Con la saga degli Skywalker dietro l’angolo, ecco i migliori videogiochi LEGO in una classifica tutta da… costruire, pezzo per pezzo
Che il legame tra LEGO e videogiochi sia indissolubile non dovrebbe sorprendere nessuno, e con l’imminente ritorno di quella che ormai è una serie è bene ricordare quali siano i migliori titoli. Abbiamo voluto esulare dai semplici stereotipi: che Traveller’s Tales (oggi TT Games) avesse fatto a brandelli gli stereotipi sui giochi su licenza, del resto, lo sappiamo dai tempi dell’eccellente adattamento di Toy Story 2. Semmai, vorremmo ricordare anche gli altri grandi giochi (compresi quelli curati da altri team di sviluppo) basati solo e soltanto sui mattoncini, senza coinvolgere altre IP. Quelli che lo fanno, a proposito, sono attualmente scontati (fino a domani).
Contrariamente ad altre top da noi curate, non ci fisseremo regole troppo ferree. L’unico limite sarà invece quello qualitativo dei titoli (ovviamente), senza però spingerci oltre un solo gioco per proprietà intellettuale. In parole povere, non aspettatevi di trovare Marvel’s Avengers se nella classifica c’è già Marvel Super Heroes. Non sembra ci sia nulla da aggiungere; resta solo da tornare nel passato (e nelle galassie di ogni tipo, senza che siano “lontane lontane”) per ricordare, tra le altre cose, quanto possa essere faticoso sbloccare qualcosa. E non alludiamo al “calzascarpe” per disincastrare i mattoncini (esiste dal 1988, se volete curiosare sulla versione inglese della pagina)!
Un’isola più entusiasmante del campeggio Wawanakwa
Partiamo, per l’appunto, dai videogiochi LEGO appartenenti all’era pre-TT Games: tra i migliori si cela proprio la prima serie mai uscita al di fuori del Giappone. Infatti la prima trasposizione su schermo è stata Lego Fun to Build del 1995, uscito solo nella Terra del Sol Levante per Sega Pico. La decima posizione va a LEGO Island, che rappresenta l’unico strappo alla nostra regola in quanto parliamo di una trilogia intera. Naturalmente, bene o male i tre giochi sono accomunati da elementi tematici pressoché identici, passando al formato multipiattaforma solo dopo un primo capitolo esclusivo al PC.
La trama, se così la si può chiamare, ci vede prendere il comando del fattorino Pepper Roni (provate ad indovinare cosa deve consegnare; per il vincitore è previsto un soggiorno al reparto di criogenia di New York). I motivi che spingono lui (o i comprimari, solo nel primo capitolo) a cimentarsi nei vari minigiochi variano di gioco in gioco (e di piattaforma in piattaforma), lasciando come sola costante il Brickster (da noi “Briccone”) come unico antagonista. Degno di nota è Island Xtreme Stunts, il terzo capitolo con il quale fa il suo debutto… l’open world, anni prima di LEGO Batman 2: DC Super Heroes.
Pronti, pazienza, via – la top 10 dei migliori videogiochi LEGO
Non ce ne vogliano i ragazzi di High Voltage Software, ma LEGO Racers è l’unico altro titolo non sviluppato da TT Games a piazzarsi (nono) tra i migliori videogiochi che abbiamo scelto per la top ten. Chi lo ha giocato lo ricorda principalmente per due motivi: il framerate atroce (su console in particolar modo) e la personalizzazione di pilota e vettura. Racers basava i propri campionati sui vari set disponibili nei negozi di giocattoli al tempo, incluso (con un’enfasi che rasenta l’espresso intento promozionale) Johnny Thunder. Il personaggio è nato come controparte di Indiana Jones, che ora vanta un set e due giochi.
La possibilità di combinare i pezzi a tema sbloccati consentiva di creare auto di ogni tipo, ma per il resto la formula è identica al filone… costruito da Mario Kart. In altre parole, si parla di gare con l’aggiunta di power-up a dare loro un po’ di pepe. I power-up si ottengono raccogliendo mattoncini di colore diverso in base alla loro funzione, da corroborare con i mattoni bianchi. Ogni campionato premia il vincitore con un set differente, tranne uno. Per ottenere i componenti di Veronica Voltaggio, sorella del campione (e boss finale) Rocket Racer, occorre infatti batterne il miglior tempo nella modalità prova a tempo. E fu il suo fantasma ad insegnarci nuove, colorite imprecazioni.
