Il Messico e le sue meraviglie vi aspettano in Forza Horizon 5, la nuova esclusiva Xbox che vi raccontiamo nella nostra recensione
Che la nuova generazione di casa Microsoft sia partita con il freno a mano tirato, almeno lato software proprietario, non è certo un mistero, dato ad un anno esatto dal debutto di Xbox Series X/S le esclusive partorite dai team interni del colosso di Redmond si sono fatte oltremodo attendere. Certo, non sono mancate partnership di terze parti, per lo più minori o temporali, oltre alla solita abbondanza che risponde al nome di Game Pass, ma quando qualcuno sborsa sonanti Euro per un hardware nuovo di zecca, è indubbio come sia spinto dal desiderio di vederlo messo sotto pressione grazie a titoli degni di tanta magnificenza tecnica.
Insomma, di tempo ne è trascorso da quel fine 2020, ma finalmente le cose hanno iniziato a muoversi, come dimostra l’arrivo di Forza Horizon 5, il nuovo capitolo della popolare serie racing open world firmata Playground Games, che ci ha letteralmente tenuti incollati al pad della nostra Xbox Series X. I motivi? Beh, proviamo a riassumerli, per quanto sia titanica l’impresa vista la grandezza del titolo, nella nostra recensione.
Padroni del proprio destino
Se c’è un elemento in grado di caratterizzare in modo marcato ciascuna iterazione della serie Playground Games, è sicuramente il contesto geografico in cui ogni episodio è ambientato, capace di garantire una cornice ludica sempre specifica e differente. Ed anche Forza Horizon 5 non fa nulla per sovvertire questo schema, lasciandosi alle spalle la nebbiosa e plumbea terra d’Albione, in favore del variegato ed assolato Messico.
Una terra ancora una volta riassunta alla perfezione dai grafici del team inglese, che sono riusciti a condensare nella gigantesca mappa di gioco un nutrito set di biomi, capaci di dare vita a situazioni ludiche sempre varie e stimolanti. Un’intenzione messa in mostra sin dal roboante incipit, che in una manciata di minuti riesce a proporci un rutilante mix di situazioni al cardiopalma, prima lasciarci nei pressi del primo palco del festival Horizon, giunto alla sua quinta edizione.
E sebbene la struttura generale non abbia subito chissà quale scossone creativo, sono palpabili gli sforzi compiuti dal team per cercare di iniettare nuova energia in una formula che, a partire dalla precedente installazione, stava iniziando ad evidenziare qualche scricchiolio di troppo. Quello che emerge con prepotenza, già dopo pochi istanti di gioco, è il modo più bilanciato in cui sono gestite le numerose e a tratti soverchianti attività che ci vengono proposte: il mondo di gioco, difatti, si aprirà poco a poco sotto gli occhi del player, lasciandogli tutto il tempo per prendere confidenza con le varie declinazioni corsistiche della produzione, affiancando al tutto una campagna story driven molto più curata che in passato, oltre che dotata di una struttura sicuramente più convincente ed efficace.
Assisteremo, pertanto, ad una sorta di divisione tra obiettivi e cazzeggio, con il player che avrà in ogni momento la facoltà di decidere come (e dove) impiegare il proprio tempo, senza però che i due elementi viaggino mai in parallelo, in quello che è un intreccio armonioso di momenti ludici molto diversi tra loro.
Una storia, tante storie – Recensione Forza Horizon 5
Aprendo Avventura Horizon, la campagna principale di Forza Horizon 5, saremo accolti da un mondo di eventi in continuo divenire che, attraverso la suddivisione del tutto in differenti sezioni, ci permetterà di scoprire poco a poco cosa abbia in serbo per noi il Messico. Un viaggio che ci porterà a costruire i consueti palchi del festival nelle differenti regioni in cui è frazionata la mappa di gioco, e che sfrutterà un set di storie che, per quanto mai troppo complesse, riescono a fornire un substrato narrativo ben più sfaccettato che in passato.
È innegabile, comunque, come il core dell’esperienza rimangano le quattro ruote, e da questo punto di vista Forza Horizon 5 non delude certo le aspettative: tra corse su circuito, cross contry, sterrati, gare endurance e momenti smaccatamente arcade, ciascun biglietto che caratterizza Avventura Horizon saprà fornirci continuamente nuovi stimoli creativi, capaci di sfruttare e rendere protagonisti anche i numerosi biomi presenti in questa nuova ambientazione.
