In tema col freddo di dicembre, le porticine del Calendario dell’Avvento si aprono sulla recensione di Donkey Kong Country Tropical Freeze
Ogni tanto, il genere dei platformer ci tiene a ricordarci che una volta i videogiochi erano il luogo dove l’escapismo era una porta girevole, e pochi giochi in cui entriamo frustrati per poi ri-uscire frustrati (per motivi diversi) sono degni di una recensione lodevole come Donkey Kong Country Tropical Freeze. Il predecessore ha cercato di tornare nel mondo di Rareware, amalgamando il level design a scorrimento laterale con le idee viste nei capitoli successivi alla trilogia originale. Diciamo “ha cercato” perché Returns deve la sua ragion d’essere al tentativo di essere all’altezza. Una necessità, questa, che non fa parte del seguito.
Donkey Kong Country Tropical Freeze, nona recensione del Calendario di Nintendo Switch
Già su Wii U il gioco ha stabilito con più confidenza una propria direzione narrativa (con un intero popolo di nemici, i Nevichinghi), ma è il gameplay ad essere stato rivoluzionato a dovere. Gli “ultimi tocchi” mancanti a Returns, come nuoto e ambienti innevati, fanno qui il loro trionfale ritorno, mentre il cast di comprimari passa dal solo Diddy Kong all’aggiunta di Dixie e Cranky. Ciascun nuovo arrivo arricchisce con un contributo diverso ai movimenti aerei del protagonista, dalla planata di Diddy al volo ascensionale di Dixie, passando per i rimbalzi di Cranky.
Come ciliegina sulla torta, dell’inserimento forzato dei comandi di movimento visto su Wii con Returns rimane ben poco. I rimasugli come i diversi input per pestare le mani a terra, soffiare ed effettuare i rotolamenti sono molto meno intrusivi di quanto non fossero in passato, lasciando il palcoscenico al platforming a cui spetta di diritto. Questa posizione e la successiva in classifica, che vedrete domani, hanno ballato spesso il tango: non siamo stati sicuri su a chi dare il diciassettesimo posto fino all’ultimo. Al di fuori del contesto “competitivo”, però, rimane un gran platformer. Uno che vi prenderà a calci, naturalmente. E lo farà, Funky Kong giocabile a parte, con tutto l’amore per il genere.
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