In questa nostra recensione vogliamo riprendere in mano una serie che pochi di voi conosceranno, ma che ha fatto la storia a modo suo e nei suoi tempi: parliamo di Turrican Flashback
Ci sono titoli del passato che molti di noi non hanno nemmeno mai toccato, ma che conoscono anche solo per fama. Impossibile che non abbiate sentito parlare di Metroid, Contra, Sonic, Castlevania e simili. Giochi che hanno davvero gettato le basi per lo sviluppo del medium e che sono diventati immortali, come simbolo di una generazione. Magari nel corso del tempo si sono persi per strada, non hanno mai ricevuto ulteriori capitoli o hanno completamente deviato dalla rotta originaria. Gli appassionati di una certa età, però, ricordano molto bene quei periodi. Fra cabinati, gettoni e molti pochi pixel da guardare, la storia del videogioco è nata così.
Uno dei titoli che è andato perso per strada è Turrican, nato nel 1990 dalle mani di una singola persona, Manfred Frenz. Sicuramente molti di voi non ne avranno mai sentito parlare e a ragione, considerando che la serie che ne è scaturita è defunta ufficiosamente nel 1994 con il capitolo su Super Nintendo. Poi col passare del tempo vari rumor volevano un ritorno in grande spolvero della serie, con Factor 5 che nel 2017 aveva acquistato i diritti della serie. E proprio dalle mani dell’azienda che giunge la collection dei primi quattro capitoli di Turrican, riportati su Nintendo Switch con tutta la strafottenza e la tamarraggine tipica della serie. Benvenuti nella recensione di Turrican Flashback.
https://www.youtube.com/watch?v=lgas1xkk05M
Turrican!
Turrican Flashback è una collection di remastered che contiene Turrican, Turrican II: The Final Fight, Mega Turrican e Super Turrican. Manca, a completare il giro, Super Turrican 2 e la versione Director’s Cut, probabilmente tenuti da parte per tirare fuori una seconda compilation. Come abbiamo già detto in apertura, Turrican nasce nel 1990 e narra le vicende di un guerriero cyborg dotato di una buona quantità di armi supertecnologiche a sua disposizione utilizzabili per distruggere macchine ed alieni ostili.
Nel corso dei vari e piuttosto grandi livelli, il nostro cyborg potrà raccogliere una buona varietà di potenziamenti e abilità, oltre che gli ovvi “punti” da portare fino alla fine dello stage. Differentemente da quel che accadeva in Contra, però, i livelli di Turrican possono (e devono) essere esplorati. Il protagonista potrà muoversi sia verso destra sia verso sinistra, potrà saltare ed abbassarsi e, inoltre, anche rotolare come faceva Samus in Metroid. I livelli, come dicevamo, sono piuttosto vasti e Turrican premia enormemente i giocatori che utilizzano più tempo (e vite, bisogna ammetterlo) per esplorare appieno i vari stage ed è questo uno dei fattori che, ai tempi, fece avvicinare un gran numero di curiosi alla serie.
Un salto in avanti nel 2021 – Recensione Turrican Flashback
Se, però, il primo capitolo è sicuramente quello invecchiato peggio sia in meccaniche (dannato salto calibrato al pixel), sia per quel che riguarda la legnosità dei controlli (dannatissimo salto), il balzo di qualità in avanti fatto con Turrican II è indubbio ancora oggi. La vastità di potenziamenti e la limatura di alcune finezze tecniche lo rendono godibile anche nel 2021, quando quel tipo di meccaniche sanno decisamente di old-school. Aggiungiamoci anche una maggiore varietà nell’estetica dei nemici, specialmente per quel che riguarda i mastodontici boss, e capirete perché ai tempi Turrican II fu accolto con furore dagli appassionati del genere.
