Oggi, con questa recensione, ci avventuriamo in un non ben identificato pianeta alieno, cercando tramite la nostra protagonista Rani di ripulirlo delle sue impurità per ripristinare gli scenari naturali: vediamo insieme quindi di analizzare in tutti i dettagli The Gunk, per vedere se fa al caso vostro!
Tutti gli aspetti della nostra vita, anche quelli apparentemente più insignificanti, hanno un determinato sfondo politico. L’idea secondo cui la politica va distinta da elementi come l’arte o l’intrattenimento si dimostra facilmente erronea, con gruppi politici di qualsiasi parte che continuamente si appropriano o respingono varie opere in base al messaggio da esse trasmesse. In questo senso, anche The Gunk, che andremo ad analizzare in questa recensione, presenta un messaggio ben chiaro, anche se traslato in un contesto diverso. Procediamo quindi ad analizzare nel dettaglio ogni aspetto di The Gunk, così da capire se può fare al caso vostro.
Di che cosa si tratta?
In The Gunk vestiremo i panni di Rani, che, insieme alla sua compagna di viaggio Beck e al fidato robot Curt, atterra su un pianeta alieno inesplorato alla ricerca di una fonte di energia. Ben presto, nel corso della propria esplorazione, Rani si renderà conto che il pianeta è inquinato da una sostanza chiamata, appunto, Gunk, e che per riportare la natura al suo massimo splendore sarà necessario aspirare questa sostanza tramite il proprio braccio meccanico.
Ci troviamo quindi davanti a un action-adventure tridimensionale in terza persona (dall’impronta spiccatamente story-driven), cosa nuova per un team di sviluppo che ha dedicato la maggior parte dei propri lavori finora a una serie bidimensionale come SteamWorld. Nonostante si vedano alcune sbavature tecniche infatti, l’impatto generale è risultato per lo più positivo, come vedremo meglio nel prossimo paragrafo di questa recensione di The Gunk.
Natura incontaminata – Recensione The Gunk
Partiamo subito con il dire le cose più importanti: uno dei punti forti di The Gunk è lo stile grafico. Non stiamo parlando ovviamente di potenza grafica (d’altronde si tratta di uno studio che fino all’altro ieri era indie), ma proprio di impatto visivo ed estetico calato nel proprio contesto. L’alternanza tra le ambientazioni grigie e spoglie delle zone infestate da gunk alla natura rigogliosa piena di svariati tipi di piante dà un senso di meraviglia ancora maggiore allo spettatore, cosa che potete benissimo vedere anche grazie agli screenshot presenti in questo articolo.
Chiaramente non è tutto oro quel che luccica, e, come detto prima, alcune pecche tecniche sono ben visibili. Ciò che, nell’esperienza di chi scrive, ha stonato di più sono state le animazioni dei personaggi durante le cutscene, decisamente poco fluide naturali rispetto a come si comportano tutti gli altri elementi presenti nel mondo di gioco. Ovviamente si tratta di roba di poco conto, da un lato perché contestualizzabile dalla probabile inesperienza del team con questo tipo di progetti e dalle risorse produttive chiaramente limitate, dall’altro anche perché non va ad intaccare eccessivamente il risultato d’insieme.
Esplora ed eradica il gunk – Recensione The Gunk
In questo paragrafo della recensione di The Gunk invece analizziamo invece la parte ludica del gioco. Il gameplay ha una struttura veramente molto semplice: si può muoverci, saltare e arrampicarci sulle varie piattaforme in maniera limitata. Quando ci si trova in una zona con del Gunk, si deve usare il proprio braccio meccanico per aspirarlo tutto quanto e ripulire suddetta zona, facendola tornare al suo stato naturale.
Vi è anche un sistema di upgrade, tramite il quale si possono sbloccare alcune utili abilità (alcune di esse sono fondamentali per avanzare nei livelli). Per sbloccare l’abilità nel menu degli upgrade, si deve avanzare nella barra della ricerca analizzando i vari oggetti che si trovano in giro per identificarli; per installare l’abilità invece, si devono raccogliere risorse di vario tipo attraverso tutti i livelli del gioco, per poi tornare alla base e spenderle esclusivamente per le nuove abilità. Il tutto è accompagnato da un level design pieno di zone segrete, semplici da trovare e raggiungere ma comunque capaci di dare grandi soddisfazioni al giocatore grazie ai reward.
Proteggiamo l’ambiente, ma non fino in fondo – Recensione The Gunk
Se quindi da una parte i singoli comparti fanno bene il loro dovere autonomamente (anche il comparto sonoro è ottimo, con una colonna sonora che accompagna bene ogni momento del gioco), il problema principale di The Gunk è come questi elementi vengono messi in relazione con il tema che il gioco vuole affrontare. Senza fare alcun famigerato spoiler di trama, il parallelismo con alcune idee ambientaliste (argomento altamente politico oggigiorno, come anticipato nell’introduzione) è tanto palese da diventare immediatamente la tematica principale di tutta l’opera.
Quando però si mette in relazione tale tematica con il gameplay in cui si raccolgono risorse naturali da ogni dove e si agisce per cambiare un mondo che non è quello delle protagoniste, il tutto comincia a stonare in maniera abbastanza forte, generando dissonanza tra trama e gioco. In molti considereranno, legittimamente, questa cosa come secondaria, però è giusto criticare la scelta di una struttura ludica appetibile al grande pubblico, se poi va ad intaccare un messaggio così importante: sfortunatamente è quello che accade in The Gunk, che nel cercare di imitare il pattern delle grandi produzioni, finisce per calpestare il suo stesso obbiettivo.
Conclusioni
Per chi cerca un’avventura in terza persona interessante ma poco impegnativa, che abbia un gameplay semplice ma particolare e che si possa completare in poche ore (bastano meno di 10 ore per finire la storia), allora troverà in The Gunk pane per i propri denti. Se si mettono in conto alcune minuscole pecche tecniche dovute al limitato valore produttivo di un progetto a budget ridotto, l’esperienza di gioco si rivelerà essere godibilissima, tra panorami bellissimi e mozzafiato, una struttura ludica semplice ma interessante e una narrazione che riesce a rendere tutte le vicende interessanti. Se però si comincia a scavare, troviamo un titolo che segue le orme dei grandi dell’industria, adottandone anche però gli aspetti negativi: infatti ad un messaggio politico forte trasmesso durante lo svolgimento della trama, si contrappone un gameplay completamente slegato da esso, e che, sotto un certo punto di vista, arriva addirittura a contraddirlo.
Arrivati alla fine di questa recensione di The Gunk, la palla passa a voi. Cosa ne pensate di questo gioco? In attesa di una vostra risposta (dopo avervi ricordato anche che The Gunk è ora disponibile su tutti gli store Microsoft su PC, Xbox One e Xbox Series X|S), vi invitiamo a restare sintonizzati sulle pagine di tuttoteK per aggiornamenti quotidiani su tutti i titoli più importanti dell’industria videoludica. Se invece preferite comprate chiavi di gioco a prezzi scontati, potete farlo tramite il nostro link a Instant Gaming.
Punti a favore
- Visivamente bellissimo
- Level design ottimo
- Storia interessante
Punti a sfavore
- Incoerenza tra gameplay e tematiche narrate
- Piccole sbavature tecniche
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