In questa recensione scopriamo Song of Farca, avventura che ci mette nei panni di una hacker al lavoro esclusivamente da casa
Le avventure grafiche negli ultimi anni hanno subito una vera e propria rinascita soprattutto grazie al mercato indie, che è riuscito a riportarle in auge proponendo anche delle varianti alla formula classica nello stile dei Monkey Island. Non a caso due dei padri di questo genere, Ron Gilbert e Gary Winnick, creatori appunto della saga con protagonista Guybrush Treepwood e anche di Maniac Mansion, nel 2017 realizzarono il bellissimo Thimbleweed Park ottenendo un gran successo di pubblico. Tra gli indie però si è provato a sperimentare e ad evolvere il concetto di avventura grafica. In questa recensione analizzeremo proprio uno di questi giochi, Song of Farca.
Song of Farca è un’avventura grafica particolare realizzata da Alawar Premium e Wooden Monkeys, e uscita al momento soltanto su PC il 22 luglio scorso su Steam, Epic Game Store e GOG. Sin dall’inizio ci troveremo di fronte a una storia ambientata in un futuro prossimo e da un lato anche piuttosto realistico, sia nel bene che nel male, dove è evidente l’influenza delle ambientazioni cyberpunk. Andiamo dunque ad immergerci nei meandri di quest’interessante avventura.
Detective da casa
Come da prassi per un titolo di questo tipo, la trama avrà un ruolo importante all’interno del gioco. Protagonista della storia è Isabella Song, donna dai capelli blu che di lavoro fa la detective privata nella città di Farca (da cui il gioco di parole del titolo). Coinvolta in una rissa, Isabella è costretta agli arresti domiciliari e per questo motivo dovrà svolgere tutto il suo lavoro da casa. Come fa però un detective a lavorare se non può indagare sulle scene del delitto o interrogando i testimoni? Semplice, utilizzando il suo fido computer. Isabella è infatti un’esperta hacker in grado di cercare indizi utilizzando telecamere e altri schermi, e in più possiede anche dei droni da utilizzare in caso di necessità.
Nei 10 casi che compongono il gioco impareremo anche a conoscere la situazione politica e sociale di Farca tramite lo schermo della protagonista. Il nostro compito sarà infatti quello di indagare su casi differenti tra loro, ma che hanno come filo conduttore il tema delle classiche megacorporazioni che tentano di acquisire sempre più potere in città utilizzando metodi illegali.
Starà a noi decidere il piano d’azione, dato che il titolo, della durata tra le 6 e 8 ore, ci permette di arrivare a diversi finali in base alle nostre scelte. La storia di Song of Farca è ben scritta (punto a favore da riscontrare in sede di recensione) con personaggi e dialoghi interessanti, che piacerà ai fan della fantascienza distopica, ma chi conosce bene questo genere incapperà sicuramente in qualche cliché di troppo.
Hacker e droni – Recensione Song of Farca
La prima cosa che salta all’occhio giocando a Song of Farca è la particolare disposizione dello schermo di gioco. Nella parte superiore dello schermo infatti vedremo la casa di Isabella, in cui potremo assistere alla vita della protagonista mentre lavora dalla sua postazione. A volte capiterà di vedere passare il cane della donna nella stanza, dotato di una sorta di sedia a rotelle per le zampe posteriori, che farà da buffo intermezzo. La parte inferiore dello schermo sarà invece dedicata al lavoro della nostra alter ego, in cui principalmente vedremo il suo PC e tutto il lavoro che la donna sta facendo. Intelligente e divertente la scelta di non farci utilizzare il PC quando la donna si alzerà dalla postazione per fare altro.
In aiuto della donna ci sarà un’IA altamente tecnologica chiamata Maurice, che analizzerà i dati dei casi in maniera rapidissima e ci fornirà tutto il supporto che ci serve. Fondamentalmente il gioco vero e proprio si divide in due sezioni: i dialoghi con i vari personaggi che avverranno tramite videochiamata, e l’hacking che porta alla risoluzione di diversi enigmi. Passando da una telecamera pubblica fino a un cellulare di un privato cittadino, potremo analizzare le aree che ci interessano per trovare indizi o mandare i nostri droni in ricognizione. Spesso saremo chiamati a risolvere alcuni semplici enigmi, come ad esempio allontanare degli individui da un luogo che dovremo analizzare hackerando un allarme, per recuperare degli indizi.