“Erripotte, sei molto BRV” – la top 10 dei migliori videogiochi LEGO
Chissà cos’avrebbe pensato, col senno di poi, la Rowling della possibilità di creare la propria minifigure. Tralasciando la deriva transfobica a cui è associata l’autrice, però, LEGO Harry Potter rimane una fenomenale trasposizione dell’ormai multimilionario Wizarding World. Potete scegliere voi se dare l’ottava posizione al primo gioco, Anni 1-4, al secondo, Anni 5-7, o al bundle che li unisce sulle piattaforme più recenti. In entrambi i casi, però, potete aspettarvi un uso molto sapiente del taglio netto tra le prime quattro avventure del mago e le ultime tre, più crude. Non che serva a molto, però.
La chiave parodistica per la quale i giochi LEGO sono così amati è infatti palesemente presente anche qui, dalle gag innocenti (il finale cinematografico de Il Prigioniero di Azkaban viene messo parecchio alla berlina) al black humor più bieco (collezionate tutti i mattoncini d’oro in Anni 1-4, capirete al volo cosa intendiamo). Pur non avendo un open world vero e proprio, LEGO Harry Potter vanta uno degli hub più particolari: nientemeno che Diagon Alley stesso. Insomma, un titolo per cui vale la pena sbattere il grugno contro il muro alla stazione di Londra: se vi fate male, potete smantellarlo mattoncino per mattoncino.
Incredibilmente unico per più motivi – la top 10 dei migliori videogiochi LEGO
Sapete che i giochi LEGO sono tutti opera di WB Games, vero? Insomma, Warner Bros., l’eterna rivale di Disney sotto quasi ogni aspetto. Eppure, LEGO Gli Incredibili ci offre un’altrettanto… incredibile introduzione, con tanto di versione dell’iconico castello riproposta in un’inedita veste composta da, come avrete intuito, mattoncini. Ovviamente il ruolo primario del gioco è quello di riproporre in versione più leggera gli eventi visti nei due film Pixar, che si contendono la corona di pellicola più cupa nella libreria della casa di produzione. Complice anche un approccio cinico al supereroismo in stile Watchmen, sebbene in modo più intelligente di The Boys.
Cogliamo l’occasione per ricordare il fanservice imperante che, grazie ad un severissimo bilanciamento nelle abilità dei personaggi, ne rende giocabili quanti più possibile. Dagli eroi ai cattivi, chiunque può finire tra le mani del giocatore nella modalità gioco libero. Ed è sotto questo aspetto che spiccano particolarmente i personaggi segreti, che negli adattamenti supereroistici sono sempre i meno noti (e, per questo, i più apprezzati). Che dire di LEGO Gli Incredibili, dunque? In questo caso abbiamo un ospite da ciascuno degli altri film Pixar usciti prima del gioco (compreso Woody, per il gusto di chiudere il cerchio di Toy Story), più un gradito ritorno dai primi cortometraggi dello studio.
Gran Turismo Armato – la top 10 dei migliori videogiochi LEGO
È innegabile: le esclusive di Wii U erano perlopiù mirate a rispondere alle necessità di nicchie ben specifiche. Una di queste è particolarmente emblematica dell’immagine stereotipata di una Grande N eccessivamente fanciullesca: “Ma perché nei GTA siamo sempre noi i cattivi?” Certo, Rockstar ci ha dato una risposta con L.A. Noire, ma LEGO City Undercover è stato più diretto mettendo il tipico protagonista di Grand Theft Auto nel ruolo dell’antagonista. Infatti è di Chase McCain che prenderemo le redini, tra una parodia dei polizieschi e l’altra. Un gioco, questo, tanto ambizioso quanto indeciso.
