In questa recensione andremo a scoprire Xenoblade Chronicles 3, l’ultimo capitolo della saga approdato da poco su Nintendo Switch
A distanza di 5 anni dal secondo capitolo e ben 11 anni di distanza dall’uscita italiana del primo, Xenoblade Chronicles ritorna sul mercato per cercare di accaparrarsi una fetta importante di pubblico. Le intenzioni degli sviluppatori di costruire un gioco “mastodontico” e che rimanga nella memoria degli appassionati, saranno state ricompensate? Non ci resta che iniziare questa recensione per scoprire come si è comportato Xenoblade Chronicles 3 sulla nostra Nintendo Switch.
Una storia già raccontata
Le avventure si svolgono nel mondo di Aionios in un arco temporale ben distante da quelli relativi al primo e al secondo capitolo. Qui gli esseri umani, divisi in Keves e Agnus sono soggetti alle leggi della Cronofiamma e devono combattere per sopravvivere. Tuttavia la vita stessa in questo mondo non è come la conosciamo noi. Tutti gli esseri umani sono infatti creati in laboratorio e vengono fatti nascere nel pieno dell’adolescenza.
Il loro arco di vita però è notevolmente ridotto. Possono sopravvivere solo 10 anni e coloro che ci riescono vengono ricompensati con la “cerimonia del Ritorno”. In questo ambiente sei ragazzi, tre per ogni fazione, vengono prescelti per diventare Uroboros, combattere i Moebius e sovvertire le leggi che li tenevano incatenati. Insomma, per alcuni versi si può parlare di una storia già sentita innumerevoli volte in altrettante salse. Nulla di tanto eccezionale da far gridare al miracolo. Eppure, nonostante tutto, è riuscita a regalarci qualche colpo di scena veramente interessante che, per ovvie ragioni, non riveleremo in questa recensione.
Un gameplay solido e dinamico… – Recensione Xenoblade Chronicles 3
Il comparto che forse più merita di questo titolo è sicuramente il gameplay. Gli sviluppatori di Monolith Soft infatti sono riusciti a creare un sistema di combattimento che praticamente non vi farà mai annoiare. Non parliamo solamente del moveset di qualche arma e delle varie tecniche che si possono adottare, né tanto meno di poterci spostare dal nostro personaggio preferito a un altro anche durante il combattimento.
La particolarità di Xenoblade Chronicles 3 consiste nel fatto che possiamo intercambiare le classi fra i vari personaggi, rendendo dunque il viaggio molto più dinamico e facendoci spendere anche qualche minuto in più nel settare le tecniche migliori e l’attrezzatura di ogni eroe. Tuttavia non bisognerà compiere quest’azione tutte le volte. Gli sviluppatori hanno pensato bene di assegnare ad ogni classe gli oggetti e le tecniche necessarie, evitandoci così un lavoro tedioso come quello di modificare ogni volta il tutto.
Se questa varietà poi non dovesse bastare troviamo anche la modalità Sintonia che ci permetterà di trasformarci in Uroboros e gli Assalti di gruppo. Questi ultimi sono molto utili per combattere i nemici potenti e infliggere parecchio danno grazie ad attacchi combinati e in rapida successione. Ovviamente il discorso è molto più complesso di così, con altri elementi che rientrano nel gameplay e dei quali non parleremo per non allungare troppo il discorso. Sebbene quindi combattere possa risultare alquanto stimolante, il problema alcune volte è proprio eseguire quest’azione.
…quando si può giocare – Recensione Xenoblade Chronicles 3
Spesso infatti ci ritroveremo intrappolati in sequenze di video che ci faranno chiedere se stiamo videogiocando o guardando una serie tv su Netflix. Si tratta di veri e propri video più o meno lunghi sparati in sequenza l’uno dopo l’altro che, sebbene siano skipabili, sarà meglio vedere se si vuole capire un’h di quanto sta accadendo. Questo però causa una marea di tempo morto che rischia di compromettere seriamente l’esperienza di gioco dell’utente.Â
Altro problema sotto questo aspetto riguarda l’autosalvataggio che si attiva solamente dopo la riproduzione dei video e non prima. In pratica se non volete vedere 5-6 minuti di video, ma non desiderate saltarlo per non perdervi dei dettagli, sarete costretti a vedere quello che accade per non rischiare di dover ripetere tutto il percorso fatto dall’ultimo salvataggio utile. Un po’ un peccato perché in caso di un imprevisto sorto mentre è in riproduzione il video, allora dovremo mettere in pausa e lasciare la nostra Switch accesa tutto il tempo.
