Il catalogo dei picchiaduro annovera centinatia di giochi nella sua storia, ma pochi di questi possono essere considerati delle pietre miliari. Dopo Street Fighter 5, anche Virtua Fighter approda su next gen con Ultimate Showdown e noi oggi vogliamo raccontarvelo nella nostra recensione
Ogni fan dei picchiaduro che abbia mai messo piede in una sala giochi ricorda sicuramente il cabinato di Virtua Fighter. Il picchiaduro di Yu Suzuki al suo tempo portò una vera rivoluzione rispetto ai classici beat ‘em up alla Double Dragon, gettando delle solide basi per l’avvento dell’era delle mazzate su schermo. In poco tempo il genere divenne mainstream e giochi come Tekken e Street Fighter videro (fortunatamente) la luce. Negli anni i capitoli si susseguirono, fino ad un ultimo capitolo su PlayStation 3, poi il nulla più totale. Dopo una lunghissima, Sega ritorna con una remastered di Virtua Fighter 5 chiamata Ultimate Showdown, e oggi vogliamo raccontarvela nella nostra recensione!
Si torna sul ring
Virtua Fighter 5 Ultimate Showdown si presenta come una classica remastered di un titolo di più di 10 anni fa. Le modalità sono quelle dei classici picchiaduro, ma oltre ai classici Arcade, Battle Lounge per gli scontri con amici, Personalizzazione e Allenamento, troviamo l’ormai usuale modalità Classificata Online. Sfogliando le categorie ci rendiamo subito conto di una cosa: questa remastered è principalmente improntata sul multiplayer online, con la volontà di creare un buon picchiaduro competitivo. Mentre i contenuti single player risultano scarni (manca un vero e proprio story mode), il loop automatico dei giocatori online e la completa modalità di allenamento offerta dal gioco, testimoniano quanto effettivamente Sega stia puntando sul multiplayer competitivo. Come da tradizione, Virtua Fighter è probabilmente il picchiaduro tridimensionale più tecnico di sempre, ed effettivamente da questo punto di vista Ultimate Showdown non delude. La modalità allenamento permette di esplorare ogni minimo dettaglio e prevede un’ottima modalità “bot” per affrontare al meglio gli avversi online (in teoria).
Una via di mezzo – Recensione Virtua Fighter 5 Ultimate Showdown, prepare to round 5!
Rimettendo piede sul ring, ci accorgiamo che lo stampo tradizionale di Virtua Fighter non è stato intaccato. I comandi sono sempre gli stessi e i personaggi (19 in totale) hanno a disposizione le stesse combo che potevamo trovare nel gioco originale. La modalità Allenamento, come già detto, permette di sperimentare ogni combo con un feedback visivo ben pensato così da esplorare le possibilità di tutti i personaggi del roster. Qui troviamo il primo inspiegabile problema del gioco: le animazioni delle mosse dei personaggi. Per qualche strano motivo, la grafica di Virtua Fighter 5 è stata rinnovata e portata a nuovo smalto, ma le animazioni sono rimaste invariate. Questo provoca, oltre ad un orribile feedback grafico, diversi problemi nell’effettuare le combo col tempismo corretto. E sappiamo che, in un picchiaduro così drasticamente tecnico, questa cosa va tutt’altro che bene…
Una via di mezzo, parte 2 – Recensione Virtua Fighter 5 Ultimate Showdown, prepare to round 5!
Continuando con il comparto grafico, restiamo interdetti da alcune scelte effettuate dagli sviluppatori. Partiamo col precisare che la grafica del gioco è sorretta dal Dragon Engine, motore grafico della serie Yakuza. La resa dei corpi e dei volti è estremamente soddisfacente, così come gli effetti grafici. Oltre a ciò, gli stage risultano ben curati ed illuminati, restituendo un ottimo distacco tra background e azione in primo piano.
