Scopriamo insieme, in questa recensione dedicata, come si comporta Syberia: The World Before su PS5: dopo un approdo temporaneo in esclusiva su PC, l’opera del compianto Benoit Sokal è arrivata su console di nuova generazione
Tredici anni. Questo è il tempo che gli appassionati del brand di Syberia hanno dovuto aspettare per avere un terzo capitolo. Quando però Syberia 3 (2017) arrivò sul mercato, non tutti parvero apprezzare molto il cambio di rotta che Sokai, ai tempi, aveva previsto per Kate Walker, Oscar e lo strampalato treno di comprimari che foraggiavano la narrativa della serie. Non più un’avventura punta e clicca, come erano stati Syberia (2002) e Syberia 2 (2004), bensì videogiochi più assimilabili a quelle che, al giorno d’oggi, vengono chiamate “le nuove avventure grafiche”.
A consacrare questo cambio di direzione è arrivato, nel marzo di quest’anno, Syberia: The World Before, vero e proprio quarto capitolo del franchise, completamente dedicato al prematuramente scomparso Benoit Sokal, designer e sceneggiatore della serie. Una vera e propria lettera d’amore all’autore, di cui vi abbiamo già abbondantemente parlato in una recensione dedicata all’edizione originariamente uscita su PC (che potete trovare cliccando qui) e di cui, oggi, vogliamo tornare a parlarvi dopo il suo arrivo su console di attuale generazione. Benvenuti alla nostra recensione di Syberia: The World Before nella sua versione PS5.
Rising for Adventure
Russia, 2004. La giovane avvocatessa Kate Walker, dopo la sequela di avvenimenti che hanno ufficialmente chiuso Syberia 3, si ritrova schiava di un gruppo militare neofascista del luogo e costretta ai lavori forzati in una miniera di sale. Una vita dura, monotona, e alleviata soltanto dallo speciale rapporto che Kate intesse con la sua compagna di cella, Katiusha, una cantante russa di un gruppo punk, incarcerata per le sue idee considerate troppo “rivoluzionarie”. Il dolce rapporto fra le due riceve un forte scossone quando, nei primissimi momenti di gioco, Kate riceve una lettera della sua vecchia amica Olivia, ormai datata quasi un anno prima, che le annuncia la morte di sua madre.
Disperata per il non aver potuto presiedere al funerale, Kate si ritrova invischiata in una serie di drammatici eventi che la vedono fuggire dalla miniera di sale, con in tasca uno strano dipinto in cui è raffigurata una giovane che le somiglia in tutto e per tutto. La nostra missione? Scoprire chi sia quella giovane, che legame ha con Kate e qual è stata, a grandi linee, la sua vita su questa terra.
Dana Roze | Recensione Syberia: The World Before per PS5
Cittadina fittizia di Vaghen, 1937. Dana Roze è una giovane pianista in erba, ma con un talento fuori dal comune. Vive la sua vita tranquilla in una piccola cittadina, accanto ai genitori proprietari di un negozio in centro, e tormentata dai dubbi e dalle incertezze dell’età adolescenziale.
Ad incombere su questa vita tendenzialmente uguale a tante altre c’è l’Ombra Bruna, una rivisitazione storica di quel che è purtroppo stato il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori, forse da voi meglio conosciuto come Partito Nazista. Siamo infatti alle soglie della seconda guerra mondiale, e i vagheriani saranno costantemente vittima di razzismo e segregazione, fino a vivere (e a tentare di sopravvivere) alla vera e propria occupazione.
Moonlight Tension | Recensione Syberia: The World Before per PS5
Come potrete ben immaginare, la ragazza che Kate Walker sta cercando è Dana Roze. Il come le due storie si intrecceranno e quali saranno i destini delle due donne lo lasciamo scoprire a voi. Ovviamente, Syberia: The World Before è un titolo fortemente incentrato sulla narrativa, e svelarne troppi passaggi fondamentali potrebbe rovinare l’esperienza stessa. Fra alti e bassi e un inizio piuttosto lento, la sceneggiatura messa in campo da Sokal e da tutto il gruppo di sviluppatori è solida, valida e davvero molto interessante. Sebbene non ci siano veri e propri colpi di scena significativi, la drammaticità degli eventi raccontati e la spirale di tragedie che incorporerà la vita di Dana Roze è stata emozionante, sentita e a tratti davvero toccante.
Il tutto è ambientato in una Vaghen così affascinante da far dimenticare, per lunghi tratti, le varie problematiche tecniche che affliggono il titolo e di cui vi parleremo ben volentieri nei prossimi paragrafi. Abbandonata la telecamera libera dei vecchi Syberia, in The World Before troviamo una telecamera fissa che segue il personaggio controllato. Questo ha permesso agli sviluppatori di giocare con la regia, creando scorci e vedute sui migliori angoli della cittadina e di tutte le altre bellissime ambientazioni che visiteremo, che sia nei panni di Kate o di Dana.