Nel bene e nel male, infatti, nel gioco c’è un po’ di tutto. A livello di ambientazioni, è palese l’intento di dedicare un intero titolo alla linea LEGO per eccellenza, l’eterna LEGO City (“Hey!”). Non per questo però il team di sviluppo si è negato qualche citazione a Nintendo stessa, in un gioco tanto mirato ad un pubblico di giovanissimi quanto a genitori e fratelli maggiori (lo stesso Chase ama fare citazioni, come la sua imitazione di Clint Eastwood). In quanto al gameplay, c’è sempre quel pizzico di GTA ma è sempre il platforming a farla da padrone, mentre l’alternanza di personaggi cede il posto a costumi e abilità annesse per il protagonista.
Excelsior – la top 10 dei migliori videogiochi LEGO
Se chiamarvi Veri Credenti basta a farvi correre un brivido lungo la schiena, probabilmente LEGO Marvel Super Heroes fa per voi. Già dal nostro incipit avrete intuito che Marvel’s Avengers non avrebbe fatto capolino nella classifica, ma probabilmente vi starete chiedendo perché abbiamo escluso anche Marvel Super Heroes 2. Pur avendo un esercito di personaggi giocabili capace di far impallidire quella scena di Avengers Endgame, nessun gioco può vantare l’intero pantheon che Stan Lee e la sua inarrestabile Casa delle Idee hanno messo in piedi nel corso degli ultimi sessant’anni.
I due seguiti si sono limitati ulteriormente, però, soffermandosi troppo sul solo roster presente nei film. In altre parole, sono stati silurati a priori gli eroi al tempo esclusivi agli adattamenti di Fox, vale a dire Fantastici Quattro ed X-Men (Deadpool compreso). Se volete una trasposizione quanto più fedele possibile al macrocosmo Marvel e non volete alcun compromesso sulla rosa di eroi e cattivi a vostra disposizione, la prima New York di mattoncini è anche quella meglio adatta alle vostre esigenze. Da un grande roster, del resto, deriva la grande responsabilità di divertirsi alla grande con un grande classico. Grande, no?
Un portale con cui dare fondo al fondo cassa – la top 10 dei migliori videogiochi LEGO
Fermateci se l’avete già sentita: HAL 9000 e GLaDOS si trovano nella stessa stanza. No, non ce lo siamo inventati noi, sebbene si tratti di un incontro-scontro amoroso su cui l’intera community nerd ha speculato per anni. Cosa potrebbero mai dirsi due intelligenze artificiali fuori come un balcone? A darci la risposta a questa e ad altre domande che mai ci eravamo posti ha provveduto LEGO Dimensions nel 2015, mescolando il concetto dei toys-to-life visto con gli amiibo e con Skylanders ai giocattoli più portati al crossover mai visti. Esiste una trama centrale, ma si va ad espandere ben presto ben oltre i tre protagonisti.
Le scorribande interdimensionali di Batman, Wyldstyle (da The LEGO Movie, e no, non è una DJ) e Gandalf li portano ben presto ad incontrare icone della cultura popolare di ogni tipo, da Finn di Adventure Time a Beetlejuice, passando per i Teen Titans (sebbene quelli della disgraziata versione GO!) e persino Sonic. Ovviamente il team di sviluppo ha voluto sbizzarrirsi dal primo minuto, e non ha perso tempo ad inserire dialoghi speciali in base alle minifigure che faremo interagire. Vi siete mai chiesti come sarebbe la delirante istigazione a delinquere di Sonic (I Simpson, stagione 7, episodio 11) se fosse Roger Craig Smith a pronunciarla? Beh, ora potete farvi un’idea.
Ed è qui che la fanfara di John Williams ci fa cadere dalla sedia – la top 10 dei migliori videogiochi LEGO
Siamo o non siamo qui per celebrare l’arrivo di LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker? Il gioco in uscita il 5 aprile su Nintendo Switch, PC, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X ed S vanta un degno predecessore. Parliamo dell’ugualmente multipiattaforma LEGO Star Wars: La saga completa, che include gli eventi di tutti i film dal primo episodio al sesto. Si tratta anche di uno degli ultimi rappresentanti della “prima era” della serie, in cui i dialoghi venivano gestiti tramite una magistrale pantomima (“Io sono tuo padre” diventa una foto di Anakin e Padmé insieme: un lampo di genio).
