Scopriamo insieme, in questa recensione, se Game Freak ha intrapreso una strada valevole l’acquisto di Leggende Pokémon Arceus, il nuovo titolo del franchise pluridecennale ed amato in tutto il globo
Sono tanti, davvero troppi in realtà, i franchise che hanno ormai decisamente bisogno di uno svecchiamento, di un passo avanti, di un qualcosa di nuovo. Non è sempre facile, però, per un’azienda che sforna titoli tutti molto simili fra loro (e non sempre questo è un male, ricordatevelo) da decenni e che ha cresciuto ormai diverse generazioni di videogiocatori, trovare un nuovo punto di partenza, una nuova linea che possa sempre accontentare i fan di vecchia data ed avvicinare nuovi adepti. E Game Freak lo sa, ma ci prova ugualmente.
Ne avrete letta ormai di ogni su Leggende Pokémon Arceus, eppure eccoci qua anche noi a parlarvene in una recensione. Uscito ormai da qualche giorno in esclusiva su Nintendo Switch, ve ne abbiamo parlato in ogni salsa, con guide e speciali, senza però scendere nei dettagli del titolo e delle nostre opinioni in merito. Abbiamo esplorato in lungo e in largo le terre di Hisui, fatto incetta di Pokémon di varia natura, portato a termine le missioni di trama e gran parte di quelle secondarie. Ci siamo poi seduti davanti al PC e, mettendo mano alla tastiera, ci siamo chiesti: “e mò?”.
Piccola premessa
Parlare di Leggende Pokémon Arceus non è decisamente semplice, per due motivi. Il primo, e principale, è che sebbene il titolo si discosti in tantissimi punti dalla rodata formula di Game Freak, è e rimane comunque un capitolo del filone principale, e non di uno spin-off, con tutto quello che ne comporta: vastità e longevità in primis ci hanno colti di sorpresa, facendoci rendere conto che la strada del “facciamo una run veloce” non era decisamente percorribile in questo caso. Il secondo motivo è più sentimentale e meno “da recensione”: chi vi scrive è da molto che non mette mano a un capitolo di Pokémon, sebbene abbia seguito il franchise fin dagli albori.
Si cresce e si cambia, e spesso ci si allontana da brand che si pensava di avrebbero accompagnati per tutta la vita. Così è stato, dunque, anche per la sottoscritta, e l’ultimo capitolo che ho veramente preso in mano, spolpandolo fino all’osso, fu Pokémon Bianco. Poi una toccatina qua e là, ma nulla di troppo approfondito. Capirete bene, quindi, che chi vi scrive non aveva alcun tipo di mirabolante aspettativa su Leggende Pokémon Arceus, e parte da una posizione di neutralità quasi assoluta in merito ad hype. Detto ciò, parliamone seriamente.
Gotta catch’em all!
Lasciamoci dietro le spalle il concetto che per creare un gioco di Pokémon abbiamo bisogno di un “Ash”, un “Gary”, un “Team Rocket” e delle “Palestre” da sconfiggere, qualunque siano i nomi ad essi assegnati nelle varie iterazioni. Lasciamoci alle spalle anche gli incontri casuali, le risorse (inizialmente) limitate e il dover necessariamente combattere contro le creature per ammansirle e catturarle. Leggende Pokémon Arceus stravolge (nel senso più puro e buono del termine) le basi del franchise e porta all’ennesima potenza un concetto che si era andato via via sopendo con l’avanzare dei capitoli: l’avventura.
Ci ritroviamo in una Sinnoh del passato, chiamata Hisui, una terra in cui i Pokémon e gli esseri umani sono alle loro prime interazioni ufficiali. Le creature sono quasi temute dalla popolazione, che poco le conosce e le comprende ancor meno. Il nostro protagonista arriva sull’isola piombando dal cielo e sembra avere una straordinaria affinità con i Pokémon, perlomeno da quel che afferma il Professore di turno. Nostro compito, nel corso dell’avventura principale, sarà quello di conoscere più approfonditamente le misteriose creature che popolano Hisui, completando il Pokédex e affrontando temibili e sconosciuti Pokémon.
Simple | Recensione Leggende Pokémon Arceus
Non diremo molto altro su quel compone la narrativa di Leggende Pokémon Arceus, anche in questo caso per due motivi. Il nobile “vogliamo evitare spoiler” è infatti accompagnato dalla consapevolezza che non c’è in realtà molto altro da dire. Se Game Freak ha infatti puntato a una rivoluzione, non è sicuramente sotto il fronte della narrativa che c’è riuscita. Arceus, come praticamente qualsiasi capitolo legato al franchise (ad eccezione, forse, di Bianco e Nero), non punta sicuramente ad una sceneggiatura ad effetto e ai colpi di scena clamorosi.
Semplicità, pura e cristallina. D’altronde siamo ormai abituati a pensare che Pokémon sia un prodotto generalmente indirizzato ai bambini, e da un certo punto di vista è anche vero. Leggende Pokémon Arceus è un titolo che si propone l’obiettivo di piacere a tutti, grandi e piccini, senza alcuna distinzione. L’immediatezza delle meccaniche strizza l’occhio ai più piccoli, ma scalfendo la superficie si ritrova comunque un prodotto facilmente esperibile anche dai più grandi e dai fan del franchise.
