In questa recensione approfondiremo Len’s Island: il nuovo dungeon-crawler uscito in accesso anticipato e sviluppato da Flow Studio
Se il nome dello studio di sviluppo indipendente Flow Studio non vi dice nulla è perché questo Len’s Island è il loro primissimo titolo. Nato da un’idea di Julian Ball (Flow Graphics) che, completamente da solo, mise le mani sul progetto per la forte aspirazione di creare il “proprio gioco ideale”, ora, a distanza di quattro anni dall’inizio dei lavori, e da due in mano a Flow Studio, il titolo ha visto la luce.
Uscito in accesso anticipato il 26 novembre, Len’s Island si propone come un dungeon-crawler con una forte componente simulativa basata sull’agricoltura e la costruzione. Vediamo, quindi, se questo progetto si è rilevato promettente o meno, nel corso di questa recensione!
Diario dell’esploratore, giorno 1
Dopo aver caratterizzato il nostro personaggio in maniera molto basilare, visto l’editor che ci permette di scegliere il genere del personaggio, corporatura e vestiario, eravamo pronti a iniziare la nostra partita. L’ avventura in Len’s Island inizia sulla spiaggia di un’isola, dove si è arenata la nostra piccola zattera. Con una spada, un’ascia, un piccone e tanta voglia di scoprire, abbiamo iniziato dando un’occhiata all’inventario. Questo è diviso in tre sezioni che contengono i materiali volti al crafting, quelli organici (come fiori o cibo) e la modalità costruzione, che approfondiremo dopo. Senza alcun tutorial a farci da padrone abbiamo iniziato ad approfondire il titolo nella maniera più consona con la quale approcciarsi a un simil-survival: dando accettate su alberi e picconate su giacimenti rocciosi e non.Â
Con una visuale isometrica e il nostro personaggio che si muoverà attraverso la pressione del tasto destro del mouse, l’azione è affidata al taso sinistro. Con la barra spaziatrice saremo in grado di saltare, mentre con “Q” effettueremo un roll. Iniziando a racimolare quel poco di legna e pietra iniziali volti a farci capire le basi di gioco, ci siamo subito accorti che le nostre azioni sono basate sul tempismo. Una volta che premeremo il tasto sinistro per picconare, ad esempio, il nostro strumento si illuminerà di bianco prima della picconata successiva. Cliccando il tasto a tempo, le nostre azioni toglieranno più “PV” alla roccia, all’albero o al nemico di turno.
Raccolti i materiali necessari alla costruzione dei primi oggetti, ci siamo subito cimentati nella costruzione della nostra piccola, umile e basilare catapecchia. Uno dei passi fondamentali da compiere consiste nella creazione del banco da lavoro che, come di consueto, ci consentirà di ampliare la pletora di oggetti che potremo creare.
Costruisci, coltiva, esplora – Recensione Len’s Island
Il comparto “building” di Len’s Island è di sicuro il più solido dell’intero gioco. Se all’inizio riusciremo a creare una manciata di pareti e finestre dall’estetica rudimentale, andando avanti e imparando progetti salta subito all’occhio la profondità che li sviluppatori hanno voluto affidare alla costruzione degli edifici. Sì, abbiamo parlato di progetti. Prima di poter costruire qualcosa, dovremo imparare il progetto dal banco da lavoro, sbloccabile grazie ai rottami ottenuti dai barili in mare.Â
La modalità costruzione non è lockata in visuale isometrica, ma potremo ruotarla e spostarla a nostro piacimento, per essere quanto più precisi possibili. Basata su tre materiali: legno, pietra e materiale ornamentale, la modalità costruzione ci permetterà di creare abitazioni particolari, con eventuali sezioni su piattaforme a filo d’acqua o sviluppate su più piani verticali. Tra la miriade di possibilità potremo costruire suggestivi balconi o accoglienti mansarde. Non manca poi la possibilità di riempire il tutto con arredamenti di vario genere.
Anche la possibilità di coltivare gode della stessa cura applicata alla costruzione. Potremo piazzare i classici contenitori nei quali piantare i frutti o i fiori che troveremo in giro, ma anche contenitori più piccoli per creare piantagioni all’interno delle nostre costruzioni (molto più appaganti esteticamente). Le varie piantagioni necessiteranno di un pozzo per essere considerate fertili e, quindi, di una cisterna d’acqua vicina. Potremo costruire quest’ultima in una fase più avanzata nel gioco. E allora sorge spontanea una domanda: come si progredisce? Beh… esplorando!
