Tra AAA e uno dei titoli italiani più ambiziosi, questo settembre è un mese prolifico come pochi altri per i titoli single player. Come ogni mese abbiamo filtrato e sviscerato i più interessanti
Il single player impera in questa fine estate, e mentre ci si appresta a riporre ombrelloni e materassini, numerose novità sono pronte a riempire gli scaffali. Non che la quantità di titoli interessanti in questi mesi estivi sia stata esigua, anzi; questo settembre però è particolarmente prolifico di titoli, anche AAA, dall’elevatissimo potenziale di vendita.
Migliori videogiochi single player: Gears 5 | Settembre 2019
10 settembre 2019 – Xbox One, Steam, Microsoft Store
Correva l’anno 2006. Quando Fortnite e la fallimentare Boss Key Productions erano ancora lontani dall’arrivare, Epic Games e l’egocentrico CliffyB crearono una nuova esclusiva per Xbox 360 che presto avrebbe dato vita ad una delle serie più rappresentative della console Microsoft: Gears Of War. Il gioco ebbe un grande impatto all’epoca, tanto che il suo innovativo sistema di coperture modificò radicalmente il gameplay di una nuova proprietà intellettuale che Naughty Dog stava sviluppando per PlayStation 3: Uncharted Drake’s Fortune. Gli anni sono passati e Gears Of War è rimasta una delle pochissime riconosciute ed invidiate killer app per Xbox, anche se ad oggi l’hype sembra non essere più quello di una volta.
Nonostante manchino pochi giorni all’uscita e il gioco sia stato mostrato recentemente sia all’E3, sia alla Gamescom, le informazioni relativa alla campagna single player sono davvero poche. Microsoft ha infatti concentrato la sua attenzione sul comparto multiplayer come le modalità cooperative “Orda” ed “Escape”, relegando ad un solo trailer in CGI l’onere di presentare la campagna. Esatto: niente gameplay.
Questa scelta appare quanto mai particolare per una serie in cui il single player ha sempre rappresentato una parte importante (anche se non la più importante) da alito a una serie di speculazioni piuttosto preoccupanti per la nostra modalità preferita.
Tuttavia, vista la qualità delle campagne dei capitoli precedenti e considerato quanto la serie sia importante per Microsoft, ritentiamo Gears 5 più che degno di attenzione. Non ci resta che attendere le recensioni con le dita incrociate.
Migliori videogiochi single player: Borderlands 3 | Settembre 2019
13 settembre 2019 – PS4, Xbox One, Epic Game Store
Quello che è forse il titolo più atteso di questo prolifico mese è il nuovo capitolo della serie looter shooter per eccellenza. Stiamo per tornare su Pandora, è in arrivo Borderlands 3.
Visto il mediocre Borderlands: The Pre-Sequel, sono ben 7 anni che i fan della serie stanno aspettando il ritorno di un capitolo della serie degno di nota e, visto l’enorme successo del secondo capitolo e la quantità di trailer e video di gameplay che ci è stata propinata in quest’ultima Gamescom, l’hype è veramente alle stelle.
La meravigliosa grafica in cell shading, marchio di fabbrica della serie di 2K e Gearbox, tornerà così a colorare le desolate lande di Pandora ma non solo. Sembra infatti che un solo pianeta non basti più e per la serie “più grande e più grosso”, altri 5 pianeti inediti saranno visitabili ognuno con la propria singolare ambientazione. Eden-6 ad esempio sarà interamente ricoperto dalla giungla, mentre Prometea sarà un’unica grande città.
Nonostante la base del gioco risulti essere più o meno inalterata, il gameplay appare molto velocizzato rispetto ai precedenti capitoli: sarà infatti possibile alternare agilmente il fuoco dalle varie armi equipaggiate, sparare durante scatti e scivolate, oltre a potersi arrampicare a quasi tutte le superfici dello scenario.
Insomma, tutto ciò che c’era di buono dei giochi precedenti pare essere stato, non solo riproposto, ma anche migliorato, dando così a Borderlands 3 ottime possibilità di diventare il nuovo riferimento del genere.
https://www.youtube.com/watch?v=CPBCK50enU4
Migliori videogiochi single player: The Surge 2 | Settembre 2019
24 settembre 2019 – PS4, Xbox One, Steam
In tanti hanno provato a riprodurre lo stile vincente e rappresentativo delle opere FromSoftware e molti non sono riusciti nell’impresa. Questo certamente non è il caso di Deck13 Interactive, che nel maggio 2017 ha dato i natali a The Surge: souls like dalla interessante ambientazione futuristica. Il titolo era tuttavia una gemma grezza, capace sì di brillare, ma anche bisognoso di rifiniture per raggiungere lo stato di capolavoro. Ebbene, l’imminente The Surge 2 sembra avere tutte le potenzialità per riuscire nell’impresa.
