Scopriamo insieme, in questa nostra recensione, se l’operazione di revival di Square Enix portata avanti con Legend of Mana HD è stata un successo o no: si torna a Fa’diel
Seiken Densetsu è un franchise di Square Enix poco conosciuto in occidente, ma che forse avete sentito nominare come “Serie Mana”. Nata originariamente per mano di Koichi Ishii su GameBoy Color come spin-off di Final Fantasy (il primo titolo in giapponese recitava proprio Seiken Densetsu: Final Fantasy Gaiden), la serie si è poi articolata con molti capitoli successivi tutti ambientati nello stesso universo del Mana e che si sono ampiamente discostati dall’ispirazione originale. Molti di questi episodi non sono mai arrivati in occidente, se non grazie ad una recente campagna di rivitalizzazione della serie da parte di Square Enix che li ha portati sotto forma di Remake anche al di qua del Sol Levante.
Dopo Seiken Densetsu 2: Secret of Mana e Seiken Densetsu 3: Trials of Mana, insomma, è il turno di Seiken Densetsu: Legend of Mana, titolo spin off della serie originale uscito su PlayStation nell’ormai lontanissimo 1999, ma come molti altri mai arrivato in Europa. Un’operazione di riproposizione particolare, quella attuata questa volta dall’azienda, in cui si vuole mescolare il vecchio e il nuovo, creando un connubio particolarmente appariscente e… funzionale? Scopriamolo insieme, con questa nostra recensione di Legend of Mana HD!
Un ventennio fa
Sono passati più di vent’anni dalla release originale di Legend of Mana e capirete quindi bene quanto sia difficile parlarne in chiave attuale. In realtà, di base è proprio difficile parlare di Legend of Mana, specialmente se dovessimo farne una sinossi narrativa. Questo perché, semplicemente, non esiste un filone di trama principale ben esplicitato. Sin dall’inizio potremo infatti ben notare che la narrazione non è lineare e consta di un gigantesco insieme di sottotrame che possono anche essere avviate contemporaneamente. Alcune sono legate alla narrativa in modo più importante e compongono le missioni di trama principale, disperse in un mare di secondarie e collaterali.
Ancor più interessante è il fatto che queste trame e sottotrame possano essere vissute in ordine sparso e liberamente scelto dal giocatore, come possono non essere vissute affatto. Una libertà narrativa assoluta, insomma, che dona al contempo però un grande senso di spaesamento, specialmente per chi è abituato ai JRPG di stampo più classico e fortemente improntati alla narrativa. Specialmente nelle prime ore, infatti, è difficile delineare un vero e proprio scopo per la nostra avventura e ci ritroveremo davanti a un’accozzaglia di interessanti NPC e alle loro storie, incapaci di srotolare correttamente la matassa.
Postbox! – Recensione Legend of Mana HD
L’impronta più interessante lasciata da Legend of Mana è sicuramente quella ludica che, coerentemente con quanto visto dalla narrativa, è estrosa e piena di originalità. Innanzitutto, il gioco ci fa partire scegliendo il sesso del nostro protagonista e una regione della mappa di gioco in cui posizionare la Cassetta della Posta, il primo Artefatto e quello che ci darà modo di fondare la nostra base. Questo perché la mappa di gioco di Legend of Mana la costruiremo noi, posizionando i vari Artefatti di cui entreremo in possesso nel corso dell’avventura, e che daranno vita a città, dungeon e luoghi caratteristici. Alcuni Artefatti potranno essere posizionati solo su specifici terreni (acqua, sabbia, roccia e così via) e, man mano che ci allontaneremo dalla nostra postazione base, i nemici saranno via via più potenti.
Ciascun dungeon sarà alla base di una specifica linea narrativa, che sia principale e secondaria, ma oltre a permetterci di scoprire di più su quel determinato NPC od evento, porterà con sé strade alternative e luoghi segreti da esplorare con cura. Scrigni, tesori e interazioni particolari con personaggi ci aspettano in ogni angolo e la possibilità di rimuovere gli scontri non fondamentali, tipica di questa riedizione, ci permette di affrontare l’esplorazione con più calma e meno tedio. Facendo sempre ben attenzione a livellare sufficientemente il nostro protagonista.
Compagni, minion e via di risse – Recensione Legend of Mana HD
Protagonista che può essere accompagnato da altri NPC o da un secondo giocatore, esclusivamente in locale, per abbassare ancor di più la difficoltà degli scontri che, se togliamo qualche difficoltà tecnica di cui parleremo successivamente, già di base non sono così impegnativi. Nel proseguire del gioco, inoltre, verremo in possesso di uova che, una volta schiuse, ci doneranno alcuni minion da poter utilizzare in battaglia. La compagnia renderà sicuramente più accessibili gli scontri, ma dovremo comunque prestare attenzione ai boss che potranno essere ostici. Anche se, lo ammettiamo, i giocatori esperti di JRPG non troveranno alcuna difficoltà ad entrare in confidenza con le meccaniche di gioco e la gestione di equipaggiamenti e alleati.
