Abbiamo potuto giocare approfonditamente il nuovo roguelike di Veewo Games. Scopriamo nella nostra recensione se Neon Abyss ci ha convinto
Il roguelike è un genere nato ormai davvero da molto tempo, ma che è tornato alla ribalta prepotentemente negli ultimi anni. La struttura tipica del genere infatti ha trovato la sua naturale zona di comfort sopratutto nei titoli indie, oppure in giochi con un budget ridotto rispetto ai soliti tripla A. Tra questi c’è anche Neon Abyss, sviluppato da Veewo Games e pubblicato da Team 17, è disponibile ora su PC, PS4, Xbox One e Nintendo Switch. Sarà un gioco all’altezza dei giganti del genere? Scopriamolo in questa recensione di Neon Abyss!
Metti la cera, togli la cera
I roguelikes si basano fortemente sulla ripetizione spasmodica di diverse run che, grazie all’ingegno dei game designer, riescono ad essere sempre fresche e mai ripetitive. Come degli atleti i giocatori ripetono lo stesso esercizio ancora e ancora, trovando estrema soddisfazione nel constatare i miglioramenti fatti. La stessa soddisfazione è quella che si prova giocando Neon Abyss che, nonostante qualche incertezza, riesce a conquistare il giocatore attraendolo sempre di più nella sua ragnatela.
Uno dei rischi maggiori proprio a causa della struttura innata del genere è quello di diventare ripetitivo ed annoiare. Proprio per questo motivo nella nostra recensione valuteremo con attenzione il fattore ripetitività di Neon Abyss. La linea tra il loop di gameplay assuefacente e ripetitivo è molto sottile e Neon Abyss danza elegantemente su questo confine, attraversandolo talvolta in una o l’altra direzione.
Prima run – Recensione Neon Abyss
Partiamo dall’analizzare lo svolgimento di una singola run. Il giocatore dovrà superare i vari livelli generati in modo procedurale al fine di uccidere le nuove divinità , nate con l’avvento della tecnologia. Neon Abyss propone un gameplay basato sul combattimento con armi da fuoco, con dei controlli che fanno il verso ai più classici twin stick shooter in due dimensioni. Per ogni livello la struttura è simile, si passa da stanze contenenti oggetti passivi o nuove armi ai negozi, fino a stanze piene di nemici da sconfiggere.
Queste ultime possiedono in genere ulteriori abilità passive o attive, che potranno essere utilizzate spendendo i cristalli, una delle nostre risorse a disposizione. Alla fine di ogni livello c’è un boss rappresentante una delle nuove divinità citate in precedenza. Citiamo in particolare la presenza delle uova, che si schiuderanno diventando delle mascotte, ognuna con delle abilità specifiche. Si tratta di una meccanica davvero interessante. A volte può generare un po’ di confusione a schermo o portare degli effetti indesiderati, ma riesce a portare il giocatore ad utilizzare diversi approcci anche nella stessa run.
Facciamo una pausa al bar – Recensione Neon Abyss
Finita la prima run, che sia andata a buon fine o terminata tragicamente, ci ritroviamo al bar. Qui scopriamo tutto ciò che riesce a rendere Neon Abyss vario anche dopo numerose ore di gioco. Al bar infatti possiamo spendere dei gettoni ottenuti sconfiggendo i boss per far evolvere il gioco. È possibile sbloccare nuovi oggetti che andranno ad aumentare la pool disponibile, oppure sbloccare delle nuove meccaniche di gioco come stanze speciali o NPC unici. Per non parlare della presenza di diversi personaggi, piuttosto bilanciati e diversificati tra loro.
Sono presenti inoltre più livelli di difficoltà . Neon Abyss potrebbe essere una sfida impegnativa per molti giocatori, ma la presenza di un livello da scegliere permette di personalizzare la propria curva di apprendimento. In questo modo il gioco diventa accessibile a tutti e mai frustrante nelle sue run, dando il tempo a tutti di conoscere l’effetto dei tantissimi oggetti per poi spronarli a cercare sfide più difficili.
Seconda, terza e poi centesima run – Recensione Neon Abyss
È così che Neon Abyss vi cattura e spinge a ripetere compulsivamente una run dopo l’altra per scoprire cosa vi aspetta dopo. Il ritmo è serrato, a volte quasi confusionario, le stanze scorrono una dopo l’altra senza sosta alla ricerca di nuovi oggetti e potenziamenti mai visti. La software house ha voluto evitare a qualsiasi costo i momenti morti nel gameplay e ci riesce sopratutto grazie ai numerosi teletrasporti che vi faranno esplorare i livelli senza nessun rallentamento.
Purtroppo però Neon Abyss non ha una longevità infinita e dopo molte run si intravede quello che è il vero difetto del gioco. Se gli oggetti e le armi sono tantissimi e in grado di creare moltissime situazioni diverse, lo stesso non si può dire dei boss e dei nemici. Purtroppo questi ultimi non sono variegati come vorremmo, manca un pizzico di diversificazione in più per aumentare esponenzialmente la varietà . Al momento questa è un’ottima base di partenza che speriamo possa essere ampliata e perfezionata con il tempo.
Uno stile vintage futuristico – Recensione Neon Abyss
L’impatto visivo di Neon Abyss colpisce subito grazie ai suoi colori vivaci ed allo stile che riprende, anche se solo in parte, l’estetica tipica del genere cyberpunk. Il tutto messo in scena grazie ad un buon uso della pixel art che, nonostante venga utilizzata spessissimo ormai in giochi di questo tipo, non stanca mai. Purtroppo però i vari livelli e le stanze non si differenziano molto né dal punto di vista della struttura che dell’estetica, andando a rimarcare un potenziale ancora non pienamente sfruttato dal punto di vista della varietà .
Dal punto di vista delle prestazioni invece Neon Abyss supera la prova a pieni voti. Il gioco gira fluido sulla nostra vecchia PS4 base e senza nessuna incertezza anche nelle fasi più concitate. Anche i caricamenti sono tutti piuttosto veloci e permettono subito di ritornare all’azione con le successive run. Vi segnaliamo infine la presenza della localizzazione nei testi completamente in italiano.
Ottimo inizio e tante prospettive
Insomma Neon Abyss è un buon gioco che vi consigliamo caldamente, sopratutto se siete rimasti orfani dei roguelikes che hanno appassionato moltissimi giocatori negli ultimi anni. Il gioco però può ancora migliorare molto. Abbiamo davanti a noi un’ottima base dalla quale partire, in vista di qualche contenuto aggiuntivo che vada ad espandere una già buona formula iniziale. Siamo fiduciosi, il team potrà limare in futuro qualche piccola imperfezione, in particolare nel numero di nemici, per trasformare un bel gioco in una vera e propria perla.
Come avete visto non siamo andati troppo nel dettaglio nel raccontare gli oggetti, le sinergie e i tipi di stanze presenti. Riteniamo che la scoperta e l’apprendimento faccia parte della bellezza del genere roguelike, quindi lasciamo a voi il piacere di giocarlo conoscendo il meno possibile. Finisce qui la nostra recensione di Neon Abyss, speriamo vi sia stata utile. Come vi sembra questo nuovo roguelike di Veewo Games? Fateci sapere la vostra opinione e continuate a seguirci sulle pagine di tuttoteK per altre recensioni e per tutte le news dal mondo videoludico e non solo!
Punti a favore
- Tanti oggetti diversi
- Sistema di progressione tra le run ben pensato
- Gameplay dal ritmo frenetico
Punti a sfavore
- Avremmo gradito qualche boss e nemico in più
- A volte è un po' confusionario
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