Ci sono molti elementi di Dark Souls 3 che mi piacciono, ma qual è quello che mi fa veramente adorare il gioco?
Con questo fresco numero della rubrica settimanale vorrei introdurvi un nuovo format: “Quel che mi piace di…”. L’idea è molto semplice: prendiamo un gioco, lo analizziamo brevemente e troviamo quel particolare o quella macrocomponente che lo rende veramente speciale per me. Vedremo poi come ciò influenza il mio giocare.
Il format nasce ovviamente per essere ripetuto, ma questo non significa che d’ora in poi ogni articolo della rubrica ricalcherà questa struttura. Potremo inserire altri format, magari potreste suggerirne anche voi: non fatevi problemi a proporre idee!
Oggi iniziamo con Dark Souls 3.
Dark Souls 3: cos’è un souls-like?
Dark Souls 3 ravviva il suo primo falò il 12 aprile 2016. Sviluppato da From Software, con la direzione di Hidetaka Miyazaki (Demon’s Souls, Dark Souls, Bloodborne), si tratta del capitolo finale della saga di Dark Souls. Stiamo parlando di un action-rpg a ambientazione dark-medioevale. Si crea un personaggio, lo si indirizza scegliendo una classe iniziale (guerriero, stregone, chierico, ladro…) e poi lo si sviluppa con totale libertà. Sconfiggendo nemici si ottengono anime che, se in sufficiente quantità, possono essere trasformate in un level up, ovvero in un aumento di una statistica (vitalità, forza, intelligenza…). Se si viene uccisi, però, le anime accumulate vengono temporaneamente perse: è possibile tornare nel punto di morte e riottenerle, raccogliendole da terra. Se nel processo si muore una seconda volta, senza aver raccolto le anime, queste andranno perdute per sempre. Tutti gli oggetti che vengono trovati nelle aree, invece, rimangono nostri.
Dovremo quindi equipaggiare il nostro personaggio con armature e armi (spada e scudo, martelli giganti, archi, bastoni da stregone per lanciare stregonerie…) e combattere contro i nemici. Ogni esplorazione ci farà sbloccare i celeberrimi short-cut, ovvero scorciatoie all’interno delle aree. I punti sicuri saranno i falò, dove potremo recuperare i punti vita, riottenere il numero massimo di cure (le fiaschette estus) e far riapparire tutti i nemici dell’area. Alla fine incontreremo un boss, un nemico estremamente potente che ci donerà di conseguenza molte anime e oggetti unici. Il combattimento ruota attorno alla stamina, una barra di energia che si consuma a ogni nostra azione e si ricarica automaticamente: finire la stamina significa non poter agire, ovvero non poter schivare il colpo mortale nel nemico.
Tutto questo, e ancora di più, è souls-like: Miyazaki ha di fatto creato un genere.
Dark Souls 3: quel che mi piace di…
Vediamo ora qual è la componente di Dark Souls 3 (ma in generale dei titoli di Hidetaka Miyazaki) che veramente mi fa impazzire. In senso buono, sia chiaro: con questo tipo di giochi bisogna specificarlo.
Difficoltà: soddisfazione o ingiustizia?
Cominciamo parlando della difficoltà. Anche i muri sanno che Dark Souls è difficile. E lo è. Molti “accusano” il gioco di essere ingiustamente difficile, un prodotto per masochisti: nulla di più vero, ma questa non è un’apologia a Dark Souls, quindi non perderò tempo a parlarne. La difficoltà è uno degli elementi che mi piacciono: la soddisfazione di essere riuscito a sconfiggere un nemico potente, dopo aver imparato il suo moveset (le sue mosse di attacco), è sempre grande ed è la vera ricompensa del gioco. Non è però questo ciò che più mi piace di Dark Souls 3.
Lore: buchi di trama o sublime narrazione?
Un altro elemento sbandierato a quattro venti è la lore. Ovvero una trama nascosta, una narrazione invisibile, sibillina, che avanza grazie a un insieme di dettagli da scovare con perizia. È un mondo intero che non si manifesta a tutti coloro i quali semplicemente giocano a Dark Souls. È un premio per la dedizione, in maniera estremamene simile con quanto accade con la difficoltà action. La bellezza di tutto questo è che porta a una costante speculazione: il giocatore deve sommare gli indizi per capire quale sia la vera idea di fondo dell’autore. Inoltre, persino sbagliare in questa speculazione è stupendo: è possibile crearsi delle versioni della storia e dei fatti avvenuti secondo il proprio gusto. Non è però questo ciò che più mi piace di Dark Souls 3.
RPG: tutto quello che vuoi essere
Potremmo parlare anche della componente rpg: la creazione del personaggio, libera da ogni restrizione, è una gioia per ogni amante del genere. Il nostro personaggio può partire da rozzo discriminato, nudo e armato solo di una clava di legno, per diventare il più grande guerriero di tutti i tempi. Arrivando a conoscere il gioco è possibile creare soldati pesanti, stregoni, agili ladri, piromanti che bruciano ogni nemico. Molti adorano poter giocare più e più volte, assaporando a ogni iterazione la libertà di sviluppo garantita dalla componente rpg del gioco. Non è però questo ciò che più mi piace di Dark Souls 3.
La vera risposta è…
Qual è quindi la mia componente prediletta? Il costante senso di scoperta esplorativa. Ciò che mi piace non è che dietro l’angolo ci sia un nemico potente da dover abbattere. È divertente combatterlo, ma non è il punto. Il vero punto è che io non so cosa ci sia dietro quell’angolo. Mi piace quella leggera tensione, l’ignoto che tende verso di me, che si prova alla prima volta che si avanza in un’area sconosciuta.
Adoro (cit.) il punto medio: quell’attimo in cui tutte le componenti del gioco (la difficoltà del combattimento, la scoperta di dettagli di lore, lo sviluppo del mio personaggio) sono tese alla massima potenza. Quell’istante in cui non sono ancora atto. È il non sapere.
È essere al buio. Non avere ancora una risposta, non avere idea se potrai farcela o fallirai miseramente.
È per questo che non riesco proprio a rigiocare un Dark Souls. Se ormai so cosa mi aspetta, ho perso molto. Non mi basta che la difficoltà aumenti in un NG+, non mi basta che forse troverò un infinitesimo dettaglio di lore nuovo, non mi basta poter creare un pg diverso dal mio primo. Ho già vissuto la vera componente del gioco che più adoro e sono contento così.
E a voi, cosa piace di più di Dark Souls 3? Ditecelo nei commenti!
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