Avanzare tra i vari eventi, comunque, metterà in gioco la commistione di elementi citata nel paragrafo precedente, dato che per poter sbloccare i vari ticket in grado di attivare i nuovi capitoli della storia, sarà necessario accumulare punti e riconoscimenti che, oltre alle varie sezioni del racconto, saranno elargiti dalle sconfinate attività collaterali di cui il mondo di gioco è letteralmente ricolmo.
L’unione fa il divertimento – Recensione Forza Horizon 5
Ed è proprio in questo insieme di situazioni che Forza Horizon 5 esplode con tutta la sua dirompente potenza, vista la varietà e la quantità (oltre che qualità ) degli espedienti messi in scena dal team di sviluppo. E qua non possiamo che strizzare un occhio al fortunato passato della serie, che torna ancora una volta protagonista grazie a derapate, salti, cartelli da scovare e distruggere, gare contro Drivatar ed umani, e chi più ne ha più ne metta. Quello che ci troviamo tra le mani, in definitiva, è una sorta di best of della saga, sia per quanto riguarda i momenti giocati che l’ambiente stesso, in quella che è una vera è propria summa di tutto ciò che ha reso oramai un piccolo classico ciascun appuntamento con la produzione Playground.
Tanto per stilare un semplice elenco, potremo partire da Tour Horizon, ovvero la modalità cooperativa del gioco, che ci permetterà di scendere in pista assieme ad altri 5 driver per cercare di avere la meglio su di una serie di Drivatar. Arcade, invece, sarà un evento che comparirà randomicamente sulla mappa di gioco, e che permetterà a tutti i giocatori che vi parteciperanno di collaborare al superamento di una serie di obiettivi condivisi.
Presente, ovviamente, anche il multiplayer competitivo, che risponde al nome di Horizon Open, in cui i giocatori potranno darsi battaglia all’interno di una corposa serie di modalità che, oltre alle canoniche gare, comprenderanno altre situazioni come King of the Hill e Capture the Flag. Torna anche il battle royale di casa Forza Horizon, declinerà questa popolare modalità (vista nel capitolo precedente) in salsa racing. A chiudere il cerchio delle attività collaterali, troviamo le classiche stagioni, che grazie ad una serie di sfide dedicate a tempo, ci permetteranno di mettere le mani su di una ricca serie di premi esclusivi.
E poi c’è l’editor di livree, il tuning, la personalizzazione del personaggio, la casa d’aste e molto altro ancora, al punto che continuare questo elenco sarebbe davvero ridondante e stucchevole: in fondo ci pare di aver sottolineato a dovere quanto ci sia da giocare in Forza Horizon 5.
Collezionismo is the way – Recensione Forza Horizon 5
Un gioco di corse non avrebbe senso di esistere se non fosse arricchito da un corposo set di veicoli da collezionare e guidare, ed anche in questo senso il nuovo lavoro Playground non delude le aspettative, proponendo il parco auto più ricco di sempre: i numeri ufficiali parlano di 526 auto comprese nel gioco base, il cui numero è destinato a lievitare ulteriormente grazie a DLC e stagioni.
Già nello stato attuale, comunque, il titolo propone un quantitativo di tutto rispetto, capace di dare del filo da torcere a tutti i collezionisti compulsivi, che si troveranno tra le mani una sorta di sconfinato album di figurine giocabili da completare. E poco importa se per farlo dovremo inanellare gare su gare, lanciarci alla ricerca degli infami fienili, confidare nella buona sorte delle slot, oppure spendere denaro (virtuale) tra casa d’aste e concessionario.
Ed in linea con il passato è anche il raffinato sistema di guida che troveremo ad attenderci, capace di riproporre con ancora più perizia l’apprezzato mix tra arcade e semi-simulazione tipico di questa declinazione del brand Forza. Grazie ad una serie di personalizzazioni ampiamente scalabili, ciascun tipo di pilota saprà adattare l’esperienza di gioco al proprio stile di guida, ferma restando la marcata differenziazione di comportamento dei vari bolidi controllabili. Presente, se attivato, anche un sistema di danni meccanici, non troppo complesso invero, ma capace comunque di rendere ancor più variegate le meccaniche messe in mostra dal team inglese.
