In questa recensione vi parleremo di Monster Hunter Rise, l’ultimo capitolo della nota serie di giochi di caccia targati Capcom
Monster Hunter Rise è disponibile solo da una settimana e in questo breve periodo Capcom ha registrato dei guadagni davvero sbalorditivi. Sin dall’annuncio i fan hanno atteso ardentemente l’uscita del gioco e questo ovviamente ha portato a un gran numero di vendite.
Nonostante questo grande successo iniziale, molte persone continuano ad essere un po’ dubbiose nei confronti del titolo a causa di tutto l’hype che gli gira intorno. Grazie alla nostra accurata recensione però riuscirete di sicuro a farvi un’idea sull’effettivo valore di Monster Hunter Rise.
La minaccia della calamità
Iniziamo subito la nostra recensione parlando brevemente della storia di Monster Hunter Rise. Nei titoli appartenenti a questa serie la trama è sempre stata quasi completamente assente, ma con l’uscita di World ha iniziato a ricoprire un ruolo leggermente più importante e di conseguenza ci teniamo a parlarne almeno un po’.
In Monster Hunter Rise i giocatori vestiranno i panni di un cacciatore novizio di Kamura, un piccolo villaggio costiero dalle tinte orientali. Normalmente i nuovi cacciatori si occupano semplicemente di eliminare i mostri che arrecano danno agli abitanti del paese, ma sfortunatamente il protagonista si troverà ad affrontare una minaccia molto più grande di lui. Kamura infatti sta per essere investito dalla Furia, una grande migrazione di mostri feroci che rischiano di distruggere completamente il villaggio. Per far fronte a questa terribile minaccia i giocatori dovranno cercare di scoprire cosa si cela dietro a questa calamità e fermarla una volta per tutte.
All’uscita di Monster Hunter World la storia del gioco non riuscì a convincere pienamente i giocatori e sfortunatamente anche questa volta Capcom non è riuscita a centrare il bersaglio. Nonostante ci siano dei risvolti interessanti verso la fine, nel complesso la trama di Monster Hunter Rise risulta abbastanza scialba. Certo, come vi abbiamo detto in precedenza la storia ricopre un ruolo molto marginale all’interno della serie, ma ci avrebbe comunque fatto piacere vedere dei miglioramenti.
Vita da cacciatore – Recensione Monster Hunter Rise
Come vi abbiamo anticipato nel precedente paragrafo della recensione, Monster Hunter Rise è ambientato a Kamura e per vostra fortuna questo piccolo villaggio ha tutti i comfort di cui un cacciatore ha bisogno.
Oltre al negozio generico e al fabbro, il cuore pulsante di Monster Hunter, avrete a disposizione anche degli alloggi privati personalizzabili, una zona di addestramento molto fornita, un’area dedicata ai compagni e ovviamente la cucina. In particolare la cucina sarà importantissima per il vostro cacciatore, dato che prima di ogni missione potrete sfruttarla per mangiare dei dango, caratteristici spiedini giapponesi che vi forniranno diversi bonus utilissimi. In questo capitolo non sono state aggiunte nuove strutture particolari, ma rispetto a World c’è stato un grande miglioramento per quanto riguarda la comodità. Il villaggio di Kamura infatti è estremamente compatto e questo vi permetterà di velocizzare il processo di preparazione alla caccia.
Ovviamente oltre a questi punti di interesse sono presenti anche due attendenti da cui accettare le missioni: Hinoa e Minoto. Questa volta le ragazze saranno due perché, come accadeva nei capitoli portatili, è tornata la distinzione fra quest del villaggio (singleplayer) e della gilda (multiplayer). Queste due tipologie di missioni hanno un livello di difficoltà molto diverso e progrediranno in modo completamente autonomo. Per fortuna però Rise ha introdotto delle comode missioni singleplayer chiamate test speciali che vi permetteranno di far avanzare immediatamente il grado delle missioni gilda in caso sia troppo inferiore a quello del villaggio.
