Siamo finalmente pronti ad analizzare, in questa nostra recensione, Marvel’s Spider-Man: Miles Morales, uno dei titoli di lancio della line up PS5
Era il 7 Settembre 2018 quando in tutti gli store fisici e digitali venne pubblicato Marvel’s Spider-Man, uno dei titoli di punta di quell’anno per quanto riguarda Sony e il catalogo PlayStation 4. A distanza di due anni, con una nuova console e tante aspettative in più, e con qualche timore in meno, l’esperta Insomniac Games ha deciso di lanciare sul mercato quello che è uno spin-off del titolo del 2018.
Il protagonista, però, non sarà l’ormai celeberrimo Peter Parker, bensì Miles Morales, personaggio introdotto proprio nel gioco precedente. Questo ha messo fra le mani degli sviluppatori tante potenzialità, sia narrative, sia tecniche e soprattutto di gameplay. Saranno riusciti a sfruttarle tutte? Scopriamolo in questa recensione di Marvel’s Spider-Man: Miles Morales.
Chi è Miles Morales?
Prima di iniziare questa nostra recensione di Marvel’s Spider-Man: Miles Morales, cerchiamo di mettere a fuoco e di dare una risposta ad una domanda che in molti, nel momento in cui il gioco è stato presentato, si sono posti: chi è Miles Morales? Come mai non è Peter Parker ad indossare il costume da Spider-Man? La domanda, anzi, le domande, sono assolutamente più che legittime e proprio per questo meritano un minimo di approfondimento.
Miles Morales, videoludicamente parlando (e ci concentreremo solo su questo, tralasciando la storyline fumettistica che lo coinvolge) è un personaggio apparso durante l’ormai citato (e che citeremo ancora) titolo del 2018, all’interno del quale, per una serie di vicissitudini entra in contatto con Peter Parker.
Chi ha giocato il precedente capitolo ricorderà perfettamente gli episodi di cui stiamo parlando che mettono in relazione i due personaggi, chi invece non ha avuto la fortuna di giocarlo vi consigliamo di recuperare quella che, a nostro avviso, rimane una delle migliori esclusive PS4 e di cui potete leggere qui la nostra recensione. In questo nuovo capitolo scopriamo che il nostro caro Miles ha iniziato ad intraprendere la “professione da eroe” (per citare One Punch Man) al fianco del suo mentore, ovvero proprio Peter Parker che, però, già dopo pochi minuti di gioco si farà da parte, lasciando New York nelle mani del nuovo Uomo Ragno.
Tante potenzialità narrative – Recensione Marvel’s Spider-Man: Miles Morales per PS5
La parola chiave di questa recensione sarà intreccio. Quando parliamo di intreccio lo facciamo con un’accezione puramente narrativa ma ne comprendiamo e metabolizziamo anche un’accezione molto più complessa e completa che potrebbe interessare l’opera in toto. Narrativamente parlando, lo diciamo senza mezze misure, il titolo ci ha convinto solo in parte. Sia chiaro, non ci saremmo mai aspettati una narrazione ed una trama particolarmente profonde da un’opera il cui fulcro è rappresentato da Spider-Man (film e fumetti insegnano). Ci saremmo aspettati, piuttosto, che alcune potenzialità venissero sfruttate al meglio.
La trama di Spider-Man: Miles Morales procede in maniera sicuramente fluida e scorrevole, senza raggiungere, però, particolari picchi d’interesse, risultando anche scontata in alcuni punti tranne che, probabilmente, per il finale. La questione, però, non risiede tanto nella scorrevolezza della trama, quanto piuttosto nella possibilità di rendere questa trama ugualmente scorrevole ma più articolata e organica. Miles, protagonista ovviamente, vive una serie di rapporti con i diversi personaggi, rapporti che in alcuni casi si modificheranno e in altri rimarranno invariati.
La possibilità, però, di approfondire quegli stessi personaggi con cui Miles entra in contatto, e di dare una caratterizzazione più netta a Miles stesso, non viene calcata dal team di Insomniac Games, commettendo, a nostro avviso, un errore importante vista, comunque, la grande capacità nella scrittura dei dialoghi dimostrata, ricca anche di citazioni (ci ha colpito molto il “Coso” di Scrubsiana memoria con cui Miles si rivolge a Ganke, suo migliore amico) e di riferimenti al contesto sociale attuale (tanti i collegamenti, tra cui un costume, con il movimento del Black Lives Matter).
Ciò che ne risulta è che durante le fasi di gioco si potrebbe rischiare di confondere, dal punto di vista della scrittura del personaggio in game (tralasciando dunque le cut-scenes) Peter Parker con Miles, andando a snaturare, a nostro avviso, anche la scelta di creare un capitolo ad hoc su questo personaggio.
