A più di 10 anni dalla release originale, scopriamo nella nostra recensione come è cambiato NieR Replicant ver.1.22474487139
Difficile parlare della trama che muove le vicende di NieR Replicant ver.1.22474487139 senza correre il rischio di cadere vittime di spiacevoli spoiler: la produzione diretta da quel bizzarro autore che risponde al nome di Yoko Taro, difatti, è un’opera che sceglie consapevolmente di raccontarsi poco a poco, proponendo un mondo sfaccettato e complesso, in cui le prospettive del giocatore si ritrovano sconvolte con frequenza inaudita.
Un universo in cui niente è come può sembrare in apparenza, un grande inganno che finisce per stritolare senza pietà vittime e carnefici, in un ribaltamento di ruoli spiazzante e drammatico, capace di colpire con violenza allo stomaco il giocatore che avrà la pazienza di scoprirne i segreti. E che proveremo a spiegare nella nostra recensione di NieR Replicant ver.1.22474487139.
Un nuovo inizio?
Le vicende del gioco prendono il via nel 2053, anno in cui la Terra è ridotta oramai in rovina, con i pochi essere umani superstiti che lottano disperatamente per sopravvivere alla minaccia delle misteriose Ombre. Tra questi troviamo due giovani, fratello e sorella, nascosti all’interno di un negozio abbandonato, con il giovane che fungerà da tutorial, utile per impratichirsi con il rinnovato combat system di questa riproposizione del titolo datato 2010. Si tratta però solo di pochi minuti, prima che la scena cambi bruscamente, catapultandoci 1412 anni nel futuro, per presentarci un pianeta che sembra essersi lasciato alle spalle la morte e la distruzione di un tempo, ma non la minaccia delle Ombre. Qua troveremo ancora una volta due ragazzi, fratello e sorella anche essi, con il maggiore dei due che spetterà a noi controllare (dopo averne deciso il nome).
Intento a trovare una cura per il male che affligge la piccola Yonah, il nostro protagonista girerà in lungo ed in largo il mondo di gioco, finendo per incrociare il proprio cammino con il loquace e potente Grimoire Weiss, un tomo magico che gli spalancherà le porte della magia. A questi si aggiungeranno la misteriosa Kainè, discinta e sboccata guerriera dal passato tormentato, ed il giovane e sventurato Emil, custode di un oscuro e devastante segreto. I quattro uniranno presto le forze per sconfiggere il Signore delle Ombre, in un crescendo di emozioni e situazioni che porteranno ad un finale ricco di colpi di scena, ma che non sarà comunque in grado di dissipare i misteri che caratterizzano il mondo di gioco.
Come vuole il modus operandi di Taro, e che abbiamo già abbondantemente visto in Automata, NieR Replicant ver.1.22474487139 ci chiederà di compiere almeno una seconda run, indispensabile per avere un quadro più definito della situazione: aprendosi all’incirca a metà dell’avventura originale, questa ci proporrà dialoghi e cutscene inedite, oltre a piccoli inserti di gameplay rinnovati. L’aggiunta maggiore, però, sarà proprio relativa all’ampliamento della narrativa, tale da sconvolgere e mettere fortemente in discussione quanto vissuto nelle ore precedenti.
Ed è proprio in questa labile demarcazione dei ruoli e dell’etica che risiede il più grande pregio della produzione, una cinica e spietata rappresentazione della miseria umana, in cui non sembra esserci spazio alcuno per la felicità . Non ci sono vincitori nel mondo di NieR, ma soltanto esseri in balia di un bizzarro destino, che pare divertirsi a giocare con le loro esistenze. Taro sembra gongolare nel far dubitare continuamente il giocatore delle proprie azioni, seminando il racconto di piccoli indizi che, se colti con attenzione, non potranno fare altro che anticipare con subdola crudeltà la rivelazione finale.
Un racconto complesso e difficile, ma che non mancherà certo di stupire per la maturità e la consapevolezza della sua scrittura, capace di affrontare temi oscuri con spiazzante brutalità e realismo, pur al netto della finzione videoludica. Un’opera che, pur non raggiungendo le vette toccate dal citato Automata, risulta quanto mai fondamentale nel percorso creativo di Yoko Taro, anche se, come vedremo a breve, non tutte le scelte autoriali prese potrebbero risultare vincenti.
Danza letale – Recensione NieR Replicant ver.1.22474487139
All’epoca del suo debutto, il titolo originale venne per l’appunto elogiato per la bontà del suo comparto narrativo, con le critiche maggiori che finirono per investire il combat system e la struttura generale. Se su quest’ultima, per forza di cose, non è stato possibile intervenire, discorso differente deve essere fatto per il primo elemento, che in NieR Replicant ver.1.22474487139 ha subito un drastico e riuscitissimo restyling. In questo è molto evidente la mano di Takahisa Taura di Platinun Games, che è stato in grado di affinare in modo sensibile le movenze di lotta del nostro protagonista, così da uniformarle con quanto sperimentato in Automata.
Gli scontri si baseranno sulla combinazione di fendenti all’arma bianca (potremo scegliere tra tre tipologie di lame) ed un incantesimo a distanza, a cui si aggiunge un’ulteriore magia, selezionabile all’interno di una lista che potremo ampliare avanzando nell’avventura. A chiudere il cerchio troviamo l’immancabile schivata e la possibilità di parare i colpi nemici, oltre alle Parole, peculiari perk secondari ottenibili dai nemici ed assegnabili ad armi, magie e difesa.