Oltre ai classici incarichi che richiedono di raccogliere materiali o cacciare mostri grandi, potrete accettarne anche altre tipologie. Ad esempio fanno ritorno le missioni arena, sfide da completare con equipaggiamenti specifici, e le missioni secondarie, obiettivi extra da portare a termine durante le altre cacce. Inoltre tornano le richieste dei cittadini, incarichi aggiuntivi che vi permetteranno di sbloccare oggetti utili.
Una caccia più libera – Recensione Monster Hunter Rise
Fra le novità più importanti introdotte in Monster Hunter Rise abbiamo gli insetti filo, delle creature in grado di migliorare molto l’agilità dei cacciatori. Questi artropodi volanti hanno l’abilità di secernere una bava elastica e resistente che i giocatori possono sfruttare in tanti modi diversi. L’utilizzo principale di queste creature però è legato al movimento, dato che grazie a loro potrete scattare verso posizioni sopraelevate e scalare anche le salite più ripide.
Gli insetti filo permettono ai giocatori di spostarsi in un modo completamente nuovo e di conseguenza adesso le mappe di gioco risultano estremamente più libere. Ora le aree si sviluppano moltissimo in verticale e non esiste più quella netta distinzione fra le zone che obbligava i giocatori a seguire dei percorsi specifici. Questo nuovo modo di muoversi riesce a creare un senso di libertà mai visto prima nella serie e, unito all’estrema cura e bellezza delle mappe, riesce a rendere piacevole anche la più noiosa missione di raccolta.
A questa grande libertà Rise affianca anche un gran numero di semplificazioni volte a rendere l’esperienza di gioco più immediata. Ovviamente sono state mantenute le comodità introdotte con World, come ad esempio il viaggio rapido, le tende dove cambiare equipaggiamento e la rimozione degli strumenti di raccolta, ma ne sono state introdotte anche tante altre. Ad esempio ora gli oggetti punti non occuperanno più spazio nell’inventario e potrete raccogliere istantaneamente tutti i materiali presenti nei punti di raccolta con un’unica animazione. Inoltre è stata rimossa anche l’ormai antica meccanica della temperatura che costringeva ad utilizzare specifici oggetti prima di partire verso dei biomi caldi o freddi.
La Furia – Recensione Monster Hunter Rise
Oltre i classici incarichi di cui vi abbiamo parlato nel secondo paragrafo della recensione, in Monster Hunter Rise sono state aggiunte anche le missioni Furia. In queste missioni il vostro compito sarà quello di impedire a un’orda infuriata di mostri di distruggere i cancelli che difendono Kamura. Per farlo però non dovrete fare affidamento solamente sulle vostre forze, ma potrete contare anche sull’aiuto dei cittadini e soprattutto sulle difese del villaggio.
Queste missioni si differenziano molto dallo stile classico delle cacce tipiche di Monster Hunter e si avvicinano quasi ai tower defense. Prima di affrontare l’orda infatti avrete il tempo di posizionare mine, cannoni e tanti altri strumenti di difesa che vi aiuteranno a difendere i cancelli. Inoltre anche il comportamento dei mostri sarà molto diverso dal normale, dato che invece di attaccarvi e basta ognuno di loro assumerà un ruolo specifico. Alcuni avranno il compito di abbattere i cancelli, altri cercheranno di eliminare i cacciatori, mentre altri ancora daranno supporto ai propri compagni attaccando dall’alto.
Completare le missioni Furia vi permetterà di ottenere un gran numero di materiali appartenenti a tanti mostri diversi, ma non solo. Grazie alle particolari ricompense di questi incarichi potrete infatti potenziare le vostre armi con delle nuovissime abilità Furia. Questi miglioramenti sono in grado di offrire diversi bonus inediti alle armi che vi permetteranno di personalizzare ancora di più il vostro stile di gioco.
Le missioni Furia si allontanano molto dallo spirito del combattimento strategico che caratterizza Monster Hunter, ma rappresentano comunque un’aggiunta extra davvero gradita. Questi incarichi sono ottimi per staccare dopo una serie di cacce classiche e oltretutto sono davvero divertenti da affrontare con un gruppo di amici.
