Questo mese la nostra operazione di scrematura dei giochi single player più interessanti ha portato all’esclusione di pochi titoli davvero, essendo in arrivo tantissimi dall’elevatissimo potenziale
Cari giocatori single player, ricordate quando nei mesi scorsi ci stupivamo di quanti giochi interessanti stessero uscendo durante quei mesi estivi in cui solitamente c’è penuria di nuove uscite? Bhè, tutto si è dimostrato in proporzione rispetto al periodo di riferimento, e durante questo autunno dovrete davvero ridurre le ore di sonno per riuscire a restare in pari con tutto quello che arriverà sugli scaffali. Quindi mettetevi comodi e prendetevi un po’ di tempo per leggere l’articolo più lungo mai uscito da quando esiste questa rubrica.
Migliori giochi single player: Tom Clancy’s Ghost Recon Breakpoint | Ottobre 2019
4 Ottobre 2019 – PC, PS4, Xbox One, Stadia
Per il sequel del fortunato Wildlands, Ubisoft ha veramente pensato in grande. Sembra infatti che l’esperienza proposta sarà più ricca e profonda rispetto al passato e porterà un cambio di prospettiva piuttosto importante: quello da cacciatore a preda.
La campagna sarà ambientata su di un’isola del Pacifico chiamata Auroa, sede del colosso delle armi Skell Technology. Auroa sarà presa d’assalto da un vero e proprio esercito di professionisti capitanato dall’ex soldato statunitense Cole D. Walker, desideroso di vendetta nei confronti dello stesso sistema a stelle e strisce che ha servito per anni e che sfrutta i soldati per il proprio tornaconto. Walker (interpretato dall’attore Jon Bernthal famoso per essere The Punisher nella serie Netflix e Shane Walsh in The Walking Dead) ha intenzione di rubare la tecnologia di Skell Technology per compiere la propria vendetta. Chi sarà quindi chiamato a interpretare il giocatore? Ovviamente il soldato che, con uno sparuto gruppo di ribelli, dovrà rovinare i piani di Walker e fermarlo una volta per tutte.
Noi contro un intero esercito insomma: una prospettiva che ha come naturale conseguenza quella di un incremento considerevole delle meccaniche stealth.
La modalità campagna di questo Ghost Recon è davvero allettante per noi giocatori single player grazie all’inedita possibilità di disattivare i 3 giocatori del nostro team (controllati da altri giocatori o dalla CPU), facendoci giocare completamente in solitaria, modalità che tuttavia va a sminuire la nuova componente tattica offerta da un’altra novità: l’inserimento delle classi.
È infatti possibile organizzare la propria squadra assegnando ad ogni componente una classe come medico e assaltatore, ognuna dotata delle proprie peculiari abilità attive e passive. Anche il crafting e la personalizzazione delle numerosissime armi ricopriranno una parte importantissima; se poi andiamo a sommarci la possibilità di configurare completamente in livello di difficoltà togliendo o aggiungendo i suggerimenti offerti dal gioco, ci troveremo davanti ad un titolo in grado di offrire un’esperienza su misura per un potenziale bacino di giocatori che va dal casual all’hard core.
Ghost Recon Breakpoint sembra davvero in grado di offrire una campagna interessante e ben fatta, oltre che dotata di un livello di personalizzazione estremo. Se poi deciderete di uscire dai confini del single player e giocare con altri giocatori, il titolo non potrà che aumentare il divertimento offerto.
