Ecco la recensione di Return To Jurassic Park, l’ultimo DLC del gestionale Jurassic World Evolution che ci fa fare un tuffo nel passato
Abbiamo potuto testare in questi giorni il nuovo DLC di Jurassic World Evolution, intitolato Return To Jurassic Park in modo da poterlo recensire adeguatamente. Il titolo, così come il DLC, è sviluppato sempre da Frontier, con la partecipazione di Universal Studios, detentrice dei diritti del brand. Prima di fiondarci direttamente a parlare di questa espansione, ci sembra importante spendere qualche parola anche per il gioco base, che ha subito importanti aggiornamenti dall’uscita.
Jurassic World Evolution un buona base di partenza
Per chi non avesse alcuna conoscenza di Jurassic World Evolution, vi basti pensare che si tratta di un manageriale, simile per certi versi ad uno Zoo Tycoon. La più sostanziale differenza tuttavia è legata proprio al fatto di trovarsi a tu per tu con dinosauri e non animali che conosciamo e che esistono tuttora. Rispetto ad un classico Tycoon ci troviamo di fronte a qualcosa di meno complesso ed articolato, ma che sa comunque divertire.
L’impatto grafico, sia di insieme che nel particolare, specialmente sui dinosauri, è più che buono e la colonna sonora, proveniente direttamente dai film accompagna tutto nel migliore dei modi. Per un appassionato dei gestionali non si tratterà di chissà quale sfida. Si riscontrano alcuni momenti morti e poco interessanti, frustrati dall’assenza di un bottone per velocizzare il tempo, a mio personale avviso vitale in titoli di questa tipologia.
Nonostante tutto possiamo definire Jurassic World Evolution sicuramente un buon tentativo, anche se limitato per il fatto di ispirarsi ad un brand a cui deve rimanere fedele senza prendersi troppe libertà in merito. La gestione del parco è molto semplificata e molta più attenzione è, ovviamente, incentrata sulle creature che su altro. Da segnalare inoltre alcune migliorie all’interfaccia di gioco. Da questa base è stato tirato fuori adesso Return To Jurassic Park, che ora ci accingiamo a recensire.
Un ritorno tanto atteso – Recensione: Return To Jurassic Park
Sebbene il gioco base, appena dopo la sua uscita, era stato un po’ criticato dagli amanti del genere, con Return To Jurassic Park si è avuto l’effetto opposto. Dopo l’aggiunta della modalità sandbox, richiesta da molti degli utenti, in molti richiedevano anche un tuffo nel passato. Per queste ragioni è nato Return To Jurassic Park del quale parleremo ampiamente in questa recensione.
Tale DLC ha visto il ritorno di molti degli attori dei film originali, oltre al già presente Dottr Ian Malcolm. Con i ritratti originali sono tornati anche Ellie Sattler, Alan Grant e John Hammond, il padre dell’idea dietro Jurassic Park. Trovandoci in un’altra “epoca”, avremo a disposizione edifici differenti, più in linea con il periodo di uscita di quelle prime pellicole. Si tratta, come si può facilmente comprendere dai primi minuti di gioco, di una vera e propria operazione nostalgia, volta a far tornare sul titolo gli appassionati di lunga data.
Infatti poco è cambiato a livello di gestione del parco, se non che si utilizza una centrale elettrica differente, non vi è la zona di schiusa in cui incubare i nuovi dinosauri e una minore varietà di edifici. Per questa ragione segnaliamo fin da ora in questa recensione che non vi è nessun sostanziale cambiamento nelle meccaniche. Si aggiunge una nuova campagna, a sé stante, e la relativa modalità sandbox ambientata nel periodo dei primi tre film.
Le missioni che compongono la campagna di questo DLC sono in totale otto e comprendono un certo numero di obiettivi. Inizialmente giocheremo direttamente al vecchio complesso di Jurassic Park, ma poi passeremo al fantomatico sito B, in cui molte altre cose vi sono da fare. Se avete affrontato la campagna del gioco base, questo DLC non apporterà sfide particolari.
Le meccaniche che erano noiose in passato, come scattare delle fotografie in precisi istanti ai dinosauri, restano tali, almeno per me, anche qui. Attendere che i dinosauri si comportino come si desidera e trovarsi lì in quel preciso istante, non è proprio stimolante. Per i nostalgici sarà invece sicuramente più interessante a livello narrativo questo DLC del gioco base.
Altri contenuti extra vitali? – Recensione: Return To Jurassic Park
Oltre a quanto detto finora, vi sono numerose aggiunte estetiche, che comprendono nuove skin per i dinosauri, più in linea con quelle dei primi tre film e “nuovi” edifici. I secondi li abbiamo già citati e pochissimi sono quelli realmente nuovi. Tolta la campagna, almeno per noi, vi è ben poco dentro Return To Jurassic Park e ci dispiace da un lato non poterlo non ammettere in sede di recensione. La campagna in singolo giocatore è sicuramente interessante, poiché pone comunque nuove sfide sebbene semplici, ma la modalità sandbox già lo è molto di meno.
Di contro questo DLC è acquistabile ad un prezzo tutto sommato contenuto, visto quello che porta con sé. Sicuramente è più interessante di altri DLC usciti precedentemente per lo stesso gioco, ma più di tutti saranno i fan ad apprezzarlo, proprio per la sua carica nostalgica che porta con sé. Tuttavia se siete in cerca di una sfida maggiore, vi consigliamo piuttosto il DLC Claire’s Sanctuary, che almeno in certe occasioni è un po’ più stimolante.
Conclusioni e saluti!
Sicuramente Return To Jurassic Park può essere un’ottima alternativa per rompere l’attesa di Jurassic World 3, che vedrà ritornare molti volti noti sul set. Vi ricordiamo infine che se volete rimanere sempre aggiornati sul mondo dei videogiochi non vi rimane che seguirci qui su tuttoteK.
Punti a favore
- Una nuova campagna con nuove sfide.
- Nuove skin ed edifici in linea con la prima trilogia.
- Un tuffo nostalgico nel passato.
Punti a sfavore
- Alcune fasi noiose restano.
- Non c'è molto altro a parte la campagna aggiuntiva.
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