Moero Crystal H è figlio di uno sfortunato genere che fatica a prendere piede in occidente, scopriamo insieme in questa nostra recensione se vale la pena acquistare il nuovo titolo di Compile Heart e Idea Factory
Siamo piuttosto sicuri che non molti di voi conosceranno i JRPG Dungeon Crawler “a griglia”. Un sottogenere poco sfruttato e piuttosto raro qua in occidente, che vede pochi titoli effettivamente validi come esponenti. Uno fra tutti, l’indimenticabile Mary Skelter: Nightmares, videogioco uscito ormai nel lontano 2016 sulla (defunta) PlayStation Vita e successivamente arrivato su PC. Se invece ci spostiamo più avanti nel tempo, troviamo Labyrinth of Refrain: Coven of Dusk di una NIS America sempre pronta a sperimentare e mettersi “in gioco” per esplorare le varie sfaccettature dei JRPG.
Moero Crystal H rientra pienamente nel genere, aggiungendo una buona componente ecchi e ammiccante come solo Compile Heart sa davvero fare. L’azienda, nata come arto di Idea Factory, è infatti braccio e mente di una delle serie fanservice per eccellenza, Hyperdimension Neptunia, che ha saputo rinarrare anni e anni di console war rendendola una lotta fra ragazze carine e prosperose. Il titolo è recentemente uscito localizzato in lingua inglese su Nintendo Switch e noi non abbiamo ovviamente perso l’occasione di provarlo per voi. Benvenuti alla focosissima recensione di Moero Crystal H.
Una trama “profonda”
Moero Crystal H fa parte di quella (lunghissima) schiera di titoli puramente “giapponesi” che mai avremmo pensato di poter vedere localizzati e trasportati su una console come quella di Nintendo Switch. Tralasciando il genere, che come abbiamo detto in apertura non è sicuramente uno dei più noti ed apprezzati in occidente, la componente “soft-porn” è piuttosto marcata e fulcro principale dell’intera esperienza di gioco. Quel che si potrebbe pensare, quindi, è che questa deriva ecchi possa voler nascondere una sottintesa mancanza di contenuto effettivo a livello di “videogioco”, ma non è esattamente questo il caso di Moero Crystal H.
Uno dei punti dolenti del titolo è, come si può ben immaginare, la sceneggiatura. Banalmente, il nostro protagonista è in cerca di suo padre e si ritroverà immischiato in qualcosa di molto più grande di lui. Il mondo di gioco di Zenox, questo il nome del pervertito protagonista, si regge sull’eterno equilibrio che sussiste fra il Reggiseno dell’Oscurità e le Mutandine della Luce. Profondo. Quando il primo di questi due fondamentali elementi viene rubato da un misterioso ladro, si apre una temibile frattura nel mondo che rischia di distruggerlo completamente. Sarà quindi compito di Zenox e delle Monster Girls che incontrerà sul suo cammino recuperare il Reggiseno dell’Oscurità e salvare tutti quanti. Bene, finita questa necessaria premessa, passiamo avanti.
Un genere sfortunato – Recensione Moero Crystal H
Come già detto in apertura, Moero Crystal H rientra appieno nel genere dei JRPG Dungeon Crawler con visuale “a griglia”. Questo vuol dire che Zenox affronterà l’esplorazione dei vari Dungeon (non generati randomicamente, ma fissi in base alla trama) in prima persona, spostandosi su una griglia e dei corridoi prefissati. Ogni Dungeon sarà ricco di strade secondarie con tesori (mutandine) e oggetti nascosti, ma la strada per proseguire sarà esclusivamente una.
Un dedalo, insomma, ma pur sempre un corridoio. Una delle pecche di questo tipo di videogiochi, infatti, è che se non riesci a rendere interessante il Dungeon (magari rendendolo randomico ad ogni ingresso) o ad inserirvi meccaniche particolari, come in Mary Skelter, l’esplorazione alla lunga diverrà monotona e oltremodo ripetitiva. Come infatti succede in Moero Crystal H.
Nella schermata di esplorazione dei dungeon, in basso, potremo vedere le ragazze che avremo scelto di portare con noi. Qui si arriva a (finalmente) uno dei punti forti di Moero Crystal H: il sistema di combattimento. Nei vari scontri a turni con i nemici nella mappa, che ci affronteranno in incontri casuali, potremo utilizzare sia Zenox sia fino a un massimo di 5 Monster Girls. Zenox avrà un ruolo prettamente di supporto e sarà in grado di accumulare Desire nel corso dei turni per poi poterlo rilasciare su una ragazza e renderla temporaneamente più forte. Potrà altresì utilizzare oggetti di recupero e difensivi od offensivi, ma non potrà attaccare direttamente.