An End to Everything | Recensione Syberia: The World Before per PS5
Vivere entrambe le storie permette anche di rivedere gli stessi luoghi in epoche diverse, fattore che permette di notare ancor più l’attenzione al dettaglio posta nella creazione degli ambienti, in particolar modo gli interni. In entrambe le epoche, ad essere centrale è la presenza degli Automi di Hans Voralberg, un volto decisamente noto agli appassionati del franchise, ma la cui non conoscenza non apporterà alcuna difficoltà di comprensione ai novizi. L’atmosfera simil-steampunk che si viene a creare, con tram a vapore guidati da automi, sopraelevate in ferro suggestive e quasi avveniristiche, computer totalmente meccanici e fuori contesto: un mix anacronistico, ma così affascinante da sembrare quasi surreale.
Ad essere stato sostituito non è soltanto l’impianto della telecamera, ma gran parte del gameplay. Syberia: The World Before non è decisamente un punta e clicca, ma bensì un’avventura grafica con tanto di scelte di dialogo, bivi narrativi (seppur non così significativi come si potrebbe pensare) e qualche enigma sparso qua e là. Scomparsi dunque quei puzzle terribilmente difficili dei primi capitoli, per andare invece a battere più il chiodo della narrativa pura e semplice, intrattenendo il giocatore ogni tanto con qualche macchinario da sistemare, automa da aprire, inghippo da risolvere.
There Will Always Be A Train | Recensione Syberia: The World Before per PS5
Arriviamo al punto focale di questa recensione e chiediamoci come si comporta Syberia: The World Before su PS5. In generale, oseremmo dire, discretamente bene. Non ci sono poi così tante differenze rispetto alla versione PC di marzo di quest’anno: il dettaglio grafico si va a perdere in alcuni contesti, con texture a bassa risoluzione che stonano decisamente con tutto il contorno. Se il dettaglio degli ambienti, specialmente gli interni (come abbiamo già detto), è particolarmente elevato, lo stesso non si può dire per i modelli dei personaggi.
Specialmente le animazioni facciali, che lasciano raramente trasparire qualcosa di reale, anche a causa degli occhi quasi vitrei dei modelli. Aggiungiamoci qualche calo di frame rate sporadico e, la cosa più fastidiosa fra tutte, gli stacchi di telecamera che spesso rendono ingovernabile una Kate/Dana già particolarmente legnosa di suo. Tutte problematiche che erano già presenti nella versione PC, e che per ovvi motivi non potevano essere in alcun modo sistemate. Alla fine dei conti, seppur si presenti in modo piuttosto affascinante, vivo e colorato, Syberia: The World Before non è e non sarà mai un tripla A, dotato di grande budget e quindi capace di particolari tocchi di classe a livello tecnico.
Il tutto viene risollevato non solo dalla spettacolarità delle ambientazioni che abbiamo già nominato, ma anche da una strepitosa colonna sonora (composta dal mai banale Inon Zur) e da un doppiaggio inglese molto attento anche agli accenti dei vari personaggi che incontreremo, e che è riuscito a farci immergere ancora di più in una storia che ci ha stupiti, da non fan del franchise.
The World Before…
Chiudiamo questa recensione di Syberia: The World Before affidandogli lo stesso voto che gli avevamo dato anche su PC. Il connubio di una storia narrata magistralmente e delle ambientazioni incredibilmente affascinanti non viene adombrato particolarmente dalle problematiche tecniche che il brand di Syberia si porta dietro ormai da diverse generazioni, dovute principalmente al budget non particolarmente alto. Ve lo consigliamo, anche se non avete giocato i precedenti capitoli: sebbene vi potreste perdere qualche strizzatina d’occhio e alcuni rimandi, vivrete un’avventura che lascerà il segno. Così come lo ha lasciato Sokal.
Syberia: The World Before è attualmente disponibile su PC, PS5 e Xbox Series X | S. Fateci sapere che cosa ne pensate qua sotto nei commenti, noi continueremo a tenervi aggiornati con tutte le news, le guide e le recensioni a tema videoludico e tech! E se siete interessati a chiavi di gioco a prezzi vantaggiosi, vi consigliamo di dare un’occhiata al catalogo di InstantGaming!
Punti a favore
- Ambientazioni evocative e terribilmente affascinanti
- Narrativa entusiasmante e drammatica
Punti a sfavore
- Problemi tecnici già noti nella versione PC
- Telecamera a tratti fastidiosa e mal gestita
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