Migliori giochi single player: Trine 4: The Nightmare Prince | Ottobre 2019
8 Ottobre 2019 – PC, PS4, Xbox One, Switch
La ricerca di innovazione a tutti i costi può portare a modificare un prodotto fino alla snaturazione, tanto da andare a perdere ciò che lo ha reso grande. È proprio questo che nel 2015 è successo a Trine 3: titolo su cui lo studio di sviluppo aveva puntato tantissimo, molto di più di quanto fosse nelle proprie possibilità. Il gioco infatti modificava il proprio approccio passando dal riuscitissimo 2.5D dei primi 2 capitoli, ad un 3D che, tuttavia, non era in grado di rendere l’esperienza altrettanto appagante. Oltre a questo spariva completamente l’albero delle abilità, automatizzando di conseguenza la progressione dei protagonisti. Come se non bastasse, lo studio si rese conto solo in avanzata fase di sviluppo che il progetto stava raggiungendo un budget ben al di sopra delle proprie possibilità, costringendo quindi a tranciare letteralmente la trama e a far uscire un titolo evidentemente incompleto (Metal Gear Solid V docet).
Tutte queste problematiche, il conseguente insuccesso commerciale e le proteste dei fan, portarono lo studio a mettere in dubbio il futuro del franchise, per questo siamo stati particolarmente felici quando, un anno fa, Frozenbyte annunciò che, grazie alla collaborazione col publisher Modus Games, Trine 4: The Nightmare Prince sarebbe diventato realtà, e si porterà in dote il ritorno alle meccaniche che avevano reso indimenticabili i primi due capitoli.
Il gioco tornerà quindi a riproporre le proprie rappresentative e fiabesche atmosfere cariche di ironia nel riuscitissimo stile 2.5D, arricchendo inoltre il parco abilità dei tre protagonisti con aggiunte in grado di aprire a tutta una nuova serie di puzzle ambientali e possibilità in combattimento.
Artisticamente Trine non si smentisce mai: il gioco è una vera meraviglia per gli occhi e per le orecchie capace di immergere il giocatore in una atmosfera fatata ed ironica unica nel suo genere.
Insomma, siamo più che contenti di poter mettere le mani su questo Trine 4 che avrebbe potuto non esistere mai e che ha tutte le premesse giuste per ridare alla serie la prospettiva di un prolifico futuro.
Migliori giochi single player: Ring Fit Adventure | Ottobre 2019
18 Ottobre 2019 – Switch
Può una nuova periferica rappresentare un’esperienza single player degna di entrare in una rubrica come la presente? Non da sola. Il segreto sta tutto nella parola “Adventure” presente nel titolo, messa lì a rappresentanza del gioco in bundle con la periferica e ad oggi, l’unico in grado di supportarla. Ma andiamo per ordine.
Il reveal trailer che ha svelato Ring Fit Adventure al mondo è uscito appena una manciata di settimane fa, e ci fa fare la conoscenza di due presentatori con una gioia di vivere talmente esagerata da risultare fuori luogo e a tratti inquietante.
Il componente più rappresentativo di questo particolare progetto è un anello in plastica flessibile di circa 40 centimetri di diametro su cui si dovrà allocare un Joy-Con. Il gioco è in grado di tracciare i movimenti dell’anello nello spazio, oltre a rilevare direzione e forza di pressioni e torsioni a cui lo solleciteremo. Sarà inoltre presente una fascia per la gamba in cui allocare il secondo Joy-Con che permetterà di rilevare saltelli e jogging.
Nonostante in Ring Fit Adventure siano presenti giochi casual da condividere in famiglia, il focus dell’esperienza è un vero e proprio action con tanto di trama, progressione, combattimenti e missioni secondarie. L’interazione con l’avventura avviene grazie ad una serie di oltre 40 esercizi differenti, la cui precisione di esecuzione permetterà ad esempio, di sferrare colpi più potenti durante i combattimenti.
Insomma, con Ring Fit Adventure è possibile fruire di un titolo action ruolistico sorprendentemente profondo e stratificato grazie ad una moltitudine di esercizi diversi che vanno dalle prove di forza e resistenza alla corsa, agli esercizi per gambe, braccia e addominali, fino alle posizioni yoga. Come se non bastasse è anche possibile crearsi una scheda di esercizi personalizzata da utilizzare per il proprio fitness quotidiano.