Certo, rimane ancora la stranezza di vedere una Lamborghini o una Ferrari sfrecciare tra sterrati e foreste, ma d’altronde non è certo sul realismo sfrenato che ha sempre puntato la serie Horizon. Ancora una volta, difatti, protagonista sarà il puro piacere di guida, il fascino stesso del viaggio, che ci porterà a veder scorrere sotto di noi la strada, rendendo a tratti le varie attività delle semplici (per quanto piacevoli) distrazioni.
La potenza è nulla senza controllo – Recensione Forza Horizon 5
Trattandosi di una produzione firmata Xbox Game Studios, erano molte le aspettative attorno al comparto tecnico messo in mostra da Forza Horizon 5, sebbene i video che avevano accompagnato il reveal ufficiale avessero già lasciato spazio a pochi dubbi. Ed il gioco, nella sua versione definitiva, non ha fatto altro che confermare le impressioni iniziali: nonostante ci troviamo al cospetto di un titolo cross-gen, difatti, l’impatto estetico su Xbox Series X è innegabilmente impressionante, grazie ad una pulizia ed una qualità dell’immagine che non ha davvero paragone nel mondo dei racing open world.
Il Messico ed i suoi vari biomi sono ricchi e vibranti, oltre che sempre spettacolari da osservare e vivere, anche quando ci troviamo a sfrecciare ad oltre 300 chilometri all’ora. Lo stesso motore di gioco è risultato ancora una volta impeccabile nel gestire cotanta magnificenza, senza che alcun tentennamento riesca mai a minare i vari momenti di gioco.
Ed al solito maniacale è risultata la cura riposta nella realizzazione delle varie vetture, mai risultate così simili alle loro controparti reali, e che come sempre potremo ammirare in tutto il loro splendore (ray tracing incluso) grazie a Forzavista. Come di consueto, inoltre, ad attenderci troveremo due differenti impostazioni grafiche, capaci di privilegiare resa estetica e prestazioni: nel primo caso il tutto girerà a 30 solidissimi frame al secondo, garantendo però un dettaglio grafico maggiore, mentre l’altra opzione sacrificherà qualche effetto (e introdurrà un lieve pop up di elementi) in favore di 60 granitici frame. Qualunque sia la scelta, comunque, vi assicuriamo che l’esperienza complessiva si assesterà su livelli eccellenti.
Delude in parte il versante audio del gioco, con la tracklist delle varie stazioni radio non certo memorabile, così come fastidioso è il fatto che, una volta avviato un evento, la canzone in onda si ripeta all’infinito sino al termine della gara. Spiacevole ancora una volta l’assenza del voice over in italiano (presenti i sottotitoli), e dato che parliamo di un’esclusiva first party di un colosso come Microsoft, capace di sborsare Dollari come fossero noccioline, stona notare come non si sia scelto di investire qualche denaro in più in questa direzione.
Il piacere di guidare
Microsoft si è fatta attendere un bel po’ prima di scoprire la sua prima carta, ma visto il risultato complessivo messo in mostra da Forza Horizon 5, possiamo dire senza ombra di dubbio che l’attesa sia stata ampiamente ripagata. Il nuovo lavoro Playground, difatti, setta un nuovo standard nel mondo dei racing arcade, insediandosi di prepotenza sul trono di re del genere. Vario e divertente, il titolo cucito dal team britannico rappresenta una sorta di eccellente best of della serie, capace di mettere in mostra ed esaltare quelle caratteristiche che hanno contribuito a renderla sempre più popolare e apprezzata.
Longevo e sfaccettato, il viaggio che ci porterà a girovagare in lungo ed in largo per il Messico rappresenta la vera, prima killer app per la nuova generazione di console del colosso di Redmond, oltre che un titolo imperdibile per tutti coloro sono rimasti fedeli al precedente hardware, o che semplicemente siano in cerca di un racing open world di assoluta qualità .
Con questo si conclude la nostra recensione di Forza Horizon 5, e qualora decideste di acquistarlo (magari spinti anche dalle nostre parole) vi invitiamo a condividere le vostre impressioni con noi di tuttoteK. E magari riuscirete a trovarlo anche a prezzo scontato su Instant Gaming.
- Parti per spedizioni spettacolari nei paesaggi del Messico, in un mondo aperto vivace e in continua evoluzione, alla guida di centinaia di auto fra le più belle del pianeta
Punti a favore
- Open world ricco e variegato
- Sistema di guida eccellente
- Tecnicamente sontuoso
Punti a sfavore
- Soundtrack rivedibile
- Niente doppiaggio in italiano
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