Gli scontri contro i nemici, visibili sulla mappa ma obbligatori se si vuole attraversare la zona, si articolano in battaglie a scorrimento orizzontale in pieno stile action-JRPG. Un tasto frontale è dedicato all’attacco leggero, uno a quello pesante e uno al salto, mentre ai dorsali sono assegnate via via le abilità che sbloccheremo padroneggiando le armi. Sebbene infatti inizialmente ci venga fatta fare una scelta, fra le 11 classi (e quindi tipologie di armi) disponibili, potremo benissimo equipaggiare qualsiasi oggetto offensivo al nostro eroe nel corso dell’avventura, permettendoci così di imparare una pletora di abilità.
Tanti equip, ma non vi spaventate – Recensione Legend of Mana HD
Equipaggiamenti, sia offensivi sia difensivi, che possono essere acquistati dai mercanti, raccolti dai nemici uccisi o, una volta sbloccata l’Officina, creati spendendo le tantissime materie prime che ci verranno gettate in faccia durante l’esplorazione dei vari dungeon. I meno avvezzi ai JRPG però non si devono spaventare: capire quali armi e armature equipaggiare sarà molto intuitivo, così come ottenere gli strumenti più forti dell’intero gioco.
Quello per cui colpisce quasi istantaneamente Legend of Mana HD è l’impatto estetico del titolo che, lo ammettiamo, è la cosa più affascinante dell’intera produzione. Square Enix ha rimasterizzato i fondali prerenderizzati degli scenari in altissima definizione, rendendoli dettagliati oltre ogni limite e più belli che mai. Di contro, però, l’azienda ha deciso di lasciare a schermo gli sprite di 22 anni fa in 16 bit, rendendo il connubio sicuramente strano a colpo d’occhio, ma terribilmente affascinante da giocare.
Santa Shimomura – Recensione Legend of Mana HD
Permangono, ovviamente, alcune storture a livello specialmente di comandi, che sono inevitabilmente rimasti quelli del gioco originale, e che specialmente in battaglia risultano essere scomodi e imprecisi (così come le hitbox). Niente di particolarmente grave o di invalidante ai fini del godimento del titolo, ma sicuramente è un qualcosa da tenere in considerazione in sede di recensione. Aggiunte, invece, alcune opzioni di quality of life piuttosto utili, come la possibilità di salvare in ogni luogo al di fuori dei combattimenti, la già citata possibilità di disattivare gli scontri e l’inclusione del minigioco “Ring-Ring Land”, precedentemente presente solo sulla PocketStation.
A chiudere il pacchetto di una remastered riuscita piuttosto bene c’è l’eccellente colonna sonora opera di Yoko Shimomura (Final Fantasy XV), di cui sono disponibili sia le tracce originali che quelle remixate per la versione HD. Assente, purtroppo, la localizzazione in lingua italiana, anche se ammettiamo che il livello linguistico dei dialoghi e degli eventi narrativi non sia poi così alto da risultare incomprensibile a chi abbia, almeno un minimo, una comprensione della lingua inglese.
Bentornata, Square Enix!
Insomma, concludendo questa recensione di Legend of Mana HD, gli sviluppatori hanno portato a termine una buona opera di rimasterizzazione di un titolo di cui, lo ammettiamo, sentivamo la necessità. Fra Marvel’s Avengers e Guardians of the Galaxy, era questa la Square Enix che ci mancava. Tralasciando alcuni tecnicismi rimasti un po’ troppo rigidi visti i 22 anni passati, esteticamente e tecnicamente parlando il titolo funziona e stuzzica il palato dei nostalgici al punto giusto. Se riuscite ad accantonare il fatto che la narrativa non è decisamente il focus di Legend of Mana, vi ritroverete davanti un JRPG vecchio stampo veramente profondo ed interessante. Ci mancavi, Squenix.
Legend of Mana HD è disponibile su PlayStation 4, Nintendo Switch e PC. Che cosa ne pensate di questa riedizione del classico di Square Enix? Scrivetecelo qua sotto nei commenti, noi continueremo a tenervi aggiornati con tutte le news, le guide e le recensioni a tema videoludico e tech! E se volete acquistare Legend of Mana HD ad un prezzo scontato, vi consigliamo di raggiungere la pagina ufficiale del gioco su InstantGaming cliccando qui!
Punti a favore
- Divertente e coinvolgente anche dopo vent'anni
- Connubio estetico fra vecchio e nuovo azzeccato
- Tante ore di gioco a un prezzo budget
Punti a sfavore
- Linee narrative multiple e confuse
- Comandi a volte sporchi e imprecisi
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