Resident Evil 3 è il Remake del terzo capitolo della storica saga di survival horror di Capcom e in questa recensione ve ne parleremo nel dettaglio
I Resident Evil hanno fatto la storia dei videogiochi e il terzo capitolo è uno dei più importanti, dato che ha rappresentato l’inizio della svolta action della serie. Adesso, dopo l’eccezionale Remake del 2, Capcom ha deciso di riproporre anche il terzo capitolo in chiave moderna. Sarà riuscita a centrare il bersaglio o avrà fatto un buco nell’acqua? Scopritelo insieme a noi in questa recensione di Resident Evil 3 Remake
Stessa storia, approccio diverso
La trama di Resident Evil 3 Remake è a grandi linee la stessa del titolo originale. La storia ruota intorno a Jill Valentine, un ex membro della squadra speciale S.T.A.R.S. della polizia di Raccoon City che sta cercando di fuggire dalla città con l’aiuto del soldato Carlos Oliveira. Durante la fuga Jill dovrà superare tantissimi pericoli, ma il più grande è rappresentato sicuramente dal Nemesis, una potentissima arma bio-organica creata dalla Umbrella con lo scopo di annientare tutti i sopravvissuti della squadra S.T.A.R.S..
Nonostante la storia sia praticamente la stessa dell’originale, la messinscena cambia davvero molto. Già dai primi minuti di gioco è possibile notare grandissime differenze sia negli eventi che nei luoghi. La città di Raccoon City è stata completamente reimmaginata, alcune aree sono state rimosse, altre aggiunte e altre ancora ampliate. Inoltre il ruolo di Carlos è stato reso ancora più importante, dato che sono presenti più sezioni in cui è possibile controllarlo. Grazie a tutte queste modifiche, sarete in grado di rivivere la stessa esperienza del titolo originale ma in una maniera completamente nuova.
Una formula collaudata – Recensione Resident Evil 3 Remake
Il gameplay del gioco è sostanzialmente lo stesso del remake di Resident Evil 2, cioè una rivisitazione più comoda e moderna dei controlli del 1999. L’unico grosso cambiamento presente nel gameplay del titolo è dato dall’aggiunta della schivata. Questa meccanica era presente già nel gioco originale e permetteva di evitare completamente gli attacchi dei nemici premendo un pulsante al momento giusto.
Nel remake la schivata è stata resa più libera e potrà essere usata in ogni momento per eseguire delle rapide manovre evasive, ma se la attiverete al momento giusto sarete in grado di allontanarvi ancora di più e di rallentare brevemente il tempo. Sfortunatamente la schivata era abusabile nell’originale e lo è ancora di più in questo remake, dato che senza troppa pratica sarete in grado di evitare facilmente la maggior parte degli attacchi.
Per quanto riguarda gli enigmi invece Resident Evil 3 Remake non ha nulla a che vedere con il suo predecessore. I puzzle presenti nel gioco sono estremamente facili da risolvere e come se non bastasse sono davvero pochi. Anche il titolo originale aveva una quantità e qualità degli enigmi inferiore rispetto al secondo capitolo, ma nel remake questo aspetto è peggiorato sensibilmente.
Vent’anni dopo a Raccoon City – Recensione Resident Evil 3 Remake
In Resident Evil 3 remake la città è stata resa in maniera davvero eccezionale. Esplorando le strade ormai in rovina di Raccoon City, sarà facile riuscire a scorgere la bellezza della città precedente allo scoppio dell’epidemia. La cura per i dettagli è straordinario ed è in grado di aumentare moltissimo l’immersività del gioco.
Per adattarsi ai nuovi controlli e alla telecamera libera, la mappa di Raccoon City è stata completamente modificata e di conseguenza è cambiato anche il level design. La maggior parte delle aree sono diventate più lineari per adattarsi al ritmo frenetico del gioco e solo pochissime zone si avvicinano alla complessità della stazione di polizia del 2. Resident Evil 3 si basa sul fuggire da una città infestata da zombi, quindi dei livelli eccessivamente intricati sarebbero stati fuori luogo, ma nel gioco ci sono davvero troppi percorsi lineari.