Speriamo che in futuro l’esperienza di fitness proposta da Nintendo possa essere ampliata, non solo grazie a titoli a supporto del Ringcon, ma anche a nuove periferiche e giochi in grado di arricchire l’ormai sconfinata libreria di Switch con esperienze competitive per famiglie che hanno fatto la fortuna di Wii.
https://www.youtube.com/watch?v=F1orju1NsN8
Migliori giochi single player: MediEvil | Ottobre 2019
25 Ottobre 2019 – PS4
Lo scorrere del tempo ha il potere di donare nuovo fascino a cose fino a pochi anni prima venivano semplicemente considerate vecchie. Questa generazione è infatti stata letteralmente sommersa da operazioni nostalgiche che hanno riportato in vita grandi classici del passato per troppo tempo inspiegabilmente rimasti dormienti. Ebbene, ecco arrivare nel corso del mese entrante un altro titolo letteralmente resuscitato dal mondo dei morti, in grado di dare nuovo lustro a uno dei giochi più amati e rappresentativi dell’epoca PlayStation.
Anno 1386. Il potente stregone Zarok, desideroso di conquistare il regno di Gallowmere, attaccò la capitale con le sue armate di demoni. Il Re di tutta risposta radunò il suo esercito e mise al comando di tutte le sue legioni il suo braccio destro: Sir Daniel Fortesque. Nonostante le leggende narrino delle imprese eroiche di Sir Daniel durante la battaglia di Gallowmere, la verità è che il comandante fu il primo di tutti a cadere, infilzato ad un occhio da una freccia vagante durante la prima carica. Zarok venne comunque sconfitto e per cento anni non se ne sentì più parlare finché, con un potente incantesimo, non riuscì a far tornare dalla tomba il suo esercito. Il sortilegio tuttavia risvegliò anche Sir Daniel, dando così al nostro eroe un’opportunità di riscatto.
Impossibile non abbinare un’operazione di questo tipo a quella a cui sono già stati sottoposti Crash Bandicoot e Spyro. Il concetto è infatti il medesimo: rifacimento completo dei modelli poligonali, texture, fondali, effetti particellari, colonna sonora… insomma, tutta una serie di modifiche che annoverano questo ritorno come un vero e proprio remake. Il rinnovato comparto grafico, infatti, sembra in grado di donare a MediEvil una nuova interessante personalità grazie ad un livello di dettaglio capace di aumentare la componente ironica che armonizza sapientemente l’opera alle delle riuscitissime atmosfere burtoniane.
Riguardo il gameplay invece la sensazione purtroppo sembra non essere la medesima. Dopo aver provato la demo presente sul PlayStation Store infatti, il titolo ci è parso invecchiato ben peggio rispetto ai sopraccitati Crash e Spyro: sistema di controllo legnoso, combat system goffo e impreciso, e telecamera bisognosa di continue correzioni manuali. Insomma, il lavoro eseguito dallo studio avrebbe necessitato di un’opera di rinnovamento ben più profonda. Il pronostico è quindi quello di un gioco che difficilmente attecchirà su una platea di giovanissimi e rimarrà appannaggio di chi ha scorrazzato per Gallowmere già vent’anni fa.
Migliori giochi single player: The Outer Worlds | Ottobre 2019
25 Ottobre 2019 – PC, PS4, Xbox One, Switch
Fra i tanti studi di sviluppo finiti nel capiente carrello della spesa di Microsoft c’è Obsidian: software house californiana nota per essere un’eccellenza nel campo degli RPG occidentali, nonché per la capacità di narrare ottime storie.
Nonostante le strategie di Microsoft stiano cambiando molto puntando alla massima diffusione delle proprie IP, ora come ora è legittimo supporre che The Outer Worlds possa essere l’ultimo progetto multipiattaforma dello studio.
