importante è mescolare correttamente gli ingredienti e, talvolta, anche creare qualche illustrazione particolare con la schiuma del latte. Non vi preoccupate, non dovrete essere degli artisti nati: i vostri clienti non hanno pretese così elevate.
Calming Drizzle | Non-Recensione Coffee Talk
Questo e nulla più, per quel che riguarda il gameplay di Coffee Talk. È anche presente una modalità infinita in cui potrete solo preparare bevande e creare opere d’arte con la schiuma, ma ammettiamo di esserci stancati dopo giusto una mezz’ora. Questo perché l’anima e il cuore di Coffee Talk non sono i caffè, i cappuccini e i tè: questi sono solo un tramite. L’anima del titolo di Toge Productions sono i suoi personaggi, le sue storie e i suoi momenti di intimità. Questo perché, seppur sia vero che i temi trattati non siano poi così originali, gli sviluppatori hanno saputo coglierne l’essenza e, contestualmente, hanno saputo trovare il mondo di coinvolgere il videogiocatore più di quanto egli stesso avesse mai preventivato. Perlomeno a noi è capitato.
A rendere il tutto più accattivante interviene un’estetica da visual novel metà anni ‘90, ammodernata giusto da qualche animazione più dettagliata, qualche zoom e un’estetica generale dei menu più snella. Ad accompagnare le vicende di Barista una colonna sonora d’atmosfera, molto lounge e delicata, in grado di essere sempre e solo di compagnia, mai noiosa o eccessivamente incalzante.
Lonely Space
Terminiamo questa Non-Recensione di Coffee Talk consigliandone l’acquisto a tutti coloro che vogliono passare qualche ora in compagnia di gente simpatica, delle buone bevande e qualche tematica ben trattata, seppur semplice. Non mettiamo alcun voto proprio perché non siete di fronte a una vera e propria recensione, ma più ad uno spassionato articolo su un titolo che ci eravamo, con rammarico, persi. E non vediamo l’ora di poter mettere mano, nel corso di aprile, sul fatidico secondo capitolo. Avanti tutta!
Coffee Talk è attualmente disponibile su PC, PS4, Xbox One e Nintendo Switch. Fateci sapere che cosa ne pensate voi qua sotto nei commenti, noi continueremo a tenervi aggiornati con tutte le news, le guide e le recensioni a tema videoludico e tech! E se siete interessati a chiavi di gioco a prezzi vantaggiosi, vi consigliamo di dare un’occhiata al catalogo di Kinguin!
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