A volte ci saranno enigmi un po’ più ostici, come ad esempio trovare dei codici pin o delle password in cui bisognerà utilizzare un po’ di logica, e la soluzione non sarà affatto immediata. Questi enigmi a volte risulteranno frustranti, ma il gioco verrà in vostro aiuto in caso non si riescano a risolvere, completandoli automaticamente, cosa che potrebbe far storcere il naso ai puristi di questo genere. L’altro aspetto del gameplay è legato ai dialoghi con i personaggi.
Qui dovremo ottenere degli indizi per andare avanti con la storia azzeccando le giuste parole chiave nel dialogo. Fortunatamente potremo sbagliare tutte le volte che vorremo senza ripercussioni. I dialoghi sono anche ben scritti, ma il continuare a ripetere le stesse opzioni di dialogo per cercare di azzeccare la giusta combinazione a volte fa un po’ venir meno la sensazione di realismo.
Il futuro da una stanza – Recensione Song of Farca
Come abbiamo evidenziato in questa recensione, Song of Farca è un titolo indie che non ha il suo perno nella sua componente grafica. Per la maggior parte del tempo infatti oltre alle animazioni in 2D della casa di Isabella, vedremo immagini statiche e alcune scene animate in maniera molto semplicistica. L’art direction è comunque valida, con un design dei personaggi piuttosto riuscito e che sa far calare il giocatore in un’atmosfera futuristica, che ricorda molto i grandi classici del genere come ad esempio Blade Runner.
Il titolo non è doppiato, ma il gioco ci permetterà di scegliere la musica da tenere in sottofondo per tenerci compagnia durante le tante fasi di hacking. Le musiche sono adatte all’ambientazione, con sonorità particolari e orecchiabili senza infamia e senza lode: fanno il loro lavoro come musica di sottofondo, ma difficilmente vi verrà voglia di riascoltarle al di fuori del gioco. Song of Farca al momento è completamente in inglese, e potrebbe essere ostico da giocare per chi non conosce bene la lingua, anche se il livello di comprensione richiesta non è troppo elevato.
Considerazioni finali
Giunti alla fine della recensione di Song of Farca arriviamo dunque a riassumere i punti principali del titolo. Song of Farca è un’avventura ben fatta e interessante, con degli evidenti limiti di budget aggirati grazie all’intrigante idea di farci agire come una detective hacker in grado di manomettere qualsiasi sistema in città. L’ambientazione futuristica è convincente, anche se ci sono alcuni cliché tipici del genere cyberpunk, ma la storia è intrigante e spinge il giocatore ad andare avanti per comprendere ogni particolare dei casi a cui la nostra detective sarà chiamata a lavorare. I diversi finali raggiungibili e la durata non esagerata del titolo, potrebbero invogliare i completisti a rigiocarlo per vederli tutti.
Il gameplay è invece diviso in due sezioni distinte, tra dialoghi con i personaggi e la fase di indagine e hacking. Il gioco è pieno di enigmi e mini giochi che sapranno divertire fornendo anche una certa varietà in modo che non stanchino troppo in fretta il giocatore. Alcuni enigmi sono forse un po’ troppo complessi, specialmente per delle spiegazioni non proprio chiarissime, ma tutto sommato il titolo è fatto in modo che non si possa rimanere bloccati a lungo in un punto, a costo di darvi la soluzione in automatico. In definitiva Song of Farca è un buon titolo per coloro che cercano un’avventura grafica alternativa e interessante, senza però elementi che lo rendano una perla unica nel suo genere.
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Punti a favore
- Storia ben scritta
- Enigmi vari e divertenti...
- Buona Art Direction
Punti a sfavore
- ...anche se a volte troppo criptici
- Le soluzioni automatiche potrebbero non piacere ai puristi del genere
- Giocabile soltanto in inglese
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