In ogni modo, ciò che sappiamo di questo The Outer Worlds è che trae ispirazione da quella che è forse tutt’ora l’opera più apprezzata di Obsidian, nonché punta più alta mai raggiunta dalla sua serie di riferimento: stiamo parlando di Fallout: New Vegas. The Outer Worlds è infatti un RPG open world ambientato in un mondo futuristico che ricorda molto il far west. Siamo quindi ben lontani dalle wastelands di Fallout, al contrario, le vaste aree open world in cui si svolge The Outer Worlds sono molto colorate e prolifiche di vita.
Come ogni ambientazione sci-fi che si rispetti non possono mancare le mega corporazioni assetate di potere, che ritroveremo, in questo caso, in giro per lo spazio intente a conquistare pianeti e contendersi risorse e rotte commerciali a suon di proiettili.
Ciò a cui sicuramente non punta The Outer Worlds è il comparto grafico, apparendo certamente non eccezionale eppure alquanto scenografico grazie ad una scelta cromatica piuttosto sgargiante. Quello che invece sembra essere uno dei maggiori punti di forza della produzione sono i numerosi approcci con cui potremo portare a termine le missioni, che vanno dal completamento senza scrupoli, al tradimento del committente, fino alla diplomazia. Tutte le scelte operate andranno a modificare visibilmente il mondo e gli equilibri di forza fra le corporazioni, portando ad un variegato ventaglio di possibilità differenti.
Insomma, The Outer Worlds nasce dagli autori di Fallout per i delusi da Fallout e, nonostante non sarà enorme e longevo quanto la famosa IP di Bethesda, si preannuncia come un titolo in grado di regalare alcune decine di ore di divertimento fra altissima scrittura delle trame e ottime meccaniche RPG.
Migliori giochi single player: Call of Duty: Modern Warfare | Ottobre 2019
25 Ottobre 2019 – PC, PS4, Xbox One
Dopo Infinity Warfare del 2016, il quasi omonimo studio Infinity Ward riprende le redini di uno dei brand più famosi del mondo cercando una ripartenza grazie al ritorno di uno dei suoi capitoli più amati: Modern Warfare. Per capire l’importanza del titolo originale tuttavia, conviene fare un salto nel passato.
Anno 2007. La settima generazione di console era appena arrivata e i successi di Halo e di Killzone avevano fatto capire a tutte le software house sul pianeta che gli FPS, fino a quel momento rimasti rigorosamente appannaggio del PC, potevano trovare sulle console un valido terreno su cui attecchire. Ecco quindi che le pagine delle riviste vennero letteralmente assediate da recensioni ed anteprime di diverse decine di FPS quali The Darkness, Haze e Resistance, giusto per citarne alcuni. Ce ne fu uno tuttavia, che segnò un punto di svolta fondamentale in questa infinita lista di titoli più o meno riusciti: trattasi di Call of Duty 4: Modern Warfare, che portò la popolarità del brand Activision alle stelle e viene tutt’ora annoverato come uno dei punti più alti (se non il più alto in assoluto) dell’intera serie.
Oggi, 12 anni dopo, Infinity Ward riprende le redini di Modern Warfare che, dopo due seguiti diretti, torna con un nuovo capitolo piuttosto difficile da classificare. Non si tratta infatti di un remake visto che la storia narrata sarà differente rispetto al primo capitolo, non è chiaro se sia catalogabile come reboot, fatto sta che si tornerà nel bel mezzo della guerra moderna ma in una location ben diversa da quella che ci si aspetterebbe. L’ambientazione pare infatti essere quella delle capitali europee (Londra sarà sicuramente una di queste) colpite e martoriate dal terrorismo internazionale e, a guidare le operazioni, ci sarà la figura più rappresentativa di tutta la serie di Infinity Ward, tutto sigari e basettoni: il capitano Price.