Combattimento avanzato – Recensione Monster Hunter Rise
I combattimenti di Monster Hunter Rise continuano a mantenere lo stesso stile tanto tattico quanto arcade che caratterizza da sempre la serie ma si ampliano grazie a tante nuove aggiunte, primi fra tutti gli attacchi insetto filo. Queste nuove tecniche sfruttano gli insetti sopracitati per eseguire delle mosse davvero devastanti capaci di infliggere danni tremendi e non solo. Mandando a segno un certo numero di questi attacchi potrete infatti indebolire i mostri fino al punto di poterli controllare grazie alla nuova Cavalcata Wyvern.
Durante la cavalcata Wyvern potrete controllare i mostri come se fossero una sorta di estensione del vostro corpo. Ad esempio potrete muovervi liberamente, utilizzare diversi tipi di attacchi e addirittura utilizzare gli insetti filo per delle rapide schivate. Inoltre se manderete a segno abbastanza colpi su un altro mostro potrete riempire la vostra barra punitore e successivamente scatenare un devastante attacco speciale.
Oltre a queste tecniche tanto potenti quanto scenografiche, in Rise sono state aggiunte anche delle nuove mosse chiamate abilità cambio. Le abilità cambio si sbloccano proseguendo nel gioco e vi permetteranno di sostituire alcuni attacchi. In questo modo potrete personalizzare moltissimo il moveset delle vostre armi in modo che si adatti il più possibile al vostro stile di gioco.
Potere animale – Recensione Monster Hunter Rise
In Monster Hunter i compagni animali hanno sempre ricoperto un ruolo molto importante, ma in Rise sono davvero fondamentali. Oltre al classico gatto Felyne, presente nella serie da ormai tantissimi anni, in questo capitolo vengono introdotti anche i Canyne, grossi cani addestrati per il combattimento.
I Canyne sono in grado di aiutare i cacciatori in combattimento come fanno i Felyne, ma a differenza loro possono essere anche cavalcati. Mentre siete in groppa al vostro compagno potete muovervi molto più velocemente ed eseguire azioni scomode come mangiare o affilare l’arma senza rallentare. Grazie ai Canyne i tempi morti durante la caccia vengono ridotti all’osso e nel mezzo della battaglia potrete sfruttarli per fuggire o riposizionarvi rapidamente.
Oltre ai compagni, in questo capitolo anche la fauna endemica ricopre un ruolo molto importante. Già World aveva introdotto la presenza di animali con effetti utili durante la caccia, ma ora Rise ha migliorato ancora di più questa meccanica. Rispetto al precedente capitolo la fauna endemica non sarà utilizzabile solamente sul posto, ma potrete anche catturarla e sfruttarla in un secondo momento. Grazie a questa piccola differenza non sarete più limitati ad usare le creature presenti nell’area in cui vi trovate, ma potrete finalmente sfruttarle in modo più tattico.
L’unico aspetto legato agli animali che non ci convince molto sono gli spiriuccelli. Queste creaturine sono sparpagliate per tutte le mappe e sono in grado di donarvi dei bonus permanenti che dureranno per tutta la missione. Di base gli spiriuccelli sono molto utili, ma girare in lungo e in largo per raccoglierli non è molto in linea con lo spirito di Monster Hunter. In genere infatti si tende a voler completare le cacce nel minor tempo possibile e di conseguenza spesso questi uccellini finiscono con l’essere quasi totalmente ignorati.
Bestie mitologiche – Recensione Monster Hunter Rise
Adesso è arrivato finalmente il momento della nostra recensione in cui parleremo di uno degli aspetti più importanti di Monster Hunter Rise: i mostri. Come accade in ogni nuovo capitolo della serie anche questa volta Capcom ha creato un roster composto di tante creature vecchie e nuove, ma noi ci soffermeremo principalmente su quelle nuove.