Questo porta con sé anche un hub world, e mentre abbiamo adorato Diagon Alley parlando di Harry Potter c’è un fascino innegabile nella scelta di accedere ai più grandi conflitti della Galassia… dalla taverna di Mos Eisley. Un modo come un altro per mettere subito in chiaro l’atmosfera semiseria con cui una saga leggendaria viene narrata nuovamente. E, alla fine, la cosa più importante è proprio questa: avere una storia che, battute sì o battute no, valga la pena di essere raccontata, dai Jedi di ieri ai giovani Padawan di domani. Non vediamo l’ora di smontare il conflitto cosmico pezzo per pezzo!
Malvagi per sempre – la top 10 dei migliori videogiochi LEGO
Abbiamo adorato LEGO Batman (la schermata del titolo della versione Nintendo DS del primo capitolo ci dà ancora i brividi oggi!), ed essendo la licenza DC quella più prolifica per i mattoncini è normale chiedersi quale sia il titolo migliore. Contrariamente a quanto abbiamo detto sui giochi dedicati all’universo Marvel, stavolta è l’ultimogenito a trionfare. Ebbene sì, abbiamo eletto LEGO DC Supervillains il migliore adattamento videoludico (per quanto riguarda i mattoncini, non sia mai che si tocchi Sua Maestà la saga di Arkham) della Distinta Concorrenza. Per una pura coincidenza, aggiungeremmo.
Sarebbe facile attribuire al successo (effettivo o supposto) di Suicide Squad la scelta di dedicare un titolo ai supercattivi come Joker e Lex Luthor, ma ci sono molti altri fattori. Ovviamente non sono solo le versioni distorte della Justice League da Terra-3 i protagonisti, anzi: tornano tutti i supereroi, man mano che si dipana la storia presa di peso da un crossover avvenuto su carta tra 2013 e 2014. Parliamo di Forever Evil, in cui sono i supercriminali a salvare la giornata per una volta. Se poi il roster stellare di minifigure non vi convince del tutto, sarà il cast di doppiatori a farlo: un ritorno dei talenti dietro l’universo animato DC, che però nella versione italiana si limita a Marco Balzarotti per Batman.
Un… mondo di mondi!
Il nostro primo posto nell’Olimpo dei migliori videogiochi su danesissima licenza è tutto per LEGO Worlds. Che c’è di meglio dell’adattamento videoludico dei due film o di LEGO City Undercover per celebrare al meglio i mattoncini? La risposta è semplice: un titolo che permetta di giocarci letteralmente, come se avessimo aperto un mutuo per costruire quel che ci pare. Il risultato si traduce in un autentico equivalente in plastica di Minecraft, e no, non stiamo alludendo al set ispirato al gioco di Mojang. Al contrario, parliamo di un titolo dove possiamo costruire quel che ci pare, sbloccando nuovi pezzi man mano che progrediamo.
Esistono vari mondi che possiamo esplorare, ciascuno dei quali si ispira ai differenti set visti sugli scaffali. Mentre uno dei pianetini si rifà a temi già visti, altri attingono a piene mani da scenari più uniformi: uno dei primissimi visitabili si trova in una eterna Vigilia di Natale. Come ulteriore chicca, il gioco consente di viaggiare da un mondo all’altro a bordo della versione LEGO della navicella di Puggsy per SEGA Mega Drive, uno dei primi titoli di TT Games (al tempo Traveller’s Tales). In tutto questo, la voce narrante italiana è quella di Claudio Moneta, che ci ricorda sempre la nostra pressoché totale libertà. Ah, abbiamo già detto che, una volta tanto, tutto è fatto di mattoncini?
Ora sta a voi dirci la vostra: voi come avreste stilato la classifica? Fatecelo sapere qui sotto, e come sempre non dimenticate di restare su tuttoteK per tutte le notizie più importanti per i gamer e non solo. Per i vostri bisogni puramente videoludici, potete invece trovare i migliori sconti in formato digitale su Instant Gaming.
Lascia un commento