Corri! Scappa! C’è il Nemesis! – Recensione Resident Evil 3 Remake
Passiamo ora a quello che per i fan è uno degli aspetti più importanti di Resident Evil 3: il Nemesis. Il Nemesis farà la sua comparsa durante alcuni momenti specifici del gioco e ci darà la caccia in maniera davvero feroce. Per farlo adattare meglio alla nuova mappa, gli sviluppatori hanno fornito a questa creatura una maggiore rapidità e mobilità, ma anche delle nuove abilità. Inoltre sarà in grado di utilizzare anche molti dei suoi attacchi iconici, come ad esempio la presa con i tentacoli.
Questa creatura però ha una grossa pecca, cioè l’impossibilità di accedere ad alcuni luoghi. Nonostante sia un’instancabile macchina assassina, molto spesso il Nemesis smetterà di seguirci in caso dovessimo entrare in certe aree specifiche. È ovvio che il Nemesis non può inseguire costantemente il giocatore, altrimenti si verrebbe a creare uno squilibrio nel ritmo di gioco, ma il modo in cui si interrompono gli inseguimenti è spesso troppo brusco e anticlimatico.
Le bossfight contro questa creatura invece sono davvero ottime sotto moltissimi punti di vista. Gli scontri riescono ad essere molto originali e diversi fra loro pur restando legati a quelli del gioco originale. Inoltre, man mano che andrete avanti nella storia, diventeranno sempre più spettacolari e divertenti da giocare.
Un lavoro impeccabile – Recensione Resident Evil 3 Remake
Dal punto di vista tecnico Resident Evil 3 Remake è eccezionale. Il titolo è davvero una gioia per gli occhi sin dai primissimi istanti di gioco, sia per la cura dei modelli e delle animazioni, che in particolare per la qualità delle luci. In questo titolo il RE Engine ha mostrato davvero tutte le sue capacità, dato che, nonostante la grandissima qualità visiva, il gioco riesce a mantenere un frame rate davvero stabile. Abbiamo trovato davvero pochissime aree in cui ci sono stati dei sensibili cali di frame, ma ci teniamo a precisare che la nostra prova è avvenuta su di una PS4 standard.
L’incredibile resa visiva di Resident Evil 3 Remake è sicuramente merito di un ottimo uso del RE Engine, ma anche di uno spettacolare design di nemici ed elementi dello scenario, come ad esempio i cartelloni pubblicitari e i giocattoli. Inoltre anche il sound design del titolo è davvero ottimo, sia per quanto riguarda le musiche, che in particolare per gli effetti sonori.
Il suono dei passi sul vetro, della pioggia sulle finestre, degli zombi che masticano. Tutti è reso in maniera davvero perfetta ed è in grado di avvolgere immediatamente il giocatore nell’atmosfera del titolo.
Conclusioni
Resident Evil 3 è il Remake perfetto di un titolo imperfetto. Il gioco originale del ’99 è stato da sempre uno dei Resident Evil classici più deboli e questo remake porta con se tutti i difetti dell’originale. Questo potrebbe aver deluso alcuni videogiocatori, specialmente dopo il capolavoro sfornato con il remake del secondo capitolo, ma non è facile correggere molte pecche del terzo capitolo senza snaturare il gioco. In ogni caso Resident Evil 3 Remake, anche se inferiore al suo predecessore, è un buon titolo, e se siete dei fan della serie non potete lasciarvelo scappare.
Resident Evil 3 è disponibile ora per PC, Xbox One e PS4. Se siete interessati a restare aggiornati riguardo tutte le novità sul mondo dei videogiochi e tanto altro ancora, allora continuate a seguirci qui su tuttoteK.
Punti a favore
- Approccio fresco alla storia originale
- Ottime bossfight
- Eccezionale design di nemici e ambientazioni
- Aspetto tecnico ineccepibile
Punti a sfavore
- Troppo lineare
- Nemesis troppo limitato
- Enigmi inesistenti
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