Elettrizzante! – Recensione Marvel’s Spider-Man: Miles Morales per PS5
Se dovessimo descrivere con una sola parola il gameplay di Spider-Man: Miles Morales all’interno di questa nostra recensione, quella parola sarebbe: elettrizzante. Diciamocelo fin da subito, Spider-Man: Miles Morales è un gioco estremamente divertente e godibile, anche di più del suo, già molto positivo, predecessore.
L’idea di introdurre delle novità, legate alle abilità di Miles è assolutamente vincente e dimostra come la mancata attenzione narrativa nei confronti del personaggio, sia stata colmata dal punto di vista del gameplay e dei contenuti ad esso legati. Anche qui, la possibilità di intrecciare diverse opportunità, fa fare al titolo quel passo in più che ci aspettiamo dai giochi di nuova generazione (pur essendo, questo, un titolo cross-gen).
Avremo a disposizione tre alberi delle abilità da far progredire simultaneamente o singolarmente, a noi la scelta. Da una parte vi saranno le classiche abilità di combattimento che si vanno ad inserire nel quadro di un combat system già comunque cavalcato, sperimentato e visto (nello stesso precedente titolo o anche nella serie Arkham di Batman, o ancora nei vari Ombra della Guerra ed Ombra di Mordor), ma comunque molto piacevole.
Successivamente entriamo in contatto con le abilità Venom che rappresentano forse la vera grande novità. Una serie di abilità elettriche che offriranno grande profondità alle fasi di combattimento. Fasi di combattimento sempre molto coinvolgenti, ritmiche e spettacolari (complici anche delle animazioni eccezionali di cui parleremo fra poco). Peccato per le pochissime boss fight che avrebbero potuto dare ulteriore colore a quelle stesse fasi di combattimento.
Infine abbiamo le abilità di occultamento che offrono una ben accetta dimensione Stealth al gioco. Dimensione che, però, soffre un po’ della scarsa IA dei nemici, per questo motivo, per chi cerca un maggiore grado di sfida, è consigliabile approcciarsi al titolo ad una delle difficoltà maggiori che comunque vengono messe a disposizione del giocatore. A condire il tutto ci saranno gadget e potenziamenti dei costumi e della maschera, tutti perfettamente bilanciati nell’ottica di un sistema di combattimento che vede proprio l’azione diretta come proprio cuore pulsante.
New York New York! – Recensione Marvel’s Spider-Man: Miles Morales per PS5
Quante volte vi è capitato di sgranare gli occhi davanti a delle immagini o dei video in cui vi trovavate a guardare la bellezza della città di New York durante il periodo natalizio? Tante vero? Ecco, in Spider-Man: Miles Morales vi troverete completamente immersi in una New York innevata, fredda, ma di un freddo che sa di famiglia, sa di Natale e che profuma di noccioline tostate e cioccolata calda. Viaggiare fra i vari grattacieli e i vari quartieri della città, fedelmente ricostruiti, sfruttando l’oscillazione delle ragnatele è ciò che rende il free roaming di questo titolo uno dei più piacevoli mai realizzati. Spesso in titoli del genere, open world, la meccanica più noiosa era proprio quella del viaggio dal famoso punto A all’altrettanto famoso punto B.
Bene, in Spider-Man: Miles Morales (così come fu per il precedente titolo) vi dispiacerà sfruttare i viaggi rapidi (fulminei grazie all’SSD di PS5, così come i caricamenti iniziali), proprio perché gli spostamenti, tramite l’utilizzo delle ragnatele, sono tra le componenti più piacevoli dell’intero titolo. Il tutto offerto, ovviamente, dalle strabilianti animazioni che, per quanto sia credibile e possibile, sono ancora più fluide e belle (non vi è un aggettivo più azzeccato di questo) del primo Marvel’s Spider-Man. Raggiungere i vari punti della mappa diventerà un vero e proprio minigioco, alla ricerca del tragitto perfetto mettendo in atto acrobazie, oscillazioni e salti di vario genere.
Meno interessanti saranno le (poche) fasi con i piedi per terra, la città appare leggermente più viva, rispetto al precedente capitolo, solo, però, nei momenti in cui avrete a vostra disposizione una porzione molto molto ridotta di alcuni quartieri, spesso si tratta di fasi guidate che introducono determinate novità legate alla trama principale e alle missioni secondarie. La sensazione è, però, che si possa fare di più, rendendo anche queste situazioni interessanti e non riducendo la città solo ad uno splendido quadro da guardare solamente dall’alto.
E le attività? – Recensione Marvel’s Spider-Man: Miles Morales per PS5
Nel paragrafo precedente di questa recensione di Spider-Man: Miles Morales abbiamo lodato la meccanica degli spostamenti, evidenziandone i vari punti di forza, il problema, però, forse, potrebbe risiedere nel momento in cui si arriva a destinazione. Oltre alle missioni principali della campagna, che ci terrà impegnati per un numero di ore molto ridotto, circa 6-7, esistono delle attività che vanno ad aggiungere linfa al titolo. Oltre alle attività, che definiremo, di raccolta, che vedono il nostro Miles alle prese con la ricerca di capsule del tempo, scorte e campioni audio, vi sono delle attività più impegnative che possiamo svolgere in maniera randomica o selezionata.
