In questa recensione vi parleremo nel dettaglio di Resident Evil 4 Remake, il rifacimento di uno dei survival horror più importanti di sempre
Da quando Capcom ha iniziato a fare remake di tutti i Resident Evil più importanti, i fan hanno sempre atteso con ansia che arrivasse il turno del quarto capitolo. Resident Evil 4 è un titolo davvero molto amato e oltretutto ha anche una grande importanza per la storia dei videogiochi. Negli ultimi anni Capcom ha dato prova di essere davvero molto brava a riproporre i suoi classici in una veste più moderna, ma dare giustizia a un’opera come questa non è affatto facile. Se siete curiosi di scoprire se la compagnia è riuscita a fare centro anche questa volta, in questa recensione potrete trovare la nostra analisi dettagliata del nuovo remake di Resident Evil 4.
Il buon vecchio quarto capitolo – Recensione Resident Evil 4 Remake
I remake di Capcom sono noti per cambiare non pochi aspetti dei titoli originale e ovviamente la compagnia non è stata da meno anche con il quarto capitolo. Questo rifacimento infatti presenta un gran numero di cambiamenti sia nelle meccaniche che nello svolgimento degli eventi. Alcune sezioni di gioco sono state sensibilmente modificate, altre aggiunte da zero e altre ancora completamente rimosse.
Però, nonostante le modifiche, nel complesso la storia è rimasta grossomodo invariata. Infatti vi ritroverete ancora una volta nei panni di Leon S. Kennedy, questa volta inviato in Spagna per salvare la figlia del presidente da una misteriosa setta che è riuscita a rapirla. Durante la vostra avventura dovrete affrontare un gran numero di avversità e, anche se non saranno esattamente le stesse dell’originale, alla fine porteranno comunque a degli esiti molto simili.
Se per quanto riguarda la narrazione principale non ci sono stati grossi cambiamenti, d’altra parte tutti i personaggi sono stati resi molto più profondi. Sia i vostri alleati che gli antagonisti infatti non saranno più delle semplici macchiette, ma avranno una caratterizzazione migliore e un background molto più dettagliato. Questo però per fortuna non implica che il gioco si prenda troppo sul serio. Nonostante questi miglioramenti infatti il remake mantiene comunque le tipiche atmosfere sopra le righe dell’originale e, anche se in maniera un po’ meno ridicola, tutti i personaggi troveranno sempre il modo di infilare qualche battutina imbarazzante nel mezzo dei loro dialoghi.
Nel complesso quindi possiamo dire che per quanto riguarda la trama questo remake ha portato tanti miglioramenti, ma purtroppo ha anche una mancanza non da poco. Nel gioco infatti manca completamente Separate Ways, la mini campagna secondaria con come protagonista Ada Wong. Ovviamente c’è sempre la possibilità che questa parte venga aggiunta in un secondo momento come DLC, ma è davvero un peccato che non sia presente nel gioco base.
Nuovi approcci – Recensione Resident Evil 4 Remake
L’originale Resident Evil 4 ha fatto la storia ponendo le basi per il moderno sistema di shooting in terza persona, ma nonostante ciò è ben lontano dagli standard qualitativi a cui siamo abituati oggi. Per questo motivo Capcom ha deciso di ammodernare il gunplay del titolo, rendendolo molto più simile a quello utilizzato nei suoi altri remake. Ovviamente però è rimasto l’elemento principale che contraddistingue il quarto capitolo, cioè lo stordimento dei nemici. Colpendo i nemici in punti specifici come la testa o le gambe è infatti ancora possibile sbilanciarli, rendendoli così vulnerabili a un colpo ravvicinato in grado di atterrarli.