Cattura compulsiva | Recensione Leggende Pokémon Arceus
Il mondo di gioco è una vasta open map che si dirama dal Villaggio Giubilo, hub principale di gioco, in cui il vostro personaggio avrà a disposizione una lunga lista di negozi per acquistare oggetti ed accessori, nonché cambiare acconciatura se sentite la necessità di un cambiamento radicale. La vastità della mappa di gioco, suddivisa in aree di minori dimensioni e contraddistinte da diversi biomi, potrà sembrare inizialmente spaesante, specialmente da percorrere a piedi. Questa sensazione svanirà aspettando qualche ora di gioco, quando Leggende Pokémon Arceus ci donerà le prime cavalcature, tutte diverse fra loro e con funzioni uniche.
Nel corso delle varie esplorazioni, il nostro compito principale sarà solo uno: completare il Pokédex catturando Pokémon. A differenza dei capitoli precedenti del franchise, come già detto, non sarà necessario combattere per portare a termine quest’obiettivo, anzi. Paradossalmente, se siete proprio pacifisti nell’animo, non dovrete ingaggiare alcuno scontro contro alcuna creatura se non quelli imposti dalla trama. Potrete ammansire le creature direttamente avventurandovi nella mappa di gioco, Pokéball alla mano, in sezioni stealth nell’erba (che poi tanto alta non è) o essendo rapidi e precisi.
Stealthing | Recensione Leggende Pokémon Arceus
Alcune creature potranno essere catturate esclusivamente se non sarete visti, altrimenti entreranno in modalità aggressiva e dovrete fuggire o combattere. Il game over, concettualmente, non esiste. Qualora doveste subire troppi danni col vostro personaggio, magari tentando di sfuggire ad uno scontro con un Pokémon Alfa (versioni più potenti e decisamente meno docili delle altre, che troverete sparse nella mappa di gioco come sorta di miniboss) o una creatura che in generale non vorrete combattere, semplicemente vi ritroverete teletrasportati all’accampamento più vicino, con qualche oggetto in meno nel borsello. E non esisterà game over neanche quando terminerete i Pokémon utilizzabili in battaglia: in questo caso il gioco vi farà semplicemente uscire dallo scontro e riprendere il controllo del vostro personaggio.
In generale, dunque, abbiamo notato un livello di difficoltà drammaticamente settato verso il basso. E seppur sia vero che Leggende Pokémon Arceus è un titolo per tutti, grandi e meno grandi, è indubbio che il gioco sia decisamente troppo facile sotto ogni punto di vista. Le boss fight non hanno alcun sapore di sfida, e solo alcuni Pokémon Alfa, nelle fasi più avanzate di gioco, ci hanno fatto ragionare maggiormente. Bisogna ammettere, però, che un livello di difficoltà più basso si confà alla tipologia di game design che propone Arceus.
Snellimento… eccessivo | Recensione Leggende Pokémon Arceus
In questo capitolo, infatti, la costruzione di una squadra performante e tecnicamente valida è molto più complessa e decisamente meno invitante rispetto ai capitoli precedenti del franchise. Per proseguire nel gioco, spesso vi verranno chieste sessioni di grinding e cattura selvaggia di Pokémon via via diversi, per completare le varie appendici del Pokédex e poter quindi salire di grado all’interno del Team Galassia, condizione necessaria per sbloccare le diverse aree di trama. Avere a disposizione un così ingente quantitativo di creature limita veramente molto il team building, paradossalmente, che nella frenesia della cattura e nel grinding più ossessivo diventa quasi… inutile.
Paradossalmente, sarà più intelligente e performante catturare i Pokémon presenti nella zona del boss da affrontare, che saranno di un livello piuttosto simile o di poco più basso. Per farlo, come detto, non dovrete nemmeno combattere: potrete semplicemente nascondervi nell’erba, o lanciare oggetti utili a distrarre la creatura, tirare fuori la vostra Mega Ball di fiducia e il gioco è fatto. Niente più team building e, presumibilmente, mondo competitivo ridotto all’osso. Non dovrete neanche più scegliere quali mosse far imparare o dimenticare alle vostre creature, perché queste saranno semplicemente scambiabili dall’apposito menu. Nessuna differenziazione nella crescita dei Pokémon, nessun oggetto particolare da tenere, nessun accoppiamento. Il gameplay dei titoli precedenti è stato snellito in una direzione che potrebbe decisamente non piacere ai fan più hardcore.
Rapido/Potente | Recensione Leggende Pokémon Arceus
Di contro, è stata aggiunta una meccanica che ai fan di Bravely Default (od Octopath Traveler, insomma, avete capito) potrà sicuramente risultare familiare. In Leggende Pokémon Arceus è infatti possibile potenziare o depotenziare le mosse già padroneggiate dei Pokémon in battaglia, consumando un maggior numero di PP, ma alterando il progredire dei turni dello scontro. Le mosse Potenti, ad esempio, infliggeranno maggiori danni, ma impediranno al Pokémon di agire nel prossimo turno. Al contrario, quelle Rapide avranno un effetto minore, ma la nostra creatura potrà effettuare immediatamente un’altra mossa.