Un comparto tecnico da combattimento – Recensione Xenoblade Chronicles 3
Lo sappiamo benissimo e negarlo è alquanto inutile. La Nintendo Switch non è all’altezza, in fatto di specifiche, di una console di ultima generazione o di un PC assemblato. I limiti ci sono e sono alquanto evidenti. Questo si trasforma, in un gioco come Xenoblade Chronicles 3, in paesaggi spogli, privi di caratteristiche che potrebbero renderli unici. La limitazione poi si espande anche alle texture che in alcuni istanti ricordano molto quelle di giochi tripla A risalenti a 10 anni fa e alla distanza visiva.
Nonostante tutto però gli sviluppatori hanno fatto un vero e proprio miracolo. Sebbene il mondo sia un po’ spoglio e suddiviso in più regioni per ovvi motivi, il livello grafico riesce a regalare comunque degli scorci veramente fiabeschi. Ben dettagliati risultano invece i personaggi, sia nel vestiario che negli armamenti. Di contro però, nonostante una buona distinzione caratteriale che li contraddistingue, i protagonisti, e non solo, sembrano quasi dei manichini nelle scene. Almeno nei video, secondo noi, gli sviluppatori avrebbero potuto osare un po’ di più, rendendo i personaggi più espressivi. Anche il fatto che a volte non siano rispettate le classi selezionate dai giocatori fa storcere leggermente il naso, sebbene si tratti di un problema di poco conto.
Il comparto audio invece sembra molto ben curato, sia come suoni ambientali che come colonna sonora e doppiaggi. Unico neo in questo caso è l’aumento di volume fin troppo eccessivo nelle fasi di combattimento. Richiamare l’attenzione del videogiocatore è molto utile sicuramente, ma si sarebbe potuta gestire leggermente meglio sotto questo punto di vista. Buono poi il feed con i comandi, sempre reattivi in ogni circostanza, contrariamente alle telecamere che in alcuni momenti si avvicinavano talmente tanto da non farci godere l’esperienza a pieno.
Ne vale quindi la pena?
Siamo giunti alla fine della recensione di Xenoblade Chronicles 3 ed è quindi arrivato il tempo di tirare un po’ le somme. Sebbene la console non permetta agli sviluppatori tanto spazio di manovra, questi sono riusciti a compiere un vero e proprio miracolo, creando un gioco assai enorme e che terrà incollati i giocatori per ore davanti allo schermo. Ovviamente un progetto così ampio ha costretto a delle piccole rinunce che, sebbene rendano il mondo un po’ “spoglio”, riescono a regalare comunque dei panorami veramente fantastici.
La storia in sé non è nulla di eccezionale e unico, sebbene comunque riesca a regalare dei colpi di scena davvero interessanti. Buona l’avventura in generale con una grande variabilità che permetterà a chiunque di giocare il titolo senza mai stancarsi. Cambiare classe e approccio ai combattimenti sarà fondamentale per sopravvivere e proseguire la missione. Sebbene quindi giocare sia tanto stimolante, i tempi morti, dovuti a troppi video in sequenza, rischiano di compromettere il tutto.
Vi sono poi anche altri piccoli problemi come il settaggio dell’audio nelle fasi di combattimento o una telecamera che si avvicina troppo a causa di qualche ostacolo. Nulla di insormontabile ovviamente, ma è giusto riportarli. Vi ricordiamo che il gioco è disponibile sia in formato digitale che in copia fisica al prezzo consigliato di 59,99 €. Potrete trovarlo in leggerissimo sconto sulla pagina ufficiale di Instant Gaming. Per questa recensione di Xenoblade Chronicles 3 è ormai tutto. Per non perdervi future news relative a Nintendo e all’universo videoludico in generale, continuate a seguire le pagine di tuttoteK!
- Xenoblade Chronicles 3 è un'avventura completamente nuova che unisce i mondi di Xenoblade Chronicles e Xenoblade Chronicles 2, accompagnando i giocatori nel futuro
Punti a favore
- Gameplay variabile
- CorpositÃ
- Comparto tecnico...
Punti a sfavore
- Troppi tempi morti
- ...con alcune piccole pecche
Lascia un commento