In questa recensione andremo a scoprire Two Point Campus, il videogioco che vi permetterà di costruire l’università dei vostri sogni
Godersi le vacanze estive, per ritornare sui banchi universitari. È probabilmente questo quello che hanno pensato gli sviluppatori di Two Point Studios, quando hanno deciso di lanciare il loro nuovo titolo in agosto. Ma come si sarà comportato il videogioco sulla nostra Nintendo Switch? Riuscirà a laurearsi con un bel 110 e lode o dovrà aspettare ancora di passare quell’ultimo fatidico esame? Non ci resta che iniziare questa recensione e scoprire quali corsi di laurea sono pronti ad aprirci le porte su Two Point Campus.
Il corso dei vostri sogni
Passare dai reparti ospedalieri di Two Point Hospital ai banchi universitari di Two Point Campus è sicuramente un bel salto da compiere. Gli amanti di The Good Doctor o di Chicago Med sicuramente rimarranno un po’ delusi, ma solo inizialmente. Il gioco infatti mostra una solida base, già consolidata da Two Point Hospital, e la riadatta al mondo universitario. Inoltre gli sviluppatori sono riusciti anche a sistemare alcune piccole imperfezioni che presentava il precedente capitolo, regalandoci un videogioco veramente valido e con il quale è possibile passare intere ore senza mai stancarsi.
Facciamo adesso un passo indietro e andiamo con ordine. Two Point Campus prevede due modalità di gioco: la modalità carriera e quella sandbox. Nella prima visiteremo i dodici campus universitari della regione dove dovremo completare degli obiettivi per conquistare le tanto ambite stelle e sbloccare quelli successivi. La seconda ovviamente vi permetterà di creare il vostro campus dei sogni, senza particolari obiettivi e con i corsi che più vi aggradano.
Proprio questi ultimi permetteranno di vivere delle esperienze del tutto particolari grazie alla loro differenziazione. Vi sono infatti ben diciassette corsi di laurea, ognuno caratterizzato, come c’era da aspettarsi, da aule pensate appositamente per le materie trattate. Tuttavia queste non saranno le uniche differenze. Se in Two Point Hospital ogni ospedale era molto simile al precedente, fatta eccezione per la planimetria e l’ambientazione esterna, qui ogni campus è ben distinto, con caratteristiche del tutto differenti l’una dall’altra.
Diversità e cura al dettaglio – Recensione Two Point Campus
Come detto nel paragrafo precedente di questa recensione di Two Point Campus, i corsi e le singole università sono ben differenti le une dagli altri. Tuttavia tale differenza non si limita solo all’esterno della struttura. Contrariamente a Two Point Hospital dove le stanze erano molto simili le une alle altre nonostante il cambio di ospedale, qui ogni campus ha un suo corso principale, in grado di dare varietà all’interno delle stanze caratteristiche.
Tutta questa diversità si trasmette non solo al campus come struttura, ma anche agli alunni e agli insegnanti. Possiamo notare una cura maggiore nei dettagli di questi piccoli omini, che ci accompagneranno nella nostra avventura, e nei loro bisogni. Ogni alunno infatti sarà caratterizzato da esigenze particolari che vanno dall’intrattenimento all’igiene personale, passando dalle cure fisiche e psicologiche.
Tutti questi piccoli dettagli riescono a creare un gameplay veramente dinamico, soprattutto nelle fasi finali della campagna. Se gestire i primi campus non sarà così impegnativo, via via che progrediremo nel gioco mantenere un livello accettabile di tutti i bisogni sarà una bella sfida. Anche la gestione generale ha subito un lieve miglioramento rispetto a Two Point Hospital. Ciò permetterà un cambio continuo fra il personale assunto in modo che nessun posto rimanga vacante mentre un membro dello staff si riposa; anche l’aggiornamento delle strutture si svolgerà in maniera consona agli orari studenteschi, permettendo di usufruire di quest’ultima durante le ore di lezione.
Un comparto tecnico altalenante su Switch – Recensione Two Point Campus
Graficamente parlando, il gioco è ben realizzato. Sia i modelli dei vari personaggi che quelli delle strutture e degli oggetti sono stati creati in maniera impeccabile, con il solito stile che ha contraddistinto anche il precedente titolo. Le ambientazioni rispecchiano in pieno il tipico stile selezionato per ogni campus. Basti pensare ad esempio al clima cupo di Griffondoore, una scuola di magia attanagliata da una maledizione lanciata dal nostro avversario di turno che farà di tutto per metterci i bastoni tra le ruote.
Anche la gestione dei menù risulta ben gestita e usufruibile facilmente grazie alla suddivisione adottata dagli sviluppatori. Ognuno sarà raggiungibile facilmente tramite gli appositi comandi rapidi. Tuttavia, proprio sotto questo punto di vista abbiamo riscontrato alcuni piccoli problemi. Selezionando gli studenti e switchando dalla sezione che permette di impartire ordini diretti a quella della selezione dello studente, ogni tanto il cambio non funzionava a dovere. Inoltre l’HUD può risultare leggermente piccolo, giocando nella modalità portatile su Nintendo Switch, soprattutto quando ci sono i sottotitoli.
A questi piccoli inconvenienti si sono aggiunti poi dei piccoli mini freeze, soprattutto durante lo spostamento della visuale, dovuti probabilmente al carico eccessivo e alle limitazioni di una console non propriamente performante. Nonostante tutto però, l’esperienza generale è stata piuttosto buona. Molto è dovuto anche ad un’IA migliorata in generale che permette di avere una fluidità di gameplay migliore.
È ora degli esami
Siamo arrivati alla fine di questa recensione di Two Point Campus ed è giunto di tirare un po’ le somme e sapere se questo titolo si può laureare o meno. Il lavoro svolto dagli sviluppatori di Two Point Studios ha sicuramente dato i suoi frutti. Dodici campus e diciassette corsi di laurea sicuramente permettono di avere un’esperienza sempre diversa, soprattutto nella modalità libera. Giocare liberamente infatti è una manna dal cielo, soprattutto se vogliamo staccare un po’ la mente dalla campagna che richiederà una gestione sempre più accurata del nostro campus.
Un’IA migliorata permetterà di vivere un’esperienza più serena, garantendo una fluidità maggiore rispetto a Two Point Hospital. Nonostante questi miglioramenti però, vi sono alcuni piccoli bug e freeze che è giusto segnalare e che riguardano principalmente la sottosezione del menù relativa al singolo studente. Insomma, un grande passo avanti che migliora ancora di più quello che era il buon lavoro fatto in precedenza con Two Point Hospital, sebbene con qualche imperfezione su Nintendo Switch.
Vi ricordiamo che Two Point Campus è disponibile per Nintendo Switch, PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X/S al prezzo consigliato di 39,99 €. Se cercate la versione PC in leggero sconto, vi consigliamo di consultare la pagina di Instant Gaming dedicata. Per non perdervi future news e videogiochi riguardanti l’universo videoludico, continuate a seguire le pagine di tuttoteK!
- Gestisci un mondo di gioco divertente e in evoluzione: Un coinvolgente simulatore gestionale dai creatori di Two Point Hospital.
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Punti a favore
- Personalizzazione dei campus
- Varietà dei corsi
- IA migliorata
- Profondità della carriera
- Modalità libera
- Buona difficoltà
Punti a sfavore
- Piccoli bug e freeze
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