Che cosa intendiamo per maniera randomica e selezionata? Intendiamo che, queste attività, divise in: crimini e attività stesse, possono capitarci sott’occhio per caso, aumentando quindi anche il piacere di girovagare fra i cieli della città, oppure possiamo decidere di svolgere uno di questi compiti grazie all’introduzione della meccanica legata all’applicazione che il nostro amico, Ganke, ha progettato per far sì che Spider-Man risponda alle esigenze dei cittadini. Queste che sono delle vere e proprie missioni secondarie, se pure presentate concettualmente e (lasciate passare il termine) “narrativamente” in maniera diversa, risultano essere abbastanza ripetitive.
Questa ripetitività, da una parte rappresenta un malus, in quanto le potenzialità di offrire situazioni sempre nuove ce ne sono davvero a bizzeffe, ma dall’altra rappresenta un semplice riempitivo che mantiene comunque alto il ritmo di gioco e che offre anche una veloce possibilità di farmare punti attività e punti esperienza, utili alla progressione del personaggio oltre che al potenziamento dei vari gadget.
Come dicono quelli bravi: una roccia! – Recensione Marvel’s Spider-Man: Miles Morales per PS5
L’aspetto tecnico è uno snodo fondamentale di questa recensione di Marvel’s Spider-Man: Miles Morales. Chiariamo nuovamente che, come già avrete potuto scoprire dal titolo, la nostra prova è stata effettuata su PlayStation 5. Abbiamo avuto, dunque, la possibilità di provare il gioco al massimo delle sue capacità. Il titolo ci propone due opzioni: fedeltà e prestazioni. La prima, ovvero fedeltà, ci offre la possibilità di giocare in 4K, con ray tracing attivo e a 30 FPS, la seconda invece ci offre i 60FPS a scapito della maggiore risoluzione e delle maggiori feature grafiche possibili. In entrambi i casi il gioco, e soprattutto la console, si comportano in maniera davvero egregia.
L’impatto d’insieme sarà da mozzare il fiato, con dei giochi di luce accompagnati alla fluidità delle animazioni davvero sbalorditivi. Chiaro, il titolo non nasce esclusivamente per next gen e quindi qualche castrazione è possibile notarla (come ad esempio una fisica molto curata solo nelle zone dedicate ai combattimenti), ma se queste sono le premesse, ci aspettiamo davvero grandi cose, non solo da questa console ma dalla next gen in generale. I modelli sono perfetti con una grandissima (e graditissima) cura per quel che riguarda le animazioni facciali. La quantità di elementi a schermo sarà davvero tanta e, almeno su PS5, non ne risentirete affatto in termini di frame rate.
Il DualSense, inoltre, fa la sua ottima figura, sensibile nei punti giusti, particolarmente quando vi troverete ad utilizzare le vostre ragnatele (quindi molto molto spesso). Anche l’audio si attesta su ottimi livelli, sia per quanto riguarda la diversificazione delle armi utilizzate dai nemici, sia per quanto riguarda i suoni prodotti dal vostro Spider-Man. Ottima anche la colonna sonora, perfettamente calzante con temi classici che richiamano anche ai film della saga e vere e proprie canzoni che si sposano perfettamente col contesto di vita (il quartiere di Harlem) di Miles.
…derivano grandi responsabilità
La nostra recensione di Spider-Man: Miles Morales finisce qui. Uno dei titoli di lancio di PS5 si presenta con una veste impacchettata in maniera più che positiva dall’esperta Insomniac Games, che ha dato a Sony la possibilità di offrire un prodotto perfettamente studiato e che possa accontentare un po’ tutti i nuovi utenti. Un gameplay simile al precedente, ma approfondito dall’ampliamento del sistema di combattimento riesce (non sempre) a colmare qualche magagna narrativa che, con una maggiore cura, avrebbe potuto rendere questo spin-off un vero e proprio gioiellino. Così non è stato ma ci facciamo bastare, comunque, un gioco validissimo e che tecnicamente offre un primo e fugace sguardo alle potenzialità della nuova console di casa Sony.
Il gioco è disponibile su PS4 e PS5 dal 19 Novembre 2020 in Italia. Per essere sempre aggiornati su tutte le novità dal mondo videoludico e non solo rimanete sintonizzati su tuttoteK.
Punti a favore
- Introduzione di nuove abilità che ampliano il combat system
- Gameplay molto ritmico
- Tecnicamente eccellente
- Animazioni (anche facciali) di altissimo livello
- New York a Natale è uno spettacolo...
Punti a sfavore
- ...ma rimane asettica fra le strade
- Potenzialità narrative non sfruttate
- Attività e crimini un po' ripetitivi
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