In questa recensione vi parleremo nel dettaglio di Wo Long: Fallen Dynasty, il nuovo action RPG sviluppato da Team Ninja e pubblicato da Koei Tecmo
Se siete degli amanti degli action RPG allora di sicuro conoscerete molto bene Team Ninja. Questa software house giapponese ha lavorato ad un gran numero di titoli di qualità e negli ultimi anni si è concentrata maggiormente sui soulslike.
Adesso però la compagnia ha deciso di prendere ispirazione da un’altra opera di Fromsoftware e cioè Sekiro. Wo Long: Fallen Dynasty infatti è un titolo che riprende molti elementi caratteristici del primo GOTY di Hidetaka Miyazaki e in questa recensione lo andremo ad esaminare nel dettaglio.Â
I demoni dei tre regni – Recensione Wo Long: Fallen Dynasty
Iniziamo la nostra recensione parlando un po’ della storia di Wo Long: Fallen Dynasty. Il gioco è ambientato in una versione fantasy della Cina durante il periodo dei tre regni e mette i giocatori nei panni di un soldato della milizia (liberamente personalizzabile), che viene ucciso per salvare un ragazzo durante un attacco dei Turbanti Gialli. A quanto pare però la persona che avete salvato nascondeva un grande potere che successivamente userà per riportarvi in vita.
Grazie alla vostra ritrovata vitalità e all’aiuto del ragazzo riuscirete a respingere sia i rivoltosi che i misteriosi demoni che li affiancano, ma purtroppo avrete ben poco tempo per festeggiare. Subito dopo la vostra vittoria infatti apparirà un malvagio taoista vestito di nero che sottometterà il vostro compagno al suo volere, trasformandolo in un corrotto dragone nero.
Dopo questo breve incipit la storia del gioco proseguirà in modo abbastanza lineare, con il vostro protagonista che si sposterà da un campo di battaglia all’altro per dare manforte ai propri alleati e per cercare indizi sul misterioso taoista. In passato la storia non è mai stata uno dei ponti di forza dei prodotti del Team Ninja e, purtroppo, anche questa volta non ci sono stati miglioramenti.
Le vicende legate alle guerre dei tre regni sono narrate in maniera estremamente caotica e imprecisa, e i vari personaggi principali sono banali e mal caratterizzati. Tutte queste problematiche fanno si che il giocatore abbia seri problemi sia a seguire la macrostoria della Cina che ad affezionarsi ai personaggi. Ovviamente in questo titolo, come nelle precedenti opere del Team Ninja, la storia non è altro che un pretesto per far combattere il vostro protagonista, ma è davvero un peccato vedere che nel tempo la software house non sembra aver fatto alcun progresso in questo ambito.
Arte della guerra – Recensione Wo Long: Fallen Dynasty
Wo Long si basa su un sistema di combattimento action che assomiglia molto ad una versione semplificata di quello dei Nioh. Nel gioco sono presenti un gran numero di categorie di armi diverse ed ognuna di esse si contraddistingue per un moveset unico. Gli attacchi delle armi però non sono molti, dato che è possibile eseguire solamente una semplice combo di attacchi leggeri ed un singolo attacco pesante (chiamato attacco spirito). Però, per rendere i combattimenti più vari, è possibile anche utilizzare delle arti marziali, cioè degli attacchi speciali legati specificatamente all’arma utilizzata.
Inoltre per rendere ancora più variegati i combattimenti è possibile ricorrere anche agli incantesimi. Le magie vanno da semplici buff fino a devastanti attacchi elementali, e potrete sbloccarle facilmente salendo di livello. Questi incantesimi inoltre sono divisi in cinque categorie legate tra di loro da un sistema di debolezze e resistenze che vi permetteranno di nullificare completamente alcuni attacchi avversari. Ad esempio, se un nemico sta per scagliarvi contro un attacco d’acqua, voi potrete utilizzare una magia di tipo terra (a cui è debole) per annullarlo completamente.
Le interazioni tra gli incantesimi sono molto interessanti e riescono ad offrire delle possibilità tattiche in più durante gli scontri più ostici, ma purtroppo lo stesso non vale per il combattimento melee e le arti marziali. Le combo ravvicinate infatti sono davvero troppo basilari e, anche arricchendole con mosse speciali e repentini cambi d’arma, inizieranno presto a risultare ripetitive, specialmente durante gli scontri con i nemici più comuni (che tra l’altro sono davvero poco vari). Il sistema di combattimento di Wo Long però non si basa unicamente sugli aspetti che vi abbiamo descritto fin’ora, ma anche e soprattutto su ciò di cui vi parleremo nel prossimo paragrafo.