Si passa poi a Turrican III, o per meglio dire Mega Turrican, originariamente uscito nell’ormai eternamente lontano 1993 su Mega Drive. Questo capitolo di Turrican è un po’ diverso dagli altri della serie, anche dal suo “sequel”, in quanto maggiormente lineare e meno “esplorativo”. Questa libertà che è stata tolta al giocatore è stata sostituita, però, da una grandissima quantità di nuovi effetti speciali a schermo, grazie anche alla capacità computazionale del Mega Drive dei tempi. Ci permettiamo di dire che forse, essendo più lineare e meno dispersivo, Mega Turrican è il capitolo che più potrebbe avvicinare i neofiti della serie ormai quasi 30 anni dopo.
Aggiunte? – Recensione Turrican Flashback
Super Turrican conclude il giro della compilation di Turrican Flashback. Il capitolo uscito sempre nel 1993 per SNES. Un ibrido fra tutti i precedenti capitoli, con un approccio sicuramente più lineare rispetto a Turrican II, ma maggiormente vasto se paragonato al titolo per Mega Drive. La quantità di azione e di nemici a schermo rende il proseguire sicuramente difficile, ma alquanto soddisfacente quando si prende mano e quando si inizia a leggere con più facilità il pattern di attacco dei nemici. Preparatevi comunque a morire più e più volte.
Le più che piccole aggiunte che ININ Games ha inserito nella compilation di Turrican Flashback possono essere riassunte in due punti: cheat codes e rewind. I “trucchi” originali dei titoli sono stati reinseriti tutti quanti in queste versioni remastered, un po’ per quel sapore di nostalgia che male non fa, un po’ per tutti coloro che vogliono semplicemente avanzare senza stare a spendere ore ed ore, vite e vite per proseguire di quei tre passi in croce. Per aiutare i novizi, inoltre, è stato inserito il tasto di “rewind”. Tramite la semplice pressione di un grilletto, infatti, il nostro cyborg potrà fare qualche passo indietro per evitare qualche colpo o una caduta.
… Quali aggiunte? – Recensione Turrican Flashback
Il problema principale di questa compilation, però, è proprio la mancanza di aggiunte. Sicuramente non ci aspettavamo grandi cambiamenti su titoli così “vetusti”, questo è certo, ma la mancanza di alcun tipo di aggiunta a livello di storia e curiosità quando ha partecipato alla compilation anche l’autore originale è quanto mai scoraggiante. Inoltre, mancano anche i due titoli a cui abbiamo accennato prima, la Director’s Cut e Super Turrican II, e il prezzo di ben 30€ ci sembra veramente più che eccessivo.
Non basta aggiungere una grande quantità di wallpaper e filtri per personalizzare le nostre partite nei vari capitoli di Turrican. È innegabile che per quel prezzo questa collection sarebbe dovuto essere molto di più, se non altro per strizzare l’occhio ai fan della serie e agli appassionati di retrogaming. Anche perché, al di fuori di ogni velo di nostalgia, è ovvio che un prodotto come Turrican Flashback sia esattamente dedicato a questo genere di pubblico.
Concludendo
Per terminare questa recensione, a chi consigliamo una compilation come quella di Turrican Flashback? Ci piacerebbe dire che i quattro titoli siano ancora oggi adatti ad ogni videogiocatore, ma non è così. Turrican è decisamente invecchiato e in alcuni casi, come quello del primo capitolo, lo ha fatto anche male. Fra comandi legnosi, un salto calibrato al pixel e una difficoltà generale settata decisamente verso l’alto e il trial and error, non tutti i videogiocatori di oggi si divertiranno. Consigliamo quindi Turrican Flashback a tutti coloro che hanno soldi da spendere e che hanno amato la serie ai tempi, magari per riviverla spolverata e coi trucchi su Nintendo Switch. Per il resto: aspettate i saldi, se proprio dovete.
Punti a favore
- Tutta l'azione e la frenesia di Turrican
- Dedicato agli appassionati di retrogaming
Punti a sfavore
- Prezzo decisamente troppo eccessivo
- Nessun aggiunta degna di nota
- Alcuni capitoli invecchiati decisamente male
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