Non siamo soli in quest’isola – Recensione Len’s Island
Scorrazzando qua e là sull’isola, scopriremo molto presto che vi sono delle sezioni da completare grazie ai nostri materiali. Una di queste è il ponte che porta alla cittadina vicina. Quest’ultima è abitata da NPCs che svolgono svariati mestieri. Dal fabbro, alla fioraia, i personaggi sparsi nella cittadina ci venderanno numerosi materiali e attrezzature più o meno speciali. In Len’s Island abbiamo una valuta: gli ori. Questi ori saranno ottenibili in due modi: trovandoli in particolari casse o, più facilmente, vendendo i materiali da noi raccolti o creati.
Oltre agli oggetti citati in precedenza, potremo acquistare gli zaini i quali aumentano il massimale di materiali che potremo trasportare. Espandere il nostro inventario è essenziale. Il miglioramento del banco da lavoro, ad esempio, richiede più materiali di quelli che inizialmente potremo portare, così come la costruzione della cisterna e svariati altri oggetti.
Ma non ci sono solo cittadine e NPCs. Una delle sezioni fondamentali del gioco si basa sull’esplorazione delle caverne. Queste, oltre a materiale metallico e carbone a volontà , pulluleranno di creature mostruose. Qui ci vengono incontro le varie armi, oltre agli scudi e la torcia. Sebbene il combattimento sia basato anch’esso principalmente sulla pressione del tasto sinistro, costruendo armi man mano migliori, avremo modo di effettuare attacchi aggiuntivi. Inoltre, gli scudi saranno molto utili perché, oltre alla possibilità eseguire delle parate, ridurranno i danni ricevuti unicamente impugnandoli. Nonostante gli attacchi e le “combo” mutino da un’arma all’altra, il combattimento risulta troppo basilare nonostante poi il feedback dei colpi sia buono.
Le buie caverne potranno però essere illuminate. Il carbone, oltre al classico scopo di combustibile comune a quasi tutti i survival, servirà per azionare le varie lanterne disseminate nelle grotte. Mentre le lanterne avranno lo scopo di lumeggiare, i bracieri (per i quali serviranno più pezzi di carbone) ci permetteranno di recuperare i nostri PV persi in battaglia (strizzata d’occhio ai Souls). Recuperare i punti salute è essenziale poiché potremmo incorrere a nemici sempre più grossi, spawn da distruggere e addirittura arene dalle quali potremo uscire solo una volta eliminate tutte le belve. Oltre che vicino i bracieri, la nostra salute sarà recuperata ingerendo frutta di vario genere, rendendo la coltivazione un elemento essenziale.
Comparto tecnico – Recensione Len’s Island
Dal lato grafico, Len’s Island è un vero gioiello. I colori e i modelli sono davvero puliti e il tutto crea un’atmosfera unica. Sia gli NPCs che i mostri, dalle fattezze “ragnesche”, godono di un’ottima caratterizzazione estetica. Anche l’illuminazione è ben congegnata, con ombre che arricchiscono lo scenario e che, di notte o nelle caverne, cambiano il mood alla nostra esplorazione. Il titolo ci è sembrato inoltre ben ottimizzato, con taluni cali di frame sicuramenti figli del fatto che il titolo sia un accesso anticipato.
La mappa è davvero carina anche se, ad ora, risulta abbastanza spoglia. Ci sono delle zone da esplorare intorno all’isola di partenza, mentre altre sono ancora inaccessibili. Solo il tempo ci dirà quanto il titolo verrà espanso. L’assenza della mappa è una peculiarità che abbiamo apprezzato dato che restituisce la sensazione di esplorazione che gli sviluppatori cercano di infondere. Il comparto sonoro è ben fatto, con delle musiche molto azzeccate, seppur siano una manciata. I suoni, in generale, sono gradevoli e in linea all’atmosfera.
Tiriamo le somme
Len’s Island si è rivelato un titolo davvero promettente. Già dalle prime immagini viste in rete ci aveva colpito per il suo comparto artistico distintivo e pulito che testandolo si è confermato tale. Ci ha convinti particolarmente l’accento posto sul sistema di building e sull’agricoltura, mentre meno il combat system. Una cosa è certa: sebbene il titolo risulti per ora un po’ a corto di mansioni da svolgere, siamo fiduciosi.
Aggiornamento dopo aggiornamento, il titolo è destinato ad espandersi e, a meno che Flow Studio non abbandoni il progetto, siamo ottimisti per il futuro di Len’s Island!
Punti a favore
- Ottimo comparto artistico
- Mappa ben caratterizzata...
- Sistema di costruzione complesso e ricco
- Vasta gamma di armi e attrezzi
Punti a sfavore
- Combat system troppo basilare
- ... ma per ora è un po' spoglia
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