Il tanto atteso Black Friday è alle porte, indaghiamo sulle origini di questa giornata particolare di sconti!
Il Black Friday è una giornata di grandi sconti, un evento di importazione americana entrato anche nelle nostre abitudini. Da quando grosse catene come Amazon sono esplose in tutto il mondo, supermercati e megastore prettamente italiani si sono dovuti adeguare. È il mercato, gente!
Quest’anno il Black Friday cadrà il 29 novembre. Ma siamo sicuri che già lo sapete.
Black Friday negli Stati Uniti
Negli USA è molto sentito il Giorno del Ringraziamento. Originariamente una festa religiosa di ringraziamento a Dio per il raccolto, oggi è una giornata da passare in famiglia consumando pranzi elaborati, senza alcuno sfondo religioso. Il Ringraziamento non ha una data fissa, ma è il quarto giovedì di novembre; una volta superato questo punto dell’anno, inizia la stagione degli acquisti natalizi. Il primo giorno è, ovviamente, di venerdì.
Probabilmente non ha mai avuto un particolare nome, finché nel 1924 la catena Macy’s organizzò la prima parata in onore dell’inizio della stagione degli acquisti natalizi. Fu poi durante gli anni ’80 che negli USA esplose il Black Friday come giornata di grandi spese in cerca dell’occasione unica come regalo di Natale, tutto grazie alla politica economica rampante della presidenza Regan.
Perché venerdì nero?
Ci sono varie fonti che darebbero l’origine dell’aggettivo “nero” al Black Friday… Strana associazione, dopotutto gli USA nominarono come giovedì nero e martedì nero i giorni del crollo della Borsa valori di Wall Street nel 1929, tutt’altro che positivi per l’economia.
In realtà una delle origini potrebbe legarlo a una qualsiasi giornata nera per il traffico -espressione tipica anche in italiano-, difficile da gestire per i troppi avventori usciti a spendere. I commercianti associarono poi lo stesso concetto di giornata nera in senso più positivo: l’inchiostro usato sui libri contabili è rosso quando si è in perdita, nero quando si è in guadagno.
Cyber Monday e Black Week
Il lunedì successivo al Black Friday è chiamato Cyber Monday, che i commercianti istituirono dal 2005, una giornata dedicata all’acquisto di elettronica e oggetti hi-tech. Col progredire degli e-commerce non è più diventato necessario scendere in strada per lo shopping, e gli oggetti di elettronica sono diventati sempre più di uso comune. Black Friday e Cyber Monday sono diventati praticamente un tutt’uno, e i commercianti hanno esteso le giornate di sconti a tutta la settimana, trasformandola in una Black Week.
Risvolti sociali del Black Friday
Economisti e sociologi seguono molto attentamente queste giornate per capire e studiare le decisioni della popolazione, la salute economica, le tendenze di mercato: dopotutto siamo quello che compriamo. Ma non è tutto: visti gli enormi sconti sulla merce, negli anni si sono verificati atti di follia collettiva e violenza.
Durante il Black Friday del 2018 sono stati spesi online 6,2 miliardi di dollari, ossia un +23,6% rispetto all’anno precedente; il Cyber Monday 2018 ha raggiunto i 7,9 miliardi di dollari spesi online, ossia un +19,7% rispetto al 2017.
In Italia
Con la globalizzazione e l’espansione delle catene statunitensi tramite e-commerce, il Black Friday ha iniziato a farsi conoscere anche fuori dagli Stati Uniti, in Brasile e in Europa. Non sono molti anni, infatti, che nel nostro paese le grosse catene seguono il Black Friday (o Black Week). Da noi il periodo di acquisti natalizi non era mai stato segnato da una data precisa, forse ci si iniziava a pensare dopo l’8 dicembre.
Amazon dal 25 novembre inizierà la sua Black Week, di cui anche noi approfitteremo, ma anche grosse catene come Euronics, Mediaworld, Zalando, Yoox, ma anche Sephora, Intimissimi o Tezenis.
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