La meccanica di stordimento dei nemici però è stata anche ampliata grazie all’introduzione dei parry con il coltello. Adesso infatti i coltelli di Leon non serviranno più solamente ad eliminare gli avversari senza sprecare munizioni, ma potranno anche essere utilizzati per deviare gli attacchi in arrivo. Premendo il pulsante di deviazione al momento giusto potrete infatti bloccare quasi ogni tipo di attacco, annullando completamente i danni e sbilanciando i nemici. In più il coltello può essere utilizzato anche per liberarsi in fretta dalle prese oppure per finire con un colpo solo gli avversari storditi. Per fortuna però non è possibile abusare troppo di questa utilissima meccanica, dato che ora la lama della vostra arma si consumerà ad ogni utilizzo e una volta distrutta non potrete più utilizzarla finché non la riparerete.
Oltre al nuovo parry in questo remake è stata aggiunta anche un’altra nuova meccanica: lo stealth. Leon infatti ora è in grado di accovacciarsi e muoversi furtivamente alle spalle dei nemici per aggirarli oppure eliminarli silenziosamente uno ad uno con il coltello. Per quanto semplice, questa nuova meccanica arricchisce davvero molto l’esperienza di gioco dato che offre ai giocatori la possibilità di affrontare alcune aree con un approccio molto diverso.
Non crediate però che l’aggiunta dello stealth e delle deviazioni rendano il gioco più facile dell’originale. A prescindere dalla difficoltà infatti il nuovo remake di Capcom vi metterà davanti a un gran numero di sfide davvero impegnative che vi richiederanno di sfruttare sempre al meglio tutte le vostre opzioni. Inoltre tutte le principali bossfight sono state adattate alle nuove meccaniche grazie a dei grossi cambiamenti che le hanno anche rese molto più divertenti rispetto all’originale.
Gestione delle risorse – Recensione Resident Evil 4 Remake
Anche se è molto più action rispetto agli altri capitoli della serie, Resident Evil 4 Remake resta comunque un survival e di conseguenza la gestione delle risorse ha un ruolo davvero importante. Nonostante le risorse siano molto abbondanti infatti è comunque necessario imparare a gestire bene il proprio inventario per evitare di abbandonare strumenti utili. La valigetta di Leon non ha spazio infinito e per tenere al suo interno tutte le armi e gli oggetti di cui avete bisogno dovrete passare un po’ di tempo ad incastrare tutto alla perfezione.
Come se non bastasse poi in questo titolo sono stati anche aggiunti molti più oggetti che andranno ad affollare il vostro inventario, come ad esempio i nuovi coltelli consumabili e le risorse. Nel remake infatti il crafting è stato approfondito ed ora è possibile combinare diversi tipi di risorse per creare munizioni, granate e così via. In più ovviamente è ancora presente la possibilità di unire alcuni tesori per aumentarne il valore ma, fortunatamente, come nell’originale queste ricchezze non occuperanno spazio nell’inventario.
Ovviamente con tutte queste cose la vostra valigetta finirà col riempirsi facilmente, ma per fortuna avrete la possibilità di ampliarla grazie all’aiuto dell’immancabile mercante. Anche nel remake infatti potrete trovare l’iconico venditore ambulante di Resident Evil 4, pronto a potenziare le vostre armi o vendervi oggetti in cambio di denaro (ottenibile sconfiggendo i nemici e vendendo i tesori). Questa volta però il mercante sarà in grado di offrirvi anche alcuni nuovi miglioramenti che andranno ad influenzare il tipo e la quantità di oggetti trovati. In più, attraverso i premi di un particolare minigioco, potrete ottenere anche degli utilissimi portachiavi da appendere alla valigetta per ottenere bonus passivi di vario tipo. Grazie a tutti questi nuovi accessori avrete la possibilità di concentrarvi su bonus specifici che vi permetteranno di avere diversi vantaggi mirati in base al vostro stile di gioco.
Commissioni extra – Recensione Resident Evil 4 Remake
Rispetta a quella dell’originale, la mappa di Resident Evil 4 Remake è molto più curata e interconnessa. Fin quando non lascerete l’area in cui vi trovate avrete infatti quasi sempre la possibilità di ritornare comodamente indietro. In questo modo potrete sempre recuperare oggetti che vi siete lasciati alle spalle oppure cercare qualche tesoro che non avete scovato. Inoltre in giro per la mappa sono presenti anche diversi punti in cui avrete bisogno dell’aiuto di un compagno per proseguire e di conseguenza spesso dovrete tornarci in un secondo momento.