Tutti i nuovi mostri aggiunti per la prima volta in Rise si caratterizzano per una cura davvero eccezionale sotto ogni punto di vista. Queste creature infatti sono estremamente diverse fra loro, posseggono delle mosse uniche e vantano dei design eccezionali basati sull’antica mitologia orientale. Inoltre anche il loro comportamento al difuori del combattimento è estremamente curato. Ad esempio in alcuni momenti è possibile vedere il Gran Izuchi giocare con i propri simili oppure scorgere il sinuoso Somnacanth che canta alla luna.
Tutti questi nuovi mostri eccellono dal punto di vista qualitativo, ma sfortunatamente nel complesso risultano essere un po’ pochini. Questo è un problema che si fa sentire molto una volta che si raggiungono le missioni più avanzate del gioco, dato che vi ritroverete ad affrontare sempre le stesse creature. Per fortuna però sappiamo che Rise seguirà la stessa strada di World, quindi nel corso dei prossimi mesi saranno aggiunti costantemente nuovi mostri per sostenere meglio l’end game e mettere una pezza a questa problematica.
Un miracolo su Nintendo Switch – Recensione Monster Hunter Rise
Dal punto di vista artistico Monster Hunter Rise è un prodotto davvero eccellente. Come abbiamo già detto in precedenza i design dei nuovi mostri sono davvero spettacolari e anche quelli di personaggi, ambientazioni e soprattutto equipaggiamenti non sono da meno. Inoltre il tutto è sostenuto anche da una colonna sonora davvero incantevole composta da brani che sono un piacere da ascoltare sia prima che durante la caccia.
Tutta questa bellezza artistica però non riuscirebbe a spiccare senza l’eccellente lavoro svolto da Capcom nell’ottimizzare il gioco. Non è un segreto ormai che Nintendo Switch sia una console non molto performante, ma nonostante ciò Rise riesce a vantare delle prestazioni davvero sbalorditive. Nonostante l’enorme quantità di dettagli, effetti speciali ed elementi a schermo, il titolo riesce a mantenere i 30 FPS con una costanza che ha del miracoloso. Addirittura anche nelle partite multiplayer più caotiche dove su schermo regna il caos i cali di frame sono davvero minimi. Questo ci dimostra come degli sviluppatori capaci siano in grado di tirare fuori il meglio anche da una console come Nintendo Switch.
Conclusione
Adesso è arrivato finalmente il punto della nostra recensione in cui tiriamo le somme su Monster Hunter Rise. Questo nuovo capitolo per Switch riesce a rinnovare la formula già nuova stabilita da World, diventando così un nuovo punto di riferimento per la serie.
Rise vanta una libertà mai vista nei precedenti capitoli e possiede un gran numero di nuove meccaniche davvero vincenti che di sicuro saranno riprese almeno in parte dai prossimi Monster Hunter. I nuovi mostri sono davvero spettacolari sotto ogni punto di vista e anche molti di quelli vecchi hanno ricevuto dei miglioramenti in modo da non sfigurare. Inoltre il titolo vanta un livello tecnico che ha del miracoloso su una console come Nintendo Switch. Insomma, grazie a tutte queste qualità che sovrastano di gran lunga i difetti, Monster Hunter Rise si merita di essere incoronato senza troppe remore come il miglior capitolo della serie.
Monster Hunter Rise è disponibile ora per Nintendo Switch. Se siete interessati a restare aggiornati riguardo tutte le novità sul mondo dei videogiochi e tanto altro ancora, allora continuate a seguirci qui su tuttoteK. Inoltre, in caso vogliate acquistare qualche gioco ad un prezzo vantaggioso, vi suggeriamo di dare un’occhiata alle tante offerte presenti su Instant Gaming.
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Punti a favore
- Libertà estrema
- Molto immediato
- Tante nuove meccaniche
- Ottima gestione di compagni e animali
- Tecnicamente e artisticamente superbo
- I mostri sono magnifici...
Punti a sfavore
- ...ma troppo pochi per sostenere l'end game
- Storia scialba
- Gli spiriuccelli non convincono
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