Interessante? Nì, nel senso che lo dovrebbe essere considerando che anche i Pokémon che affrontiamo hanno la possibilità di sfruttare questa meccanica. Più siamo andati avanti negli scontri, però, più l’abbiamo trovata decisamente trascurabile e poco implementata. Considerate anche che le vere e proprie bossfight sono più gimmick, in cui dovremo affrontare il Pokémon di turno lanciandogli contro delle particolari sfere (chiamate Sferezen) per poterne calmare la furia, fino all’esaurimento di una barra posta in alto nello schermo. Se, quindi, nei titoli di Square Enix che abbiamo menzionato la meccanica era decisamente utile, specialmente contro i nemici più potenti, in Leggende Pokémon Arceus ve ne dimenticherete poco dopo averne scoperto l’esistenza.
Ohi ohi ohi | Recensione Leggende Pokémon Arceus
Passiamo dunque in ultimo, per chiudere questa recensione, al chiacchieratissimo comparto tecnico di Leggende Pokémon Arceus. La domanda che ci è sorta spontanea, dopo che siamo rimasti invischiati nelle chiacchiere e nelle polemiche, è piuttosto semplice: ma che cosa vi aspettavate da Game Freak? L’azienda che ha scoperto il 3D nel 2012? Indubbiamente, pensare che su Nintendo Switch abbia girato già diversi anni fa quel capolavoro di The Legend of Zelda: Breath of the Wild fa sorridere. Non possiamo quindi parlare di arretratezza di hardware, ma di pigrizia della casa di sviluppo decisamente sì. Ed è così brutto Arceus? Beh, sì.
Se da un certo punto di vista l’utilizzo dei colori e l’alternanza dei biomi, tutti diversi tra loro e riconoscibili, ci hanno fatto molto piacere, tutto il resto è decisamente da dimenticare. Cali di frame rate frequenti, patchati in parte al day one, e completamente ingiustificati considerando il quantitativo di poligoni che compone i modelli. Abbiamo più volte assistito al “volo” di Pokémon selvatici in lontananza che più che un’animazione era più uno sfogliare un album di fotografie. Texture in bassa (bassissima) risoluzione, aliasing troppo invadente, pop-up ridicolo e effetto pioggia sui modelli di NPC e Pokémon che li rende lucidi e ancor più plasticosi. Il tutto è ancor più amplificato con la console collegata al TV, quindi per carità del cielo giocatelo in portatile.
Cosa ci aspettavamo di più? In realtà nulla, e confermiamo anche a gran voce che un apparato tecnico di questo tipo nel 2022 è incommentabile. Rende però ingiocabile o meno gradevole Leggende Pokémon Arceus? No. Il suo compito il titolo di Game Freak lo fa alla perfezione, divertendo ed emozionando, seppur con una direzione e un’anima molto diversa rispetto al passato. Un nuovo punto di partenza quindi, che non sappiamo quanto potrà far piacere ai fan più hardcore e di vecchia data del franchise, ma che ha dato nuova linfa vitale ad un brand rimasto fermo alle sue radici per fin troppo tempo. Considerando le vendite stratosferiche e l’ottimo successo dal punto di vista di pubblico e critica, forse Game Freak ha mancato di poco il bersaglio.
Ci siamo!
Cosa dire di più, al termine di questa recensione di Leggende Pokémon Arceus? Il nuovo inizio del brand di Game Freak ci ha parzialmente convinti, anche se non del tutto. Lo snellimento delle meccaniche più hardcore del franchise non farà decisamente piacere ai fan di vecchia data, così come l’arretratezza dell’apparato tecnico ed artistico messo in campo dalla casa di sviluppo è davvero inenarrabile, considerando che siamo nel 2022. Leggende Pokémon Arceus ha però quel quid, quello spunto che ci fa pensare: “E se magari…?”. Ed è esattamente quel che ci aspettavamo da Game Freak, l’azienda che ha cresciuto così tante generazioni di videogiocatori e che, a distanza di decadi, continua a far emozionare. Mezzo promosso: aspettiamo il sequel!
Vi ricordiamo che Leggende Pokémon Arceus è attualmente disponibile su Nintendo Switch. Fateci sapere che cosa ne pensate del titolo di Game Freak qua sotto nei commenti, noi continueremo a tenervi aggiornati con tutte le news, le guide e le recensioni a tema videoludico e tech! E se siete interessati a chiavi di gioco a prezzi vantaggiosi, vi consigliamo di dare un’occhiata al catalogo di InstantGaming!
Punti a favore
- Un nuovo inizio per il franchise
- Tanti Pokémon da catturare e collezionare
- Meccaniche storiche snellite...
- Alcune aggiunte di gameplay interessanti...
Punti a sfavore
- Arretratezza tecnica imbarazzante
- ... forse un po' troppo
- ... altre decisamente poco riuscite
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