Oltre a recuperare le cose che vi siete lasciati alle spalle però c’è un ulteriore motivo per ritornare in luoghi già visitati: le missioni secondarie. Adesso infatti il mercante lascerà in giro delle richieste scritte su dei vistosi foglietti blu che, una volta completate, vi permetteranno di ottenere dei particolari gioielli scambiabili con oggetti unici. Queste missioni secondarie vanno dalla raccolta di oggetti specifici fino all’eliminazioni di nuovissimi miniboss e spesso per completarle dovrete ritornare sui vostri passi. Grazie alla presenza di tutte queste richieste il backtracking non sarà mai noioso e ogni volta che dovrete tornare in un luogo per qualsivoglia motivo avrete sempre la possibilità di ottenere utili ricompense extra.
Un nuovo punto di vista – Recensione Resident Evil 4 Remake
Dal punto di vista artistico questo remake è riuscito a raggiungere dei risultati davvero incredibili, elevando ancora di più l’ottima direzione artistica del gioco del 2005. I luoghi, le creature e anche i personaggi di Resident Evil 4 infatti sono stati reimmaginati mantenendo però alla base gli originali e iconici design. Inoltre è stata posta una cura ancora maggiore in tutte le ambientazioni, arricchendole sia di dettagli che di elementi a schermo che contribuiscono ad incrementare molto l’immersione del giocatore.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, anche in questo caso Capcom ha svolto un lavoro davvero egregio. Ovviamente, rispetto al gioco originale, ci sono innumerevoli miglioramenti sia nella grafica che nelle prestazioni, ma nel complesso questo remake non si allontana troppo dagli ottimi risultati ottenuti con Village. In particolare ciò che brilla maggiormente sono la qualità dei modelli e la cura delle animazioni, ma anche il comparto sonoro è stato gestito in maniera magistrale. In più ci teniamo anche a sottolineare la buona ottimizzazione del gioco su PC, dato che è in grado di mantenere delle buone prestazioni senza sacrificare troppo la resa visiva anche sulle macchine meno performanti. Gli unici aspetti del comparto tecnico che non ci hanno convinto a pieno sono gli effetti e i riflessi, ma nel complesso non vanno ad influire troppo sulla bellezza del titolo.
Conclusioni
Adesso è arrivato finalmente il punto della nostra recensione in cui tiriamo le somme su Resident Evil 4 Remake. Questo rifacimento è riuscito a riproporre uno dei survival horror più importanti di sempre in una veste più moderna, senza però andarne a snaturare minimamente l’anima. Le nuove meccaniche di gameplay sono riuscite a dare un feeling molto più fresco, divertente e moderno al titolo, mentre la migliore caratterizzazione dei comprimari ha trasformato delle macchiette in personaggi molto più interessanti. Inoltre anche il level design è stato sensibilmente migliorato per adattarsi alla nuova struttura della mappa e alle nuove possibilità offerte. Insomma, nonostante qualche piccola pecca come la mancanza della campagna di Ada e un’IA dei compagni non troppo brillante, possiamo dire con tranquillità che questo remake è riuscito nell’ardua impresa di superare il titolo originale.
Resident Evil 4 Remake sarà disponibile dal 24 marzo per PC, PS4, PS5 e Xbox Series X | S. Se siete interessati a restare aggiornati riguardo tutte le novità sul mondo dei videogiochi e tanto altro ancora, allora continuate a seguirci qui su tuttoteK. Inoltre, in caso vogliate acquistare qualche gioco a un prezzo vantaggioso, vi suggeriamo di dare un’occhiata alle tante offerte presenti su Kinguin.
Punti a favore
- Migliore caratterizzazione dei personaggi
- Nuove meccaniche molto divertenti
- Bossfight sensibilmente migliorate
- Aree più complesse e dettagliate
- Tecnicamente molto buono
Punti a sfavore
- Manca la campagna di Ada
- L'IA dei compagni non è migliorata molto
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