The Gardens Between è un puzzle game che punta tutto sulla semplicità dell’infanzia: scopriamo nella nostra recensione se vale la pena comprarlo
Spesso si pensa che raccontare una storia sia più difficile se essa è complicata e intricata. In verità, la maggior parte delle volte, un intreccio semplice e limitato è il più arduo da trattare. L’amicizia quotidiana tra due giovani ragazzi è il soggetto di The Gardens Between, un’opera che, nel bene e nel male, fa della semplicità il proprio cavallo di battaglia.
Vediamo nella nostra recensione se questo piccolo puzzle game ci ha convinto fino in fondo.
The Gardens Between: isole e giardini | Recensione
La nostra avventura inizia in una sera piovosa, nella casetta sull’albero di due amici, vicini di casa. All’improvviso, una sfera di luce irradia il piccolo spazio privato dei due e li trasporta in un arcipelago di minuscole isole. Ognuna di esse rappresenta un ricordo, un’avventura vissuta fianco a fianco. La nostra casetta diventa la nostra zattera che ci permetterà di navigare in questo mare immaginario.
Ogni isola è un livello, una piccola sfida durante la quale dovremo guidare i due giovani. Non avremo un controllo diretto sui ragazzi, ma dovremo far avanzare o riavvolgere il tempo: così facendo, vedremo i protagonisti progredire o indietreggiare nell’esplorazione dell’isola, un piccolo mondo a spirale che sale verso l’alto. Ovviamente i novelli avventurieri dovranno superare degli ostacoli: tutto ruota attorno a un lanterna, tenuta in mano da uno dei due. La lanterna ha la capacità di assorbire luce da degli strani fiori, da utilizzare poi per attivare vari passaggi. Il secondo giovane, invece, può interagire con il mondo di gioco, tirando cordicelle che attivano i suddetti fiori o azionando clessidre che ci permettono di controllare il tempo di specifici elementi (ad esempio dei blocchi di legno che stanno cadendo) così da fermarli nella posizione più utile per avanzare.
I due protagonisti, come abbiamo detto, si muovono di propria iniziativa seguendo percorsi specifici: il nostro compito è combinare i loro spostamenti, fermandoci nell’istante durante il quale possono interagire con questo o quell’altro elemento, così da liberarsi la via a vicenda. La sfida è abbastanza bassa e ci vorranno sempre pochi attimi per capire cosa dobbiamo fare. Saltuariamente vengono messe in campo alcune idee intriganti, ma poche di queste si evolvono avanzando nel gioco.
The Gardens Between: poco ma buono | Recensione
The Gardens Between gioca quindi la carta della semplicità per poter scorrere fluido e rapido. Di conseguenza la longevità ne risente notevolmente: sono infatti necessarie solo un paio di ore per completare l’avventura. Moltissimi livelli propongono interazioni extra o piccole sfide che sbloccano la maggior parte dei trofei: i completisti vorranno probabilmente esplorare una seconda volta il gioco per ottenerli.
Sul piano narrativo, invece, la semplicità è uno dei punti di forza maggiori. Le avventure dei due protagonisti su queste piccole isole a spirale rappresentano ricordi condivisi, piccoli e dolci momenti come un pomeriggio piovoso passato in un fortino di cuscini. Tutto viene raccontato senza spendere una singola parola, ma con l’ausilio di una piccola scenetta, sbloccata dopo aver completato un gruppetto di isole. Le isole stesse, però, raccontano qualcosa, sia con gli oggetti che le compongono, sia per le azioni dei due ragazzi.
I protagonisti, infatti, riescono ad esprimere le proprie passioni e il proprio carattere semplicemente muovendosi e osservando ciò che li circonda. Il giovane che porta la lampada è avventuroso e sceglie sempre i percorsi più rischiosi, mentre il suo amico preferisce stare al sicuro e, essendo il nerd della coppia, viene sempre attirato dagli oggetti elettronici. The Garderns Between riesce quindi a parlare senza aprire bocca, raccontando un legame dai connotati universali senza risultare banale o scontato.
Il tutto viene accompagnato da un valido comparto artistico: le isole sono dei microcosmi di oggetti e colori molto belle da vedere. Anche la componente sonora è perfettamente adeguata, con i suoi toni pacati composti perlopiù al pianoforte, con però un forte influsso dalla musica elettronica.
The Gardens Between: semplici emozioni | Recensione
The Gardens Between è una piccola opera pensata per chi desidera staccare per una serata o due dalla pressione del quotidiano rivivendo i ricordi dell’infanzia. In quanto puzzle game, l’opera di The Voxel Agents non ha troppo da dire, ma nel complesso convince. Se desiderate solo godervi un po’ di pace in un piccolo mondo colorato, questo è il gioco giusto per voi.
The Gardens Between sarà disponibile da domani, 20 settembre 2018, per PC, PlayStation 4 e Nintendo Switch.
Punti a favore
- Leggero e fluido ma...
- Artisticamente ottimo
- Storia semplice e ben mostrata
Punti a sfavore
- ...breve e molto semplice
- Meccaniche non evolute
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