80 ragazze per me posson bastare! – Recensione Moero Crystal H
A questa sua mancanza sopperiscono le 80 Monster Girls che potrete reclutare nel corso del gioco. Ciascuna delle ragazze avrà a disposizione diversi set di equipaggiamenti che ne andranno a modificare il “job”, ritoccando le statistiche base per renderle più affini a una build di forza fisica o ad una di forza magica. Varieranno ovviamente anche le abilità, quindi starà a voi decidere come definire il vostro party. Ad incrementare le opzioni di personalizzazione ci sono gli equipaggiamenti, quattro in totale, che potranno andare a modificare le statistiche o a conferire effetti unici alle ragazze. Ulteriore parametro di scelta è, ovviamente, l’aspetto fisico della Monster Girl. E in questo caso avrete decisamente l’imbarazzo della scelta.
Per far tornare dalla vostra parte le varie Monster Girls che troverete nel corso dell’avventura, alcune forzatamente per trama, altre evitabili qualora foste troppo deboli, dovrete… Convincerle. Per far ciò, il primo passo sarà attaccare uno ad uno i vestiti che la ragazza indossa, distruggendoli e facendola restare in déshabillé. Poi dovrete rimuovere l’oscurità che le attanaglia la mente… Toccandola in varie parti del corpo. Il tutto, vi consigliamo, lontano dai vostri genitori.
Tante cose da fare, poco tempo per farle – Recensione Moero Crystal H
Esistono poi diverse attività secondarie eseguibili nell’hub del mondo, come per esempio aumentare il bond di affinità con le vostre Monster Girls preferite, migliorarne le stanze, esplorare i dedali della loro mente per scandagliarne i ricordi e molto altro. Ovviamente potrete anche potenziare i vostri equipaggiamenti ed acquistare varie tipologie di oggetti dai diversi mercanti che incontrerete lungo il vostro cammino, oltre che al negozio fisso della città. Un normale gioco di ruolo, sotto questo punto di vista, insomma. Le varie meccaniche di gameplay, però, si mescolano piuttosto bene e rendono il tutto abbastanza assuefacente ed accattivante, oltre che divertente.
Tecnicamente parlando, Moero Crystal H si comporta abbastanza bene sia in dock sia in modalità portatile. Inspiegabili alcuni rallentamenti nei menù di gioco (che potrebbero essere già stati patchati), specialmente in quelli di selezione degli oggetti curativi, ma i caricamenti sono in generale abbastanza rapidi e soddisfacenti. Non aspettatevi mappe di gioco entusiasmanti: i vari dungeon sono fin troppo anonimi e standardizzati, sebbene ognuno abbia un tema caratteristico. Stupendi e dettagliatissimi, invece, i vari sprite delle diverse Monster Girl, tutte diverse tra loro e riconoscibili.
Qualche intoppo – Recensione Moero Crystal H
Una menzione ai controlli. Il titolo risulta essere molto più performante e “comodo” in modalità handled, specialmente per quel che riguarda la “cattura” delle varie ragazze. “Toccarle” in modalità dock, quindi con l’ausilio di un controller, è davvero scomodo e difficile, e spesso vi garantirà una sconfitta sicura. Sfruttare, invece, il touch nella modalità portatile vi consentirà di ottenere il medesimo risultato con il minimo sforzo, senza andare a perdere granché a livello di risoluzione grafica. Anzi, su uno schermo più piccolo si notano decisamente meno alcune imperfezioni. I rallentamenti nei menù, però, rimangono uguali, davvero inspiegabile.
Un altro piccolo difetto della produzione di Compile Heart è decisamente la gestione dei punti di salvataggio, che specialmente nei primi due dungeon, dove sarete ancora giovani, inesperti e debolucci, risulterà essere piuttosto frustrante. Nei vari dedali, infatti, potrete salvare esclusivamente in pochissimi punti ben precisi, oppure utilizzare un oggetto di ritorno e perdere tutto il progresso fatto fino a quel momento. Questo perché, una volta che rientrerete nel dungeon, che lo facciate con l’auto-pilot o meno dovrete necessariamente tornare al punto di prima a piedi, perché non esiste il teletrasporto.
Mi sento un fuoco dentro!
Moero Crystal H è un buon JRPG Dungeon Crawler con visuale a “griglia”, figlio di uno sfortunato genere che sicuramente non accattiverà moltissimi giocatori. La varietà estetica delle tantissime ragazze che potrete reclutare e una buona gestione degli scontri a turni soddisferanno sicuramente il palato degli appassionati del genere.
Se siete disposti a chiudere un occhio su alcune mancanze tecniche, una narrazione praticamente inesistente e una ripetitività di base troppo accentuata nell’esplorazione, vi ritroverete tra le mani un titolo divertente e assuefacente che saprà tenervi incollati allo schermo per diverse ore. Sempre lontani dai vostri genitori, mi raccomando.
Punti a favore
- Gameplay accattivante e soddisfacente
- Più di 80 ragazze da poter giocare
- Sprite delle Monster Girls molto curati
Punti a sfavore
- Esplorazione ripetitiva e priva di spunti interessanti
- Dungeon poco curati
- Qualche inspiegabile rallentamento
- Scomodo se giocato con un controller in dock
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