Victoria 3, il gestionale di Paradox Interactive, è arrivato sui nostri PC e in questa recensione andremo ad analizzarlo e scoprirlo
Sono ormai passati ben dodici anni dall’uscita dell’ultimo capitolo di Victoria. I tanti appassionati del genere aspettavano con ansia il nuovo titolo della software house svedese che è finalmente arrivato qualche giorno fa. Ma come si sarà comportato questo nuovo capitolo sui nostri PC? Per scoprirlo non ci resta che iniziare questa recensione e andare a sviscerare, per quanto possibile, Victoria 3.
Un titolo veramente ambizioso
Ambientato nel drammatico secolo che va dal 1836 al 1936, ci ritroveremo a rivestire il ruolo di “spirito guida” di un intero popolo. Il nostro obiettivo sarà quello di erigere la nostra nazione come pilastro fondante di un nuovo mondo, ma la strada è veramente lunga e molto complessa. Non importa se siete giocatori incalliti di gestionali da una vita, Victoria 3 saprà comunque mettere a dura prova le vostre abilità in un modo più unico che raro.
Il titolo, infatti, si propone come un capolavoro veramente ambizioso, non tanto per le dimensioni e gli aspetti tecnici, quanto per il gameplay in sé. Cercare di accontentare tutte le classi sociali, e di conseguenza tutti gli abitanti, della nostra nazione sarà veramente arduo e non mancheranno momenti di tensione dovuti a una decisione sbagliata o presa troppo alla leggera. Non potremo quindi permetterci il lusso di “giocare tanto per”, neanche nella modalità sandbox che dovrebbe lasciare ampia libertà di manovra.
Già dal primo avvio del tutorial possiamo capire il potenziale di questo videogioco. Compiere i primi passi in questo ambito non sarà troppo complicato e tutto ci verrà spiegato fin nei minimi particolari. Tuttavia, proprio questa spiegazione passo per passo, oltre a darci una leggera infarinatura del gameplay, ci fa comprendere quanto articolato sia lo stesso. Prenderci quindi il giusto tempo durante i primi avvii non è poi una scelta da escludere.
Un gameplay lento sotto alcuni aspetti – Recensione Victoria 3
Ogni aspetto del gestionale è curato fin nel minimo dettaglio. Studiare ogni singola mossa è fondamentale per progredire poiché gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo. Potenziare una struttura non sempre è un beneficio. Se da una parte è vero che, ad esempio, un’industria più grande produce ed elargisce più posti di lavoro, dall’altra, la mancata esportazione di merci può causare un rallentamento della stessa.
Tuttavia, proprio sotto questo aspetto troviamo la prima nota negativa. Se inizialmente non ci si presta molto peso, via via che si gioca e si acquisiscono importanti nozioni, sapendo quindi cosa implementare e cosa no, sorge uno dei più grandi problemi. La coda della costruzione, infatti, è relativa all’intera nazione e non alla singola provincia. Scordiamoci quindi una gestione alla Civilization o alla Humankind, giusto per intenderci.
Sebbene questa scelta possa rivelarsi ottima durante le prime fasi del gioco, è solo quando avremo preso la mano che tutto ci sembrerà molto più lento del dovuto. Immaginate già di sapere dove investire ogni risorsa che potete produrre. Arrivare prima della concorrenza sarebbe ideale, ma spesso non sarà possibile in quanto dovremo attendere il completamento di un altro edificio in un’altra regione prima di poter procedere.
Capire è importante – Recensione Victoria 3
Contrariamente ad altri gestionali che sono più “user friendly”, permetteteci di usare questo termine, il titolo di Paradox Interactive ha bisogno di “essere studiato“. All’interno, infatti, ci sono talmente tante meccaniche che ne sconsigliamo l’acquisto a chi cerca un titolo leggero per passare il tempo. Sia chiaro, ogni gestionale ha bisogno del suo tempo per essere capito fino in fondo e scoprirne tutti i segreti. Tuttavia, se gli altri richiedono un paio d’ore per assimilare le meccaniche, Victoria 3 potrebbe richiedere anche giorni.
Oltre alla vastità del gioco, uno dei fattori che potrebbe frenarne la comprensione è l’assenza della lingua italiana. Sebbene questo non sia un problema per chi è in grado di comprendere a pieno la lingua inglese, per i meno esperti potrebbe essere un ostacolo in più. All’interno sono presenti tantissimi termini tecnici che non sono proprio familiari ai molti e questo comporta un notevole rallentamento dovuto alla traduzione delle varie didascalie presenti a schermo.
Ovviamente, se già è difficile comprendere un gioco simile in ogni dettaglio essendo esperti del genere, non osiamo immaginare se sono presenti anche dei problemi riguardanti la lingua. Può diventare veramente tedioso e frustrante, soprattutto all’inizio quando il carico di nozioni da apprendere è veramente elevato.
