Avventuratevi insieme a noi nei meandri più oscuri del cosmo, in questa recensione del nuovissimo Scars Above
Annunciato per la prima volta all’incirca due anni fa, nel corso di un evento speciale di Koch Media, l’ultima fatica dei ragazzi di Mad Head Games ha subito stuzzicato la curiosità degli appassionati del genere sci-fi. Presentandosi come un action adventure, con elementi GDR, in grado di mettere alla prova l’abilità dei giocatori, Scars Above è finalmente disponibile per PC e console di attuale e passata generazione, e, dopo averlo provato approfonditamente con mano, siamo pronti a darvi il nostro giudizio in merito, in questa recensione dedicata.
Un misterioso oggetto nei cieli
Prima di addentrarci nel vivo di questa recensione, come sempre ci sembra opportuno iniziare con qualche accenno al contesto nel quale si sviluppa la trama raccontata in Scars Above. Nel gioco vestiremo i panni della dottoressa Kate Ward, la quale prenderà parte ad una spedizione per svelare i misteri del “Metaedro“, un oggetto alieno di natura ignota, comparso nei pressi dell’orbita terrestre. Dopo un primo breve incipit nel quale faremo la conoscenza, fra le altre cose, degli altri membri dell’equipaggio, per alcuni misteriosi eventi ci risveglieremo da soli su un pianeta alieno. Come ci siamo finiti? Cos’è accaduto agli altri? Queste sono alcune delle domande alle quali dovremo cercare una risposta mentre sveleremo man mano il canovaccio narrativo imbastito dal team di sviluppo.
Tolta una caratterizzazione dei personaggi non proprio memorabile (in generale non siamo riusciti ad empatizzare come avremmo voluto con i protagonisti, né tantomeno abbiamo provato il benché minimo brivido per il villain di turno) ed alcune fluttuazioni nel ritmo narrativo, la trama scorre via piacevolmente, riuscendo in qualche momento a stuzzicare la nostra curiosità. Infatti, pur senza raggiungere chissà quali vette narrative, è proprio la lore uno degli aspetti meglio riusciti dell’intera produzione, grazie principalmente al buon lavoro di worldbuilding operato dagli sviluppatori nel tratteggiare un universo che si rifà ai capisaldi dell’horror cosmico e della space opera.
Fatti non foste a viver come bruti… – Recensione Scars Above
Come accennato anche nell’introduzione di questa recensione, Scars Above è un action adventure in terza persona sviluppato col preciso intento di offrire un consistente tasso di sfida. Poco dopo esserci risvegliati sul pianeta alieno inizieremo a familiarizzare con alcune delle meccaniche di base del gioco. L’azione si svolgerà in terza persona e, benché avremo sempre a portata di mano una sorta di machete futuristico per attacchi corpo a corpo, l’arma che utilizzeremo maggiormente sarà il nostro fidato fucile. Questo potrà essere caricato con diversi tipi di munizioni, per causare danni di varia natura, come fulmine o fuoco.
Dopo le primissime battute di gioco risulta subito chiaro come l’intento degli sviluppatori fosse quello di spingere il giocatore ad utilizzare l’arma giusta al momento giusto. In effetti alcune combo (così denominate dal gioco stesso) permettono di facilitare non poco la vita, soprattutto di fronte ad orde di agguerrite mostruosità aliene, e, al posto di sparare alla cieca, conviene sempre ragionare per sfruttare al meglio le proprie risorse. Entreremo anche in possesso di una grande varietà di gadget che torneranno utili sia in battaglia che nella risoluzione di sporadici puzzle ambientali. Anche durante gli scontri con i boss si percepisce come il team di sviluppo si sia sforzato di creare situazioni diversificate, nelle quali occorre imparare i pattern d’attacco nemici e sfruttare la giusta strategia per portare a casa la pelle.
Sulla carta tutto questo risulta indubbiamente interessane, ma all’atto pratico non tutto ci è parso riuscito come dovrebbe. Innanzitutto il feeling delle armi non è dei migliori, e, complice anche una generale legnosità dei movimenti, prendere la mira o schivare gli attacchi nemici non sarà per nulla facile. Quale che sia il livello di difficoltà selezionato, poi, i mostri non avranno pietà e vi attaccheranno senza tanti complimenti, infliggendovi anche fastidiosi malus come intossicazione ed avvelenamento. La sensazione finale che abbiamo provato è purtroppo quella di quella di un gameplay che necessitava di qualche rifinitura in più e che troppo spesso fatica a generare il senso di appagamento necessario a controbilanciare il livello di sfida offerto dal gioco, rischiando in alcuni frangenti di scadere pericolosamente nella frustrazione, anche alla difficoltà più bassa.
… ma per seguir virtute e canoscenza – Recensione Scars Above
Veniamo ora alla componente GDR di Scars Above, di cui vi abbiamo accennato in precedenza nel corso di questa recensione. In buona sostanza essa si traduce in due non troppo articolati alberi delle abilità, con vari potenziamenti da sbloccare. Per ottenerli bisognerà spendere la Conoscenza, che si può ottenere in vari modi, come scannerizzando nuovi nemici o semplicemente scovando i Cubi di Conoscenza sparsi per il mondo. Fortunatamente, malgrado la palese strizzata d’occhio al genere dei soulslike, la morte e rinascita della nostra protagonista (che peraltro gli sviluppatori hanno deciso anche di contestualizzare a livello narrativo) non comporterà la perdita della Conoscenza acquisita. Questo rende il titolo un pò meno punitivo, anche perché, come già detto, anche alle difficoltà più basse potrebbe capitarvi di morire spesso, soprattutto se non siete avvezzi al genere.