Sicuramente asciutto nelle dinamiche, il combat system si è rivelato estremamente reattivo e soddisfacente, capace di dare vita a frenetiche coreografie di morte, sia che si combatta contro semplici mob che in occasione degli emozionanti scontri con i numerosi boss. A voler essere pignoli si potrebbe criticare l’eccessiva caoticità che contraddistingue alcune sezioni, ma si tratta di ingenuità su cui è possibile sorvolare senza problemi.
Quadro d’autore? – Recensione NieR Replicant ver.1.22474487139
Non di soli combattimenti vive il gioco, però, dato che come vuole la tradizione firmata Yoko Taro non saranno infrequenti i cambi di prospettiva lato gameplay: tra sezioni bullet hell, on rail shooter, puzzle, platform e persino simili alle vecchie avventure testuali, NieR Replicant ver.1.22474487139 saprà stupire il giocatore con trovate sempre nuove, capaci di spezzare con efficacia il ritmo dell’avventura. Non tutto però, è bene ribadirlo, potrebbe funzionare a dovere, dato soprattutto il ritmo con cui il gioco si dipana sotto i nostri occhi: i limiti, in tal senso, sono da ritrovare prevalentemente nella prima parte dell’avventura, che è risultata quella maggiormente fiaccata da un uso sin troppo invasivo (e a tratti ridondante) del backtracking.
A ciò si aggiunge la struttura ruolistica che accompagna il tutto, trattata quasi come se fosse una parodia del genere, burlescamente realizzata da Taro: esempio lampante di questa volontà dissacrante è il modo in cui sono rozzamente assemblate le missioni secondarie, che incarnano in maniera smaccata i più beceri e negativi elementi delle peggiori fetch quest. Futili e fini a loro stessi sono anche le opzioni ludiche collaterali, come il minigioco della pesca e la coltivazione del campo, a cui si aggiunge la palese presa in giro del fast travel, presente in ogni tipo di produzione analoga. Scelte, queste, fortemente autoriali, utili a delineare con efficacia la personalità creativa di Yoko Taro, ma che pad alla mano potrebbero scoraggiare un po’ troppo i player meno avvezzi a simili sperimentazioni.
Un tuffo nella modernità – NieR Replicant ver.1.22474487139
Laddove è fortemente avvertibile il lavoro di restyling operato in questo NieR Replicant ver.1.22474487139, se escludiamo il citato combat system, è relativamente al comparto tecnico della produzione, che si configura a metà strada tra una remaster ed un remake. Pur non essendo una revisione totale della produzione originale, i passi avanti rispetto all’installazione del 2010 sono davvero notevoli, con una maggiore quantità di dettaglio e pulizia ad impreziosire la scena. Ottimo ed impeccabile il frame rate, almeno per quanto riguarda la nostra prova, effettuata in retrocompatibilità su Xbox Series X, con una fluidità di azione in grado di supportare a dovere le modifiche effettuate da Taura.
Lato audio, invece, basterebbe già il nome del veterano Keiichi Okabe per chiudere ogni discorso, ed assegnare i pieni voti alle note che accompagneranno i vari momenti dell’avventura. La soundtrack, difatti, è semplicemente sontuosa, forte di una range di espressioni incredibile e capaci di sottolineare con efficacia estrema le varie situazioni che ci ritroveremo a vivere sullo schermo. Ottimo anche il voice over, con il giapponese che (almeno a nostro avviso) è semplicemente perfetto per simili produzioni, così come è solida la traduzione in italiano, nonostante talune libertà di adattamento prese. A chiudere il cerchio delle aggiunte, inoltre, troviamo anche un quinto finale, che va ad aggiungersi ai quattro presenti in originale, e che servirà ad espandere il destino della sventurata Kainè.
Commento finale
A scanso di spiacevoli equivoci, è bene dire subito come NieR Replicant ver.1.22474487139 non riesca a raggiungere l’eccellenza toccata da Automata, ma trattandosi di un titolo nato e cresciuto prima del capolavoro del 2017 è anche fisiologico. Nonostante ciò, però, il capostipite di questo peculiare brand (nato come spin-off di un finale di Drakengard), rimane ancora oggi un titolo importantissimo per quanto riguarda il panorama nipponico, oltre che fondamentale per il percorso di Yoko Taro.
Fortemente autoriale, forse un filo troppo, il gioco mette sul piatto il peculiarissimo modus operandi del bizzarro designer, il quale si diverte a prendersi gioco più e più volte di generi ludici e giocatori. Scelte molto forti e divisive, che potrebbero infastidire il player senza riserva alcuna, così come rapirlo irrimediabilmente. Al netto di questi pregi/limiti, però, quello che rimane è un racconto duro e spietato, in cui nulla deve mai essere dato per scontato, e che saprà emozionare ed appassionare chiunque avrà la pazienza e la volontà di sviscerarne i vari aspetti.
Con questo di chiude la nostra recensione di NieR Replicant ver.1.22474487139, ma prima di salutarvi, e rinnovarvi l’invito a rimanere con noi sulle pagine di tuttoteK, vi ricordiamo che su Instant Gaming potrete trovare tantissimi giochi a prezzo scontato.
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Punti a favore
- Storia matura e sfaccettata
- Restyling tecnico pregevole
- Colonna sonora strepitosa
Punti a sfavore
- Alcune scelte di design continuano a far discutere
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