La guerra non è fondamentale, ma in certi casi aiuta – Recensione Victoria 3
Uno degli aspetti che può risultare meno curato rispetto agli altri è sicuramente quello della guerra. Questa particolare meccanica non ci ha fatto entusiasmare come le altre, sebbene comunque non sia proprio da scartare. Conquistare un territorio avversario per accrescere le nostre la nostra nazione, non solo fisicamente, ma anche produttivamente, è sicuramente una buona mossa e in alcuni casi saremo costretti ad usare la forza.
Ovviamente gli sviluppatori hanno improntato il gioco di più su commercio e diplomazia. Non sarà di certo impossibile appropriarsi di una regione in questo modo. Convincere gli avversari a cedere un pezzo di terreno senza far scoppiare guerre sanguinose è sicuramente un toccasana e vi farà sentire onnipotenti, ma in caso di estrema necessità dovremo ricorrere all’uso della forza. Cosa succede quindi? Beh, visivamente nulla. Le battaglie saranno combattute in maniera automatica per certi aspetti.
D’altro canto però potremo richiedere l’aiuto di altri eserciti per implementare la nostra forza d’attacco o magari fornire supporto navale se si sta lanciando un attacco anfibio. Il punto cruciale però arriva quando si deve trattare la pace. I trattati non saranno semplici e in campo entrerà un parametro molto importante: il supporto alla guerra. Questo varierà in base alle conquiste effettuate, al numero di soldati persi e a quello dei feriti. Maggiore sarà il supporto, più alte saranno le probabilità di spingere i trattati di pace a nostro favore.
Una gestione perfetta nel comparto tecnico – Recensione Victoria 3
Per quanto riguarda il comparto tecnico non possiamo di certo esimerci da fare i complimenti ai ragazzi di Paradox Interactive. Durante tutta la nostra esperienza, avvenuta su una macchina che superasse ampiamente i requisiti consigliati dagli sviluppatori, non abbiamo riscontrato il ben che minimo problema di stabilità . Graficamente parlando, il gioco risulta essere molto gradevole, con una mappa interattiva ben gestita e che garantisce livelli di zoom impareggiabili, sia in avvicinamento che in allontanamento.Â
Anche la gestione dell’HUD a schermo è ben realizzata. Le notifiche e i menù sono ben organizzati e non intasano la visuale, né tanto meno vi sono sovrapposizioni che potrebbero creare qualche problema durante l’esperienza. Anche il lato audio è ben gestito, con una colonna sonora degna di questo titolo e che ci accompagnerà in maniera impeccabile durante tutte le nostre partite. Ci è risultata buona anche l’organizzazion degli input (tastiera e mouse). Molto apprezzata e di facile intuizione è risultata la scelta dei comandi rapidi per l’apertura dei menù rapidi.
Conclusioni
Siamo ormai giunti alla fine di questa recensione di Victoria 3 ed è quindi arrivato il momento di tirare un po’ le somme. Il titolo, molto atteso dagli appassionati del genere, di sicuro non lascerà nessuno deluso. Victoria 3 si presenta infatti come il più grande gestionale mai visto fino ad oggi. All’interno vi sono moltissime meccaniche che influenzeranno ogni singola scelta del giocatore, da quelle più importanti a quelle banali e quasi scontate.
Non importa quante ore abbiate passato su questo genere di giochi, capire il gameplay sotto ogni aspetto non sarà semplicissimo. Questo non tanto per la loro complessità , quanto per la vastità dello stesso, soprattutto per le meccaniche meno utilizzate, come ad esempio la guerra. Quest’utlima inoltre ci è sembrata anche quella meno curata sotto questo aspetto, almeno rispetto alle altre. Nonostante ciò, il titolo comunque risulta ben godibile, almeno se si ha una buona dimestichezza della lingua inglese. Non è infatti presente la localizzazione italiana.
Per il resto il gioco è risultato ben gestito, con un comparto tecnico di tutto rispetto, in grado di far vivere un’esperienza serena ai tantissimi videogiocatori. Vi ricordiamo che il titolo è disponibile al prezzo consigliato di 49,99 €, nella versione base, solo su PC. Se invece volete acquistare questo titolo con un leggero sconto, vi consigliamo di dare uno sguardo alle pagine di Instant Gaming. Per questa recensione di Victoria 3 è ormai tutto. Per non perdervi ulteriori news e recensioni relative all’universo videoludico, continuate a seguire le pagine di tuttoteK!
- La Day One Edition include un mediabook con copertina anticata
Punti a favore
- Comparto tecnico
- Vastità del gameplay
- Imprevisti ben gestiti
Punti a sfavore
- Assenza della lingua italiana
- Gestione costruzioni nazionale e non regionale
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