In questa recensione vi parleremo di Resident Evil Village, l’ultimo capitolo della storica saga di survival horror targati Capcom
In questo momento tutti i fan dei survival horror staranno sicuramente facendo i salti di gioia, dato che il tanto atteso Resident Evil Village è finalmente disponibile. Negli ultimi anni i giochi appartenenti a questo genere sono diventati sempre più rari e di conseguenza l’uscita di un titolo così importante genera molto fermento tra gli amanti dell’orrore.
Nonostante Village sia molto atteso, alcuni giocatori nutrono comunque diversi dubbi nei confronti del titolo. Nel corso degli anni la serie è inciampata diverse volte e, anche se gli ultimi capitoli si sono dimostrati più che validi, i fan temono ancora una possibile ricaduta. Per fortuna, grazie all’aiuto della nostra dettagliata recensione, anche i giocatori più dubbiosi riusciranno finalmente a farsi un’idea dell’effettivo valore di Resident Evil Village.
La tragedia di Ethan Winters
Per prima cosa vogliamo inaugurare la nostra recensione parlando un po’ della storia di Resident Evil Village. Il titolo è ambientato diversi anni dopo la fine di Resident Evil 7 e segue ancora una volta le vicende che ruotano intorno ad Ethan Winters. Dopo i terribili avvenimenti di casa Baker, Ethan è riuscito a ricostruirsi da zero una vita insieme a sua moglie Mia e i due sono addirittura riusciti ad avere una bambina: Rosemary.
Purtroppo però sembra proprio che nella vita di questo poveruomo non ci sia alcuno spazio per la pace. Infatti, poco dopo l’inizio del gioco, Chris Redfield farà irruzione nella casa dei due innamorati, uccidendo Mia e rapendo Ethan e sua figlia. I motivi di queste terribili azioni sono un mistero, ma purtroppo il protagonista non avrà nemmeno il tempo di farsi delle domande. Questo perché il furgone su cui viaggiava Ethan verrà improvvisamente distrutto e lui si ritroverà a vagare da solo nel bel mezzo delle montagne rumene. Purtroppo però non resterà da solo molto a lungo, dato che dopo poco raggiungerà un misterioso villaggio che sembra essere infestato da terribili creature inumane.
In genere la storia non è mai stata uno dei punti forti di Resident Evil, ma questo capitolo è riuscito a sorprenderci in positivo. Prevedibilmente dopo questo incipit Ethan inizierà ad esplorare il villaggio in cerca di sua figlia, ma col tempo gli eventi prenderanno una piega davvero particolare. Nel corso del gioco infatti saranno approfonditi diversi aspetti di Resident Evil 7 che fino ad oggi erano rimasti in sospeso e verrà finalmente data un po’ più di dignità al personaggio di Ethan. Inoltre in alcuni punti saranno svelati anche degli interessanti collegamenti che legano questo titolo ad alcuni dei più importanti capitoli della saga.
A caccia di segreti – Recensione Resident Evil Village
Uno degli aspetti più importanti di ogni survival horror che si rispetti è il level design e da questo punto di vista Capcom ha davvero centrato il bersaglio. Le zone esplorabili di Village infatti sono estremamente diverse fra loro e non solo dal punto di vista estetico. Ad esempio alcune aree sono molto labirintiche e colme di strade opzionali, altre si sviluppano prevalentemente in verticale, mentre altre ancora sono costruite come se fossero dei grossi puzzle. Grazie a tutta questa varietà i giocatori saranno sempre stimolati da situazioni nuove e allo stesso tempo proveranno una certa tensione a causa dell’impossibilità di prevedere a cosa andranno incontro.
Questi livelli inoltre sono arricchiti da un gran numero di elementi che servono ad incentivare i giocatori ad esplorarne ogni angolo. Tutte le zone del gioco infatti sono colme di segreti, tesori, materiali rari, collezionabili e tante altre cose che faranno la felicità di tutti i completisti. Resident Evil Village infatti è un gioco che premia davvero molto l’esplorazione e spesso vi spingerà anche a tornare più volte in luoghi già visitati. Ritornando in queste zone dopo determinati avvenimenti potreste infatti trovare molte differenze, come ad esempio nuovi nemici, nuovi tesori e a volte anche dei nuovi enigmi.
Nonostante questa grande enfasi legata all’esplorazione, purtroppo Village perde un po’ quei classici elementi survival tipici della serie. Questo avviene principalmente a causa del modo in cui è stato gestito l’inventario del protagonista. Nel gioco infatti il vostro inventario sarà davvero enorme e, come se non bastasse, oggetti chiave e tesori non occuperanno spazio. In questo modo potrete tranquillamente raccogliere ogni singolo oggetto senza preoccuparvi dello spazio e accumulare un numero esorbitante di risorse.
Inoltre sfortunatamente ci sono delle grosse mancanze anche per quanto riguarda gli enigmi. Nel corso del gioco vi troverete davanti a diversi puzzle molto vari e divertenti, ma saranno anche estremamente semplici. Certo, anche nei precedenti capitoli gli enigmi non sono mai stati particolarmente complessi, ma questa volta non avrete minimamente bisogno di impegnarvi per riuscire a superarli.
Azione e paura – Recensione Resident Evil Village
Di certo non è un segreto che Resident Evil Village sia un titolo molto più improntato all’azione rispetto al suo predecessore. Il gioco ha un gameplay molto simile a quello di Resident Evil 4 e nella maggior parte dei casi incoraggia un approccio diretto. Sin dalle prime ore di gioco entrerete in possesso di diverse armi molto potenti e spesso sarà più comodo eliminare i nemici piuttosto che evitarli.