Insomma, non è chiaro se la trama sarà ambientata prima o dopo gli eventi della trilogia originale, non si sa neanche se sarà presente alcun riferimento, l’unica certezza è che la campagna single player tornerà ad essere uno dei cardini portanti di Call Of Duty dopo anni in cui è risultata essere sempre più risicata e insignificante fino a sparire completamente in Black Ops IV appena un anno fa. Il fatto, invece, che il reveal di questo nuovo capitolo sia stato dedicato proprio alla campagna single player e che siano stati assunti artisti direttamente da Naughty Dog, eccellente per quanto riguarda la narrativa, fa davvero sperare che Call Of Duty stia tornando in pompa magna anche per chi di competere con altri giocatori non ne ha la minima intenzione.
Popolo del single player drizzate quindi le orecchie: pare che Call Of Duty stia tornando anche per voi.
Migliori giochi single player: Luigi’s Mansion 3 | Ottobre 2019
31 Ottobre 2019 – Switch
L’ultima volta che un capitolo di Luigi’s Mansion è apparso sui televisori europei era il lontano 2002. La saga che vede protagonista il fratello del celebre Mario fa infatti il suo esordio nel vecchio continente proprio in quell’anno su GameCube, mentre il suo seguito diretto arriverà nel 2013 solo sulla portatile 3DS. Ora invece, la già invidiabile line-up di esclusive di Switch si arricchisce del terzo titolo della saga con tutte le carte in regola per diventarne una nuova killer app.
Ambientato nell’inedita location dell’hotel Miramostri, Luigi’s Mansion 3 vedrà Luigi tornare ad imbracciare l’aspirapolvere multifunzione Poltergust e affrontare nuovamente una lunga serie di “terrificanti orrori”. Ovviamente l’horror sarà declinato in salsa Nintendo rendendo il virgolettato d’obbligo e mostrando ambientazioni colorate, atmosfere ironiche e spettri tutt’altro che spaventosi.
I 7 piani da cui è composto l’hotel rappresentano 7 diversi mondi, ognuno dei quali sarà caratterizzato da ambientazione, enigmi e nemici specifici.
Il Poltergust invece, potenziato in una versione chiamata G-00, si arricchisce di tante diverse funzionalità in grado di dare una maggiore varietà al gameplay. Fra queste spicca la possibilità di lanciare una ventosa grazie alla quale agganciare numerosi oggetti dello scenario ed utilizzarli come un martello per colpirne e frantumarne altri, scovando così bonus e porte segrete. Altra novità introdotta è quella di immobilizzare un avversario e sbatterlo in ogni direzione, danneggiando in questo modo non solo lui, ma anche tutti gli altri nemici nei dintorni.
Come se non bastasse anche il nostro Luigi avrà una controparte spettrale: sarà possibile infatti evocare il suo spettro di nome Gooigi, per attraversare ostacoli altrimenti insormontabili come porte sbarrate e trappole di vario tipo. In diversi frangenti, inoltre, risulterà fondamentale coordinare le azioni Luigi e Gooigi per procedere nell’avventura, meccanica che arricchisce inoltre il titolo di una interessante componente di multiplayer cooperativo.
Insomma, Luigi’s Mansion 3 sembra davvero essere uno dei titoli migliori in uscita quest’anno, una vera chicca assolutamente imperdibile per i possessori di Nintendo Switch e un’ulteriore ottimo motivo per comprarne una. Speriamo che le recensioni confermino l’ondata di entusiasmo.
Conclusioni
Siete ancora qui? Se sì non possiamo che esserne felici. Vi invitiamo quindi a mettervi avanti coi preordini e a concludere ciò che state giocando ora, così da arrivare preparati a questa enorme ondata di titoli in arrivo.
Nonostante il poco tempo che avrete a disposizione in ottobre, vi invitiamo a restare collegati alle pagine di tuttoteK, così da poter tenere d’occhio le nostre recensioni e fare un po’ di scrematura sull’ampia scelta di titoli in arrivo.
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