Il team di sviluppo ha voluto implementare anche una sorta di blanda componente di crafting. Ottenendo specifiche risorse infatti potremmo sbloccare potenziamenti aggiuntivi come modalità di fuoco secondario per le armi. Non sarà però necessario recarsi in un punto specifico per effettuare tali modifiche, perché non appena le otterremo ci comparirà davanti la schermata di creazione e sarà sufficiente tenere premuto un tasto per riempire una barra e creare in automatico il potenziamento. Forse l’idea originale era di inserire effettivamente un sistema di crafting, ma per qualche ragione questa feature è stata infine estremamente snellita.
Il potere della scienza – Recensione Scars Above
Come abbiamo già detto in questa recensione, Scars Above è un titolo che vuole spingervi a ragionare. Ciò è evidente anche nella grande quantità di enigmi nei quali vi imbatterete esplorando il mondo di gioco. Alcuni di essi vi costringeranno a mettere le mani su tecnologie aliene, mentre in altre situazioni saremo chiamati a ricostruire vicende accadute in precedenza analizzando ciò che ci circonda. Pur senza brillare particolarmente, dobbiamo ammettere che questi puzzle sono stati un piacevole diversivo ai combattimenti contro le mostruosità aliene.
Sparsi per il mondo vi saranno poi una sorta di misteriosi monoliti. Questi, una volta sbloccati, faranno grossomodo le veci dei celebri falò presenti nella serie Dark Souls (di cui trovate qui la nostra recensione del terzo capitolo della serie): toccare uno di essi ripristinerà la vostra vita e le vostre munizioni, ma farà anche rinascere tutti i nemici sconfitti in precedenza (boss esclusi ovviamente). Anche morire vi farà rinascere presso l’ultimo monolite incontrato, ma, contrariamente a quanto si vede di solito nei soulslike, non sarà necessario trovarsi presso uno di essi per acquisire potenziamenti o altro. Di conseguenza la loro funzione sarà quella di costituire dei semplici, quanto utili, checkpoint per la vostra avventura.
Lovecraft, sei tu? – Recensione Scars Above
Abbiamo già citato nell’incipit di questa recensione come gli sviluppatori abbiano pescato a piene mani dal filone dell’horror cosmico per costruire la lore di Scars Above. Ciò è evidente soprattutto nell’apprezzabile design di molti degli ambienti e delle creature che incontreremo. Peccato solo per la varietà non proprio enorme di queste ultime, che da un certo punto dell’avventura in poi tendono a ripetersi con a volte solo qualche piccola variazione.
Il vero punto debole risiede purtroppo nel comparto tecnico, ed in particolare nelle animazioni. Non appena assumeremo il controllo della nostra protagonista sarà impossibile non notare alcune animazioni rigide e piuttosto innaturali di quest’ultima. Stesso discorso per le creature che incontreremo, i cui movimenti spesso meccanici non saranno solo poco carini da vedere ma in qualche sporadico caso (lo scontro con un boss in particolare) ci hanno dato anche qualche difficoltà in più nel capire come gestire i nostri attacchi. La situazione non migliora nemmeno nella maggior parte delle cutscene, con espressioni facciali dei personaggi pressoché inesistenti, che inficiano negativamente sul pathos di alcune scene.
Ad astra… sed non sine asperitates
L’ultima fatica di Mad Head Games è dunque un titolo pregno di idee forse non proprio innovative, ma oggettivamente interessanti. La lodevole ambizione degli sviluppatori nel voler confezionare un prodotto vario e diversificato si scontra però con un gameplay che risulta troppo spesso legnoso, non riuscendo di conseguenza a supportare a dovere gli espedienti pensati dal team. A ciò si aggiunge anche un comparto grafico fatto di buone idee sul fronte del design di ambientazioni e nemici, ma accompagnato da animazioni un pò troppo rigide e complessivamente sottotono. Un peccato, anche perchè la trama raccontata dal titolo risulta a più riprese anche interessante, ma la sensazione generale è quella di una buona idea, che, se fosse stata rifinita maggiormente sotto tutti gli aspetti, avrebbe certamente potuto brillare molto di più.
E voi cosa ne pensate? Avete già provato questo titolo o state pensando di farlo? Fatecelo sapere nei commenti e rimanete sintonizzati su tuttoteK per tutte le news dedicate al mondo dei videogiochi. Per acquistare videogame a prezzo scontato, vi consigliamo di dare un’occhiata al catalogo di Kinguin.
Punti a favore
- Tante idee interessanti...
- Trama intrigante...
- Design di aree e nemici nel complesso ben caratterizzato
Punti a sfavore
- ... purtroppo non tutte sviluppate al meglio
- ... con qualche fluttuazione nel ritmo narrativo e personaggi poco carismatici
- Animazioni un pò troppo legnose e innaturali
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