Al contrario, come già detto, le animazioni risultano troppo vecchie e legnose per poter essere prese sul serio. Oltre a ciò, la user interface è estremamente poco curata. In particolare, le barre di energia risultano di un verde così acceso da risultare quasi fastidiose alla vista. Non comprendiamo bene i motivi dietro la scelta di lasciare una cosa così importante a se stessa, ma proviamo ad immergerci nella frenesia del combattimento per non compromettere troppo il giudizio finale. Concludendo quindi l’analisi sul comparto grafico, possiamo definire Ultimate Showdown come un’opera di svecchiamento lasciato a metà. Non proprio bene insomma, ma il peggio deve ancora arrivare…
Dalla padella alla brace – Recensione Virtua Fighter 5 Ultimate Showdown, prepare to round 5!
Data la forte impronta online di questa remastered, eravamo curiosissimi di provare a sfidare qualcuno dal resto del mondo. Dopo una serie di avversari, però, ci ritroviamo a fare i conti con una delle esperienze più frustranti mai vissute in un gioco online. Purtroppo, il netcode di Virtua Fighter 5 Ultimate Showdown non funziona per nulla, portando gli utenti a riscontrare un input lag indecente, con i colpi che arrivano anche dopo 1 secondo. In un contesto storico in cui il rollback è ormai diventato uno standard, e anche 1ms di ritardo può fare la differenza, questo problema è assolutamente ingiustificabile. Oltre a ciò, le tacche che dovrebbero segnalare la qualità della connessione non funzionano (o comunque non come dovrebbero) e ciò ci ha portato in più riprese a non avere idea se si sta affrontando un giocatore con una connessione stabile oppure no. Sfidare i giocatori più lontani appare quasi impossibile, e nel caso di connessioni “italiane”, Virtua Fighter non se la cava molto meglio.
L’unica alternativa per provare ad avere un’esperienza discreta è quella di giocare con gli amici, giusto? Sbagliato invece, dato che (ancora, per qualche assurdo motivo) non è possibile invitare direttamente gli amici nella propria room privata. Di conseguenza bisognerà creare una stanza con password e costringere gli amici a cercarla nella lista delle rooms. Davvero imbarazzante…
Tiriamo le somme
Dovendo tirare le somme su Virtua Fighter 5 Ultimate Showdown, ci troviamo in grosse difficoltà nel giustificarlo. Il gioco, sulla carta, è probabilmente il picchiaduro tecnico più bello e competitivo mai uscito sul mercato. Nei fatti però, questa remastered, risulta cosi tarlata da risultare una versione pallida e scadente del gioco di cui avevamo goduto su PlayStation 3. Analizzando il gioco ci troviamo davant ad un picchiaduro intenzionalmente scarno nella componente single player, ma assolutamente ingiocabile in quella multiplayer, che dovrebbe rappresentare il punto di forza del gioco. Di conseguenza, tutto ciò che c’è di buono in questo titolo viene raso al suolo da grosse problematiche di base.
Alla luce di ciò, non ci sentiamo di consigliarvi (almeno per ora) Virtua Fighter 5, nonostante sia tra i giochi gratis del PS Plus. Speriamo in un fix nel prossimo futuro di tutto ciò che non va, ma nel frattempo vi consigliamo di virare su qualcos’altro. Come già detto, Virtua Fighter 5 Ultimate Showdown è disponibile gratuitamente con il PS Plus tra i giochi mensili, e sulle altre piattaforme a pagamento. Come sempre vi salutiamo e vi invitiamo a restare connessi su tuttoteK per ulteriori recensioni, news, aggiornamenti e tanto altro ancora dal mondo dei videogiochi. Inoltre, vi ricordiamo di consultare il catalogo di Instant Gaming per giochi sempre scontati. Ciao!
Punti a favore
- Buon update grafico di personaggi e ambientazioni
- A differenza di anni ancora il miglior picchiaduro tecnico
Punti a sfavore
- Esperienza single player scarna
- Modalità online assolutamente ingiocabile
- Animazioni vecchie e legnose
- HUD un po' troppo fastidiosa
- Impossibilità di invitare gli amici in stanze private
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