Come se non bastasse poi uccidere i mostri vi offrirà diversi bonus extra, come la possibilità di ottenere dal loro cadavere soldi e soprattutto tesori. Questi oggetti potranno essere venduti al duca, il mercante del gioco, che in cambio vi riempirà di denaro che potrete spendere per acquistare potenziamenti, munizioni e armi che vi permetteranno di eliminare ancora più nemici. Questo ciclo infinito offre tantissimi vantaggi ai giocatori, che di conseguenza saranno sempre invogliati ad affrontare anche i mostri più pericolosi.
Nonostante il titolo sia così improntato verso l’azione, questo non vuol dire che non sia horror. Nel corso del gioco infatti vi ritroverete più volte ad affrontare sezioni molto tese che non saranno affatto alleggerite dal vostro enorme arsenale. Inoltre, in alcuni punti specifici della storia, il titolo riuscirà a far provare ai giocatori un senso di terrore che non si era mai visto prima in nessun capitolo della serie. Con Village, Capcom è riuscita a trovare un buon equilibrio fra sezioni action divertenti e adrenaliniche e momenti horror in grado di far accapponare la pelle. Certo, le sezioni di tensione sono molto meno numerose rispetto a quelle d’azione, ma la qualità delle prime riesce a compensare questo disequilibrio.
Creature da incubo – Recensione Resident Evil Village
Per molti fan, uno dei principali difetti di Resident Evil 7 era la poca varietà di nemici ma in Village questo problema è completamente svanito. Nel corso del gioco infatti avrete la possibilità di incontrare un gran numero di nemici che si differenziano davvero molto fra loro. Ci sono lupi mannari, ghoul e tante altre creature da incubo che si distingueranno non solo per l’aspetto, ma anche per il modo di combattere. Inoltre ci sono anche delle differenze estetiche fra mostri dello stesso tipo che contribuiscono ad aumentare la varietà del gioco.
I nemici comuni però non sono gli unici a vantare una grande varietà . Nel gioco infatti sono presenti anche tante bossfight davvero stupende che andranno affrontate in modi molto diversi fra loro. Ad esempio alcuni boss andranno semplicemente riempiti di proiettili fino alla morte, mentre altri invece vi costringeranno ad agire in modi molto diversi da quelli a cui sono abituati i fan di Resident Evil.
Il potere del RE Engine – Recensione Resident Evil Village
Dal punto di vista artistico questo Resident Evil riesce a raggiungere delle vette veramente altissime. Le ambientazioni sono tutte estremamente ben curate e vantano al loro interno un quantitativo di dettagli sbalorditivo che contribuisce molto ad aumentare il senso di immersione del giocatore. Anche i personaggi e le creature che affronterete durante il gioco saranno estremamente ben caratterizzate e avranno dei design veramente eccezionali. Inoltre è stato svolto anche un lavoro davvero eccellente per quanto riguarda tutte le animazioni del gioco, che contribuiscono a far sembrare i personaggi molto più vivi (e inquietanti).
Tutta questa qualità artistica però ovviamente esiste grazie all’eccezionale RE Engine. Per questa recensione abbiamo giocato alla versione PS5 di Resident Evil Village e nel complesso siamo rimasti davvero sorpresi dalla qualità tecnica del titolo. Nonostante si veda che la grafica del gioco sia quella di un titolo cross-gen, Village è riuscito comunque a lasciarci più volte a bocca aperta. Inoltre ci siamo stupiti del fatto che il gioco riuscisse a mantenere i 60fps senza troppi cali con sia l’HDR che il Ray Tracing attivi.
Oltretutto, nonostante non sia un’esclusiva Sony, Resident Evil Village fa un uso molto buono del DualSense. La luce del controller cambia in base allo stato di salute del protagonista e i grilletti adattivi sono in grado di offrire resistenze molto diverse in base all’arma che state utilizzando. Sfortunatamente il feedback aptico non è stato sfruttato molto, ma non essendo un titolo sviluppato specificatamente per PS5 era prevedibile.
Una nota di merito va anche al sound design di Village. In tutto il titolo si nota una grandissima cura per quanto riguarda ogni aspetto del comparto audio, primi fra tutti i suoni ambientali. Infatti nel gioco sono presenti diverse sezioni molto tese in cui il suono gioca un ruolo fondamentale nel creare l’atmosfera giusta.
Conclusioni
Resident Evil Village è un titolo molto ricco che presenta al suo interno un gran numero di nemici e situazioni molto diverse fra loro. Il gameplay si ispira a quello di Resident Evil 4 ma, nonostante l’inflessione action, riesce comunque a trovare un buon equilibrio con le sezioni horror. Inoltre il titolo vanta anche una storia interessante che fa luce su alcuni vecchi misteri e mette le basi per un possibile futuro della serie. Insomma, sul finale di questa recensione ci sembra giusto affermare che Resident Evil Village sia uno dei migliori capitoli di questa storica saga targata Capcom. Certo, è un peccato che gli enigmi e la componente survival non siano all’altezza delle aspettative, ma in ogni caso gli altri elementi del gioco riescono a compensare molto bene queste mancanze.
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- Vivi il genere survival horror come mai prima d'ora con Resident Evil village
Punti a favore
- Storia molto interessante
- Level design ottimo
- Tantissima varietÃ
- Buon equilibrio fra azione e paura
- Artisticamente e tecnicamente eccezionale
Punti a sfavore
- Enigmi eccessivamente semplici
- Gestione dell'inventario trascurata
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