Spezza i tuoi nemici – Recensione Wo Long: Fallen Dynasty
In Wo Long è presente un particolare indicatore chiamato barra spirito che andrà ad influenzare quasi tutte le vostre azioni in combattimento. Questa barra parte da uno stato neutro e può diminuire o aumentare a seconda di determinate circostanze. Ad esempio essere colpiti, usare arti marziali e lanciare incantesimi la farà calare, mentre colpire i nemici e deviare con successo gli attacchi nemici la farà aumentare.
Avere l’indicatore in positivo offre diversi vantaggi, primo fra tutti aumentare l’efficacia dei vostri attacchi spirito. Infatti, in base al vostro surplus di spirito, questi colpi saranno in grado di infliggere danni maggiori e ridurre permanentemente la barra dello spirito avversaria. Anche i nemici infatti avranno una barra dello spirito proprio come voi e se la porterete al valore minimo potrete stordirli e lasciarli in balia di un letale colpo critico.
Durante i combattimenti contro i boss ridurre il loro spirito è praticamente l’unica tattica realmente adatta a sconfiggerli e per aiutarvi a farlo potrete contare sulle deviazioni. Premendo il tasto della schivata al momento giusto potrete infatti deviare qualsiasi tipo di attacco, riducendo così lo spirito nemico e aumentando allo stesso tempo il vostro. Inoltre gli avversari saranno in grado di utilizzare anche degli attacchi speciali molto potenti che, se deviati con successo, vi permetteranno di infliggere ancora più danni al loro spirito, dando così una grossa svolta ai combattimenti.
Data l’estrema importanza della barra spirito nel gameplay di Wo Long è naturale che la deviazione sia a tutti gli effetti la meccanica più importante del gioco. Proprio come accade in Sekiro infatti deviare gli attacchi nemici spesso non sarà una possibilità , ma bensì l’unica azione possibile. Per fortuna questa meccanica è stata resa davvero molto bene e l’ampio uso della deviazione contribuisce inoltre a rendere gli scontri spettacolari, adrenalinici e molto divertenti.
Tenere alto il morale – Recensione Wo Long: Fallen Dynasty
Tra le tante meccaniche presenti in Wo Long, quella più originale è certamente il morale. Il morale è un valore legato al vostro personaggio che normalmente all’inizio di ogni livello è impostato su zero e sta ad indicare la vostra forza di combattimento. Sconfiggendo tanti avversari questo valore aumenterà sempre di più, incrementando così allo stesso modo anche la vostra potenza. Oltre a voi però anche i nemici avranno un proprio livello di morale e ovviamente quelli con un grado più alto saranno anche più pericolosi da combattere. Questa meccanica spinge quindi il giocatore a non evitare mai nessuno scontro, dato che sconfiggendo tanti nemici potrete semplificare le battaglie con gli avversari più potenti.
Purtroppo però il vostro morale può anche diminuire. In caso di morte infatti non solo perderete metà dei punti esperienza accumulati (come accade in ogni soulslike che si rispetti), ma anche il vostro morale tornerà a zero. Inoltre il nemico che vi ha sconfitto otterrà anche un boost al proprio morale, rendendo così molto più difficile recuperare ciò che avete perso.
Fortunatamente esistono dei modi per limitare la perdita di morale, primo fra tutti la ricerca delle bandiere. In ogni livello infatti sono presenti tantissime bandiere da battaglia, dei checkpoint che, proprio come i classici falò di Dark Souls, vi permetteranno di curarvi, riportare in vita i nemici ed accedere a diverse funzioni. Interagendo con questi stendardi per la prima volta però aumenterete anche il vostro livello di tempra per tutta la durata del livello. La tempra semplicemente indica il valore minimo di morale del vostro personaggio, riducendo così sensibilmente gli svantaggi derivati dalla morte.
La meccanica del morale è davvero molto interessante dato che, non solo spinge i giocatori ad affrontare ogni singolo combattimento, ma valorizza anche il level design di Wo Long. Per poter affrontare i boss ad armi pari sarà infatti fondamentale trovare tante bandiere e questo spinge i giocatori ad esplorare a fondo tutti i livelli. Livelli che inoltre in questo titolo vantano una cura maggiore rispetto a quelli dei precedenti giochi del Team Ninja. Grazie all’aggiunta del salto infatti gli sviluppatori sono stati in grado di creare dei livelli che puntano molto sulla verticalità e che offrono ai giocatori la possibilità di utilizzare un approccio furtivo per eliminare i nemici.