A differenza del primo capitolo non ci sarà più un protagonista predefinito, ma sarà possibile creare il proprio personaggio tramite editor. Anche l’ambientazione sarà piuttosto differente e ci porterà per le grandi e decadenti strade della città Jericho, composta da aree molto grandi ed interconnesse fra loro, oltre che dotate di una verticalità inedita.
Lo stile di combattimento ricorda molto quello dei souls, eppure è possibile indirizzare i propri attacchi con una precisione del tutto nuova. Si potranno infatti smembrare i propri avversari colpendoli in specifiche parti del corpo, mentre infierire sulle zone coperte da armature darà la possibilità di staccarne dei pezzi che potranno essere raccolti e studiati al fine di riprodurli grazie ad un sistema di crafting che pare piuttosto variegato.
Del resto il gameplay risulta ancorarsi saldamente alle meccaniche storiche del genere quali il ciclo morte rinascita e la perdita del loot nel punto della sconfitta.
Insomma, The Surge 2 sembra essere un souls like maturo e completo, in grado di farvi morire innumerevoli volte, ma anche di darvi tante soddisfazioni.
Migliori videogiochi single player: Daymare: 1998 | Settembre 2019
17 settembre 2019 – Steam
Correva l’anno 2015 e i ragazzi dello studio indipendente romano Invader Studios iniziarono lo sviluppo di un remake di Resident Evil 2, un po’ per affinare la propria abilità con Unreal Engine 4, un po’ come gesto di amore verso la saga.
La prima demo pubblicata fece preso il giro del mondo, tanto da arrivare fino agli studi di Capcom e valere ai giovani sviluppatori una vista nella sede del colosso giapponese. Da quel giorno Capcom iniziò i lavori su quel capolavoro di Resident Evil 2 Remake, e Invader Studios trasformò la famosa demo in Daymare: 1998.
Già dalla premessa si capisce a quale periodo storico si ispira questo nuovo horror. I primi capitoli di Resident Evil sono stati presi infatti come principale fonte di ispirazione anche se, ovviamente, tante meccaniche derivano da titoli ben più al passo coi tempi quali Dead Space e The Evil Within.
Insomma, le premesse per un horror molto interessante ci sono tutte, un vero e proprio must have per i fan dei survival horror, in particolare di stampo più classico, oltre che un acquisto dovuto da parte di tutti i sostenitori del prolifico mondo dello sviluppo indie italiano. Nel caso in cui aveste ancora dei dubbi, su Steam è presente la anche la demo gratuita.
Se non vi basta la parola di Tuttotek, fidatevi quantomeno di Capcom.
Migliori videogiochi single player: The Legend of Zelda: Link’s Awakening | Settembre 2019
20 settembre 2019 – Switch
Raccogliere l’eredità del bellissimo Breath of the Wild non è certo una passeggiata e Nintendo lo sa bene. Forse è per questo che, per la prima volta, è stato annunciato il seguito diretto di un episodio delle avventure di Link: Breath of the Wild 2. Il sequel tuttavia necessita di un tempo di sviluppo adeguato in modo da mantenere (se non addirittura) superare il picco qualitativo del capolavoro per Switch.
Nel frattempo, pochi mesi fa durante l’E3, è stato annunciato a sorpresa il remake di The Legend of Zelda: Link’s Awakening, titolo uscito su Game Boy nel 1993 (ben 26 anni fa), certamente col duplice scopo di far scoprire ai fan più giovani uno degli episodi più apprezzati del brand, e rendere l’attesa per il secondo Breath of the Wild più sopportabile.
Non è tuttavia la prima volta che Link’s Awakening esce dalla monocromia dello schermo del Game Boy. Già nel 1998 infatti il titolo subì un restyle grafico in occasione della sua uscita su Game Boy Color, oltre a vedere l’aggiunta di un dungeon inedito i cui enigmi erano interamente basati sul colore. Nonostante questo tuttavia il titolo non risulterebbe particolarmente longevo per gli standard odierni e sebbene fin ora non sia stato annunciato alcun contenuto inedito alla campagna, pare che ad aumentare le ore di gioco ci penserà un editor che darà la possibilità di creare i propri dungeon e condividerli con gli amici.
Dal punto di vista artistico, l’atmosfera di questo remake appare decisamente fatata e radiosa: i colori sono infatti sempre sgargianti, il design dei personaggi è cartoonesco e giocoso e ogni elemento di gioco sembra fatto di pongo o plastilina.
D’altra parte il gameplay pressoché inalterato rispetto all’originale e l’inquadratura a volo d’uccello non sembrano risentire particolarmente del passare degli anni, riproponendo un’esperienza che pare decisamente di alto livello.
The Legend of Zelda: Link’s Awakening sembra davvero degno di attenzione da parte di tutti i possessori di Switch, siano essi nostalgici o neofiti del titolo portatile originale.
Buon divertimento!
Di carne al fuoco ce n’è davvero tanta. Ora non ci resta che iniziare il conto alla rovescia dei giorni che ci separano dalle vacanze natalizie: prossima buona occasione in cui smaltire un po’ di backlog.
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