L’ambizioso quarto capitolo della saga di musou è il miglior gioco di sempre dedicato al manga di Eichiiro Oda? Scopriamolo insieme in questa recensione di One Piece: Pirate Warriors 4
Con One Piece: Pirate Warriors 4 Omega Force riporta sugli schermi videoludici la saga del manga più venduto al mondo. Sono passati ormai quattro anni e la fame dei fan di riprendere il controllo di Rufy e compagni è tanta. Cerchiamo di scoprire se questo quarto capitolo ha fatto centro e può essere considerato il miglior gioco su One Piece. In questa recensione abbiamo testato la versione PS4 base di One Piece: Pirate Warriors 4 , ma vi ricordiamo che il gioco è disponibile ora anche su PC, Xbox One e Nintendo Switch.
“Lo One Piece esiste davvero!”
Non c’è molto da girarci intorno, il genere musou o si ama o si odia con tutti i pregi e difetti del caso. Inoltre negli anni il genere non ha dato molto spazio né a grandi innovazioni né a grossi tentativi per limarne gli spigoli. One Piece: Pirate Warriors 4 non fa eccezione in questo e non cerca di nascondersi dietro a strane commistioni di genere, si tratta di un musou al 100%, come vedremo nel prosieguo di questa recensione.
Gli sviluppatori hanno cercato però di elevare all’ennesima potenza l’impianto tipico del genere, con risultati davvero soddisfacenti. Ecco a voi quindi ben 40 personaggi giocabili, una buona varietà di mappe che ricalcano le ambientazioni più famose del manga ed un sistema di crescita basato su medaglie e denaro accumulato.
“La giustizia vincerà?! Ovvio! Perché sono i vincitori a essere nel giusto! ” – Recensione One Piece: Pirate Warriors 4
Come da tradizione sulla mappa di gioco troveremo enormi quantità di nemici con la vana speranza di fermarci. In Pirate Warriors 4 ci sono letteralmente centinaia di nemici a schermo e non si può nascondere una certa soddisfazione nello spazzarli via con le nostre mosse speciali. La sensazione è quella di essere onnipotenti, sentimento amplificato dalla buona distruttibilità degli ambienti.
I personaggi si suddividono in 4 macrocategorie: potente, veloce, tecnico e volante. Tutti quanti sono piuttosto diversi l’uno dall’altro e riproducono piuttosto fedelmente i loro colpi più famosi. Per un fan della serie sarà un piacere utilizzarli tutti e rivivere le folli particolarità che Eichiiro Oda ha originariamente pensato per loro. Per ogni personaggio è possibile scegliere un massimo di 4 mosse speciali ed un certo numero di abilità, le quali permettono un minimo di personalizzazione in base al vostro stile di gioco.
“Mi avete sempre trattato bene, grazie! Sono sempre stata così felice, tutto grazie a voi!” – Recensione One Piece: Pirate Warriors 4
Il cuore del gioco è una modalità storia chiamata “Diario Narrativo”. Sarà possibile infatti giocare alcune delle saghe più importanti dell’intera serie. Non aspettatevi di riuscire a seguire la trama se non conoscete la storia originale, questo racconto infatti è pensato esclusivamente per i fan che vogliono rivivere le scene più iconiche. Presente inoltre il doppiaggio originale giapponese, in modo da essere più fedeli possibile alla serie animata.
Molta più cura per le ultime saghe, con la saga di Wano (ancora in corso nel manga e nell’anime) che gode di una trama originale scritta dagli sviluppatori. Questa nuova storia è piuttosto godibile ed è una buona scusa per far scendere in campo tutti i personaggi più forti del mondo di One Piece. Sono disponibili poi numerosissime missioni secondarie che donano altre ore di gioco e permettono di potenziare al massimo tutti i personaggi.
“Siete solo ragazzini che giocate a fare i pirati!” – Recensione One Piece: Pirate Warriors 4
La confusione a schermo è tantissima, complice anche una telecamera non sempre perfetta, ma ciò non rappresenta un ostacolo durante le battaglie con i minion. Il giocatore infatti si deve limitare ad alternare le combo base alle mosse speciali ed avanzerà senza alcun problema. Proprio per questo motivo la difficoltà è tarata verso il basso, gli amanti delle sfide però potranno contare su una modalità “super difficile” sbloccabile al termine della storia.
Il gioco riesce a riprodurre in modo davvero ottimale gli scontri in campo aperto che fanno parte del racconto di One Piece. Mostra però un po’ il fianco in quelle che sono le boss fight, troppo semplici e prive di qualsiasi spunto originale. In questo modo il combattimento si riduce ad un button mashing continuo senza alcun tipo di ragionamento. A risollevare però la sorte di queste ultime sono le cutscene, inserite alla perfezione durante i combattimenti più importanti e che non mancheranno di esaltare il fan più accanito.
“Come può essere terminata l’epoca dei pirati sognatori?! I sogni delle persone non svaniscono mai!” – Recensione One Piece: Pirate Warriors 4
La veste grafica riproduce il tratto di Eichiiro Oda in maniera convincente attraverso un buon uso del cel-shading. Non possiamo però fare a meno di notare che rispetto a molte produzioni recenti dedicate ad anime e manga, Pirate Warriors 4 rimane un passo indietro. La colpa è da attribuire sopratutto ad alcune sezioni in cui la cura per i dettagli è minore rispetto al resto del gioco, la quale crea una dissonanza che può dar fastidio al giocatore.
Se il dettaglio grafico non fa gridare al miracolo, il frame rate invece merita un elogio. Nel complesso il gioco rimane stabile anche su PS4 base nonostante la quantità spropositata dei personaggi a schermo. Come in altri giochi simili è presente invece una forma di censura, che va ad eliminare ogni forma di sangue o scene con un certo grado di violenza. Censura che, a parte uno o due episodi specifici, non disturba troppo e con la quale si può scendere facilmente a patti.
“Sono venuto per porre fine a questa guerra”
Per concludere questa recensione di One Piece: Pirate Warriors 4 possiamo affermare che tutto sommato si tratta di un buon gioco, pensato per i fan più accaniti del manga. Come tutti i musou non nasconde una certa ripetitività di fondo, alla quale si cerca di ovviare con un roster ampio e variegato. Il titolo riesce nel riprodurre le battaglie contro eserciti o flotte avversarie, ma perde un po’ del suo smalto nelle boss fight, le quali non sono altro che nemici leggermente più aggressivi con un quantitativo di vita maggiore.
I fan saranno felici di esplorare i vari moveset e rivivere i momenti memorabili della serie. Probabilmente abbiamo davanti a noi il miglior gioco dedicato a One Piece disponibile al momento. È innegabile però che confrontato ad altre produzioni videoludiche dedicate ad anime e manga ci si potrebbe aspettare qualcosa in più, sopratutto visto l’enorme successo di Cappello di Paglia e dei suoi compagni. Se questa recensione vi è stata utile continuate a seguirci sulle pagine di tuttoteK per rimanere sempre aggiornati sul mondo dei videogiochi e non solo!
Punti a favore
- Tanti personaggi e con moveset diversificati
- Centinaia di nemici a schermo
- Doppiaggio giapponese originale
Punti a sfavore
- Boss fight superficiali
- Un po' troppo ripetitivo
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