Caos di valori – Recensione Wo Long: Fallen Dynasty
In Wo Long, così come in tanti altri soulslike, potrete spendere i vostri punti esperienza (chiamati forza vitale) per salire di livello. Ogni volta che salite di livello potrete aumentare di uno il valore di una delle cinque caratteristiche principali del gioco. Queste caratteristiche sono rappresentate dalle cinque virtù cinesi e andranno ad influenzare diversi parametri come i punti vita, il peso massimo dell’equipaggiamento, i danni inflitti dalle armi e così via. Aumentare di livello sarà quindi fondamentale per migliorare il vostro personaggio, ma da solo non basterà ad affrontare le sfide più impegnative. Per essere davvero efficaci in combattimento infatti è fondamentale utilizzare anche i giusti equipaggiamenti.
Così come accadeva in Nioh, anche qui le armi e le armature sparse per i livelli sono ottenibili in diverse rarità . Le statistiche base come attacco per le armi e difesa per le armature saranno sempre uguali, ma con rarità più alte è possibile ottenere diversi effetti passivi aggiuntivi. Questi bonus saranno fondamentali per creare una buona build da end game, ma purtroppo per molti giocatori sarà davvero difficile riuscire a tenere conto di ognuno di essi.
I bonus infatti non sono solo tantissimi ma spesso i loro effetti sono anche spiegati in maniera estremamente vaga. Inoltre a causa dell’enorme mole di informazioni presenti a schermo ogni volta che si ha a che fare con degli equipaggiamenti, spesso è facile perdersi la presenza di effetti molto importanti. Questo è un grosso problema che il Team Ninja si porta dietro sin dai tempi del primo Nioh e purtroppo ancora oggi non sono riusciti a risolverlo minimamente.
Qualche singhiozzo tecnico – Recensione Wo Long: Fallen Dynasty
Dal punto di vista tecnico purtroppo Wo Long: Fallen Dynasty non sembra affatto brillare. La qualità dei modelli e le animazioni sono molto buone, ma queste qualità vengono gettate nell’ombra a causa di un comparto grafico molto deludente. Elementi come texture, illuminazione ed effetti sono abbastanza scadenti e non sembrano essere migliorate minimamente rispetto a quelle di Nioh 2, un gioco pubblicato più di tre anni fa.
Inoltre il titolo è molto deludente anche per quanto riguarda le performance. Noi abbiamo provato il gioco su PlayStation 5 e, nonostante avessimo selezionato la modalità che favorisce le performance, ci siamo comunque imbattuti in numerosi cali di frame. Per non parlare poi del grave problema di pop-in in cui ci siamo imbattuti molto spesso in un gran numero di situazioni diverse.Â
Se del lato tecnico Wo Long delude un po’, dal lato artistico invece ci ha lasciato piacevolmente soddisfatti. Tutte le ambientazioni del gioco infatti sono davvero ben curate e sono riuscite a farci immergere facilmente nelle atmosfere tipiche dei racconti fantastici cinesi. Inoltre anche i design dei nemici sono davvero ben realizzati e più di una volta siamo rimasti a bocca aperta nel trovarci dinanzi ad uno spaventoso demone orientale.
Conclusioni
Adesso è arrivato il momento della nostra recensione in cui tiriamo le somme su Wo Long: Fallen Dynasty. Con questo nuovo titolo il Team Ninja si è voluto un po’ allontanare dalla strada dei soulslike per puntare ad un titolo che invece prende tante ispirazioni da Sekiro. A causa della sua eccessiva semplicità il sistema di combattimento base non ci ha convinto appieno ma, nonostante ciò, il gioco risulta comunque estremamente divertente e soddisfacente grazie all’azzeccatissima meccanica di deviazione e riduzione dello spirito che brilla in particolare durante le bossfight.
Inoltre il gioco vanta anche un ottimo level design che, unito all’originale sistema del morale, spinge i giocatori ad esplorare volentieri ogni singolo livello. Purtroppo però il titolo possiede anche diversi difetti, come la pessima narrazione, la caoticità dell’interfaccia e un comparto tecnico non ottimale. Nonostante questi problemi però Wo Long resta comunque un ottimo action RPG che sarà sicuramente in grado di regalare tantissime soddisfazioni a tutti i fan del genere.
Wo Long: Fallen Dynasty è disponibile ora per PC, PS4, PS5, Xbox One e Xbox Series X | S. Se siete interessati a restare aggiornati riguardo tutte le novità sul mondo dei videogiochi e tanto altro ancora, allora continuate a seguirci qui su tuttoteK. Inoltre, in caso vogliate acquistare qualche gioco a un prezzo vantaggioso, vi suggeriamo di dare un’occhiata alle tante offerte presenti su Kinguin.
Punti a favore
- Combat system divertente e soddisfacente
- Interazioni tra incantesimi interessanti
- Ottimo level design
- Il sistema del morale funziona molto bene
- Artisticamente ottimo
Punti a sfavore
- Storia dimenticabile
- Interfaccia troppo caotica
- Diversi problemi tecnici
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