The Medium è ormai alle porte, noi di tuttoteK Abbiamo avuto l’occasione di provarlo in anteprima, e questa è la nostra recensione
The Medium è l’ultimo e ambizioso progetto di Bloober Team, studio polacco con sede a Cracovia. Lo sviluppo del gioco, originariamente pensato per PlayStation 3, Xbox 360 e Wii, era stato interrotto per (evidenti) limiti tecnici nella gestione della dualità, caratteristica del titolo. Con l’avvento della nuova generazione di console, il progetto è stato ultimato convertendolo in esclusiva Microsoft. Scopriamo insieme The Medium in questa nuova recensione!
Comincia tutto con una ragazza morta
Come già detto, The Medium è l’ultima fatica di Bloober Team. Nonostante il suo travagliato sviluppo, il gioco è finalmente disponibile come esclusiva Microsoft di ultima generazione. Il gioco, che inizia precisamente con la citazione che abbiamo inserito nel titolo, parla delle disavventure di Marianne. Marianne è dotata di un particolare dono: grazie ai suoi poteri sensitivi, è capace di entrare in una realtà parallela chiamato “limbo”.
Nel cosiddetto limbo Marianne riesce a interagire con i morti, ed è proprio attorno a questa dinamica che ruota The Medium. Per l’intera durata della nostra avventura, verremo guidati dai defunti verso la verità attraverso un mondo fatto di dolore, pentimento e risentimento. Emozioni capaci di prendere forma in una creatura chiamata “La Fauce”, unico antagonista del gioco sempre alla ricerca di anime da consumare.
In bilico tra due realtà – Recensione The Medium
Iniziamo col precisare che The Medium ruota quasi esclusivamente su un perno chiave: quello della dualità tra mondo reale e realtà parallela. La meccanica chiave su cui si basa l’intero gameplay, è la gestione in parallelo dei due mondi di gioco. Nei panni di Marianne, infatti, dovremo destreggiarci in contemporanea tra il mondo reale e quello che solo lei riesce a percepire grazie alle sue doti. Il mondo reale, ambientato in una Polonia post-comunista, presenta la fredda ma dettagliata ambientazione tipica delle città nordeuropee. La realtà parallela, invece, è una sorta di limbo spettrale caratterizzato da colori seppia e clichè tipici della cultura pop horror come pareti rivestite di pelle umana e teschi disseminati qua e là.
Dal momento che il mondo parallelo è uno specchio esatto del mondo reale, la meccanica principale del gioco consiste nel destreggiarsi tra enigmi e puzzle da risolvere interagendo con l’ambiente a cavallo tra le due realtà. All’occorrenza, trovandosi bloccati nel mondo reale, è possibile abbandonare temporaneamente il proprio corpo per avventurarsi esclusivamente nel limbo alla ricerca di una soluzione. Questo, “in a nutshell”, è il quadro dell’ esiguo gameplay di The Medium. Ma tranquilli, ci ritorneremo
Buon gusto, ma nessun miracolo – Recensione The Medium
Artisticamente, The Medium non ha nulla da invidiare a enormi titoli tripla A, senza però farci urlare al miracolo. Fin dai primi minuti di gioco, è palese che i ragazzi di Bloober Team siano dei fan di Zdzisław Beksiński, artista polacco surrealista. Il limbo è chiaramente ispirato ai suoi quadri, portando il giocatore a immergersi costantemente nel mondo triste e angosciante rappresentato dal pittore.
Inoltre le calde tinte seppia del limbo, in contrapposizione alle fredde tinte tipiche della asettica architettura polacca socialista, creano un ottimo contrasto. Contrasto che, nonostante demarchi bene il confine tra i due mondi, risulta giusto e omogeneo. Ad incorniciare il tutto, una bellissima colonna sonora composta dal famoso Akira Yamaoka, storico compositore della serie Silent Hill.
Nonostante la direzione artistica sia di tutto rispetto, oltre che ben accompagnata da un buon comparto tecnico, la legnosa gestione della telecamera mette dei fastidiosi paletti dove non dovrebbero esserci. Spesso avere una buona panoramica di ciò che ci circonda risulta difficile, e risolvere i puzzle diventa più noioso di quanto sarebbe altrimenti.
Un grosso tasto dolente – Recensione The Medium
Nonostante artisticamente degno di nota e buono tecnicamente, The Medium non è oro. Dopo diverse ore di gioco la dinamica della doppia ambientazione, infatti, si mostra un’arma a doppio taglio. Se da un lato ci troviamo davanti un’idea fresca e ben sviluppata, dall’altro ci troviamo davanti agli evidenti limiti di gameplay legati alla gestione dei due mondi. Limiti che, alla fine delle 10 ore di gioco (approssimativamente), riducono The Medium ad un susseguirsi di puzzle all’insegna dell’esplorazione del mondo di gioco, con pochi intermezzi stealth blandi e inconsistenti. Se sulla carta l’idea era apprezzabile, alla fine l’esecuzione si dimostra piatta e poco entusiasmante.
Situazione peggiorata da una gestione degli enigmi decisamente troppo semplice. I puzzle, per tutta la durata del gioco risultano così elementari e poco ragionati che a stento sfidano le capacità logiche del giocatore. Le sezioni stealth che coinvolgono “La Fauce” non migliorano la situazione: non potendo combattere il nemico, la nostra sola possibilità consisterà nel muoverci in silenzio per evitare che ci catturi. Anche qui il grado di sfida è davvero basso, e alla fine il gioco si riduce nella sua interezza ad un banale “esplora, puzzle, cutscene”.
Il verdetto
Tirando le somme, al netto di quanto analizzato in questa recensione, possiamo definire The Medium un po’ come l’ombra di se stesso. Sicuramente lo sviluppo del gioco è stato compromesso dai limiti tecnici e dal cambio di rotta in esclusiva Microsoft, ma questo non può (e non dovrebbe) compromettere il risultato finale di un gioco con delle premesse così buone. Volendo analizzare la dinamica della doppia ambientazione sotto una luce diversa, ci si rende conto di quanto questa idea, apparentemente brillante e innovativa, abbia messo “i bastoni tra le ruote” ad un team così impegnato nella gestione dei due mondi, da dimenticarsi quasi completamente del gameplay.
Il risultato è un gioco artisticamente notevole, tecnicamente stabile e godibile, ma che in 10 ore di gioco risulta piatto, inconsistente e leggermente banale. Il fatto che The Medium sia disponibile sul Game Pass, infine, risulta quasi una giustificazione ad un prodotto che tanto aveva promesso, ma non molto ha mantenuto. The Medium è disponibile dal 28 Gennaio 2021 per Xbox Serie X ed S e Microsoft Windows, incluso nel catalogo del Game Pass.
Come sempre, prima di chiudere la linea, vi salutiamo e vi invitiamo a restare connessi su tuttoteK per ulteriori news, guide, recensioni e tanto altro dal mondo dei videogiochi. Ciao!
Punti a favore
- Gestione della doppia ambientazione
- Ottimo comparto artistico
- Disponibile sul Game Pass
Punti a sfavore
- Telecamera legnosa e proibitiva
- Gameplay inconsistente e monotono
- Sezioni stealth piatte
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