Finalmente è disponibile l’episodio 4 di Song of Horror, il survival horror di Protocol Games, e in questa recensione lo andremo ad analizzare
Il terzo capitolo di Song of Horror, l’interessante survival horror di Protocol Games, è stato rilasciato a dicembre dell’anno scorso e dopo poco più di un mese finalmente è disponibile anche il quarto episodio. In questo articolo affronteremo tutti i cambiamenti e le aggiunte di questo nuovo episodio, ma non ci soffermeremo su aspetto tecnico e gameplay. Se siete interessati a un’analisi dettagliata riguardo tutti gli aspetti del titolo, vi rimandiamo alla nostra recensione dei primi due episodi.
Ad un passo dalla veritÃ
Questo nuovo episodio riparte poco dopo la fine del precedente e ancora una volta ci troveremo a vestire i panni di Daniel Noyer. Dopo tante ricerche, Daniel è riuscito finalmente a rintracciare la posizione di Husher e insieme ad alcuni suoi compagni sta andando a cercarlo. Sfortunatamente l’ultimo luogo dove è stato avvistato lo scrittore è l’Abbazia di Santa Cecilia, un’antico luogo di culto distrutto dalla guerra e corrotto dalla Presenza. Nonostante l’abbondanza di pericoli Daniel è determinato a entrare in questo luogo maledetto, così da salvare Husher e mettere fine una volta per tutte a questo incubo.
Un modo diverso di esplorare – Recensione Song of Horror Episodio 4
In questo episodio finalmente potremo tornare ad utilizzare quattro personaggi, a differenza dei tre disponibili nel terzio episodio. Oltre a Daniel, vedremo un gradito ritorno anche di due personaggi che abbiamo utilizzato nei capitoli precedenti. Questi personaggi saranno scelti automaticamente fra quelli che, negli scorsi episodi, abbiamo utilizzato di più e sono sopravvissuti. In più sarà disponibile anche un personaggio completamente nuovo, Ernest Finnegan, un ex archeologo molto legato a Sebastian Husher.
A differenza dei capitoli precedenti, i personaggi non si limiteranno ad avere qualche differenza nelle statistiche o nelle conoscenze, ma inizieranno anche l’avventura in luoghi diversi. Il loro punto di spawn cambia in base all’ordine in cui decideremo di utilizzarli e questo rende molto più interessante il passaggio da un protagonista all’altro. Avere a che fare con luoghi ed enigmi diversi è molto più divertente che recuperare gli oggetti e ricominciare subito da dove si era rimasti.
L’Abbazia di Santa Cecilia – Recensione Song of Horror Episodio 4
Per il momento l’Abbazia di Santa Cecilia è di sicuro la mappa più grande che abbiamo potuto esplorare in Song of Horror. Nell’area sono presenti tantissime zone diverse, si passa dai grandi portici innevati dell’Abbazia a claustrofobiche catacombe inondate d’acqua. Questa grande varietà di aree contribuisce a rendere sempre interessante l’esplorazione e a mantenere alta la tensione in ogni nuova sezione della mappa. Oltretutto all’interno dell’Abbazia saranno presenti anche alcuni luoghi molto originali, in grado di far immergere ancora di più i giocatori nell’atmosfera horror del titolo.
Una nuova minaccia – Recensione Song of Horror Episodio 4
Ancora una volta, per riuscire a raggiungere il nostro obiettivo dovremo fare i conti con la terribile entità che ci da la caccia sin dall’inizio della nostra avventura. La Presenza continuerà ad utilizzare tutti i trucchi che abbiamo già visto nei capitoli precedenti per ostacolarci, ma questa volta sembra anche aver chiesto aiuto a qualche amico. Durante l’esplorazione dell’abbazia adesso potremo essere attaccati da un’orda di spettri invisibili che potranno essere sconfitti solamente utilizzando una lanterna.
Oltre a questi spettri, nella mappa saranno presenti anche due nuove terrificanti creature. Una di loro è un’aberrazione tentacolare uscita direttamente da un racconto di Lovecraft, mentre l’altra è una creatura bendata che sembra indossare gli abiti dei monaci. Purtroppo però la creatura bendata andrà semplicemente a sostituire il mostro già apparso negli appartamenti del secondo capitolo e andrà evitato esattamente allo stesso modo senza offrire nulla di originale.
Conclusioni
Rispetto al terzo capitolo, questo nuovo episodio di Song of Horror offre qualche aggiunta più corposa per quanto riguarda l’approccio con La Presenza, gli enigmi e la complessità della mappa. La trama si sta avvicinando al suo apice e finalmente abbiamo scoprire qualche dettaglio in più sull’origine della canzone maledetta. Il titolo è sulla strada giusta e se continuerà così, l’ultimo episodio offrirà di sicuro una degna conclusione per la storia di Daniel. Se avete gradito i primi tre episodi del gioco, sicuramente apprezzerete anche questo.
I primi quattro episodi di Song of Horror sono disponibili ora su Steam, mentre l’uscita del quinto episodio è prevista nei prossimi mesi. Se avete trovato utile questa recensione e volete restare aggiornati riguardo tutte le novità sul titolo e tanto altro, continuate a seguirci qui su tuttoteK.
Punti a favore
- Ottima atmosfera
- Enigmi validi
- Nuove Interazioni con l'entitÃ
- Personaggi con punti di vista differenti
- La morte permanente aggiunge tensione...
Punti a sfavore
- ...ma a volte risulta frustrante
- Animazioni e personaggi brutti da vedere
- Posizione dell'entità facilmente prevedibile
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